È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Lazzaro, figlio di Giairo, camuffato nei vangeli

Ultimo Aggiornamento: 11/08/2010 11:48
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 14.714
Post: 9.849
Sesso: Femminile
Utente Gold
Madre Badessa
08/08/2010 21:21
 
Quota

Lazzaro e la sua famiglia sono stati censurati nei sinottici per nasconderne le identità

 

Resurrezione di LazzaroLeggendo tutti e quattro i vangeli il lettore non può non chiedersi una cosa:
Come mai, nei vangeli sinottici, il miracolo della resurrezione di Lazzaro non è citato? Come mai, nei vangeli sinottici, Lazzaro è del tutto censurato?
Infatti, confrontando il “Convito di Betania” dei sinottici, con quello di Giovanni, notiamo evidentemente la censura di Lazzaro nei primi:

“Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!».

 Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto”(Mc 14,3-9)


Invece se leggiamo il “Convito di Betania” in Giovanni troviamo:
 
“Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. Equi gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: «Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?». Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.”(Gv 12,1-11).
 
E non solo Lazzaro, viene censurato nei sinottici, ma la stessa famiglia di Lazzaro viene gettata nell’anonimato; nel convito di Betania del Vangelo di Giovanni viene presentato Lazzaro come uno dei commensali, Marta è impegnata a servire a tavola e Maria è colei che porta il vaso di alabastro ed esegue l’unzione.
I sinottici invece, hanno reso tutti anonimi;Marco e Matteo fanno eseguire l’unzione  ad “una donna”, laddove per Giovanni l’unzione era eseguita da Maria.
La censura nei sinottici di Lazzaro,(persona che rappresenta uno dei più grandi miracoli fatti da Gesù nei vangeli)come si vedrà, deriva dalla necessità di cancellare da Gesù qualsiasi rapporto con il “miracolato”, in perfetta coerenza con l'obiettivo prefissatosi dagli evangelisti filo-paolini: spoliticizzare la figura storica del protagonista dei vangeli.


A questo punto, per comprendere chi fosse questo Lazzaro,è necessario un confronto tra il miracolo della figlia di Giairo narrato nei sinottici e il miracolo di Lazzaro,narrato solo nel vangelo di Giovanni.
Dal confronto tra questi due miracoli si rilevano interessanti analogie nei passi:
 
Luca: Gesù viene mandato a chiamare, per guarire la fanciulla inferma, in grave pericolo di vita:
"Venne un uomo di nome Giairo...lo pregava di recarsi a casa sua perché aveva un'unica figlia...che stava  per morire"
Giovanni: Gesù viene mandato a chiamare per guarire Lazzaro infermo, in pericolo di vita:
"...le sorelle mandarono dunque a dirgli: - Signore, ecco, colui che ami è ammalato... "
Luca: Quando giunge c'è molta folla:
"...durante il cammino le folle gli si accalcavano attorno... "
Giovanni: Quando giunge c'è molta folla:
"...molti giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello... "
Luca: Gesù sostiene che la fanciulla dorme:
"...non piangete, perché non è morta, ma dorme... "
Giovanni: Gesù sostiene che Lazzaro dorme:
"Lazzaro, il mio diletto, si è addormentato..”
 Luca: La gente piange:
"...tutti piangevano e facevano il lamento su di lei... "
Giovanni: La gente piange:
"...quando la vide piangere e piangere anche i giudei che erano venuti con lei...”
 Luca: Gesù si rivolge alla morta gridando:
"...disse ad alta voce - Fanciulla, alzati! "
Giovanni: Gesù si rivolge al morto gridando:
"...gridò a gran voce - Lazzaro, vieni fuori! "
Luca: La fanciulla si alza e cammina:
"...ed ella si alzò all'istante... "
Giovanni: Lazzaro si alza e cammina:
"...il morto uscì, con le mani e i piedi avvolti in bende... "
 
Non c’è dubbio,è lo stesso miracolo narrato con attori diversi! La figlia di Giairo non è che la controfigura sinottica di Lazzaro!
I redattori dei sinottici,nel camuffare l’identità del miracolato,hanno conservato un importante indizio, il patronimico:figlia di Giairo.
Il “miracolato” del vangelo di Giovanni,conserva il nome,Lazzaro.
Una è la vicenda,uno è l’attore protagonista:
Lazzaro(Eleazar)…figlio di Giairo,al quale poco è servito nei sinottici,perdere il nome e diventare femmina!
Tra tutte le contraffazioni e le identità sdoppiate dei Vangeli,questa è quella che dimostra nella maniera più evidente l’intenzione degli evangelisti di mascherare il legame di Gesù con personaggi direttamente coinvolti nella lotta messianica!
Infatti Eleazar figlio di Giairo,è un personaggio presente in “Guerra Giudaica”:
 
