Ho sempre odiato tutto ciò che odora di clericale. E di incenso. D’ ipocrisia e di millantato credito.
Detesto il pretume.
Detesto quindi la tonaca, di qualsiasi connotazione religiosa essa assuma le sembianze.
Perché tutto ciò che è gerarchia religiosa è pur sempre tonaca, sia che si chiamino preti, pastori, anziani, rabbini, guru,iman,bonzi,sciamani.
Dove c’è tonaca c’è coercizione. E la coercizione conduce verso la dittatura della coscienza.
Che inevitabilmente si assolutizza, promana da dio, diventa dio.
Ed il divino,l’ intangibile,il metafisico si trasforma in paura, il miglior viatico del potere.
In principio era la parola, la parola era presso dio, la parola era dio.
Quale miglior modo per assolutizzare il pensiero (logos) e renderla divino, cioè immutabile, eterno.
Il potere si è impadronito dell’assoluto per piegarlo ai suoi voleri, si è fatto dio per dominare la coscienza ed esercitarlo sugli esseri umani.
Dobbiamo rompere la catena che lega l’uomo e lo rende schiavo del potere religioso.
Affranchiamoci definitivamente dall’unico male che ottenebra la mente , il potere del dio crudele creato dall’uomo per l’uomo e contro l’uomo.
Liberati, uomo, dal male della tua immagine.
Babila