È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Babilonia la Grande

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2008 22:56
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 21.718
Post: 554
Città: VIAREGGIO
Età: 60
Sesso: Maschile
Utente Gold
Cherubino
08/09/2006 20:56
 
Quota

Si invita il lettore a rileggere il capo 12 di Ebrei dal verso 18 fino alla fine. Noterà che vi è , al verso 25, come una resistenza in molti delle chiese ad accettare il completo messaggio per “la Chiesa”.
Perciò il monito : “Guardare di non rifiutare Colui che parla”…

Qual’è la ragione principale del rifiuto? Non altro che l’intopparsi ai procedimenti di DIO, nel preparare il Suo popolo. Infatti così prosegue : “La cui voce allora scosse la terra e che adesso ha fatto questa promessa : “Ancora una volta farò tremare non solo la terra , ma anche il cielo”. “Ancora una volta” , qualcuno traduce : “Una volta per sempre” , cioè vi sarà uno scotimento definitivo.

“Ora questo “ancora una volta” stà ad indicare la rimozione delle cose scosse come di cose fatte perché sussistano quelle che non sono scosse.”

Il passaggio è basato sulla profezia di Aggeo, profeta del ristoramento del Tempio (Aggeo 2:6-9). “Ancora una volta, fra poco, Io scrollerò il cielo e la terra, e il mare e l’asciutto . Scrollerò ancora tutte le genti, e la scelta di tutte le Nazioni verrà a Te; ed Io empirò questa Casa di gloria, ha detto il signore degli Eserciti”.. Dopo queste parole il profeta continua con qualche cosa , che pare non abbia diretto legame : “L’oro e l’argento è Mio , dice il Signore degli eserciti”. Con ciò afferma la Sua padronanza su tutte le cose, benché ne nomini solo due.

Vi erano di quelli che avevano vista la gloria della prima casa, il magnifico tempio, orgoglio di ogni Giudeo: “Chi di voi è rimasto che abbia visto questa Casa, nella sua prima gloria? E come la vedete adesso? Così com’è non è forse come un nulla ai vostri occhi?” (Aggeo 2:3). Si leggano i lamenti sulle rovine, specie in Isaia 64:11, e nei Salmi , fra i quali i Salmi 44 e 89. Un nulla agli occhi vostri. Non all’occhio di DIO. L’uomo non ama vedere scosso ciò che è splendido agli occhi suoi. Quel popolo povero, reduce dall’esilio, in una città di rovine e con un Tempio poveramente cominciato a ricostruire, era atto a piangere la gloria del passato: ma il Signore aveva voluto scuotere, continuava a scuotere. La profezia si allarga, esce fuori dei confini della Giudea. Egli avrebbe scrollato cielo, terra, mare, asciutto, e TUTTE le genti. Tutto è raffigurato in quelle cose da scuotere. Cielo (il meglio di noi), terra (la nostra carne), il mare (i nostri affanni), l’asciutto (il posto che noi crediamo sicuro).

Ed, a mezzo di questi scotimenti , avrebbe chiamato la scelta delle nazioni alla seconda CASA (alla Chiesa).

Qui , l’affermazione che tutto è Suo. E poi la promessa: “Maggiore sarà la gloria di questa seconda casa (della Chiesa) che la gloria della prima (il Giudaismo), ha detto il Signore degli eserciti, ed Io metterò la pace in questo luogo, dice il Signore”.

Ma il raffronto non soltanto dal Giudaismo alla Chiesa, ma dalla Chiesa bambina, alla Chiesa portata alla maturità; ed in ciascuno di noi, da una statura all’altra. A misura che avanziamo nei piani di DIO, il visibile e il sensibile pare che si ritirino . L’occhio nostro, che ha visto la gloria del principio della conversione, e dei gruppi che ci circondavano, ci fa piangere il passato, e ci fa dire che i tempi di prima erano migliori. Ma non diciamo ciò con sapienza, perché il Signore ha preparato questi tempi, in cui vediamo molte cose in rovina attorno a noi ed in noi. E’ LUI che scuote quelli che amano di rimanere nella Sua mano, e che non rifiutano Colui che rende gli oracoli dal cielo; che amano rimanere sotto la disciplina, e mentre vedono che IN LORO non rimane pietra sopra pietra , e che vengono distaccate le cose nelle quali erano più abituati a fidare, benché sentono come uno spavento, pure non fuggono dalla mano del Signore: sanno che è LUI. Aspettano, e intanto Egli lavora.

Durante il processo di scotimenti, sembra che abbiamo perso tutto; ma lo Spirito Santo, di tempo in tempo, avverte che la gloria della seconda casa (in ciascuno di noi) sarà più grande della prima. E’ la gloria che viene dalla rovina, in cui l’uomo ha visto la propria superbia e vanità, ed ha compreso che ben poco confidava nel Signore, anche se gli pareva di confidare. Quello che ne uscirà, sarà un cuore contrito ed umiliato, incapace in sé stesso, di pensare e fare cosa alcuna, ma disposto a stare nella mano del Signore come l’argilla nella mano del vasaio. E ciò il Signore chiama gloria, perché LUI che è Eccelso, si compiace di abitare coll’UMILE e CONTRITO di cuore, lo fa SUA Casa.

