Lazzaro e la sua famiglia sono stati censurati nei sinottici per nasconderne le identità
Leggendo tutti e quattro i vangeli il lettore non può non chiedersi una cosa:
Come mai, nei vangeli sinottici, il miracolo della resurrezione di Lazzaro non è citato? Come mai, nei vangeli sinottici, Lazzaro è del tutto censurato?
Infatti, confrontando il “Convito di Betania” dei sinottici, con quello di Giovanni, notiamo evidentemente la censura di Lazzaro nei primi:
“Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!».
Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto”(Mc 14,3-9)
Invece se leggiamo il “Convito di Betania” in Giovanni troviamo:
“Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. Equi gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: «Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?». Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.”(Gv 12,1-11).
E non solo Lazzaro, viene censurato nei sinottici, ma la stessa famiglia di Lazzaro viene gettata nell’anonimato; nel convito di Betania del Vangelo di Giovanni viene presentato Lazzaro come uno dei commensali, Marta è impegnata a servire a tavola e Maria è colei che porta il vaso di alabastro ed esegue l’unzione.
I sinottici invece, hanno reso tutti anonimi;Marco e Matteo fanno eseguire l’unzione ad “una donna”, laddove per Giovanni l’unzione era eseguita da Maria.
La censura nei sinottici di Lazzaro,(persona che rappresenta uno dei più grandi miracoli fatti da Gesù nei vangeli)come si vedrà, deriva dalla necessità di cancellare da Gesù qualsiasi rapporto con il “miracolato”, in perfetta coerenza con l'obiettivo prefissatosi dagli evangelisti filo-paolini: spoliticizzare la figura storica del protagonista dei vangeli.
A questo punto, per comprendere chi fosse questo Lazzaro,è necessario un confronto tra il miracolo della figlia di Giairo narrato nei sinottici e il miracolo di Lazzaro,narrato solo nel vangelo di Giovanni.
Dal confronto tra questi due miracoli si rilevano interessanti analogie nei passi:
Luca: Gesù viene mandato a chiamare, per guarire la fanciulla inferma, in grave pericolo di vita:
"Venne un uomo di nome Giairo...lo pregava di recarsi a casa sua perché aveva un'unica figlia...che stava per morire"
Giovanni: Gesù viene mandato a chiamare per guarire Lazzaro infermo, in pericolo di vita:
"...le sorelle mandarono dunque a dirgli: - Signore, ecco, colui che ami è ammalato... "
Luca: Quando giunge c'è molta folla:
"...durante il cammino le folle gli si accalcavano attorno... "
Giovanni: Quando giunge c'è molta folla:
"...molti giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello... "
Luca: Gesù sostiene che la fanciulla dorme:
"...non piangete, perché non è morta, ma dorme... "
Giovanni: Gesù sostiene che Lazzaro dorme:
"Lazzaro, il mio diletto, si è addormentato..”
Luca: La gente piange:
"...tutti piangevano e facevano il lamento su di lei... "
Giovanni: La gente piange:
"...quando la vide piangere e piangere anche i giudei che erano venuti con lei...”
Luca: Gesù si rivolge alla morta gridando:
"...disse ad alta voce - Fanciulla, alzati! "
Giovanni: Gesù si rivolge al morto gridando:
"...gridò a gran voce - Lazzaro, vieni fuori! "
Luca: La fanciulla si alza e cammina:
"...ed ella si alzò all'istante... "
Giovanni: Lazzaro si alza e cammina:
"...il morto uscì, con le mani e i piedi avvolti in bende... "
Non c’è dubbio,è lo stesso miracolo narrato con attori diversi! La figlia di Giairo non è che la controfigura sinottica di Lazzaro!
I redattori dei sinottici,nel camuffare l’identità del miracolato,hanno conservato un importante indizio, il patronimico:figlia di Giairo.
Il “miracolato” del vangelo di Giovanni,conserva il nome,Lazzaro.
Una è la vicenda,uno è l’attore protagonista:
Lazzaro(Eleazar)…figlio di Giairo,al quale poco è servito nei sinottici,perdere il nome e diventare femmina!
Tra tutte le contraffazioni e le identità sdoppiate dei Vangeli,questa è quella che dimostra nella maniera più evidente l’intenzione degli evangelisti di mascherare il legame di Gesù con personaggi direttamente coinvolti nella lotta messianica!
Infatti Eleazar figlio di Giairo,è un personaggio presente in “Guerra Giudaica”:
“…gli uomini di Menahem fecero per un po' resistenza, ma quando videro che tutta la folla era contro di loro, fuggirono dove ognuno poté, e allora seguì una strage di quelli che venivano presi e una caccia a quelli che si nascondevano. Pochi trovarono scampo rifugiandosi nascostamente a Masada, e fra questi Eleazar figlio di Giairo, legato a Menahem da vincoli di parentela, che in seguito fu il capo della resistenza di Masada.”(Ant.Giud. II,446-447).
Eleazar era discendente di Giuda il Galileo,come confermato da Guerra Giudaica VII -8-253:
“A capo dei sicari che l'avevano occupata c'era Eleazar, un uomo potente, discendente di quel
Giuda che, come sopra abbiamo detto, aveva persuaso non pochi giudei a sottrarsi al censimento fatto a suo tempo da Quirinio nella Giudea.”
Lazzaro(Eleazar),l’ultimo capo della resistenza giudaica,era dunque un parente di Menahem(ultimo figlio di Giuda il Galileo),oltre che sicuramente un parente così caro al Gesù evangelico,da esser considerato come “colui che egli ama”.
Il comune vincolo di parentela di Menahem e Lazzaro a Gesù,restituisce,con ragionevole probabilità,il primo all’elenco dei fratelli di Gesù,dai quali possiamo dunque rimuovere il nome di Giuseppe(il fratello di Gesù nominato in Mt 13,55 e Mc 6,3).
La coincidenza di Menahem con il Giuseppe dei Vangeli spiega anche il motivo per il quale nei Vangeli non ritroviamo il “fratello” tra gli “apostoli”;nato probabilmente negli ultimi anni di vita del padre Giuda il Galileo(che morì in una data non anteriore al 6 d.c.),al tempo di Gesù era ancora troppo giovane per far valere le proprie ambizioni messianiche.
Se Matteo e Marco non avessero cambiato in Giuseppe un nome così particolare come Menahem,avrebbero suggerito al lettore l’inevitabile associazione tra il più piccolo dei fratelli di Gesù e il più piccolo dei fratelli di Giuda il Galileo.
Questo post è stato scritto attingendo a piene mani da David Donnini ( I Rotoli del Mar Morto e il Cristianesimo primitivo,file pdf,pag. 252/308),nonchè da Giancarlo Tranfo (La croce di spine,Chinaski Edizioni pag. 97-99);colgo l'occasione per ringraziare di cuore questi due grandi studiosi del cristianesimo primitivo.
Deicida
La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)