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kelly70

15/09/2007 19:09
Il grande inganno


A due anni dalla sua pubblicazione, forse pochi se ne ricordano: l’ultima versione del catechismo della chiesa cattolica è del 2005, il compendio curato dal card. Ratzinger e presentato da Ratzinger stesso, nel frattempo diventato papa. Come ricordava all’epoca “Repubblica”, venne “diffuso in oltre 150.000 copie nell’edizione tascabile anche in supermercati, autogrill e aeroporti”. Un’operazione di marketing in grande stile: 150.000 copie sono davvero tante (e solo per l’edizione tascabile). Come stupirsi, allora, dell’ondata di moralismo di ritorno che oggi si sta abbattendo sulla società italiana?

In quelle duecento pagine, venne ribadita la più ferma condanna da parte della chiesa cattolica di tutti quei comportamenti che hanno “come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione”, comportamenti in cui si manifesta il “vizio della lussuria”: pornografia, prostituzione, contraccezione, rapporti omosessuali. Per tacere poi della fecondazione artificiale, che separa “la procreazione dall’atto con cui gli sposi si donano mutualmente, instaurando così un dominio della tecnica sull’origine e sul destino della persona umana”.

A ben guardare, una separazione, in effetti, c’è: ma non è quella condannata dalla chiesa. Si tratta, piuttosto, della separazione causata proprio dal modello cattolico di famiglia: la separazione di eros e sessualità. La famiglia cattolica costringe il sesso nella dimensione puramente procreativa e il risultato è quello di una sessualità diserotizzata. Per usare le parole di Alberto Melucci, “si esaspera così la riduzione genitale della sessualità” e diventa impossibile vivere l’esperienza di una sessualità intesa “come ricerca di sé e dell’altro”, fare della sessualità “un incontro mediato dai nostri corpi”.

Si cominciano così a comprendere i motivi delle condanne cattoliche a contraccezione, unioni omosessuali e, in genere, unioni di qualsiasi tipo al di fuori del matrimonio. Per la chiesa, famiglia è solo quella fondata sull’unione di un uomo e di una donna nel vincolo del matrimonio e tesa alla procreazione: ognuno deve accettare la “propria identità sessuale” perché “Dio ha creato l’uomo maschio e femmina”, dice ancora il catechismo di Ratzinger. Se venisse accettato un concetto di famiglia diverso da quello cattolico-borghese, apparirebbe evidente che quello che è stato sempre indicato come IL modello di famiglia è, in realta, soltanto UNO dei modelli possibili (e neanche il migliore, proprio in quanto privato, depauperato dell’eros). Si aprirebbe così la crisi della famiglia cattolica, la cui preservazione è invece di fondamentale importanza per la santa alleanza clerico-borghese, in quanto potentissimo strumento di controllo sociale. Controllare gli spostamenti di un tram è molto più facile che controllare quelli di uno scooter: il tram è messo su un binario obbligato, mentre lo scooter è libero di spostarsi dove vuole. Se le persone vengono vincolate ad un preciso modello di famiglia, non sono libere di spostarsi a proprio piacimento e possono essere controllate meglio.

Se, poi, questo modello di famiglia porta con sé una finalità ben precisa - la procreazione - che svuota la sessualità e la rende qualcosa di strumentale, il risultato è esattamente lo stesso ottenuto con il modello di lavoro della società industriale: l’alienazione dell’essere umano. Là è il lavoro che, esistendo solo come prestazione e non come azione, viene alienato dall’essere umano. Qui, invece, è la sessualità che, esistendo solo come mezzo di procreazione e NON come eros, viene alienata dall’essere umano.
Il gioco della chiesa è proprio quello di presentare il SUO modello di famiglia come l’UNICO modello di famiglia, per sostenere l’equazione: crisi della famiglia cattolica = crisi della famiglia. In realtà, come rilevava il prof. Marzio Barbagli in un’intervista rilasciata al “Manifesto” dopo il Family Day, non si può parlare di una crisi della famiglia, ma di crisi del modello di famiglia “basato sul matrimonio unico e indissolubile con molti figli. Un modello per altro che non esiste da sempre, come dicono i cattolici, ma solo dal 1500 in poi: prima del Concilio di Trento la maggioranza delle coppie non erano sposate”.

