ultimo aggiornamento: 25 marzo, ore 20:17
Roma, 25 mar. (Adnkronos Salute) - Non passano, nell'Aula del Senato, gli emendamenti volti a sopprimere il comma 6 dell'articolo 3 del Ddl Calabrò sul testamento biologico, ovvero quel passaggio del provvedimento che vieta la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali, riconoscendoli come forme di sostegno vitale.
Nonostante il voto segreto, la maggioranza tiene, e gli emendamenti soppressivi totalizzano 164 voti contrari, 105 favorevoli e 9 astensioni.
A chiedere l'attenzione dell'Aula sugli emendamenti - ben quattro - che sopprimevano il comma 6 dell'articolo 3, è la senatrice radicale, nonché vice presidente del Senato, Emma Bonino, che parla di "consegna del corpo ad uno Stato" se il ddl avesse mantenuto quel comma, e di "rinuncia dell'habeas corpus".
"Una rinuncia - chiosa - non ammissibile in uno Stato democratico e personale. Mai - incalza - si dovrebbe consentire allo Stato di disporre del corpo dei cittadini, non è un problema sanitario, nè tantomeno un problema tra laici e cattolici o destra e sinistra". "Così - accusa - obbligate al sondino a vita". Tra le proposte di modifica 'soppressive', una era firmata anche dal senatore Umberto Veronesi.
Il Pd, nelle dichiarazioni di voto, non è apparso compatto. Il presidente dei senatori democratici Anna Finocchiaro ha votato a favore dell'emendamento soppressivo del comma 6, seguita da Gerardo D'Ambrosio che si è dichiarato a favore della proposta di modifica. Mentre Emanuela Baio ha dichiarato che avrebbe votato contro l'emendamento.
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ecco qua ! avevamo dei dubbi?
Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal