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"Wojtyla mi ha liberato da Satana"

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2012 08:50
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09/09/2012 02:18
 
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La storia di Francesco posseduto dal demonio raccontata nel libro scritto con il vaticanista del Foglio Paolo Rodari
Posseduto dal demonio. Da quando aveva quattro anni, fino a trentuno, Francesco è stato posseduto dal diavolo. O meglio, da ventisette legioni, e cioè schiere, del suo esercito, l’esercito del male. E poi liberato. Da chi? Da più esorcisti, ovviamente.



Ma non solo. L’aiuto determinante è arrivato dai santi, tra questi Karol Wojtyla, apparsogli durante le dissociazioni più violente per confortarlo e, insieme, indicargli la porta d’uscita.



Ci si può credere oppure no, ma se la storia che Francesco Vaiasuso, quarantenne gallerista d’arte ad Alcamo, racconta nel libro scritto con il vaticanista del Foglio Paolo Rodari – “La mia possessione. Come mi sono liberato da 27 legioni di demoni”, Piemme – è vera, se davvero Satana ha ordinato, come lui sostiene, ai suoi sottoposti di possedere e sventrare il suo corpo per tutti questi anni e se questa presenza malefica è stata davvero sconfitta dai santi, molti di coloro che nutrono dubbi circa l’esistenza del mondo preternaturale, un mondo malvagio oltre la vita materiale, e di quello soprannaturale, hanno molto di qui in avanti su cui riflettere.



Le prime avvisaglie della presenza demoniaca furono le malattie. Anni di sofferenze incurabili, almeno per i medici. Poi un ritiro spirituale sulle Dolomiti siciliane, le Madonie.



E un religioso gesuita che intuisce che i malanni di cui soffre Francesco forse, più che naturali, sono spirituali. Lo invita a recitare con lui una preghiera che scorre senza intoppi fino a che il religioso non chiede a Francesco di rinunciare allo spirito di medianità. «Rinuncio allo spirito di medianità» dice. Francesco cerca di ripetere: «Rinuncio allo…, allo…». Nessun suono si materializza. Con uno sforzo disumano riesce a dire: «Spi… spi… spi…».



Ma la parola “spirito” non esce mai. Lentamente, e dopo parecchi minuti, pronuncia una parola che soltanto lontanamente assomiglia alla parola «medianità». In realtà si tratta di un miscuglio di sillabe senza senso. Inizia anche un po’ a sbavare. Il religioso gli porge un fazzoletto e lo invita ad asciugarsi. E’ soltanto un sintomo, niente di più, di un qualcosa di oscuro che alberga nel suo corpo. Francesco sente che è così. Chiede consiglio a dei sacerdoti di cui si fida. Arriva fino a padre Matteo La Grua, un importante esorcista di Palermo.



L’incontro tra i due assume da subito toni drammatici. Francesco, di fronte all’esorcista, va in totale dissociazione. Sbava, inveisce, sente qualcuno o qualcosa dentro il suo corpo prendere il sopravvento. Ma nello stesso tempo resta lucido, comprende ciò che sta avvenendo, capisce che non è lui ad avere queste reazioni così violente ma qualcun’altro dentro di lui.



Anche qui, capirà poi, sta la particolarità del suo caso, un caso unico di lucidità: posseduto sì, ma sempre lucido, cosciente a se stesso anche durante gli esorcismi più duri. Già gli esorcismi. Francesco ne subisce a centinaia, per anni. I migliori esorcisti siciliani si cimentano con lui senza ottenere risultati convincenti.



Ma presto qualcuno viene in suo aiuto. Beninteso, Francesco non vuole convincere nessuno. Ma è lui a sostenere che durante gli esorcismi, prima della liberazione definitiva, arrivavano i santi a sostenerlo e a confortarlo. Durante le possessioni più violente a un certo punto il suo viso mutava espressione divenendo sereno.



Accadeva quando i santi, fra questi anche san Pio da Pietrelcina, scendevano dal cielo per confortarlo: «Francesco, anche io ho sofferto molto, come te» gli disse una volta padre Pio. «Ma la tua sofferenza sta aiutando tante altre persone. Resisti, presto sarai libero».E poi Wojtyla. Le sue apparizioni sono quanto di più irrealistico e insieme prodigioso si possa immaginare. E’ lui, Wojtyla, a rapirlo un giorno in cielo.



Sotto, sulla terra, il suo corpo è in dissociazione davanti a un prete che prega su di lui. Più su, in cielo, la sua anima dialoga con Giovanni Paolo II che, vestito con gli abiti che indossava il giorno dell’elezione al soglio di Pietro, gli dice: «Tu devi andare lì». E indica un punto preciso. Francesco si volta e la vede, piazza san Pietro, gremita fino a tutta via della Conciliazione d’una gran folla. E anche alla Chiesa che questo libro deve parlare, alla Chiesa che fatica a credere che Satana esiste? Difficile rispondere.



Alla fine resta la suspance, l’attesa di comprenedere perché e come, a quattro anni, Satana sia entrato nel corpo di Francesco. Un’enigma che si scioglie pagina dopo pagina, come è stata l’avventura di Francesco che ha scoperto soltanto pochi giorni prima della liberazione come tutto ha avuto origine dentro di lui.

vaticaninsider.lastampa.it/homepage/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/wojtyla-demonio-salvezz...



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e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)


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09/09/2012 11:59
 
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Per medici e psichiatri la possessione demoniaca è frutto di patologie mentali quali schizofrenia, isteria, mania, psicosi. E nel 29% dei casi in cui una persona affermava di identificarsi in un demone, è stato diagnosticato un disturbo di personalità multipla, o disturbi dissociativi. Come valutare allora la sconvolgente esperienza narrata nel libro del vaticanista Paolo Rodari La mia possessione – Come mi sono liberato da 27 legioni di demoni (Piemme) che racconta la storia di un gallerista di Alcamo (Trapani), Francesco Vaiasuso, 40 anni, a suo dire letteralmente invaso dal Maligno?

[...............]




I dubbi dello psichiatra. A esprimere dubbi è un docente ordinario di psichiatria, direttore del centro Oms di Salute Mentale dell’Università di Verona e preside della facoltà di Medicina, il professor Michele Tansella: «Anche la Chiesa ormai è molto cauta nel valutare le presunte possessioni demoniache. Molti di questi fenomeni sono casi di psicosi o di schizofrenia».
Come si riconoscono? «Chi è affetto da questi disturbi afferma di non essere più padrone della propria testa e di rispondere a entità esterne che lo comandano. C’è chi dice che a parlargli sono i marziani, chi il diavolo, chi il vicino di casa. Questi pazienti vivono allucinazioni uditive e visive: sentono voci che danno loro degli ordini, come quello di buttarsi dal balcone: è tipico della schizofrenia».
Secondo lo psichiatra è possibile mappare queste crisi psicotiche con la risonanza magnetica: «Le risposte agli stimoli di certe aree del cervello descrivono l’episodio allucinatorio».
Sta di fatto che, forse complice la crisi e la difficoltà di gestire situazioni complesse, il ricorso agli esorcisti è aumentato. Nella diocesi di Milano gli esorcisti sono quattro, in quella di Verona addirittura 13.
E anche papa Benedetto XVI già nel settembre 2005 parlò al Congresso dell’Associazione italiana dei preti esorcisti (fondata nel 1990 da padre René Chenesseau e da padre Gabriele Amorth), incoraggiandoli a «proseguire nel loro importante ministero a servizio della Chiesa, sostenuti dalla vigile attenzione dei loro vescovi e dalla incessante preghiera della comunità cristiana».
Secondo il professor Tansella «c’è una relazione stretta tra difficoltà economica e aumento del disagio psichico: gli studi che conduciamo ce lo confermano in modo netto. E allora si dà la colpa al diavolo, che invece somiglia più allo spread».
Sta di fatto che la richiesta di esorcisti è tale che l’Ateneo Regina Apostolorum organizza dei corsi per esorcisti (aperto anche a uditori laici: catechisti, medici, psichiatri, avvocati). Il rettore dell’ateneo, don Paolo Scarafoni, tra le cause del fenomeno vede «il maggiore disagio che si ha nella nostra società. La gente soffre e pensa che il ricorso al demonio possa facilitare la risoluzione dei problemi».
Un approccio, secondo il rettore, che denota un «abbassamento del livello culturale: la società ha rinunciato a ragionare. È strano che proprio la Chiesa torni a riabilitare l’uso della Ragione...».

Ferruccio Pinotti


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[Modificato da ReteLibera 09/09/2012 12:02]



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Padre Guardiano
09/09/2012 12:50
 
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Re:
ReteLibera, 09/09/2012 11.59:

Per medici e psichiatri la possessione demoniaca è frutto di patologie mentali quali schizofrenia, isteria, mania, psicosi. E nel 29% dei casi in cui una persona affermava di identificarsi in un demone, è stato diagnosticato un disturbo di personalità multipla, o disturbi dissociativi. Come valutare allora la sconvolgente esperienza narrata nel libro del vaticanista Paolo Rodari La mia possessione – Come mi sono liberato da 27 legioni di demoni (Piemme) che racconta la storia di un gallerista di Alcamo (Trapani), Francesco Vaiasuso, 40 anni, a suo dire letteralmente invaso dal Maligno?