Che Egli scuota dunque. Nulla di Suo cadrà, ma solo le cose che non possono dimorare ferme. Ed esse verranno scosse, per uno scopo, affinché quelle che non si scuotono, dimorino ferme. DIO è “un fuoco consumante”. Cioè,. consuma ciò che è infiammabile, ma lustra col Suo fuoco i metalli del tempio..

E’ il desiderio dei figlioli di Dio di vedere in loro stabilite le cose del Signore. Ma è necessario che altre vadano via, affinché sia fatto posto a quelle che devono rimanere. Uno spazio non può essere occupato da due oggetti nello stesso tempo, perciò lo scotimento è necessario: è frutto dell’Amore di DIO. Lasciamolo fare, Egli conosce l’opera Sua e non sbaglia. Non ci fà male, ma solo consuma ciò che è bene sparisca, per far posto a ciò che deve restare per sempre.

Se noi leggiamo con ciò in vista, intenderemo almeno in parte molte pagina della Scrittura che sono avvolte in profondi misteri. Nessuno può leggere l’Apocalisse dal capo 4° alla fine del Libro, senza sentirsi compenetrato di uno stupore dinanzi alla quantità di profezie così difficili da intendere. Almeno questo sembra evidente, che mentre rappresentano avvenimenti per la Chiesa, e che saranno chiari a misura che vengono i tempi di cui accennano, sono anche profezie di quello che il Signore andrà compiendo in ciascuno di noi. Si legga, tenendo ciò presente, dal capo 4° al 19° del Libro, e si vedrà il profitto che se ne ricaverà, anche se la mente non riuscirà a vedere molte cose chiare. Cielo, terra, mare, asciutto, vengono scossi, attorno a noi e in noi, fino che siamo portati alle definitive gloriose rivelazioni degli ultimi tre capitoli del Libro. In ciascuno di noi si muoverà Ezechiele, profeta, in mezzo agli ossami. (Ezechiele 37). Ciascuno deve essere un tempio in rovina per divenire un tempio santo, abitacolo dell’Iddio vivente. Non che tutte le rovine diventino tempio, perché molti, sotto prova, e la perdita del visibile, si intoppano e fuggono; ma nessuno diverrà seconda Casa, piena di gloria, se non è stato prima casa che ha dovuto essere ridotta ad un cumulo di rovine.

Si legga con questo avvertimento, Matteo 24.

E le potenze dei cieli verranno scrollate”. Potenze (dunameis) è il plurale della stessa parola usata per parlare delle virtù di DIO (Potenza). Chi sono queste potenze ? Noi perdiamo il succo profittevole della Parola di DIO, interpretandola, molte volte, troppo lontana da noi. Ciascuno consideri, un poco i vari ambienti religiosi. Si noti, specie ai nostri giorni, come molti che erano di qualche importanza davanti alle varie radunanze, sono come scossi , e ogni giorno più scossi, da scandali varii.

L’occhio del popolo era troppo fissato ai servi, e stava dimenticando il Signore. Si è detto scossi, non annullati, o rigettati, benché ci siano anche i rigettati, i quali il Signore conosce. Non devono restare potenze, ma solo la POTENZA di DIO nel Suo cielo, nei Suoi cieli.

Ed allora (ALLORA , NON PRIMA) apparirà il segno del Figliolo dell’uomo nel cielo (il cielo che comprende tutti i cieli); ALLORA (non prima) ancora tutte le Nazioni della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliolo dell’Uomo venire sopra le nuvole del cielo con potenza (una potenza) e gran gloria”.

Sia tutto ciò religiosamente creduto come una vasta profezia di futuro e per il cui adempimento la Chiesa non si stanchi mai di pregare e attendere. MA, non si perda la individuale, locale , parziale, continua applicazione.

Quale SEGNO? la Chiesa stessa è un segno a LUI. Il segno che fù indicato ai pastori, non fù l’angelo del Signore, né la moltitudine celeste, ma : “E questo ve ne sarà IL segno: voi troverete il fanciullino, fasciato, coricato nella mangiatoia” (Luca 2:12). Tanta gloria , così splendidamente annunziata, umiliata in tanta povertà e debolezza. Fanciullino, fasciato, coricato in una mangiatoia!

L’umanità vedrà il segno di un popolo , che diviene come bambino nella semplicità, e che è prigioniero di Cristo e messo in umilianti condizioni. Perché, quello che avvenne di LUI, deve ripetersi nella Chiesa, prima del Suo ritorno; individualmente , in ogni membro di quella Chiesa, prima che alcuno veda qualche cosa di LUI.

Quando TUTTO il Corpo di Cristo sarà in quella condizione di segno, allora “Tutte le nazioni della terra faranno cordoglio e vedranno il Figliolo dell’Uomo venire sopra le nuvole del cielo, con potenza e gran gloria”. Ma intanto, mentre ciascuno di noi è scosso definitivamente, affinché sia stabilito in ciò che deve restare fermo, eterno, qualche cosa si spanderà attorno a noi, senza nostra saputa forse, che indurrà alcuni a vedersi alla luce del Signore, e fare cordoglio, e vedere LUI nelle via misteriose della Provvidenza.

