Atei, agnostici, credenti...
Non vi viene mai un dubbio? Che tutto questo sia solo un modo per dare un senso alla vita? Una speranza che alla fine di tutto rimanga qualcosa di noi? Un bisogno inconscio e innato dell'uomo di cercare il significato delle cose al di là delle apparenze?
Come se in realtà andassimo tutti nella stessa direzione... senza rendercene conto!
"Non ho nulla contro i credenti, a patto che ammettino trattarsi di credenze e non abbiano assurde pretese di legittimazione razionale."
Caro Claudio, in quanto a questo... sarà molto difficile che tu trovi un credente così. Il solo fatto di credere ti porta spontaneamente ad essere "portatore" della tua credenza...
Titti.
[Modificato da Titti-79 26/08/2009 01:31]