Piuttosto, è curioso il rapporto che unisce la famiglia cattolico-borghese e la prostituzione. Nel suo monumentale “Parigi capitale del XIX secolo”, Walter Benjamin affermava che la prostituzione è rivoluzionaria in quanto “esprime il lato rivoluzionario della tecnica (quello creativo, come pure del resto quello esplorativo: il lato simbolico)” ed osservava che la prostituzione va considerata “non tanto come l’opposto quanto come la decadenza dell’amore”. La prostituzione è tecnica sessuale, è prestazione pura e, partendo dalla prospettiva di Benjamin, ci appare NON come l’opposto della famiglia cattolico-borghese, MA come lo specchio della sua decadenza: prostituzione e famiglia cattolica, entrambe pervase da una sessualità ormai senza più eros.

Va da sé che il catechismo di Ratzinger condanni senza appello la prostituzione. Anche la condanna morale della prostituzione serve a preservare l’istituzione cattolico-borghese della famiglia: se la prostituzione non fosse condannata, si vedrebbe che il re è nudo, cioè che la famiglia cattolica e la prostituzione si specchiano l’una nell’altra attraverso una sessualità diserotizzata, esclusivamente genitale: là per la procreazione, qui per la prestazione. Ecco, quindi, l’essenza rivoluzionaria della prostituzione nel XXI secolo: disvelare l’inganno perpetrato dalla società borghese e dalla chiesa cattolica e consentire così l’emancipazione della famiglia, che da istituzione diserotizzata (in quanto connotata da istanze procreative) può finalmente diventare fonte rinnovabile di eros.

Poi, ovviamente, tra i “vizi della lussuria” condannati dal catechismo, non poteva mancare la pornografia. In realtà, la pornografia è una forma di espressione. E, come ogni altra forma di espressione, può piacere o non piacere, interessare o annoiare. È una forma di espressione che naturalmente investe un ambito molto intimo della persona (la sessualità) e in particolare il ruolo dei soggetti all’interno della relazione sessuale, ma che è stata sdoganata, negli ultimi vent’anni, anche da una parte dei movimenti femministi. È una forma di espressione dell’immaginario sessuale, al pari - sorprendentemente - dei romanzi rosa, i quali trasmettono addirittura un’immagine della donna totalmente sottomessa al potere maschile, mentre al contrario lo stereotipo proposto dalla pornografia è quello di un rapporto sessuale “consensuale, anzi voluto dalla donna, nelle più svariate posizioni”, come ci ricordava Micaela Staderini nel libro “Pornografie. Movimento femminista e immaginario sessuale”, pubblicato da Manifestolibri. Una pornografia che però non è più esclusivamente una rappresentazione sessuale di genere (maschile vs. femminile): alla tradizionale pornografia eterosessuale se ne accompagna oggi una omosessuale (gay o lesbica). Il che sembra ribadire l’universalità di questa forma espressiva.

Senza dimenticare, poi, che la pornografia esiste da epoche molto lontane, basti pensare alle sculture con scene di sesso esplicito che adornano gli antichi templi indiani di Khajuraho o agli affreschi delle case pompeiane dell’epoca romana. Nella pornografia, quindi, non c’è alcuna perversione, né alcunché di moralmente insano.
Piuttosto, verrebbe da pensare che l’essere umano tragga un naturale piacere dalla visione di rappresentazioni di unioni sessuali e che soltanto i condizionamenti (diretti o indiretti) di cristianesimo, ebraismo ed islam abbiano portato a considerare riprovevole l’esibizione di un atto sessuale. Condizionamenti diretti là dove quelle religioni sono diffusamente professate; condizionamenti indiretti dove, come nell’India moderna, il puritanesimo è rimasto come uno dei guasti del colonialismo.