“…gli uomini di Menahem fecero per un po' resistenza, ma quando videro che tutta la folla era contro di loro, fuggirono dove ognuno poté, e allora seguì una strage di quelli che venivano presi e una caccia a quelli che si nascondevano. Pochi trovarono scampo rifugiandosi nascostamente a Masada, e fra questi Eleazar figlio di Giairo, legato a Menahem da vincoli di parentela, che in seguito fu il capo della resistenza di Masada.”(Ant.Giud. II,446-447).
 
Eleazar era discendente di Giuda il Galileo,come confermato da Guerra Giudaica VII -8-253:


“A capo dei sicari che l'avevano occupata c'era Eleazar, un uomo potente, discendente di quel
Giuda che, come sopra abbiamo detto, aveva persuaso non pochi giudei a sottrarsi al censimento fatto a suo tempo da Quirinio nella Giudea.”
 
Lazzaro(Eleazar),l’ultimo capo della resistenza giudaica,era dunque un parente di Menahem(ultimo figlio di Giuda il Galileo),oltre che sicuramente un parente così caro al Gesù evangelico,da esser considerato come “colui che egli ama”.
Il comune vincolo di parentela di Menahem e Lazzaro a Gesù,restituisce,con ragionevole probabilità,il primo all’elenco dei fratelli di Gesù,dai quali possiamo dunque rimuovere il nome di Giuseppe(il fratello di Gesù nominato in Mt 13,55 e Mc 6,3).
La coincidenza di Menahem con il Giuseppe dei Vangeli spiega anche il motivo per il quale nei Vangeli non ritroviamo il “fratello” tra gli “apostoli”;nato probabilmente negli ultimi anni di vita del padre Giuda il Galileo(che morì in una data non anteriore al 6 d.c.),al tempo di Gesù era ancora troppo giovane per far valere le proprie ambizioni messianiche.
Se Matteo e Marco non avessero cambiato in Giuseppe un nome così particolare come Menahem,avrebbero suggerito al lettore l’inevitabile associazione tra il più piccolo dei fratelli di Gesù e il più piccolo dei fratelli di Giuda il Galileo.


Questo post è stato scritto attingendo a piene mani da David Donnini ( I Rotoli del Mar Morto e il Cristianesimo primitivo,file pdf,pag. 252/308),nonchè da Giancarlo Tranfo (La croce di spine,Chinaski Edizioni pag. 97-99);colgo l'occasione per ringraziare di cuore questi due grandi studiosi del cristianesimo primitivo.

Deicida




La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


09/08/2010 08:27
 
Quota

http://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Cascioli

Quella del Gesu' come Giovanni di Gamala, e' la tesi di una scuola di pensiero, che ha visto, recentemente, come esponente anche lo studioso autodidatta Luigi Cascioli. Cascioli si è dedicato alla ricerca sull'esistenza di Gesù e sulle origini del Cristianesimo, esponendole nel libro autopubblicato La favola di Cristo (il cui sottotitolo è: Dimostrazione inconfutabile della non esistenza di Gesù). Il libro è di fatto la parte integrante della sua accusa alla chiesa cattolica allegato agli atti della denuncia. Secondo le ricerche ivi contenute il Gesù conosciuto non sarebbe mai esistito e la sua figura altro non sarebbe che una costruzione fittizia compiutasi nella seconda metà del II secolo attraverso l'aggiunta di elementi fantastici (miracoli, apparizioni, terremoti...) e le continue falsificazioni, aggiunte e sostituzioni di parole e significati dei testi antichi. Il personaggio di Gesù, in particolare, sarebbe ricalcato su quello di Giovanni di Gamala (detto anche Yhochanan ben Yehuda in aramaico), una figura da alcuni ritenuta soltanto letteraria, che per Cascioli sarebbe uno dei membri del gruppo ebraico estremista ed antiromano degli Zeloti, vicino agli Esseni. Giovanni sarebbe stato uno dei figli di Giuda il Galileo, un pretendente al trono di Israele, discendente quindi dalla dinastia degli Asmonei (Maccabei), esponenti della tribù di Giuda e presunti discendenti del re Davide.
Nel suo libro Cascioli contesta inoltre la fondatezza storica dell'Antico Testamento. Egli conferma che l'Antico Testamento non è altro che una collazione di testi di provenienza disparata (di origine sumera, sumero-babilonese, babilonese, egiziana, persiana e indù), con derivazione da diverse religioni pre-ebraiche, e redatta a partire dal VI secolo a.C.. Ad esempio la redazione più antica del testo, secondo Cascioli, non comprendeva la vicenda di Abramo (inserita successivamente), e al racconto della Torre di Babele seguivano immediatamente le vicende di Mosè e l'uscita degli Ebrei dall'Egitto. L'obiettivo era quello di unire il popolo ebraico (sino ad allora politeista) sotto un unico dio, in modo da poter eliminare le lotte intestine e tentare di creare una nazione compatta.

