pensieri oziosi di Blumare.

A volte, pensando a quanto sia assurdo il concetto di peccato nella religione cattolica e quanto sia contronatura, immagino come mai potrei fare io a confessare tutti i miei peccati, prima che la fine del mondo mi colga ancora privo di assoluzione.

Rabbrividisco la pensiero.

Alla domanda da quanto non fai la prima comunione dovrei rispondere: da 55 anni.

Alla domanda da quando non ti confessi, risponderei: da 57.

Mi farebbe notare che ci sono due anni di comunione senza conmfessione.

Capirebbe se gli dicessi che in collegio dove io ero da bambino, la mattina di domenica non ci facevano fare colazione se non dopo la Messa, mentre io avevo una gran fame e anche l'ostia poteva servire a placarla?

Capirebbe che rubare una saponetta dalla valigia del bambino che aveva il lettino in camerata vicino al mio era meglio che puzzare?

Capirebbe che picchiare un bambino per rubargli il pane con la mortadella in fordo era uno stato di necessità che prevede le attenuanti specifiche?

Capirebbe se gli dicessi che dopo essermi sfinito di seghe, il culo di un ragazzo che io evevo difeso (sempre in quel collegio dove nel frattempo ero cresciuto) era il primo posto utile per orgasmare per la prima volta in un altro individuo della stessa specie?

Capirebbe se gli dicessi che uscito dal collegio rubavo motorini per andare da Firenze al mare e che poi li riportavo a pochi metri da dove li avevo rubati e magari con un pò di miscela in più nel serbatoio?

Capirebbe se gli dicessi che per rispondere ad un 'imboscata fattami di notte sotto casa io poi mi sono vendicato entrando da solo nel bar dove c'era la cricca che mi aveva assalito, sfanciando facce e tavolini con una catena?

Capirebbe se interrogato su fatti di cui ero stato testimone durante una manifestazione politica, ho taciuto anche se schiaffeggiato da un maresciallo, per coprire un ragazzo che volevano incastrare per forza e che tuttavia era un mio avversario politico?

Capirebbe se confessassi di aver deciso -insieme alla mia donna- che l'aborto era a quel tempo e in quelle situazioni in cui ci trovavamo, una soluzione che vedevamo (allora) obbligata?

Capirebbe le mie numerose infedeltà di un tempo?

Capirebbe il divorzio dalla mia prima moglie (oggi mia grande amica)?

Capirebbe la decisione presa con la seconda moglie di non battezzare due figli oggi ventenni?

Non credo capirebbe. Eppure si tratta della vita di un uomo che ormai si è fatto vecchio e che ha lavorato (e lavorerà) da 48 anni.

Ma la religione cattolica mi troverebbe un peccatore.

Soprattutto perché sono un inveterato cultore della sodomia... O forse dentro di se quel prete confessore si troverebbe d' accordo con me?

Ma certo che si troverebbe d'accordo, i preti son grandi cultori della sodomia soprattutto se a livello pedofilo


Comunque questo continuo rapportarsi e confrontarsi con la religione cattolica, se approverebbe o meno ecc ecc mi fa pensare che ci pensi a queste cose, che ti poni problemi "morali" ( io non ci penso mai invece, o meglio, se mi pongo problemi morali me li pongo nei riguardi di altre persone, non certo rapportati a ciò che è bene o male per la religione cattolica ).

Mio caro Blu,

continua ad oziare senza farti troppi pensieri.

Se continui così vai in depressione e... chi ti consola più??

E poi, che te ne frega se capirebbero?

Sarai mica in cerca di consensi....?

Niente in contrario se gli auguri alla figliola laureata li faccio qui?

AUGURISSIMI!


Massimo

Carissimo Blu, l'importante è essere sempre se stessi!!!! SEMPRE!!!!

Rimaniamo così,dai!!!! Piacciamo a troppi ormai!!!!


omega

No. Non è così affatto.

Questo topic ha invece un altro obiettivo.

Come tanti (quasi tutti) anche io sono stato un bambino cristiano e cattolico. Battezzato, comunicato, cresimato e sposato in chiesa.

Ma poi dentro di me è venuta la profonda riflessione su quelli che la Chiesa chiama valori cattolici; leggi da rispettare per essere considerati buoni cristiani.

Ho cercato dio partendo dagli insegnamenti religiosi.
Ho sempre cercato per prima cosa di dimostrare che le mie incertezze erano dovute a influenze poliche (comuniste, allora) e cattiva fede; propensione al vizio e dissolutezza.

Ma ahimé, per la mia capacità di analisi e riflessione ho scartato uno ad uno i punti fermi che la Chiesa dava per certezze.

E' stato come salire dalla platea di un teatro, sul palcoscenico e schiudere il sipario accorgendomi che dietro non c'è niente se non qualche panca rovesciata, qualche scena ribaltata abiti di scena stracciati. IL vuoto assurdo.

Ho visto allora la gente di Chiesa, a partire dal papa, come distorte maschere di ipocrisia. Peccatori macchiati degli stessi peccati che condannano invece nei fedeli.

Professano costoro verità scritte da chissà chi, chissà quando e chissà dove.

Ho cercato invano anche solo una prova, anche piccolissima, dalla quale partire per credere, mentre ho trovato solo prove che sconfessano.

Eppure in me c'è rispetto per qualche figura che la Chiesa vanta come testimone. Ho scritto in un topic, burlando, quella che secondo me è stata la parternza di tutto: la nascita di un uomo chiamato Gesù che certamente è stato un modello esportabile in un momneto di grande confusione in una Palestina annessa all' Impero romano.

Se tre religioni monoteiste fanno cenno ad una stessa situazione, certo non si può disconoscere che la Storia riferisca cose vere.

Quello che io credo convintamente è che paretendo da situazioni socio economiche e politiche della Palestina di quel tempo, e da un fatto di cronaca come la crocefissione di un personaggio conosciuto come paladino di giustizia popolare, una certa parte popolare se ne sia impossessata e che di bocca in bocca l'abbia man mano diffusa, poi portarla fino a Roma, dove è entrata in clandestinità.

Facile per i cospiratori far leva su un popolo (quello di Roma) che bene non stava e che vedeva la dissolutezza dal Potere. Politica e sacerdoti del culto degli dei conniventi nel governare le genti dando esempio di vizio e sregolatezza, in un Impero ormai agonizzante. Ce n'era abbastanza per far attecchire una religione che predicava morigeratezza e moralità.

Sul principio il potere ha cercato di soffocare quel movimento, ma poi un imperatore (Costantino, mi pare) ha fiutato l'affare e ha riconosciuto i cristiani.

Dopo la caduta dell' Impero Romano tutto è sprofondato nel buio della Storia e si è potuto scrivere di tutto e di più.
Papi guerrieri con relativa corte di puttane e figli bastardi han fatto il resto.

Ecco, caro Spacc cosa pensa quel citrullo del tuo amico Blumare.