Troppa autodeterminazione nel mondo moderno. L’ha sostenuto Benedetto XVI, durante l’omelia della santa messa crismale del giovedì Santo, indicando esplicitamente il responsabile: Friedrich Nietzsche. Il filosofo tedesco, morto 109 anni fa, a detta del papa tedesco “ha dileggiato l’umiltà e l’obbedienza come virtù servili, mediante le quali gli uomini sarebbero stati repressi. Ha messo al loro posto la fierezza e la libertà assoluta dell’uomo”. “La superbia distruttiva e la presunzione – ha aggiunto il pontefice - disgregano ogni comunità e finiscono nella violenza”. Benedetto XVI ha anche attaccato il conformismo: “Non sono forse assai spesso le opinioni predominanti i criteri secondo cui ci misuriamo? Non rimaniamo forse, in fin dei conti, nella superficialità di tutto ciò che, di solito, s’impone all’uomo di oggi?”
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