kelly70, 04/06/2013 10:39:
Quello che fa per me, se permetti, lo decido io.
Il tuo comportamento nei confronti degli altri è inqualificabile.
Hai condotto la stessa battaglia, in passato, contro chi credevi commettesse le stesse ingiustizie. Memoria corta? ADESSO TU FAI MOLTO PEGGIO.
Qua non si tratta di condividere o meno il tuo credo, non riesci a ficcartelo nella testa? NON E' QUELLO IL PROBLEMA!!!!
Finchè continuerai a comportarti come un dittatore io suonerò la tromba, ma è intonata, stai tranquillo, anche perchè non sono l'unica a dire queste cose.
Evita di fare discorsetti stupidi del tipo la Veronika ha fatto così e quindi è intelligente, se tu sei intelligente fai altrettanto, anzi vattene proprio. I parametri della mia intelligenza non li lascio certo stabilire a te.
Questi espedienti da due soldi non funzionano con me.
Ma io infatti gli ho risposto:
"Io ho abbandonato questo spazio non perché non ero calma, ma perché era impossibile di dialogare con te, chiudevi di continui posts dopo esserti cosi forzamente preso l'ultima parola cancellavi post ecc ecc ecc e questo senza nessun motivo e senza i cosiddetti Ot da te presi come scuse varie.
Sono tornata com'ero prima Nè più ne meno, ma nella speranza che avresti imparato qualcosa e perché avevo ritenuto necessario correggere affermazioni non del tutto corretto di Tommaso, ma tu continui sempre sulla stessa scià, e la premod di Kelly lo mostra.
E non mi risulta che ha scritto cose da volgary troll impasticciando il forum o diffamando gente o violando privacy altrui."
[Modificato da Cristianalibera 05/06/2013 10:58]
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)