Tutto verrà scosso; e quando non vi è più nulla da scuotere, e siamo come nulla , allora lo Spirito Santo ci ripresenterà quel Regno di cui abbiamo tanto detto e udito; e inviterà : “RICEVI ORA IL REGNO CHE NON PUO’ ESSERE SCOSSO”. L’IDDIO nostro, è un fuoco consumante.




Dopo aver visto IL SEGNO, in contrasto con il "potere, la ricchezza e la tracotanza" delle chiese odierne, daremo un occhiata a: "IL TEMPIO E I TEMPLI", sempre per riuscire a capire CHI sono "Babilonia la grande, la Madre e le sue figlie, meretrici"








OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 21.718
Post: 554
Città: VIAREGGIO
Età: 60
Sesso: Maschile
Utente Gold
Cherubino
08/09/2006 21:01
 
Quota

IL SIGNORE E I TEMPLI
(Osea 8:14)


Udiamo le parole del profeta : "Ora Israele ha dimenticato il suo Fattore, ed ha edificato dei templi, e Giuda ha fatto molte città forti; ma Io manderò fuoco nelle città dell'uno , ed esso consumerà i templi dell'altro".

Che i seguaci di quasi tutte le religioni abbiano speso energia e denaro per edificare templi, è ben noto. Chi ne abbia voglia può leggere le descrizioni di molti templi e delle feste che in essi sono state celebrate e si celebrano. Il soggetto nostro è che vi è relazione tra il dimenticare DIO e il moltiplicare di templi e città forti.

Quando Geroboamo volle impedire il popolo dall'andare a Gerusalemme , il primo atto che fece fu di edificare un santuario in Betel, e di costituirvi sacerdoti. L'astuto re sapeva che il popolo vuole qualche forma religiosa: un edificio imponente, dei riti, uomini appartati , sono necessari allo scopo.

Più tardi Amos profetizzò contro al santuario (grande profezia quella di Amos, se si riconosce che "israele" nel V. T. è figura della "chiesa" nel Nuovo) di Betel e la casa di Geroboamo; il sacerdote Amasia lo avvertì che quello era santuario del re e non doveva lui, uomo di Giuda, profetizzare contro quel posto.

Il Tempio di Gerusalemme fu eretto per comando di DIO stesso, ma i Giudei se ne fecero un idolo, legandosi più ad esso che al Signore stesso. E ricordiamo i principali martiri del tempio: Stefano, Paolo, e sopra tutto Gesù Cristo.

Noi abbiamo visto in pochi anni , sorgere vari edifici ed abbiamo dovuto riconoscere che molti di essi sono diventati teatri di scandalo.

Per edifici, innovazioni e feste, il popolo si lascia cavare denaro: ricordiamo la storia del vitello d'oro e i regali di oggetti preziosi (Esodo 32).



Il profeta osservò che avendo dimenticato Iddio venivano costruiti templi ed edificate fortezze. Cioè, allo scopo di non perdere i templi, vengono formulati credi e regolamenti e il popolo viene messo sotto schiavitù religiosa. Chi desidera camminare dietro le orme di Gesù deve scegliere tra l'adattarsi al tempio e alla città forte o uscirne.

Purtroppo i più sono stati, dall'abilità umana, come dall'astuto Geroboamo, legati a santuari e città forti.

Il Signore di tempo in tempo, per scuotere e liberare il Rimanente, manda qualche fuoco che "distrugge" i templi e le "città", ma chi non fa parte del rimanente , pur vedendo e SAPENDO che NIENTE avviene che non abbia il BENESTARE DEL SIGNORE, cerca scuse, adducendo che la/le "chiesa/e , è fatta di peccatori,ma lei stessa è santa".

Ezechiele, profeta dell'esislio, così parla del popolo disperso tra le genti:

"Così ha detto il Signore Iddio: benchè Io li abbia dilungati tra le genti, e li abbia dispersi fra i paesi, sarò loro per santuario nei paesi dove saranno pervenuti".

Un popolo esiliato ed errante, senza tempio e città forti, che non ha "dove poggiare il capo", però non senza DIO, perchè Egli stesso diveniva per essi Santuario e Fortezza.




Qualcuno dirà : che c'entra tutto questo con "Babilonia la Grande?"

C'entra, c'entra, se abbiamo la pazienza di guardare chi è IL PRIMO COSTRUTTORE, da cui venne BABELE.

Di ciò, al prossimo capitolo





OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 21.718
Post: 554
Città: VIAREGGIO
Età: 60
Sesso: Maschile
Utente Gold
Cherubino
08/09/2006 21:05
 
Quota

"CAINO IL FABBRICATORE"


Leggiamo in Genesi 4:16 . "E Caino si allontanò dal cospetto del Signore, e dimorò nel paese di Nod " (che significa : Esilio).

Il vagabondo e maledetto non potè rimanere inoperoso. Vi sono attività che mirano a compensare, se compensare si potesse, l'assenza di comunione PERSONALE col Signore.

