Rovigo. La sposa è in ritardo alle nozze,
Rovigo. La sposa è in ritardo alle nozze,
il prete comincia la messa senza di lei
Lui si difende: «Avevo chiesto a loro di essere puntuali»
Lo sposo: «Ha rovinato il giorno più bello della nostra vita»
corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/8-giugno-2010/sposa-ritardo-messa-non-si-ferma-prete-domenica-non-posso-aspettare-17031610035...
Il parroco di Pontecchio lancia la marcia nuziale ma la ragazza in abito bianco non c'è: arriverà con 7 minuti di ritardo a funzione già iniziata
Oggi sposi a Rovigo, con qualche patema per lui (web)
Oggi sposi a Rovigo, con qualche patema per lui (web)
ROVIGO - Alle 11 in punto ha fatto suonare la marcia nunziale e ha cominciato a officiare la messa, ma la sposa all’altare è arrivata a rito ben iniziato con la visibile apprensione dello sposo. Per i due novelli sposi certo una giornata che non dimenticheranno mai.
Don Claudio Ghirardello, 57 anni, parrocco della chiesa di Sant’Andrea apostolo a Pontecchio, nel Rodigino, domenica, come se nulla fosse e preciso come un orologio svizzero, ha fatto suonare la marcia nuziale, mentre fuori lo sposo, Fabio Marzotti, insieme agli invitati, attendeva l’arrivo della promessa sposa, in comprensibile ritardo. Non appena si è reso conto di quel che stava accadendo, il ragazzo si è precipitato all’interno della chiesa per assistere alla messa. Alessia, invece, è giunta all’altare solo sette minuti dopo l’inizio della liturgia della Parola. «Don Ghirardello - dice lo sposo - è riuscito a rovinare il giorno più bello della nostra vita. L’ha reso unico, purtroppo. Quando mia moglie è arrivata all’altare, lui ha proseguito impassibile. Solo nel momento in cui è iniziata la celebrazione del sacramento del matrimonio si è degnato di annunciare la nostra presenza e il motivo della celebrazione». Il parroco conferma punto su punto quanto successo: «Non ci trovo nulla di strano. Avevo chiesto agli sposi di arrivare in orario, perchè dopo avevo la messa domenicale. Se il matrimonio fosse stato di sabato, potevo anche aspettare».
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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
nell'aldilà