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Risposta a Dio!

Ultimo Aggiornamento: 29/06/2008 15:54
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18/06/2008 16:40
 
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Da un papà non più papà.......
Oggi ho ricevuto, da un'amica, questa lettera via mail.
Ringraziandola per il pensiero, ho pensato bene di rispondere pubblicamente in modo da sollecitare in modo più tangibile, il latore di questa "presunta" missiva, anche se dubito molto, a motivo della mia poca fede rimasta, di poter ricevere una Sua risposta personale:


Quando ti sei svegliato questa mattina ti ho osservato
e ho sperato che tu mi rivolgessi almeno una parola, anche solo una....magari chiedendo la mia opinione o ringraziandomi per qualcosa di bello che ti è accaduto ieri, ma ho notato che eri molto occupato
nel cercare il vestito adatto da metterti per andare a lavoro. Ho continuato ad aspettare ancora mentre correvi in casa per vestirti e sistemarti, sapevo che avresti avuto tempo per fermarti qualche minuto e dirmi “ciao” ; ma eri troppo occupato. Per questo ho acceso il cielo per te, l’ho riempito di colori e di canti di uccelli
per vedere se cosi mi avresti ascoltato ma non ti sei reso conto neanche di questo. Ti ho osservato mentre ti accingevi al lavoro
e ti ho aspettato pazientemente tutto il giorno, con tutto quello che avevi da fare, suppongo che sia stato troppo occupato per dirmi qualcosa. Al tuo rientro ho visto la stanchezza sul tuo viso ed ho pensato di rinfrescarti un po’ facendo cadere una lieve pioggia, perché ti ristorasse, il mio era un dono ma ti sei infuriato e mi hai insultato. Desideravo che tu mi parlassi ….”C’è ancora tanto tempo” pensai. Più tardi hai acceso la televisione, ti ho aspettato pazientemente mentre guardavi la TV, hai cenato ed eri così immerso nel tuo mondo che ti sei nuovamente dimenticato di parlare con me. Ho notato che eri stanco ed ho compreso il tuo desiderio di pace e così ho fatto calare il sole e al suo posto ho disteso una coperta di stelle con al centro una candela: era uno spettacolo bellissimo, ma non ti sei accorto di nulla. Giunta l’ora di dormire, ti sei coricato e ti sei addormentato subito. Ho accompagnato i tuoi sogni con musica e dolci pensieri, ed i miei angeli hanno vegliato su di te, forse così ti saresti reso conto che Sono sempre li con te . Ho più pazienza di quanto immagini e mi piacerebbe insegnarti ad averla con gli altri, ad amarli come io amo Te. Ti amo tanto...così tanto che ogni giorno aspetto che tu mi rivolga almeno una parola, i doni che ti ho dato oggi sono frutto del mio amore per te.Bene, ti sei svegliato di nuovo ed ancora una volta io sono qui e aspetto che tu mi saluti,che mi rivolga uno sguardo, qui con tutto l’amore che ho per te sperando che oggi tu possa dedicarmi un po’ del tuo tempo.
Con immenso amore, il Tuo papà: Dio


Caro amico/a, potrebbe essere bellisima la letterina del papà Dio.

Ma io, in oltre 25 anni, non c'è stata mattina che non abbia detto: Buongiorno Padre!

Ogni giorno, prima di mangiare, non c'è stato giorno che non l'abbia ringraziato per il cibo che milioni di altri più poveracci di me, non potevano nemmeno sognarsi.

Non c'è stato giorno, in cui io non solo non l'abbia citato, ma anche lodato pubblicamente, e parlato di Lui alle persone che incontravo.

Non c'è stato giorno in cui non abbia insegnato ai miei figli, a volermi bene, perchè così facendo, avrebbero imparato ad amare un padre più grande, il nostro creatore!

Quando mi è crollato il mondo addosso, più di 4 anni fa, ho pianto per Lui.

Non c'è stato giorno che non ho sofferto per Lui.

Non ho lasciato passare un giorno, uno solo giorno, in cui io non l'abbia pregato, implorato, supplicato, anche chiamato a gran voce nella mia disperazione e solitudine per chiedergli il dono dell'amore dei nostri figli!