Caino, dal nome promettente "Acquisto", ma che non acquistò altro che maledizione. Caino si mise ad edificare una città : è lui il primo fabbricatore. E fu lui ad inaugurare il sistema di voler eternare il ricordo nominando l'edificio dal nome di un suo figliolo.

Dopo il diluvio, c'è un altro singolare ricordo: di nuovo l'ambizione di edificare. Questa volta il disegno fu ardito. La torre la si voleva grande, alta, da raggiungere il cielo, a scopo di unione e di proteggersi da altro diluvio. Non più arca che galleggi (nelle mani e provvidenza del Signore), ma un elevato edificio.

Quel che avvenne è noto : Confusione e dispersione . Il nome rimase :


BABEL ------- CONFUSIONE



Ben altra , è la città che il Signore difica. Essa sola ha il fondamento. Si chiama la Nuova Gerusalemme. E' città di DIO.





OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 21.718
Post: 554
Città: VIAREGGIO
Età: 60
Sesso: Maschile
Utente Gold
Cherubino
08/09/2006 21:07
 
Quota

I DISCENDENTI DI CAINO E LE LORO ATTRAZIONI

(Genesi 4:19-24)


Così come quando si dice "il Salmista", si pensa a Davide, anche se ci sono diversi autori di Salmi, Davide essendo il principale, allo stesso modo quando parliamo di determinatì eventi o cose, li personifichiamo in un uomo. C'è un solo Balaam , e molti Balaam . Un solo Caino e molti Caini, e , a DIO la gloria, un solo Cristo, ma in Lui e di Lui, molti unti di Spirito Santo.

Caino fu un uomo reale, ma il suo nome è simbolo. Di che?

Di odio, figlio di gelosia, il che porta a FRATRICIDIO!


Ciò fu causato dall'avere, Caino, atteso a religione dell'intelletto umano, e non della Rivelazione. DIO ha comandato il sacrificio. Senza Sangue non c'è remissione (Ebrei 9). Caino, il primo razionalista, disprezzò la Rivelazione e seguì la mentalità divenuta storta per il peccato. Offrì i frutti della terra. Le conseguenze sono note. Uccise Abele.

Caino, fuggiasco e vagabondo, dopo che ebbe scelto una residenza, fabbricò una città; fu la prima città fabbricata; la nominò col nome del suo figliolo. Fu la prima dedicazione di edifici. "Enoc" significa "Dedicato".

Da quel tempo in poi, molti edifici e molte dediche! (Chi ha orecchio, oda).

Capiamoci: ci sono necessità per riunirsi, ma guardiamo a COME lo facevano i cristiani del tempo apostolico. Ma al nostro soggetto.

Il Cainismo ha le sue ramificazioni. Caino ebbe, ed ha, discendenti, benchè tutti i Cainiti fossero periti con il diluvio, e solo la famiglia discendente di Set scampò, pure lo spirito di Caino e di sforzi umani non è morto . Perchè il mondo, l'ordine presente, è "sottoposto a vanità".

"Vanità"; ohimè, la più insidiosa è quella ammantata di religione.

I primi discendenti di Caino sono menzionati nello stesso capitolo 4° della Genesi. Leggiamo :

"E Lamec si prese due mogli; il cui nome dell'una era Ada, e il nome dell'altra Silla".

Fra i discendenti delle due mogli sorsero i primi fabbricatori di strumenti musicali, ed i primi fabbri di rame e ferro. Vi è __ vi fù musica in Cielo. Il mondo volle la sua.

Fu in quel tempo che per bocca di Lamec, apparve uno strano e micidiale modo di ragionare, basato su forza bruta e religione citata a modo egoistico. Si inaugurò quella che potremmo definire adorazione alla forza, violenza e astuzia .

Fatti, e non teorie ci sono davanti.

Il Cainismo continua, benchè in raffinata eleganza, e in linguaggio diplomatico.

Udiamo qualcosa dal marito di Ada e Silla. Lamec parla:

"Ascotate la mia voce, mogli di Lamec; porgete l'orecchio al mio parlare. certo io ho ucciso un uomo dandogli una ferita, e un giovane dandogli una percossa. Se caino è vendicato sette volte sette, Lamec settanta volte sette".

Un breve commento.

L'omicida sapeva della promessa a Caino di guai a chi lo avrebbe toccato. Egli, novello Caino, era occupato solo di ciò che può chiamarsi diritto, ma non di dovere alcuno. Altri dovevano essere vittime; ma lui doveva rimanere illeso, intoccabile! E si appellava a religione!

Caino, lo spirito di lui, non è morto. Altre pagine, altri uomini sono davanti a noi.

Dobbiamo martellare sul soggetto, perchè dobbiamo decidere ad occhi aperti, se essere seguaci di lui o di Abele. ma che dico? Abele ci parla, e lo ammiriamo nella fede e nel sacrificio, ma è necessario volgere l'attenzione ed il cuore a Colui del quale è scritto (Ebrei 12) che il Sangue di Lui, parla meglio di quello di Abele.





OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 21.718
Post: 554
Città: VIAREGGIO
Età: 60
Sesso: Maschile
Utente Gold
Cherubino
08/09/2006 21:09
 
Quota


EGITTO --- ASSIRIA --- RISTORAMENTO



Quando di dice "figlioli" non ci riferiamo sempre a discendenza di carne e sangue, ma spesso a rassomiglianza di costumi e comunità di ideali. L'espressione "figlioli del maligno" , va intesa nel senso di persone che seguono, e poi assorbono il metodo e la superbia satanica. Ugualmente , nelle parole "discendenti, figlioli di Caino" leggiamo di persone che si credono al di sopra della Rivelazione che addita l'Agnello di DIO, e ad essa sostituiscono qualche altra cosa.

Che per molto tempo , anche i meglio intenzionati si dibattono tra conflitti, e passano diversi territori, è innegabile, ma ciò che distingue una progenie dall'altra , non è quello accidentale ed esterno, e che è solo per un tempo, ma la profonda radice interiore dell'anima. (Giobbe 19:28).

Egitto, Assiria, Babilonia, si riferiscono a tre contrade, ma come tanti altri nomi sono simboli di tendenze.

Egitto = il mondo ; Assiria = superbia ; Babilonia = confusione .

Tutti e tre furono ricchi di gigantesche costruzioni. Lo attestano fra l'altro, le rovine di fabbricazioni e monumenti. Gli uomini, in ogni tempo, tranne quelli che volgono le aspirazioni al Cielo, hanno cercato eternarsi a mezzo dell'opera delle proprie mani. Lo spirito di Egitto, Assiria e Babilonia non è limitato a tre luoghi, ma è dovunque.

Il paese che più di ogni altro ha sognato una immortalità non basata sulla Grazia di Chi solo ha immortalità, ma sullo sforzo umano, è l'Egitto.

I processi eleborati e costosi di imbalsamazione dei cadaveri, le tombe dei Faraoni, sono una eco della città edificata dal primo fabbricatore.

Anche oggi vediamo moderne "imbalsamazioni" e moderni "faraoni".

Dato che le cose rivelano spiriti, è savio seguire da esse quelle che non si vedono. Uno sguardo alle pagine dei profeti , testifica la vanita di Egitto, popolo di larghe promesse, ma fallace nella pratica.

Isaia e Geremia denunciano , come solo essi hanno saputo fare, la tendenza del popolo di Israele verso l'Egitto. La storia si ripete da secoli fino ai nostri giorni e purtroppo, sempre più, fino alla fine, finchè "l'Egitto" si rivolterà contro alla "Donna" e la devasterà, perchè DIO gli avrà messo quel pensiero nel cuore . (Apocalisse 17 : 16,17,18)

Israele, a volte si appoggiava all'Assiria, potere orgoglioso e di forza che assoggetava ( e assoggetta). In ultimo furono attratti da Babilonia a cui un grande re, in un ora di orgoglio, mostrò i suoi tesori , per cui dovette essere rimproverato (isaia 39).

Nella provvidenza del Signore, il Suo popolo dovette fare esperienza di Egitto, Assiria, babilonia. Le scorie dell'argento sarebbero rimaste nei vari paesi, ma l'argento -- i redenti -- sarebbero riscattati.

Di Babilonia ci occuperemo in apposito capitolo. ma in quanto all'Egitto e all'Assiria, piace riferirci a Isaia 19:22-25, che fa sperare che un giorno si arrenderanno al Signore .

La speranza è basata sul fatto che l'Egitto e l'Assiria non fanno pompa di religione ; si mostrano quali sono, laddove Babilonia, col suo manto religioso, non può essere medicata .

Leggiamo in Isaia 19:22-25 .

"Così l'Eterno colpirà gli Egiziani: li colpirà e li guarirà; ed essi si convertiranno all'Eterno, che s'arrenderà alle loro supplicazioni e li guarirà.

In quel giorno, vi sarà una strada dall'Egitto in Assiria; gli Assiri andranno in Egitto, e gli Egiziani in Assiria, e gli Egiziani serviranno l'Eterno con gli Assiri.

In quel giorno, Israele sarà terzo con l'Egitto e con l'Assiria, e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra.

L'Eterno degli eserciti li benedirà, dicendo: 'Benedetti siano l'Egitto, mio popolo, l'Assiria, opera delle mie mani, e Israele, mia eredità
!"


Israele fu in Egitto , e la erano stati Abrahamo e Giacobbe. Il Signore ha chiamato il Suo Figliolo fuori di Egitto.

Ci sono nella Genesi due nobili figure riguardo al rapporto coll'Egitto (figura del "mondo") : Giacobbe __ Israele __ fece giurare a Giuseppe di non seppellirlo in Egitto.

Il Patriarca , davanti al Faraone, serbò un contegno tanto elevato, in una breve risposta e nell'uscire dalla presenza del monarca, senza attendere di essere licenziato. Quell'uomo che aveva tanto sofferto, ed anche tanto errato, apparve in Egitto e si tenne davvero come uno straniero, un principe divino, senza venire a patti con lui.

Non volle nemmeno sepoltura in Egitto, ma nella spelonca, antico acquisto del pellegrino, suo nonno. Giuseppe morì e fu seppellito in Egitto, ma profetizzò l'Esodo, e comandò che le sue ossa fossero portate dall'Egitto a Canaan. Che la carne e il sangue siano distrutte nel paese dei faraoni, ma siano salvate le ossa. Un grande simbolo.

Lo Spirito del Signore ci avverte di continuo a non dipendere dalla vanità e dalla superbia del Mondo, cioè dall'Egitto e dall'Assiria.

Abrahamo non fabbricò nulla. Visse in tende.

Chi abbandonò le tende per edifici fu Lot, di cui è nota la triste storia.

E, venendo al Nuovo Testamento, sappiamo ciò che ha testimoniato l'Apostolo Paolo, che , cioè, non aveva stanza ferma.

Soprattutto ci sono davanti le parole del Benedetto Signore (Luca 9:58), le quali fanno pensare che ci sono gli astuti che sanno procurarsi rifugi , e vi sono gli agitati da spiriti maligni che sanno annidarsi quà e là. Disse :

"Le volpi hanno delle tane ; gli uccelli del cielo dei nidi; ma il Figliolo dell'Uomo non ha nemmeno dove posare il capo"





OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 21.718
Post: 554
Città: VIAREGGIO
Età: 60
Sesso: Maschile
Utente Gold
Cherubino
08/09/2006 21:10
 
Quota

BABILONIA --- NON RISTORAMENTO A BABILONIA


E' vero che l'individuo che si attiene al bene, diventa più abile e più coraggioso nell'eseguirlo , se in compagnia di spiriti affini al suo. Uno ne mette in fuga mille, e due diecimila. E' altresì vero che il male ingigantisce quando più individui dediti al male si uniscono. Non è addizionato uno più uno, ma in vaste proporzioni. Lo spirito di Babilonia è l'accordo del male, tanto più funesto in quanto che esso , come tutto ciò che è ostinatamente malvagio, vuole apparire in abito di santità.

Il capo 11 delle Genesi è il principio; il capo 18 di Apocalisse è la fine di Babilonia. Tra i due capitoli , è il panorama di quello che è tra i più grandi flagelli dell'umanità:

BABILONIA


Il capo 11 di Genesi è come lo stendersi della sinistra figura di Caino. Un popolo che , allontanatosi dal centro originario, arrivato in un certo luogo si incoraggiò a edificare una torre imponente. Il Signore scese e confuse le lingue. Si noti il singolare e il plurale.

"Il Signore scese" ; "Il Signore disse : Scendiamo e confondiamo le loro lingue".

Il singolare e il plurale additano il rimedio : solo l'Unità e Trinità di DIO può affrontare e distruggere Babilonia.

Da notare che DIO confuse le lingue dei Babilonesi , ma riunì le "lingue" dei veri adoratori a Pentecoste, dando uan "lingua" per parlare direttamente a Lui, con relativa "interpretazione" (1 Corinzi 14:13)

Ci fu una dispersione, ma i Babilonesi si sparsero nel mondo, e ce ne sono dovunque, come in ogni tempo se ne mostra lo spirito, fino a che il "NOI" del cielo, stabilito nel "NOI" di un popolo che interamente appartiene SOLO al Signore, non raggiungerà l'Unità voluta da DIO.

Abbiamo visto qualche cosa di sinistro, riguardo a tale spirito, e, ohimè, alcuni di noi, sia pur di rado e per poco, siamo stati investiti anche noi come da un turbine.

Oh, le folle religiose, dove l'Uno e il Tre non signoreggiano ! Se qualcuno influente, mosso da proprio zelo vuole tornare alla Parola di DIO, allora qualcosa di violento fa eco, e dagli spiriti agitati sorge in coro un grido di scomunica o di allarme. Oh, le folle religiose! Ma andiamo avanti.

Ci vuole un coraggio divino a fronteggiare masse, gruppi religiosi, quando sono fanatizzati in qualche cosa che vuole sembrare troppo giusto e santo. Fu una massa religiosa, superba, del Tempio , che gridò : " SIA CROCIFISSO". Così in ogni tempo.

Il quadro più triste di Babilonia è negli ultimi capitoli di Geremia (capi 50 e 51). Laddove ci sono promesse per l'Egitto e per l'Assiria (come abbiamo già visto in Isaia 19:22-25) , non ce n'è alcuna per Babilonia.

Chi sappia anche poco, di storia, ha certo letto qualche cosa circa gli edifici enormi che facevano di quella città, il vanto dei Caldei. Ricordiamo le parole del re che, contemplando la città , si congratulava con sè stesso : "non è questa la grande Babilonia, che io ho edificato...?" (Daniele 4:30). Il castigo fu rapido e terribile. Quel re si umiliò, ma Babilonia rimase ancora in piedi, ed anche oggi vediamo enormi edifici.

Venne il tempo della sua distruzione materiale. Ma lo spirito di essa rimase in piedi, e si mescola dovunque, ed è uno spirito DOMINATORE.

Da ogni movimento religioso rimane solo un "RIMANENTE".