Alcuni dei punti fondamentali della teoria di Cascioli:

* molte delle più famose vicende bibliche sarebbero riconducibili ad altrettante leggende presenti nelle principali religioni dell'epoca. Non fa eccezione quella di Mitra, logos nella religione avestica e nel Mitraismo, tanto quanto Gesù in quella cristiana;
* la descrizione, peraltro molto scarna, di Nazaret presente nei Vangeli non corrisponderebbe all'attuale città di Nazaret, bensì a Gamala nella regione del Golan. Dai Vangeli egli ricava infatti che Nazaret è situata in cima a un monte e nei pressi del Lago di Tiberiade, quando invece l'attuale Nazaret è sita in collina e dista quaranta chilometri dal lago. Il termine "Nazareno", con cui Gesù viene chiamato in alcuni passi dei Vangeli, sarebbe stato distorto dagli evangelisti in un inesistente riferimento a Nazaret, mentre il significato reale sarebbe quello di "Nazoreo", cioè "Nazir", membro iniziato dalla comunità essena in preparazione di una rivolta ebraica contro l'Impero Romano (derivato dal termine veterotestamentario di Nazireo). Lo stesso appellativo Gesù, non sarebbe stato nome proprio all'epoca della Palestina evangelica;
* il personaggio di Giovanni di Gamala presenterebbe notevoli analogie con quello di Gesù: Cascioli afferma che egli era figlio di Giuda il Galileo (personaggio storico citato da Giuseppe Flavio, fondatore del movimento ribellistico zelota, ucciso durante una sua rivolta antiromana) e che aveva tre fratelli chiamati Giacomo, Simone (Giacomo e Simone sono comunque due nomi di figli accertati di Giuda, uccisi nella guerra del 46) e Kefas (ossia Pietro), come i principali apostoli (nei vangeli si parla esplicitamente dei fratelli di Gesù, ma molti studiosi sottolineano che nella tradizione ebraica il termine fratelli può anche indicare genericamente dei consanguinei).[8][9] Il presunto Giovanni di Gamala formò con essi una banda armata in rivolta contro l'occupazione romana, ma fu catturato nell'orto del Getsemani e crocifisso; Giovanni avrebbe sposato Maria di Betania, che egli identifica con Maria Maddalena.
* gli apostoli sarebbero stati in realtà dei guerriglieri, accoliti del movimento zelota e chiamati banda dei Boanerghes ("figli del tuono", nome attribuito correntemente a Giovanni apostolo e al fratello Giacomo): ad esempio Giuda Iscariota deriverebbe il suo appellativo da sicario, mentre Simone zelota (detto anche il Cananeo) denuncerebbe l'appartenenza alla setta zelota. Alcune delle sue tesi sono riprese dalla tradizionale ricerca razionalista sulla Bibbia, che prese avvio dal filosofo e sacerdote cattolico francese, divenuto segretamente ateo, Jean Meslier (1664-1729); Meslier fu il primo ad identificare la Nazaret biblica con Gamala e non con la Nazaret odierna.

