È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

L' ateo, questo sconosciuto

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2007 12:05
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 16.648
Post: 4.116
Età: 17
Sesso: Maschile
Utente Gold
Papa
01/10/2007 12:05
 
Quota


Trotzky - antiglob@yahoo.it
lunedì 01 ottobre 2007


La chiesa utilizza il termine ateo per danneggiare l'immagine dei liberi pensatori.
I credenti sono convinti che Dio significhi giustizia, amore e verità. Quando chiamano atei i liberi pensatori mirano pertanto a denigrarli, facendoli passare per individui spregevoli, che disprezzano la giustizia e predicano l'odio.

Che non esista niente di più falso lo dimostra il fatto che con queste accuse essi cercano di scaricare su coloro che non credono i tormenti della loro coscienza, finendo invece per per dimostrare l'esatto contrario di quello che vorrebbero.
I liberi pensatori sanno che nulla si crea e nulla si distrugge, per cui non hanno bisogno di ricorrere all'idea di un creatore per dare una spiegazione a tutto quello che succede nel mondo. L'uomo si evolve solo se cerca di superare i suoi dubbi servendosi della ragione. Attribuire a un ipotetico dio i fenomeni che lo atterriscono è comodo, ma non fa avanzare di un millimetro il suo faticoso cammino in direzione di una conoscenza sempre più profonda della realtà.

Un dio invisibile, intangibile e incorporeo, che occupa il vuoto senza fine che circonda un universo in cui esistono solo esseri visibili, tangibili e tridimensionali, non ha senso, in quanto egli non potrebbe assolutamente comunicare con le sue creature, come dimostra il fatto che nessuno è riuscito mai a entrare in relazione con lui.

Il termine dio è lo strumento di cui il clero si è servito in ogni luogo e tempo per terrorizzare i credenti, come noi ci serviamo dell'orco delle favole per costringere i bambini a obbedirci.
I liberi pensatori rifiutano l'idea di un burattinaio rancoroso che tira i fili della loro volontà. Non hanno bisogno di pregare e chiedere continuamente pietà a qualcuno che si nasconde tra le nuvole perché indichi loro la condotta da tenere. Non permettono a nessuno di ridurli a pecorelle smarrite alla continua ricerca di un Essere onnipotente e onnisciente sul quale scaricare la responsabilità delle loro azioni.

I liberi pensatori sanno che la verità non appartiene a una cultura, una razza, una persona dotata di carisma o una fede religiosa, ma è una meta a cui possiamo avvicinarci solo se ci impegniamo intensamente tutti quanti nella sua ricerca. Sono i detentori del potere che ricorrono alla tattica del divide et impera, assegnando arbitriariamente le etichette di buoni e cattivi, amici e nemici, onesti e disonesti, bianchi e neri, cristiani e musulmani, per determinare il nascere di pregiudizi duri a morire, che a loro volta danno vita a scontri razziali, politici, ideologici e guerre di religione.

Ci sono ancora tante persone che credono, perché constatano ogni giorno la loro inadeguatezza rispetto ai problemi del vivere e conseguentemente hanno bisogno di essere rassicurati che esiste qualcuno che si prende cura di loro.
Per liberarci di questa dannosa illusione, dalla quale scaturiscono le pulsioni ataviche che abbiamo rimosso, ma che pure continuano a ruggire dentro di noi come leoni in gabbia, dobbiamo indurre i credenti a riflettere sul fatto che sono proprio le religioni che con i loro assurdi dettami e i loro dogmi completamente avulsi dalla realtà fanno nascere in noi quel senso di colpa che è il tormento più grande della nostra vita.


www.resistenzalaica.it:80/index.php?option=com_content&task=view&id=503&...






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Risposta Veloce
Nick  
Titolo
Messaggio
Smiles
Copia il codice di controllo qui sotto





Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:50. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com