Medicare Babilonia? Tempo perso. C'è solo un rimedio, ed è l'uscirne. Anche i più santi sono per un tempo, ma non sempre ne rimangono, sedotti.

C'è una specie di "febbre" che fà venire il capogiro e gonfia il cuore. E' il male camuffato da santità. E' l'illusione che si glorifichi DIO e si difenda la Sua causa, laddove viene glorificata la carne pomposa. Un pò di religione vi è, ma , ohimè, frammista a molto male e scandali, confusioni!

Finalmente quando la Chiesa avrà raggiunto la statura Apocalittica della VERA comunione con DIO ed avrà seguito l'Agnello, allora Babilonia sarà gettata come pietra pesante, nel fondo del mare, per non più ridorgere.

Ciò avverrà in ciascuno individualmente, prima che avvenga di fatto in senso finale. Intanto ognuno che vuole seguire l'Agnello, scopra la Babilonia che gli è vicina, e gli si vuole infiltrare nel cervello e nel cuore, sotto il fascino di grandezze, e dica a sè stesso :

"FUORI DI BABILONIA"





OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 21.718
Post: 554
Città: VIAREGGIO
Età: 60
Sesso: Maschile
Utente Gold
Cherubino
08/09/2006 21:12
 
Quota

IL TEMPIO, I TEMPLI, I RITI



Che anche Caino avesse una religione (si usa il termine nel senso popolare) è chiaro dal fatto che "offriva qualcosa".

Egli fu religioso a modo suo. Il Signore guardò ad Abele e alla sua offerta, ma non a Caino, il cui cuore non era diritto ed umile, nè alla sua offerta. Lo spirito di Caino non offre come Abele, ma vuole anche lui offrire. Per supplire alla deficienza spirituale ed alla mancanza di comunione col Cielo, ricorre a fabbricazioni ed artefici.

Non sono io a dirlo. Ce lo ha lasciato scritto un profeta, centinaia di anni prima di Cristo, Osea (8:14) :

"Ora Israele ha dimenticato il suo Fattore , ed ha edificato dei templi".

Le pretese aumentavano man mano che il popolo si allontanava dal piano di DIO, ma il popolo non se ne accorgeva e non se accorge. Si allontanavano dal vero, ma si affaticavano in esteriorità, al fine di mantenere l'antico prestigio e forti di una voce "autorevole" che li teneva buoni con frasi tipo : "Solo noi...." etc, e intanto organizzava regolamenti e tradizioni e culti artificiosi e abbaglianti.

Inoltre chi si allontana da DIO (Egli esige un culto semplice , e va adorato in spirito e verità) cade nel materialismo e nelle forme, per cui si innalzano templi e altari e statue e altro e altro, al posto della semplice e sincere adorazione.

DIO ha testimoniato la Sua disapprovazione. Fuoco, spesso di discordia, si è acceso nelle fortezze (leggi Osea 8:14), e tale che distruggerà i templi.

Però, fortezze e templi sorgono di continuo sino alla fine, anzi, più numerosi verso la fine.

Quando Gesù disse alla donna di Samaria : " Nè in questo monte e nè in Gerusalemme" e che "DIO è Spirito e Verità", fu enunciato il perfetto giudizio sui templi , opere di mani d'uomo, i riti e tutte le forme di culto esteriore.

Qualcuno, chiede se , dato che Dio è grande, non vada adorato in edifici imponenti e con culti e riti elaborati.

La risposta è nel cosa intendiamo per "grande" davanti a DIO. C'è l'eccellente dell'uomo che è abominazione davanti a DIO , e l'insignificante, che può essere di grande valore.
Il fascino di ciò che sembrava grande sedusse Eva: "Conoscerete...Diverrete simili a Dio".

Fu l'Incarnazione del Figliolo di DIO, uomo tra gli uomini, come un piccolo bambino, fasciato e coricato nella mangiatoia, il SEGNO di vera grandezza, secondo le misure del cielo.

Occorre tempo e sofferenza e disinganno, proprio nelle chiese, per iniziare a distinguere tra i valori della terra e quelli dell'Alto.

Lettore, coraggio: datti al cibo semplice; esso, e non altro, ti è giovevole.


La condanna di Gesù al Tempio, all'edificio, e ai vari elaborati, ma vuoti riti, additò il genuino adorare : "Ecco la vostra casa vi sarà lasciata deserta. Perchè Io vi dico che da ora in avanti voi non Mi vedrete, finchè nondiciate : Benedetto colui che viene nel nome del Signore" (Matteo 23:38,39) (nota: la VOSTRA casa....non più del Padre, ma la VOSTRA) . La distruzione venne.


Neppure la raccomandazione dell'infelice principessa Berenice, e gli sforzi del principe romano, TITO, poterono salvare il Tempio. Esso fu distrutto, e mai più riedificato, benchè Giuliano l'apostata, ne avesse permesso la ricostruzione, come scrittori pagani e giudei, informano.

Dalle rovine, quante volte se ne tentarono gli scavi, si sprigionava un fuoco tale da fare arretrare perfino i più abili ed ostinati costruttori di quel tempo, i romani.

