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Il papa: la Chiesa operi a Cuba per una “riconciliazione”

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2008 23:06
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L’AVANA - La Chiesa deve “seminare” nel tessuto asociale cubano “sentimenti di comprensione, misericordia e riconciliazione”, contribuendo così a “migliorare l’uomo e la società”. Il popolo di Cuba, però, come disse già dieci anni fa Giovanni Paolo II nel suo storico viaggio sull’isola, deve poter “spalancare la sua mente, il suo cuore e la sua vita a Cristo”. A 48 ore dal ritiro di Fidel Castro - pur senza riferimenti diretti all’attualità politica - il messaggio inviato da Benedetto XVI ai vescovi cubani tramite il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone indica nei valori evangelici “un elemento vitale per la concordia e il futuro felice” di Cuba e sottolinea quanto la società locale abbia “bisogno” dell’azione della Chiesa, che “tende a fare il bene” e “a promuovere la dignità della persona”.

La consegna ai vescovi cubani del messaggio del Papa ha caratterizzato la prima giornata della visita di Bertone a Cuba, nel decimo anniversario di quella di Wojtyla (21-26 gennaio 1998). Il Pontefice sottolinea che “l’annuncio del Vangelo di Cristo continua a trovare a Cuba cuori ben disposti ad accoglierlo”, anche se “a volte, alcune comunità cristiane si sentono oppresse dalle difficoltà, dalla scarsità di risorse, dall’indifferenza o persino dalla diffidenza, che possono indurre allo sconforto”. Dopo parole di incoraggiamento verso la comunità cattolica cubana, Benedetto XVI rimarca che “acquista grande importanza la missione che la Chiesa a Cuba svolge a favore dei più bisognosi”, con “opere concrete di servizio e di attenzione agli uomini e alle donne di qualsiasi condizione, che meritano non solo di essere sostenuti nei loro bisogni materiali, ma anche di essere accolti con affetto e comprensione”.

A proposito della visita di dieci anni fa di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI scrive che “ricordare dieci anni dopo quelle indimenticabili giornate per la Chiesa e il popolo cubano, vissute altresì sotto lo sguardo emozionato di tutto il mondo, é senza dubbio un dovere di gratitudine verso il mio venerato predecessore, e anche manifestazione di un ardente proposito di rinnovare l’autentico impulso evangelizzatore che egli ha lasciato profondamente impresso nel cuore di tutti”. Il Papa, quindi, mutua le parole pronunciate proprio da Wojtyla il 24 gennaio ‘98 a Santiago de Cuba davanti alla Virgen de la Caridad del Cobre per auspicare che la nazione cubana sia ”una famiglia di fratelli e sorelle affinché questo popolo spalanchi la sua mente, il suo cuore e la sua vita a Cristo”.

La riunione di Bertone con i presuli all’Avana, presenti tra gli altri il cardinale arcivescovo della capitale, Jaime Lucas Ortega y Alamino, e il presidente della Conferenza dei vescovi cattolici di Cuba (Cocc), mons. Juan Garcia Rodriguez, si è tenuta nella Casa sacerdotale San Juan Vianney, situata in una zona centrale del quartiere El Vedado che è stata chiusa al traffico dalle autorità.

Il segretario di Stato ha auspicato che “la celebrazione dell’anniversario della visita di Giovanni Paolo II a Cuba, questa terra benedetta, contribuisca a dare un nuovo impulso alle relazioni fra lo Stato e la Chiesa cattolica a Cuba, affinché, in uno spirito di rispetto e di intesa reciproca, la Chiesa possa portare pienamente a termine la sua missione, strettamente pastorale e al servizio dei fedeli, con la necessaria libertà”. Bertone ha anche assicurato ai vescovi che il Papa “conosce bene la situazione della Chiesa cubana, la conserva nel suo cuore e la tiene particolarmente presente nelle sue preghiere”.

La giornata di Bertone a Cuba si concluderà con la celebrazione di una messa sulla piazza della cattedrale dell’Avana alle 19:30 locali (1:30 italiane di domani), a cui è prevista la partecipazione di migliaia di persone. La giornata di domani si aprirà con la messa nel Monastero delle Carmelitane, cui seguirà l’incontro con le claustrali, le monache carmelitane e domenicane, quindi l’incontro presso il Carmelo con la presidenza della Conferenza cubana dei religiosi e con i religiosi dell’Avana. Nel pomeriggio trasferimento a Santa Clara, dove sabato Bertone celebrerà la messa e inaugurerà il monumento dedicato a Giovanni Paolo II.


L’articolo di Fausto Gasparroni è tratto dal sito dell’Ansa
ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_15210...



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22/02/2008 23:06
 
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...eheh, terra di "atei di stato". Ora che cade Fidel, è tutta carne fresca per la conversione.

Intanto a l'Avana c'è uno dei centri di ricerca scientifica più importanti AL MONDO, che con quattro soldi ha già tirato fuori fior di brevetti...
[Modificato da Rainboy 22/02/2008 23:06]
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