L’edizione milanese di E-Polis ha pubblicato lunedì un articolo del magistrato Guido Salvini, GIP nel capoluogo lombardo, dal titolo Tra asili e religione dell’obbligo. Il giudice, commentando l’accordo per l’assunzione di 46 educatrici pagate dal Comune ma scelte dalla curia di Milano, definisce l’insegnamento della religione “più che prematuro per bambini di 4 anni”, tale da trasformarsi in “precoce condizionamento”.
“Sarà il consueto catechismo”, prosegue il giudice, “in contrasto con il principio per cui negli spazi pubblici si deve insegnare non tanto che cosa pensare ma come pensare”. Il messaggio, conclude il magistrato, “sembra comunicare che solo grazie alla religione cattolica è possibile integrarsi bene nella nostra società. Così le istituzioni laiche che si basano sul senso di cittadinanza e non sulla fede perdono un altro punto.
Se l’associazione degli agnostici diffondesse negli asili una lettera sostenendo che è preferibile diventare adulti prima di avere idee su Dio e sulle varie fedi, accadrebbe un finimondo. Ma forse sarebbe bene che qualcuno ci provasse”.
www.uaar.it/news/2009/02/26/religione-negli-asili-intervento-del-giudice-guido-...La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)