Il tempio non doveva essere, e non è stato mai più riedificato come tempio. Oggi, sulle macerie sorge un edificio Maomettano.

DIO aveva detto : BASTA!





OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 21.718
Post: 554
Città: VIAREGGIO
Età: 60
Sesso: Maschile
Utente Gold
Cherubino
08/09/2006 21:14
 
Quota

EPILOGO



Ci avviamo alla conclusione con la consapevolezza di aver detto tanto, eppure di non aver detto niente di fronte a tanto soggetto.

Il popolo nella grande maggioranza , vuole feste e santuarii; non importa a chi siano dedicati, nè quale lo scopo delle feste.

L'importanza dei luoghi, la presenza di persone che assumono artificiosa gravità, abbagliano.

Lo scopo di Geroboamo (1 Re 12:25-33) , fu politico : impedire cioè che i sudditi andassero a Gerusalemme. Anche questo si ripete; e il popolo festaiolo dice : Tanto vale Gerusalemme, quanto Betel. La Bibbia è una : purchè io vada in un luogo. E' lo stesso!

E, purtroppo si è udito di feste , cerimonie ordinate apposta da coincidere proprio in giorni ed orari che il Signore manda qualche Suo messaggero per dare la parola non dell'uomo, ma del Signore stesso. E intanto viene l'avviso : " In quel giorno, in quell'ora abbiamo......Nessuno manchi! Ognuno al suo locale".

Che importa se anche fosse venuto un San Paolo, un San Giovanni : non si manchi alla comune adunanza; e non si indaghi se in essa si innalza Dio o l'uomo, o altro. Se......ma basta.

Povero popolo portato dai Geroboamo, e tenuto schiavo dai sacerdoti di Betel!

Ma, disse qualcuno, gli uomini , di regola, hanno il governo che meritano. Sono schiavi fino a che, alla scuola di Gesù, non diventano veri discepoli di Lui, e allora conoscono la verità, e per tale modo diventano liberi. Allora corrono , novelle acquile, là dove è il cibo: Cristo crocifisso e resuscitato.

Betel significa : Casa di DIO.

Dobbiamo riportarci a Genesi 28:

"E sognò; ed ecco una scala appoggiata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; ed ecco gli angeli di Dio, che salivano e scendevano per la scala.

E l'Eterno stava al disopra d'essa, e gli disse: 'Io sono l'Eterno, l'Iddio d'Abrahamo tuo padre e l'Iddio d'Isacco; la terra sulla quale tu stai coricato, io la darò a te e alla tua progenie;

e la tua progenie sarà come la polvere della terra, e tu ti estenderai ad occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzodì; e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua progenie.

Ed ecco, io son teco, e ti guarderò dovunque tu andrai, e ti ricondurrò in questo paese; poiché io non ti abbandonerò prima d'aver fatto quello che t'ho detto'.

E come Giacobbe si fu svegliato dal suo sonno, disse: 'Certo, l'Eterno è in questo luogo ed io non lo sapevo!'

Ed ebbe paura, e disse: 'Com'è tremendo questo luogo! Questa non è altro che la casa di Dio, e questa è la porta del cielo!'

E Giacobbe si levò la mattina di buon'ora, prese la pietra che avea posta come suo capezzale, la eresse in monumento, e versò dell'olio sulla sommità d'essa.

E pose nome a quel luogo Bethel; ma, prima, il nome della città era Luz.
".

Quella sì, Casa di DIO, nel deserto dove meno si penserebbe! Non la terra, non l'uomo sono importanti, ma la grande scala, figura di Cristo, ponte fra cielo e terra. Quindi olio su pietra: Cristo innalzato per lo Spirito Santo.

E non i santuari degli uomini.




Giunti al termine, ci si accorge che si sarebbe potuto dire molto ancora , intorno a Babilonia la grande, ma per gli onesti, basta e avanza, per i cavillatori dagli occhi volutamente bendati, non vasterebbe un libro di 10.000 pagine.

In fondo, se ascoltiamo Gesù Cristo, Colui che solo dovremmo ascoltare, Lo udiamo dire di "non prendere nulla dal mondo" (e così fece Abrahamo, padre della fede e dei Cristiani quando il re di Sodoma voleva arricchirlo) e "non venire a patti con esso", dato che , come disse a Lui, satana, "tutti i regni del mondo sono sotto la sua potestà".

Basta sfogliare le poche pagine delle nostre denunce dei redditi , alla voce "otto per mille", per vedere chi siano "LA MADRE DELLE MERETRICI, E LE SUE FIGLIE".

Chi ha orecchi per udire oda.


FINE





OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 14.714
Post: 9.849
Sesso: Femminile
Utente Gold
Madre Badessa
01/03/2008 22:56
 
Quota


E' un peccato che queste spiegazioni le abbiano lette in pochi...meritano di essere riportate in vista a beneficio di tutti.


[SM=g10656] [SM=g10656] [SM=g10656] [SM=g10663]



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Risposta Veloce
Nick  
Titolo
Messaggio
Smiles
Copia il codice di controllo qui sotto





Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:09. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com