Il Tribunale di Mantova ha sentenziato che una bambina non può chiamarsi Andrea , perché «il nome deve identificare in maniera chiara e corretta la sessualità». A parte il fatto che il giudice dimostra di avere le idee un po' confuse usando impropriamente il termine "sessualità" al posto di "genere". Se proprio non si voleva usare il termine più corretto si poteva almeno parlare di "sesso", ma la sessualità non centra proprio nulla.
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In tedesco invece esistono due forme di "Andrea".
Andrea è la forma femminile
Andreas è quella maschile.
Trovo comunque anch'io assurdo una decisione del genere, con tutti sti nomi strani e molte volte stranieri italianizzati e stroppiati ( esempio conosco una bambina, la quale hanno chiamata "Natascia" anzichè Natasha) che oggi mettono ai Bambini, questo io lo chiamo pignoleria ed incoerenza.
[Modificato da Cristianalibera 02/01/2012 19:27]
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)