Costei fa paragoni tra ateismo e misoginia come li farebbe tra comunismo ed ateismo, anche se il termine "ateismo" non lo digerisco proprio.
non pensavo che la misoginia potesse esistere indipendentemente dalla religione. La maggior parte della retorica contro la donna che conoscevo e che avevo letto veniva dai libri sacri: «Donne, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore» e così via. Pensavo che la misoginia fosse sempre legata alla religione e che scrollarsi di dosso l'una volesse dire abbandonare anche l'altra. Gli atei come me, pensavo, erano tutti progressisti. Non avevamo bisogno di un dibattito interno sul valore delle donne o sul valore intrinseco della diversità.