L' Avvenire, il giornale dei vescovi italiani, ci propone una notizia rivoluzionaria. Da alcune ricerche scientifiche inglesi pare che le riproduzione umana possa realizzarsi anche attraverso due cellule femminili. Sparirebbe quindi l'obbligatorietà del contributo spermatico del maschio. Evidenti le implicazioni "religiose" se il fenomeno annunciato trovasse riscontri attendibili e verificabili. Un mondo senza maschi escluderebbe la necessità di inventare un dio "padre e rigidamente maschio eterosessuale" capace di ingravidate vergini umane attraverso lo spirito santo. Un crollo verticale di credibilità per chi ha affermato solennemente pochi giorni fa che "dio è maschio". Poveri preti di quasi tutte le religioni, dovranno mettersi la guepiere (a molti non dispiacerebbe) e proclamare un nuovo culto di Venere, femmina e madre.
RICERCA «CHOC»
Nuova, inquietante notizia proveniente dai laboratori inglesi: sarebbe possibile generare nuove vite a partire dalle sole cellule femminili.
Il risultato teorico?
Tutte bambine
Ma c’è molto scetticismo
Londra: un mondo senza maschi
Un ricercatore di Newcastle annuncia: presto cellule spermatiche dal midollo delle donne, che potrebbero avere figli senza più bisogno di alcun padre
Da Londra Elisabetta Del Soldato
Le donne «potrebbero molto presto produrre sperma»: è la sbalorditiva dichiarazione dello scienziato inglese Karim Nayernia che ieri ha annunciato di essere riuscito a creare cellule spermatiche non ancora complete dal tessuto del midollo spinale umano. La sua ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Reproduction. Nayerna, del Northeast England Stem Cell Institute-Centre for Life di Newcastle upon Tynee, dice di voler sviluppare queste cellule per aiutare a combattere la sterilità negli uomini che si sono sottoposti a cure per combattere tumori. Secondo il ricercatore ci vorranno cinque anni per raggiungere questo obiettivo.
Nel frattempo, però, lo stesso Nayernia dice di essere riuscito a completare esperimenti simili su femmine di topi, tanto che nel giro di qualche mese intende capire se cellule spermatiche possono essere prodotte utilizzando le cellule staminali del midollo spinale delle donne. In pratica, spermatozoi in grado di fecondare ovuli, ma entrambi di provenienza femminile. Naturalmente, il risultato sarebbero tutte figlie femmine, con la teorica scomparsa del maschio. Subito alcuni esperti nel campo fecondazione artificiale hanno avanzato dubbi sulla sicurezza e l'efficacia dello sperma derivato da cellule staminali. Anzitutto il professor Nayernia non è ancora riuscito a raggiungere l'obiettivo di produrre cellule spermatiche vere e proprie ma solo le loro "progenitrici", che non è detto si evolvano secondo i suoi auspici. Quanto alla produzione di sperma "femminile", il professore dichiara di averne le prove grazie agli esperimenti sui topi, anche se ammette che sono necessarie «ulteriori conferme».
Qualche suo collega è però molto scettico. Secondo Robin Lovell Badge, professore al National Institute of Medical Research di Mill Hill a Londra, «esistono ragioni fondamentali che impediscono alle cellule del midollo spinale femminile di essere convertite in sperma». «Gli uomini - spiega - possiedono cromosomi Y e X m entre le donne hanno due cromosomi X. Il cromosoma Y è essenziale per lo sperma mentre due cromosomi X sono incompatibili per la sua produzione». Anche secondo Josephine Quintavalle di «Core» - l'associazione britannica per la vita - bisogna essere cauti: «C'è troppo sensazionalismo in questo studio», taglia corto.
«Se anche la soluzione fosse tecnicamente possibile - obietta dal canto suo il genetista don Roberto Colombo, dell'Università Cattolica - non è affatto detto che sia opportuno realizzarla. Le cellule progenitrici sono indifferenziate sia nell'uomo sia nella donna, e dunque teoricamente possono evolvere in qualsiasi cellula, in base ai fattori di crescita che vengono utilizzati in laboratorio. Voler fare figli senza il maschio è il sogno di qualche gruppo di pressione femminile: ma se il problema che si dice di voler risolvere è la sterilità maschile, perché non concentrare le ricerche sul midollo del padre?».
www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2007_04_14/articolo_745...
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer