Giovedì 12 Maggio 2011
Nell’udienza generale di ieri, papa Benedetto XVI ha continuato le sue riflessioni su come “preghiera” e “senso religioso facciano parte dell’uomo”.
In un’epoca in cui sono “evidenti i segni del secolarismo” e dove “Dio sembra sparito dall’orizzonte di varie persone” si notano, sostiene il papa, “molti segni che ci indicano un risveglio del senso religioso”. “E’ fallita la previsione di chi, dall’epoca dell’Illuminismo, preannunciava la scomparsa delle religioni ed esaltava una ragione assoluta, staccata dalla fede”, continua Benedetto XVI. Le tragiche esperienze del Novecento hanno “messo in crisi quel progresso che la ragione autonoma, l’uomo senza Dio, sembrava poter garantire”.
“Non c’è stata alcuna grande civiltà, dai tempi più lontani fino ai giorni nostri, che non sia stata religiosa”, sostiene Benedetto XVI, perché “l’uomo è per sua natura religioso”. L’uomo “non può trovare in se stesso, nel progresso, nella scienza empirica” la risposta alle domande sul “senso profondo della realtà”.
Anche l’uomo “digitale” “cerca nell’esperienza religiosa le vie per superare la sua finitezza e per assicurare la sua precaria avventura terrena”, fa sapere. “Sete di infinito”, “nostalgia di eternità”, “ricerca di bellezza”, “desiderio di amore”, “bisogno di luce e di verità” caratterizzano infatti la condizione umana.
Quindi anche la preghiera “si trova inscritta nel cuore di ogni persona e di ogni civiltà” in quanto l’uomo è “creatura bisognosa di aiuto, incapace di procurarsi da sè il compimento della propria esistenza e della propria speranza”.
Valentino Salvatore
articolo originale
www.uaar.it/news/2011/05/12/benedetto-xvi-fallita-previsione-illuminismo-uomo-ha-bisogno...
La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)