Le 50 prove che Dio è immaginario

FREDDIE
Ho riletto il mio intervento e devo dire che non me ne sono affatto uscito con storie di fede. Forse, occorre meno generalizzare e rimanere più aderenti a quanto scritto da altri a titolo personale. Sai, come ho già avuto modo di ricordare a qualcuno, io sono un pò "allergico" alle generalizzazioni...
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TITTI-79
Riporto dal tuo post: "Il mio maestro di matematica diceva sempre di non mettere insieme patate con cipolle...si vuole dimostrare una affermazione di fede con il metro della ragione: è come voler misurare la distanza tra due punti con gli ettolitri anzichè col metro!"

Mi spiegheresti questa tua affermazione allora?
E' come dire: "Non puoi dimostrare con la ragione che Dio non esiste, perchè credere in Dio è un atto di fede, non ci sono spiegazioni."

Io l'ho percepita così, magari ho capito male...



Prima di rispondere alla tua domanda, vorrei scandire bene la sequenza degli interventi evidenziati...giusto per capirci bene! Il mio post che hai quotato (evidenziando in grassetto il primo periodo) era la replica ad un tuo precedente intervento, questo (sottolineo il passaggio-chiave):


Scusa Freddie, eh?
Ma ve ne uscite sempre con la storia della fede, come se fosse la fine di ogni discussione! ...



...Che rispondeva a questo mio intervento:



...possono anche ritenere che quanto esposto non si possa contraddire in nessun modo...
Contenti loro!!!
Magari i recidivi sono proprio coloro che ripetono la "litania" (scusate l'accostamento...liturgico) dell'esistenza di prove riguardanti un Dio immaginario a tal punto che sono convinti sia la verità...Contenti loro!!!!!
Il mio maestro di matematica diceva sempre di non mettere insieme patate con cipolle...si vuole dimostrare una affermazione di fede con il metro della ragione: è come voler misurare la distanza tra due punti con gli ettolitri anzichè col metro!
Magari, queste stesse persone, poi, credono nell'infallibilità del C14 (di cui è dimostrata inconfutabilmente la fallibilità)...contenti loro!!!!


Un fraterno saluto.

Freddie


Come si può vedere FIN QUI io non ho fatto alcun riferimento alla fede per chiudere la discussione, come sostenevi spostando, poi, la questione su un piano generale (che poco ci azzeccava, secondo me).
L'affermazione che hai grassettato, riguardo alla quale chiedi spiegazioni, è stata scritta DOPO, nel corso dello svolgimento del confronto. Pertanto, mettere insieme e correlare il mio intervento da te quotato e la frase (grassettata) sulla quale mi chiedi spiegazioni - scritti in contesti differenti - mi sembra un'opera di "taglio e cucito" piuttosto forzato!

Detto questo, ti rispondo con un'affermazione che poco convinceva POLYMETIS: "Dio non si dimostra, si mostra".
Per quanto mi riguarda, Dio non è un'espressione matematica, un teorema il cui risultato finale mette tutti d'accordo. E' pur vero che si sostiene che la nostra ragione è in grado di giungere progressivamente ad un livello in cui non si può fare a meno di riconoscere l'esistenza di Dio (ho recitato a braccio, spero di aver espresso bene il concetto). Francamente, non so fino a che punto questa tesi sia valida; se così fosse, si dovrebbe dire che chi non riconosce l'esistenza di Dio, stia usando male la sua ragione!
Ma se col ragionamento si può accertare l'esistenza di Dio, perchè chiamare ciò col nome di fede? sarebbe una contraddizione in termini.
Personalmente, ritengo che con la ragione si può fare molta strada fino ad arrivare ad "intuire" con un certo grado di sicurezza l'esistenza di Dio, ma che poi si giunga ad un punto per cui è richiesto il cosiddetto "balzo della fede": credere con tutto sè stesso, non solo con la mente. Un donarsi completamente, un dire "sì!" senza riserve. Se pensiamo alla Divina Commedia di Dante, per esempio, l'autore si fa accompagnare da Virgilio (metafora della Ragione) per accedere all'Inferno e al Purgatorio. Ma per entrare in Paradiso ha bisogno di cambiare guida: non più Virgilio-Ragione-Intelletto, ma Beatrice-Amore-Bellezza.
Un evento visto con due diversi occhi assume un diverso significato:il sepolcro vuoto, citato nei Vangeli, è segno della Resurrezione; di questo fu convinto Giovanni che vide e credette; per altri esso è solo una tomba vuota! La ragione si ferma qui, la fede vede oltre: non in modo migliore o peggiore rispetto alla prima, ma differente, diverso, appunto!!!
Si dice che: "Il cuore ha le sue ragioni che la stessa ragione non comprende". Io ritengo sia la stessa cosa per la Fede!
Gli innamorati, spinti dal loro amore, compiono azioni che agli occhi di chi si definisce "razionale" sembrano follie epppure i primi le compiono lo stesso, nonostante tutto, alla faccia dei razionalisti; e menomale, devo aggiungere, diversamente sarebbe la morte dell'amore stesso (che tristezza!). Si dice che c'è amore tra due persone quando fra di esse c'è scambio di effusioni, di baci e atteggiamenti inequivocabili che MOSTRANO (non dimostrano) i loro sentimenti, l'esistenza dell'amore ("entità" invisibile all'occhio umano); così i credenti in Dio sembrano folli agli occhi di quegli stessi razionalisti...forse perchè lo stesso Dio in cui i primi credono è un folle...follemente innamorato dell'uomo. Francesco fu considerato un mezzo matto dalla sua famiglia e dai cittadini di Assisi; Gesù fu coinsiderato interamente pazzo dai suoi contemporanei; penso sia questo il destino dei credenti: essere considerati matti...da slegare!!!!!
Eppoi, va ricordato che in tutte le culture i matti sono stati sempre tenuti in alta considerazione e rispettati nelle loro comunità...


Un fraterno saluto.

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.