Claudio, non volermene... Il mio era un discorso semiserio.
Era una battuta la mia. Un pò come quando si dice: beato te che non capisci niente.
Noi atei di fronte a una problematica anche grave valutiamo la situazione, e se la situazione è drammatica cerchiamo di valutare quanto possibilità il caso e la nostra capacità hanno di cavarsela. Se non ne abbiamo alcuna ci mettiamo l'animo in pace e seppure col cuore stretto in una morsa guardiamo davanti a noi.
Il credente no! Quando lui capisce che è nel guamo corre in chiesa e va giù di brutto con ceri, elemosine, promesse di castità, fioretti in genere e preghiere pater, ave e gloria. Alza la faccia al cielo e spremendosi la sacca lacrimale emette lamentose implorazioni nella convinzioni che Dio non può lasciare un suo figlio soffrire così. Poi esce di chiesa con la segreta speranza che lassù, Dio o colui al quale tutto quell' implorare era rivolto, si sarebbe fatto carico di levarlo dai casini.
E, odi bene, se la sciagura va a buon fine, prima di tirare le cuoia dice che Dio ha voluto così per metterlo alla prova... e se rimane un filino di respiro, muore dicendo: "Signore iddio, sia fatta la tua volontà"
Come vedi vive meglio, perché divide il peso con qualche divinità. Quel peso che noi sopportiamo tutto da soli.
[Modificato da Blumare369 16/11/2010 16:19]
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Generalità: Giordano Bruno
Sono eretico, ironico e autoironico, ateo, dissacrante, cinico, odioso. Inutile cercare in me qualcosa di apprezzabile. Meglio evitarmi.