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I dubbi dello psichiatra. A esprimere dubbi è un docente ordinario di psichiatria, direttore del centro Oms di Salute Mentale dell’Università di Verona e preside della facoltà di Medicina, il professor Michele Tansella: «Anche la Chiesa ormai è molto cauta nel valutare le presunte possessioni demoniache. Molti di questi fenomeni sono casi di psicosi o di schizofrenia».
Come si riconoscono? «Chi è affetto da questi disturbi afferma di non essere più padrone della propria testa e di rispondere a entità esterne che lo comandano. C’è chi dice che a parlargli sono i marziani, chi il diavolo, chi il vicino di casa. Questi pazienti vivono allucinazioni uditive e visive: sentono voci che danno loro degli ordini, come quello di buttarsi dal balcone: è tipico della schizofrenia».
Secondo lo psichiatra è possibile mappare queste crisi psicotiche con la risonanza magnetica: «Le risposte agli stimoli di certe aree del cervello descrivono l’episodio allucinatorio».
Sta di fatto che, forse complice la crisi e la difficoltà di gestire situazioni complesse, il ricorso agli esorcisti è aumentato. Nella diocesi di Milano gli esorcisti sono quattro, in quella di Verona addirittura 13.
E anche papa Benedetto XVI già nel settembre 2005 parlò al Congresso dell’Associazione italiana dei preti esorcisti (fondata nel 1990 da padre René Chenesseau e da padre Gabriele Amorth), incoraggiandoli a «proseguire nel loro importante ministero a servizio della Chiesa, sostenuti dalla vigile attenzione dei loro vescovi e dalla incessante preghiera della comunità cristiana».
Secondo il professor Tansella «c’è una relazione stretta tra difficoltà economica e aumento del disagio psichico: gli studi che conduciamo ce lo confermano in modo netto. E allora si dà la colpa al diavolo, che invece somiglia più allo spread».
Sta di fatto che la richiesta di esorcisti è tale che l’Ateneo Regina Apostolorum organizza dei corsi per esorcisti (aperto anche a uditori laici: catechisti, medici, psichiatri, avvocati). Il rettore dell’ateneo, don Paolo Scarafoni, tra le cause del fenomeno vede «il maggiore disagio che si ha nella nostra società. La gente soffre e pensa che il ricorso al demonio possa facilitare la risoluzione dei problemi».
Un approccio, secondo il rettore, che denota un «abbassamento del livello culturale: la società ha rinunciato a ragionare. È strano che proprio la Chiesa torni a riabilitare l’uso della Ragione...».

Ferruccio Pinotti


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Non fa una grinza, è proprio così [SM=x789056]

E se ci sembra qualcosa di soprannaturale è perchè non conosciamo certi meccanismi che solo con la scienza futura potremo risolvere!!!! [SM=g2407713]





O=============O===========O

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Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


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10/09/2012 20:34
 
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Re: Re:
=omegabible=, 09.09.2012 12:50:



  
Non fa una grinza, è proprio così [SM=x789056]

E se ci sembra qualcosa di soprannaturale è perchè non conosciamo certi meccanismi che solo con la scienza futura potremo risolvere!!!! [SM=g2407713]





[SM=g2407709] [SM=g2407709] [SM=g2407709]

Quoto il, da me, grassettato al... 1000%!!!

[SM=g2407711]



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11/09/2012 08:50
 
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Concordo... tanti fenomeni cosiddetti demoniaci sono o fenomeni naturali oppure disturbi psichiatrici. Per esempio la "paralisi nottorna", quando ci si sveglia impossibilitati a muoversi... E' un fenomeno ipnagogico....

Siamo nel ventunesimo secolo e ancora c'è gente che crede che le malattie siano possessioni demoniache? Mi ricordo mio padre che credeva che la Sclerosi Multipla fosse una possessione e allora cercava per la casa oggetti incriminati da buttar via. Qualcosa ha buttato ma la Sclerosi non è regredita fino a quando non sono scappata di casa.

Mi chiedo sempre come mai i demoni prenderebbero di mira i bravi cristiani... e il loro jahvé dov'è finito? Non dovrebbe proteggerli? Non mai sentito di Satanisti in preda di "possessioni" ... forse perché non ci crediamo e siamo i primi ad affermare che si tratta di patologie psichiatriche?
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