Anzi, all’ombra del sorriso e dei peana alla misericordia di Jorge Mario Bergoglio, la Chiesa Cattolica Apostolica Romana ha intensificato la sua crociata contro le libertà dei cittadini ovunque ne abbia la possibilità. In Spagna viene addirittura rimesso in discussione il diritto delle donne a decidere sulla propria gravidanza (la crociata contro la legislazione sull’aborto continua a dispiegarsi anche in Polonia o in Irlanda. In Italia in intere regioni di fatto ha già vinto, attraverso l’obiezione di massa dei medici). In Francia, un tempo la laicissima Francia, partecipa a manifestazioni di massa contro il matrimonio omosessuale.Insomma, la Chiesa di Francesco non sembra affatto disposta a rinunciare di “dare a Dio quel che è di Dio” anche nella vita pubblica, cioè di imporre nella legislazione civile la propria dottrina. E anzi riesce a conquistare alla sua pretesa di presenza della religione nella sfera politica pensatori “laici” del calibro di Habermas e Ferry (Jean-Marc). Mentre la condizione (necessaria ma ovviamente non sufficiente) per la democrazia è l’ostracismo di Dio dal dibattito pubblico e dall’ethos civico.Testo sollecitato dal sito di "Editorial Trotta", in occasione della traduzione in spagnolo del libro "La democrazia ha bisogno di Dio. Falso!" , in italiano edito da Laterza(23 maggio 2014)
http://temi.repubblica.it/micromega-online/bergoglio-piace-a-troppi/