In sintesi, Cascioli ritiene che il Lazzaro del vangelo sia la stessa persona citata nella Guerra giudaica di Flavio Giuseppe come "Eleazar figlio di Giairo". Questo personaggio, che partecipò alla rivolta ebraica contro Roma, morì suicida a Masada nel 73. Si giungerebbe a questa identificazione ipotizzando che la resurrezione di Lazzaro, citata solo dal Vangelo di Giovanni, e quella della figlia di Giairo, citata dagli altri tre ma non da Giovanni (Matteo 9,18-26, Marco 5,21-43, Luca 8,40-56), raccontino in realtà lo stesso episodio; Lazzaro dunque sarebbe stato figlio di Giairo. Cascioli si serve poi di questa presunta coincidenza tra i due personaggi per supportare la sua teoria dell'identificazione di Gesù con Giovanni di Gamala e quella del matrimonio di Gesù con la Maddalena, che egli identifica con Maria sorella di Lazzaro.

Vi sono però evidenti differenze tra i racconti delle due resurrezioni:

* la figlia di Giairo è inequivocabilmente identificata come femmina (Marco specifica che era una fanciulla di dodici anni);
* nel caso di Lazzaro sono le sue sorelle a intervenire presso Gesù, nell'altro è il padre;
* i due episodi sono ambientati l'uno a Betania e negli ultimi giorni di vita di Gesù, l'altro a Cafarnao e nel periodo iniziale della sua missione;
* la resurrezione di Lazzaro avviene al sepolcro davanti alla folla, quella della figlia di Giairo in casa e in privato;
* manca nella resurrezione di Lazzaro l'episodio della donna affetta da emorragia.

[Modificato da nevio63 09/08/2010 09:02]
10/08/2010 15:21
 
Quota

Cercando e riflettendo....

Si possono trovare altre risposte all'assenza del miracolo di Lazzaro nei sinottici senza bisogno di alcuna teoria complottista. Un paio di esempi? Dalla Vita di Gesù di G. Ricciotti:

"I critici radicali odierni (…) per dimostrare che la narrazione della resurrezione di Lazzaro è tutta allegorica e non ha alcun fondamento storico, portano una ragione che dovrebbe essere perentoria: la ragione è che il fatto è narrato dal solo Giovanni e non dai Sinottici, mentre se si trattasse di un avvenimento reale, i Sinottici nel loro stesso interesse apologetico non avrebbero potuto tralasciare un avvenimento così adatto a conciliare la fede nel Messia Gesù. La ragione è certamente perentoria, ma solo per mostrare la povertà d'argomenti dei critici radicali. In primo luogo si può ricordare loro ad personam che la resurrezione di Gesù è narrata concordemente dai Sinottici e da Giovanni, ma ciò non è per essi un motivo sufficiente per accettarla come fatto storico. Inoltre, la ragione addotta è un argomento e silentio; il quale, se è debolissimo sempre, è assolutamente nullo nel caso nostro. Noi sappiamo infatti che Giovanni ha voluto appunto supplire e integrare, in piccola parte, quanto era già stato narrato dai precedenti Sinottici (§163 segg.), e questo di Lazzaro è precisamente uno di tali casi. D'altra parte i Sinottici, non soltanto sono lontanissimi dalla pretesa di raccontare tutti i fatti o miracoli di Gesù, ma essi stessi ci offrono la prova di averne tralasciati moltissimi: già vedemmo infatti come i Sinottici riportino le parole di Gesù secondo cui egli aveva operato molti portenti anche a Chorozain, ma neppure uno di questi fatti di Chorozain è narrato dai Sinottici o da Giovanni (§ 412). Quanto alla ragione per cui i Sinottici omisero questa narrazione, è aperto il campo alle congetture: una molto verosimile è che non volessero esporre Lazzaro e le sorelle alle rappresaglie degli ostili Giudei tuttora spadroneggianti a Gerusalemme, dal momento che il Sinedrio aveva già pensato di uccidere Lazzaro come testimonio incomodo (§ 503); più tardi invece, quando scrisse Giovanni, questo silenzio prudenziale non aveva più ragione di essere, perché Gerusalemme era ridotta ad un cumulo di rovine."