Quando leggevo negli occhi di Silvana (mia moglie), la desolazione di una madre ferita e abbandonata, gli ho chiesto dov'era e se ci vedeva, oltre che sentire i suoi "gridi sommessi"!

Ogni giorno ho ammirato la sua creazione e... fiducioso, ho aspettato pazientemente che Lui rispondesse alle richieste del mio cuore, del mio amore per i nostri ragazzi.

La tua lettera, è un bellissimo pensiero d'incoraggiamento, ma è un meraviglioso PENSIERO umano, non di Dio!

Il tuo scritto, è una bellissima dimostrazione della tua solidarietà verso chi soffre, e questo ti fa onore, ma non è da Dio e di Dio!

Il papà con cui TU (o chi per te) firmi la lettera, non è la firma di Dio, ma SOLO la tua interpretazione umana della Sua firma in calce.

Io non ho chiesto ricchezze, cose materiali, benessere o cose astronomiche! Ho solo chiesto ciò che Lui mi ha promesso in quello che qualcuno asserisce essere la Sua Parola: L'uomo non separi ciò che Dio ha unito!

Gli ho chiesto la FAMIGLIA! La mia famiglia tutta intera, con tanto di nipotini di cui conosco solo l'esistenza, ma non il sapore!

Gli ho chiesto la fede, dove ho bisogno di fede, e non c'è giorno che io mi dimentichi di chiederglieLA, ma... non ho ancora ottenuto risposta!

Lui, dici nella lettera, ha molta pazienza. Grazie, Lui è eterno, se c'è. Io non lo sono altrettanto. E non ho il Suo tempo!
Non ho nemmeno più la speranza che mi possa accompagnare fiducioso nei giorni che mi resteranno per aspettare la Sua misericordia!

Con questo, mio caro amico/a e coloro che leggono, non voglio essere un abbattitore della fede altrui, ma... anch'io, come molti delusi, mi chiedo... Dio, ascolta le nostre preghiere? Ha davvero ancora «TEMPO» per noi?

Dovunque Egli sia, con qualunque fede religiosa Egli sia, di qualunque popolo Egli sia "il Padre", si affretti a rispondere al grido di dolore dei Suoi figli che si sentono abbandonati e delusi.

Ma Lo faccia presto, oggi stesso, l'oggi del nostro tempo. Domani, potremo non poterlo udire più, essendo ormai giunto il nostro tardo giorno. Firmato: Un papà privato di essere tale di nome e di fatto!
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28/06/2008 17:33
 
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Re: Da un papà non più papà.......
Sonnyp, 18/06/2008 16.40:



La tua lettera, è un bellissimo pensiero d'incoraggiamento, ma è un meraviglioso PENSIERO umano, non di Dio!

Il tuo scritto, è una bellissima dimostrazione della tua solidarietà verso chi soffre, e questo ti fa onore, ma non è da Dio e di Dio!

Il papà con cui TU (o chi per te) firmi la lettera, non è la firma di Dio, ma SOLO la tua interpretazione umana della Sua firma in calce.

...

Gli ho chiesto la FAMIGLIA! La mia famiglia tutta intera, con tanto di nipotini di cui conosco solo l'esistenza, ma non il sapore!

... Firmato: Un papà privato di essere tale di nome e di fatto!



Hai detto bene, caro Sonny, quella lettera non è di Dio, ma è stilata a misura d'uomo, un'interpretazione del concetto di Dio e del sacro.

I credenti vorrebbero che questo Dio fosse contemporaneamente tutto:

Padre, madre, figlio, amore, tenerezza, giustizia, bontà, aiuto, misericordia, serenità, promessa, eternità, vigilanza, grazia, perdono, maestosità e umiltà e tutta una lunga serie di altre virtù,
ma anche,
Padre vendicativo, che caccia i suoi figli in dissenso abbandonandoli alla discriminazione, all'emarginazione ed all'ostracismo,
che odia, che punisce, che non perdona, che è geloso, che è duro, che abbandona al proprio destino, che è spietato all'occorrenza, che non tiene conto di vecchi, donne, giovani e bambini, che fa guerre di sterminio totale e tutta una serie di altre caratteristiche negative.

