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Lazzaro, figlio di Giairo, camuffato nei vangeli

Ultimo Aggiornamento: 11/08/2010 11:48
09/08/2010 08:27
 
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http://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Cascioli

Quella del Gesu' come Giovanni di Gamala, e' la tesi di una scuola di pensiero, che ha visto, recentemente, come esponente anche lo studioso autodidatta Luigi Cascioli. Cascioli si è dedicato alla ricerca sull'esistenza di Gesù e sulle origini del Cristianesimo, esponendole nel libro autopubblicato La favola di Cristo (il cui sottotitolo è: Dimostrazione inconfutabile della non esistenza di Gesù). Il libro è di fatto la parte integrante della sua accusa alla chiesa cattolica allegato agli atti della denuncia. Secondo le ricerche ivi contenute il Gesù conosciuto non sarebbe mai esistito e la sua figura altro non sarebbe che una costruzione fittizia compiutasi nella seconda metà del II secolo attraverso l'aggiunta di elementi fantastici (miracoli, apparizioni, terremoti...) e le continue falsificazioni, aggiunte e sostituzioni di parole e significati dei testi antichi. Il personaggio di Gesù, in particolare, sarebbe ricalcato su quello di Giovanni di Gamala (detto anche Yhochanan ben Yehuda in aramaico), una figura da alcuni ritenuta soltanto letteraria, che per Cascioli sarebbe uno dei membri del gruppo ebraico estremista ed antiromano degli Zeloti, vicino agli Esseni. Giovanni sarebbe stato uno dei figli di Giuda il Galileo, un pretendente al trono di Israele, discendente quindi dalla dinastia degli Asmonei (Maccabei), esponenti della tribù di Giuda e presunti discendenti del re Davide.
Nel suo libro Cascioli contesta inoltre la fondatezza storica dell'Antico Testamento. Egli conferma che l'Antico Testamento non è altro che una collazione di testi di provenienza disparata (di origine sumera, sumero-babilonese, babilonese, egiziana, persiana e indù), con derivazione da diverse religioni pre-ebraiche, e redatta a partire dal VI secolo a.C.. Ad esempio la redazione più antica del testo, secondo Cascioli, non comprendeva la vicenda di Abramo (inserita successivamente), e al racconto della Torre di Babele seguivano immediatamente le vicende di Mosè e l'uscita degli Ebrei dall'Egitto. L'obiettivo era quello di unire il popolo ebraico (sino ad allora politeista) sotto un unico dio, in modo da poter eliminare le lotte intestine e tentare di creare una nazione compatta.

Alcuni dei punti fondamentali della teoria di Cascioli:

* molte delle più famose vicende bibliche sarebbero riconducibili ad altrettante leggende presenti nelle principali religioni dell'epoca. Non fa eccezione quella di Mitra, logos nella religione avestica e nel Mitraismo, tanto quanto Gesù in quella cristiana;
* la descrizione, peraltro molto scarna, di Nazaret presente nei Vangeli non corrisponderebbe all'attuale città di Nazaret, bensì a Gamala nella regione del Golan. Dai Vangeli egli ricava infatti che Nazaret è situata in cima a un monte e nei pressi del Lago di Tiberiade, quando invece l'attuale Nazaret è sita in collina e dista quaranta chilometri dal lago. Il termine "Nazareno", con cui Gesù viene chiamato in alcuni passi dei Vangeli, sarebbe stato distorto dagli evangelisti in un inesistente riferimento a Nazaret, mentre il significato reale sarebbe quello di "Nazoreo", cioè "Nazir", membro iniziato dalla comunità essena in preparazione di una rivolta ebraica contro l'Impero Romano (derivato dal termine veterotestamentario di Nazireo). Lo stesso appellativo Gesù, non sarebbe stato nome proprio all'epoca della Palestina evangelica;
* il personaggio di Giovanni di Gamala presenterebbe notevoli analogie con quello di Gesù: Cascioli afferma che egli era figlio di Giuda il Galileo (personaggio storico citato da Giuseppe Flavio, fondatore del movimento ribellistico zelota, ucciso durante una sua rivolta antiromana) e che aveva tre fratelli chiamati Giacomo, Simone (Giacomo e Simone sono comunque due nomi di figli accertati di Giuda, uccisi nella guerra del 46) e Kefas (ossia Pietro), come i principali apostoli (nei vangeli si parla esplicitamente dei fratelli di Gesù, ma molti studiosi sottolineano che nella tradizione ebraica il termine fratelli può anche indicare genericamente dei consanguinei).[8][9] Il presunto Giovanni di Gamala formò con essi una banda armata in rivolta contro l'occupazione romana, ma fu catturato nell'orto del Getsemani e crocifisso; Giovanni avrebbe sposato Maria di Betania, che egli identifica con Maria Maddalena.
* gli apostoli sarebbero stati in realtà dei guerriglieri, accoliti del movimento zelota e chiamati banda dei Boanerghes ("figli del tuono", nome attribuito correntemente a Giovanni apostolo e al fratello Giacomo): ad esempio Giuda Iscariota deriverebbe il suo appellativo da sicario, mentre Simone zelota (detto anche il Cananeo) denuncerebbe l'appartenenza alla setta zelota. Alcune delle sue tesi sono riprese dalla tradizionale ricerca razionalista sulla Bibbia, che prese avvio dal filosofo e sacerdote cattolico francese, divenuto segretamente ateo, Jean Meslier (1664-1729); Meslier fu il primo ad identificare la Nazaret biblica con Gamala e non con la Nazaret odierna.

In sintesi, Cascioli ritiene che il Lazzaro del vangelo sia la stessa persona citata nella Guerra giudaica di Flavio Giuseppe come "Eleazar figlio di Giairo". Questo personaggio, che partecipò alla rivolta ebraica contro Roma, morì suicida a Masada nel 73. Si giungerebbe a questa identificazione ipotizzando che la resurrezione di Lazzaro, citata solo dal Vangelo di Giovanni, e quella della figlia di Giairo, citata dagli altri tre ma non da Giovanni (Matteo 9,18-26, Marco 5,21-43, Luca 8,40-56), raccontino in realtà lo stesso episodio; Lazzaro dunque sarebbe stato figlio di Giairo. Cascioli si serve poi di questa presunta coincidenza tra i due personaggi per supportare la sua teoria dell'identificazione di Gesù con Giovanni di Gamala e quella del matrimonio di Gesù con la Maddalena, che egli identifica con Maria sorella di Lazzaro.

Vi sono però evidenti differenze tra i racconti delle due resurrezioni:

* la figlia di Giairo è inequivocabilmente identificata come femmina (Marco specifica che era una fanciulla di dodici anni);
* nel caso di Lazzaro sono le sue sorelle a intervenire presso Gesù, nell'altro è il padre;
* i due episodi sono ambientati l'uno a Betania e negli ultimi giorni di vita di Gesù, l'altro a Cafarnao e nel periodo iniziale della sua missione;
* la resurrezione di Lazzaro avviene al sepolcro davanti alla folla, quella della figlia di Giairo in casa e in privato;
* manca nella resurrezione di Lazzaro l'episodio della donna affetta da emorragia.

[Modificato da nevio63 09/08/2010 09:02]
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