Questa dunque è una prima ipotesi: il Vangelo di Giovanni è l’unico a parlare di Lazzaro perché quando fu scritto non c’era più alcun sinedrio intento a perseguitare gli ebrei che erano divenuti figure di spicco nella Chiesa proto-cristiana, come Lazzaro per l’appunto. Giovanni scrive a proposito di Lazzaro: “I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.”(Gv 12,11). Questo può anche spiegare il silenzio dei sinottici sul nome dei commensali del convito di Betania, sempre che ci sia qualcosa che vada spiegato, non si capisce infatti il perché un autore non possa essere libero di nominare chi gli pare in base al suo gusto, e altri dopo di lui di precisare invece, proprio perché le omissioni dei precedenti evangelisti lasciavano lacune da colmare. Questa pagina di Ricciotti è datata, ma è comunque perfettamente lineare e sufficiente a mostrare un’ipotesi alternativa a quella del complotto, di cui non v’è alcuna necessità. Altra ipotesi, questa volta è G. Ravasi che riassume le conclusioni di J. Meier:


"Ci accontenteremo di due considerazioni sintetiche su una questione molto complessa. La prima riguarda la storicità del racconto della risurrezione di Lazzaro, dotato di una cornice geografica e sociale puntuale: il nome Lazzaro (= Eleazaro) era allora comune, noto era il sobborgo di Betania, gli usi funerari evocati sono documentati, come lo sono i nomi delle sorelle Maria e Marta (nel 1946 è venuta alla luce presso Betania un’urna funeraria con incisi i tre nomi, anche se non è automatica l’identificazione con i personaggi evangelici).

Lo studioso americano J.P. Meier, che nel volume Un ebreo marginale (vol. II, Queriniana 2002) dedica più di 50 pagine alla storicità del fatto, conclude: «Il racconto non è una mera creazione dell’evangelista Giovanni, ma riprende un racconto di miracolo che circolava all’interno della tradizione giovannea prima della stesura del quarto Vangelo… L’idea che Gesù ha risuscitato Lazzaro dai morti non sembra essere stata una pura invenzione della Chiesa primitiva».

Certo, all’evento Giovanni imprimerà il valore di “segno” . Tuttavia l’atto ha un suo radicamento nella storia, e allora perché gli altri evangelisti, i Sinottici, l’hanno ignorato nonostante l’eccezionalità dell’evento? Subentra qui la seconda osservazione. Gli evangelisti sono stati veri e propri autori che hanno selezionato, ordinato e interpretato detti e fatti della vita di Gesù secondo una loro prospettiva. I materiali fatti di ricordi orali e di prime testimonianze scritte su Cristo erano molteplici tant’è vero che Giovanni usa l’iperbole dell’impossibilità a contenerne le relazioni scritte nello spazio terreno e perciò riconosce che «molti segni che Gesù fece in presenza dei suoi discepoli non sono stati scritti nel suo libro». Ora, tra gli atti prodigiosi di Cristo la cosiddetta “fonte Q” poneva, oltre alle guarigioni dei malati, anche i «morti che risuscitano».

I Sinottici confermano questa convinzione e selezionano l’episodio della risurrezione della figlia dodicenne di Giairo, capo della sinagoga di Cafarnao (Mc 5,21-43), evento ignorato da Giovanni. Anzi Luca, oltre a questo episodio – che, tra l’altro, fa memoria storica del linguaggio di Gesù con la frase «Talitha kumi», in aramaico (4) «fanciulla, alzati!» -, introduce un’altra risurrezione, quella del figlio della vedova di Nain (7,11-17), evento ignorato dagli altri evangelisti.

Proprio per la scelta di ogni evangelista, che nel vasto paniere dei ricordi di e su Gesù operava secondo il suo orientamento redazionale e teologico, si comprende che la selezione dei miracoli non negava che ne esistessero altri dello stesso genere. Meier scrive: «Anche se avessero conosciuto il racconto originario (pre-giovanneo) di Lazzaro, i tre Sinottici – che a loro disposizione avevano già il racconto della figlia di Giairo e, nel caso di Luca, anche il racconto del figlio della vedova di Nain – non avrebbero sentito il bisogno acuto di un ulteriore racconto sul risuscitamento dai morti. Il silenzio dei Sinottici sulla risurrezione di Lazzaro non dice nulla contro la fondamentale storicità di questa tradizione»."


Vale a dire che il motivo per cui solo Giovanni cita Lazzaro è lo stesso per cui solo Luca cita il racconto del figlio della vedova di Naim: ciò che conta era dare almeno un'esemplificazione e testimoniare del fatto che Gesù resuscitava i morti, senza per forza dover raccontare tutti i miracoli.
[Modificato da nevio63 10/08/2010 15:26]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Risposta Veloce
Nick  
Titolo
Messaggio
Smiles
Copia il codice di controllo qui sotto





Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:43. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com