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I Dieci comandamenti

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2007 10:54
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Cardinale
16/05/2007 21:29
 
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Il problema era l'idolatria, pratica che gli israeliti avevano ancora radicata nella propria cultura...ereditata da tutte le popolazioni con le quali vennero a contatto.
Le immagini e le sculture, quindi, erano qualcosa che in quel preciso contesto, rappresentavano un pericolo reale e concreto per la fede in YHWH.

La necessità dell'uomo era quella di poter aver riscontro diretto e sensibile di un Dio...e tanto era forte questa necessità che la costruzione di feticci era all'ordine del giorno.

Da queste cose non si può esulare...la Legge nasce prima di tutto per questo popolo.

In ogni caso, anche senza queste premesse, è facile confutare la tua interpretazione alla luce dell'Antico Testamento e della religione ebraica stessa.
Il popolo di Israele l'ha scelto Dio e l'ha costituito "nazione di sacerdoti".
E' Dio che, nella Torah, spiega tutti i riti e spiega come costruire il Tempio, ecc...



Hmmm. Capisco, anche se non è una giustificazione per l'omissione in sé del comandamento nel catechismo, direi...
Per curiosità, quanti anni intercorrono secondo le stime moderne, fra la stesura dell'episodio dei Dieci Comandamenti e i primi punti dell'Antico Testamento/Torah in cui si narrano i primi dettami divini circa l'edificazione del Tempio?
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16/05/2007 22:09
 
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X Rain
In attesa della risposta di Maurif,ti posso fornire un dato approssimativo. E' il tempo che Maurif ci mette a farsi 400-500 pippe o seghe mentali. omega [SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]



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Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
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18/05/2007 01:33
 
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Re:

Scritto da: Rainboy 16/05/2007 21.29



Hmmm. Capisco, anche se non è una giustificazione per l'omissione in sé del comandamento nel catechismo, direi...



Se sei a conoscenza di quanto ha detto Gesù, però, capisci che la tua opinione non ha solide basi:

Matteo 19:3 Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?».
Matteo 19:4 Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse:
Matteo 19:5 Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola?
Matteo 19:6 Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi».
Matteo 19:7 Gli obiettarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?».
Matteo 19:8 Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così.
Matteo 19:9 Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio».


Questo è un esempio dell'applicazione di una legge che non ha più senso di venire applicata ma che era relativa ad un preciso contesto.
Il peccato contro il primo comandamento è comunque idolatria...che non è scomparsa dallo "elenco" dei peccati, ma è ben presente in quel "NON AVRAI ALTRO DIO ALL'INFUORI DI ME".



Per curiosità, quanti anni intercorrono secondo le stime moderne, fra la stesura dell'episodio dei Dieci Comandamenti e i primi punti dell'Antico Testamento/Torah in cui si narrano i primi dettami divini circa l'edificazione del Tempio?



Non lo so e non credo sia possibile (e credibile) stabilirlo...questo perchè la Torah non è stata scritta cronologicamente come la leggiamo.
Come per i Vangeli, tutto parte dalla salvezza...
L'esodo, infatti...la pesah...non a caso è il centro della religione ebraica.

Parallelamente anche i Vangeli partono dalla proclamazione della resurrezione come punto focale dal quale si origina l'intera narrazione evangelica.

Comunque, per spiegare meglio queste cose, domani ti riporto alcuni punti del libro che continuo a citarvi.

Ciao
Mauri



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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)
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14/06/2007 12:12
 
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Re:

Scritto da: kelly70 05/05/2007 20.33
[ * Nota sul terzo comandamento - La Bibbia non dice "le feste", ma "il giorno del riposo", "il settimo", ossia la nostra domenica ]



E' stato cambiato nei fatti... non solo nelle parole.



4) Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo.




il giorno del riposo è il sabato







06/07/2007 16:05
 
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I Dieci Comandamenti, fondamento del vero Cristianesimo.
Ho letto con interesse l'intervento di kelly. Ha messo a nudo la mistificazione che ne ha fatto la Chiesa cattolica. E' giusto quanto dice riguardo il culto dei santi.

E' superfluo che stia a ripetere le stesse cose dopo la sua stesura esauriente.

Mi preme, invece, aggiungere un altro argomento, che riguarda il Decalogo, ma si estende anche ad altro.

Cristo ha dichiarato senza ombra di dubbi (Mt 5:17-18 e 23:1-2) che non è venuto ad abolire né la Legge né i profeti, ma ha compiuto le opere della Legge.

Quindi ogni cambiamento a riguardo non è attribuibile a lui; Cristo va tenuto fuori. Per esempio: "Fu detto...ma io vi dico..." e simili, vanno considerate aggiunte che non riguardano Cristo.

Vi propongo un esempio importante:

Quando un uomo abbia sposato una donna ed abbia con lei convissuto, se ella non le piacerà più perché ha trovato in lei qualche cosa di sconveniente, scriverà per lei un documento di ripudio, glielo consegnerà in sue mani e la manderà via dalla sua casa. Ella uscirà quindi dalla sua casa, se ne andrà via e potrà unirsi con un altro uomo (Dt 24:1-2, originale della Bibbia Ebraica).

Si consideri quante pene si riflettono intorno a questo argomento; quanti patimenti, quante sofferenze per aver distratto questo precetto che Dio ha stabilito, e che l'uomo ha cercato di falsificare.

