Eutanasia pediatrica, polemiche a Firenze

Patrocinato da Comune e Regione, giovedì e venerdì prossimi si svolgerà un incontro scientifico all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Vi verrà discussa la cosiddetta Carta di Firenze, un documento sulla rianimazione dei neonati prematuri.

La partecipazione del medico olandese Eduard Verhagen, ideatore del protocollo di Groningen sull’eutanasia per i neonati gravemente malati, che interverrà sul tema Perché decisioni di fine vita all’inizio della vita?, è stata duramente contestata dal deputato Riccardo Migliori (PDL).

Gli ha risposto Giampaolo Donzelli, il neonatologo che organizza l’incontro: “Verhagen opera in un paese dove l’eutanasia è ammessa dalla legge, in casi specifici, e vogliamo sentire su cosa basa le sue convinzioni. Per casi selezionatissimi, Verhagen pratica una forma di eutanasia. Noi non siamo d’accordo su questo: non per questo rifiutiamo il confronto con la realtà olandese”.

www.uaar.it/news/2008/10/28/eutanasia-pediatrica-polemiche-...

La natura è tutt'altro che clemente con gli esseri umani, e i neonati non la impietosiscono solo perché sono carini. Ci sono feti che nascono preda di sindromi incurabili e malformazioni incorreggibili, le quali sono fonte di dolori atroci e non lasciano loro neppure il tempo di vivere l'infanzia, figuriamoci il resto. In Olanda, di fronte a severissimi requisiti, il medico ha accesso all'opzione "eutanasica", in pratica niente altro che una forma di terapia del dolore intensiva, per dare a questi sventurati l'unico sollievo che è possibile offrirgli. Personalmente non ho mai avuto inibizioni a riguardo; ho dovuto constatare col tempo che sono in netta minoranza su questo punto, in Italia. Ma il tempo, per questa come per altre cose, verrà... spero solo di campare abbastanza da vederlo.

Pienamente d'accordo con te,Rain!!!!!


omega

argomento controverso.

per fortuna succede sempre meno sovente che un bimbo nasca con sintomatologie incurabili, personalmente non saprei come agire, l’amore materno mi suggerisce di sperare, di non mettere fine a questa vita e tentare tutto per tutto, di contro , il rischio di essere oggetto di esperimento per il piccolo c’è.