La tua risposta è comprensibile, non foss'altro che per il dramma che tu e tua moglie state vivendo.
Tu sei forte e determinato in ogni tua considerazione ed in ogni tua presa di posizione, non lasci margini al dubbio, alla buona fede o, quantomeno, ritieni che la buona fede appartenga tuttalpiù ai fedeli, ma non ai vertici religiosi.
Credo che tu sia stato nel passato altrettanto forte e determinato, al punto d'aver insistillato, potrò sbagliarmi, nella tua famiglia altrettanta forza e determinazione.
Tu ora credi d'aver trovato, in barba al passato, il vero e ti senti in dovere di smascherare il precedente vero che ora interpreti come falso.

Questo è comprensibilissimo e condivisibilissimo, se non fosse che per il passato con altrettanto orgoglio e determinazione hai, tu anche, combattuto e difeso fino allo stremo ciò che oggi avversi con la stessa forza e la stessa determinazione.

Una domanda: I tuoi figli sono altrettanto forti e determinati così come lo siete tu e tua moglie?
Avete mai avuto in passato la sensazione che essi siano stati dei plagiati o dei condizionati e che non abbiano ragionato con la loro testa?
Avete mai apprezzato la loro fede e la loro irrinunciabile convinzione, oppure li avete ritenuti relativamente convinti e dalla scarsa fede, ovvero credenti all'acqua di rose?

Ti rivedi e ti riconosci nei tuoi figli per quanto riguarda forza d'animo e convincimento?
Hai insegnato ai tuoi figli che il convincimento sacro viene prima del padre e della madre e che, in un'eventuale scelta, prima di papà e mamma viene il sacro? [SM=g27833]

Non sei obbligato a rispondere, ma se lo fai, si potrebbe avviare su ciò un dialogo, preferibilmente pacato (mi raccomando), atto nel limite del possibile a guardare a questi fatti con più comprensione e serenità e, se fosse necessario, anche a meditare su possibili soluzioni.
Nessuno ha la bacchetta magica ma, sicuramente, il linguaggio ha anche la proprietà di annodare convinzioni e di scioglierle.

Con immutata simpatia [SM=g27835]

Pyccolo











[Modificato da pyccolo 28/06/2008 17:38]
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29/06/2008 09:19
 
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Caro Pyccolo, è ovvio che io e mia moglie abbiamo instillato nei nostri figli le convinzioni del nostro passato.

La metodologia geovista, per altro, è molto forte nel contribuire a fare questo e quindi ci rendiamo conto che ora, è altrettanto difficile far capire ai nostri figli che ci eravamo sbagliati.

Ma non è questo il punto.

Abbiamo espresso più volte loro il nostro pensiero riguardo alla loro fede. Gli abbiamo più volte confermato che non vogliamo che se ne escano per noi, anzi! Se loro sono felici, che ci rimangano, con tutto il nostro rispetto.

Quello che abbiamo chiesto loro, e lo fanno tutte le famiglie che vivono il nostro problema, e che ci sia un contatto umano, famigliare che nemmeno Dio vuole dividere!

Purtroppo, le regole geoviste sono molto forti al riguardo, e il condizionamento fa il resto.

Spero che con il tempo, anche loro, come molti già stanno facendo, si rendano conto che non tutto fila liscio nelle file geoviste e... che comincino a riflettere sulle loro estreme decisioni.

Grazie comunque del tuo pensiero. Sonny.
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29/06/2008 15:54
 
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Re:

Sonnyp, 29/06/2008 9.19
Caro Pyccolo, è ovvio che io e mia moglie abbiamo instillato nei nostri figli le convinzioni del nostro passato.



Ed allora, caro Sonny, in che modo t'aspetti che gettino al vento anni di inculcamento religioso assiduo?
Soprattutto se pensi che quelli sono stati gli anni della loro formazione, in scelta e coscienza?
O dovrebbero improvvisamente riconoscere, semplicemente perchè tu ora gli dici il contrario, d'essere privi di una formazione corretta, della capacità di scelta e decidere in scienza e coscienza?
O pensi di potere disporre della mente dei tuoi figli a tuo piacimento, piantando ed estirpando a piacimento, soprattutto quando le piantine son divenute alberi con radici profonde?
Per estirpare un albero spesso non è sufficiente uno scavatore, ma bisogna rimuovere tutt'intorno molta terra e, comunque, sacrificare una parte delle radici, tagliandole, facendo molta attenzione (e qui è necessaria perizia e umiltà) che nel contempo l'albero non secchi.

Lo so che tu sei il loro padre, che hai profondo amore per loro, che daresti, insieme a tua moglie, la vita per loro.
Ne sono oltremodo convinto, anzi, convintissimo, perchè farei la stessa cosa anch'io. Chi può amare più di un padre e di una madre?
Però devi anche ricordare che a quei bimbi gli avete insegnato di non guardare a voi come a punti di riferimento di assoluta fiducia.
Ora che essi mettono in atto le vostre prescrizioni e guardano ad altri punti di riferimento come loro guida certa e sicura, come loro faro, in che modo pensate di richiamarli all'ordine e di farli ritrattare, o di far spostare il loro sguarda a nord piuttosto che a sud, al quale li avete abituati?

In questo momento voi dovreste sentire la necessità di tanta comprensione per loro, di mettervi nei loro panni essendo loro l'esatta rappresentazione della vs precedente fede, immessa nella loro mente e nel cuore, probabilmente in profondità, come le radici di un albero maestoso.

Non è questione solo, oggi, di rispettare la loro fede. Per essi forse non è suffciciente. Forse s'aspettano che rispettiate, oltre che le loro persone, anche l'ideologia che avete inculcata in loro, indipendentemente dal fatto che essa sia vera o falsa.
Capite che al tempo quell'ideologia, oggi non più vostra, ma a loro ancora appartenente, era la loro eredità, quanto di meglio avrebbe potuto offire il vostro amore per loro?
Perchè oggi, d'improvviso, dovrebbero considerare quella loro ricchezza una perdita, un disvalore?

Una ragazza, di cui ho seguito la storia, nel momento in cui, all'età di 20 anni, venne a sapere che quelli che lei chiamava mamma e papà non erano di fatto i suoi genitori, entrò in crisi e desiderò tanto rintracciare i suoi veri genitori. Si mise in perenne ricerca e dopo 2 lunghi anni rintracciò la madre.
Quando la vide non ebbe più parole, s'ammutolì e cadde in depressione, da cui poi si riprese.
Non sempre rendersi conto di punto in bianco di supposte verità fa bene.
Prendere atto d'aver vissuto un passato nell'errore non sempre è così facilmente sopportabile e digeribile.
Per questo un conto è attaccare con delicatezza e calma una ideologia, sviscerandola con competenza e serenità, altra cosa è attaccare le persone portatrici di quell'ideologia, fra le quali un tempo voi foste in prima linea.

Il mio, ci mancherebbe, non intende essere un rimprovero, ma l'invito a riconsiderare con più calma ed attenzione il vs rapporto con i vs figli.
Per quanto tu abbia desiderio di smascherare ciò che ora ti appare falso, capirai che è compito di ciascuno rivedere e riconsiderare il proprio passato e la stabilità delle ideologie su cui tutti hanno costruito e radicato la propria esistenza.
O pensi d'arrivare tu e tutti corrono ad ascoltarti ed a gettare nel fuoco le loro credenze?
Le convinzioni sono durissime da eradicare ed in genere, quando ciò avviene, è perchè ci si imbatte in qualche imput che ne scatena la verifica e il successivo abbandono. Ciò però non deve autorizzare a porsi come salvatori del mondo, tantomeno dei propri figli, perchè ciascuno in fondo è responsabile della propria esistenza e di come e con quali punti di riferimento viverla.

Io personalmente, per sommo rispetto nei confronti dei miei figli, pur rendendomi conto d'una diversa concezione delle cose, della vita, del mondo, della religione, non mi opporrei alla loro costruzione morale, emotiva, religiosa, organizzativa, nè andrei a predicare ad altri la falsità di quelle costruzioni morali ed emotive, soprattutto perchè non c'è modo oggi di affermare che un'ideologia sia più o meno falsa o vera rispetto ad un'altra.

Sono convinto che il tuo amore ti porterà nella direzione giusta.

Da parte mia un forte augurio ed un abbraccio a questo papà ed a questa mamma ed ai loro figli. [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]

Con simpatia [SM=x789061]


Pyccolo



[Modificato da pyccolo 29/06/2008 15:55]
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