Quindi ritengo che la questione debba essere reversibile; la donna ripudiata non è in stato di adultera se si unisce ad altro uomo, né commette adulterio chi si unisce a lei come, falsamente, è detto in Matteo 5:31-32. Ripetizione dello stesso concetto in Matteo 19:7-9. Ribadito ancora in Marco 10:3-7.
10/07/2007 16:24
 
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Pubblicità ingannevole della Chiesa cattolica.
Dal catechismo:

"Fuori della Chiesa non c'è salvezza"
846 Come bisogna intendere questa affermazione spesso ripetuta dai Padri della Chiesa? Formulata in modo positivo, significa che ogni salvezza viene da Cristo-Capo per mezzo della Chiesa che è il suo Corpo:

- Il santo concilio... insegna, appoggiandosi sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione, che questa Chiesa pellegrinante è necessaria alla salvezza. Infatti solo Cristo, presente per noi nel suo Corpo, che è la Chiesa, è il mediatore e la via della salvezza; ora egli, inculcando espressamente la necessità della fede e del Battesimo, ha insieme confermata la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano mediante il Battesimo come per la porta. Perciò non potrebbero salvarsi quegli uomini, i quali, non ignorando che la Chiesa cattolica è stata da Dio per mezzo di Gesù Cristo come necessaria, non avessero tuttavia voluto entrare in essa o in essa perseverare.


Altra pubblicità:


www.repubblica.it/2007/06/sezioni/esteri/benedettoxvi-15/cattolica-unica-chiesa/cattolica-unica-chi...

[Modificato da Eurekas 11/07/2007 15.18]

10/07/2007 16:36
 
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Ormai,da quel che so,la Chiesa arranca,cerca anche di fare del terrorismo mediatico,si capisce che si tenda a sfruttare una qualche forma di terrorismo mediatico dietro il paravento della necessita' di compiere un'atto formale o d'ufficio tipicamente ecclesiastico!

Paolo
10/07/2007 16:52
 
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Sì, certo, cerca sempre di sovrastare. Un tempo lo ha fatto terrorizzando a destra e a sinistra.

Quello che mi preoccupa è ancora il potere genufresso ai suoi piedi. Questo vuol dire che potrebbe anche arrivare ad una legiferazione a proprio vantaggio. Ne abbiamo avuto un saggio recentemente col favore dell'ICI.

La gente, i propri adepti conoscono il catechismo, solo qualche ritaglio camuffato, ma quello ufficiale è diverso. A leggerlo viene rabbia perché gli argomenti che riporta non hanno nulla delle Sacre Scritture.

Eppure passa per quello che sappiamo per accondiscendenza o per ignoranza.
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10/07/2007 18:30
 
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Dal catechismo:

"Fuori della Chiesa non c'è salvezza"
846 Come bisogna intendere questa affermazione spesso ripetuta dai pPadri della Chiesa?


A volerla interpretare letteralmente, il significato è chiarissimo: meglio che andiamo tutti a procurarci dei sacchi a pelo e dei viveri in scatola...
[SM=x789056]


Quello che mi preoccupa è ancora il potere genufresso ai suoi piedi. Questo vuol dire che potrebbe anche arrivare ad una legiferazione a proprio vantaggio. Ne abbiamo avuto un saggio recentemente col favore dell'ICI.


Sarò banale, ma io ho l'impressione che sia una questione anche di tipo prettamente umano. Tutta l'attuale classe dirigente è composta mediamente da ultrasettantenni, spaventati dalla propria imminente morte terrena ed educati fin da bambini al culto del Paradiso e il terrore dell'Inferno. Sono gente economicamente e socialmente realizzata, che ha spremuto tutto quello che poteva dalla vita, che è sempre stata abituata a gestire ed esercitare il potere (non importa se per fini altruistici o meno) e ad avere il rispetto e l'asservimento dei propri pari.
Immaginatevi in questa condizione, e pensate di colpo che morendo, potreste perdere tutto: forse perché dopo la morte non c'è nulla, o forse perché dopo la morte c'è il giudizio da parte di qualcuno che non avrà considerazioni speciali per te soltanto perché eri ricco e influente fra i tuoi simili.
Sottoposti a questa pressione psicologica, realizziamo però che la Chiesa, che ci hanno sempre insegnato essere fonte di infinita saggezza e latrice del volere di Dio, asserisce di avere una finestra aperta sull'oltretomba... e ci offre l'irragionevole speranza, se non addirittura la certezza (autocertificata), di poter convertire i nostri successi terreni in successi ultraterreni: a patto naturalmente che siamo bravi e obbedienti, e che soddisfaciamo il volere dei servi dell'Onnipotente. Non farlo del resto, sarebbe scherzare col fuoco, visto che Dio veglia sui suoi ministri e considerebbe senz'altro un grave peccato il non sottostare ai loro diktat, che provengono naturalmente da lui in primis.

Con questi ingredienti nel calderone, direi che il risultato può essere uno soltanto...

[Modificato da Rainboy 10/07/2007 18.34]

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Padre Guardiano
10/07/2007 23:19
 
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x Rainboy
E certo che il risutato è questo!!!!Vergognosi!!!!
omega [SM=x789054] [SM=x789055]



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