Tutto questo ci aiuta a comprendere la verità: la morale sessuale cattolica è solo un grande inganno. E tutte quelle che la chiesa bolla come manifestazioni del “vizio della lussuria” altro non sono che istanze di libertà, per ridare all’essere umano la possibilità di vivere la propria sessualità pienamente e nella consapevolezza che tra persone adulte e consenzienti tutto è lecito e nulla è moralmente condannabile.

La riflessione del sociologo Roberto Gialdi è pervenuta al nostro indirizzo

www.uaar.it/news/2007/09/15/morale-sessuale-della-chiesa-cattolica-grande-...
Ultime Risposte
kelly70

23/11/2007 22:27
Re:
pcerini, 23/11/2007 22.06:

"La morale sessuale cattolica riguarda ogni essere umano"


Che vorresti dire? Vorrebbe forse isegnarla (cioe' "imporla" a mio modo di vedere) ad ogni induista,buddista,scintoista,taoista,,musulmano,ateo,agnostico di questo pianeta?

A me e a quelli che la pensano come me fanno e che fanno parte di questo pianeta (e che secondo voi nemmeno esistiamo),questo tipo di etica non interessa!





Mauri sta vaneggiando e non lo sa...ha detto un'assurdità di quelle enormi, di quelle che non stanno nè in cielo nè in terra.
Lo riscrivo più grande perchè mi sa che non duplica...


La fede e la morale non sono cose universali, la morale è legata agli usi e ai costumi ed è soggetta a cambiamenti, la fede è legata alla singola credenza.
Allora la morale sessuale cattolica deve riguardare SOLO la chiesa cattolica, per gli altri sarebbe meglio parlare di etica...la quale prescinde dalla religione, prova ne sia il fatto che c'è gente più etica di un cattolico anche fuori dalla chiesa. E senza bisogno di credere in Dio...


La Madre Badessa [SM=x789056]
pcerini

23/11/2007 22:06
"La morale sessuale cattolica riguarda ogni essere umano"


Che vorresti dire? Vorrebbe forse isegnarla (cioe' "imporla" a mio modo di vedere) ad ogni induista,buddista,scintoista,taoista,,musulmano,ateo,agnostico di questo pianeta?

A me e a quelli che la pensano come me fanno e che fanno parte di questo pianeta (e che secondo voi nemmeno esistiamo),questo tipo di etica non interessa!
=omegabible=

23/11/2007 07:47
re x Maurif

Mi dispiace dirtelo ma il magistero ti ha trombato il cervello!!!
Altrochè!!!! [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]


omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]
MauriF

23/11/2007 00:11
Re: Re:



Non puoi affermare che la chiesa non insegna così e così postando un trattato teologico sull'eros completamente avulso dalla realtà.
Posta il catechismo e poi vediamo




Ti ho postato un'enciclica, non ti basta? [SM=g27827]

Devo fartele io tutte le ricerchine che non hai voglia di fare tu?




Le discordanze sono notevoli perchè l'articolo analizza i fatti, cioè l'applicazione concreta delle affermazioni dell'enciclica, scritta apposta in modo da far credere che la chiesa non insegna così e così.
Mettila in pratica e poi vediamo se dice o non dice così...

Quella è teologia sessuale che con la vita non ha niente a che fare.




Non scappare, cara madre badessa...
Le discordanze sono notevoli perchè l'articolo CERCA DI FAR DIRE ALLA CHIESA CATTOLICA QUELLO CHE NON DICE.
E queste, a casa mia, si chiamano BALLE, MENZOGNE, BUGIE...

L'enciclica ha valore magisteriale, cara Kelly...ed è in linea con il Magistero:
www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a6_it.htm

Questa "teologia sessuale" ha a che fare proprio con la vita.




La fede e la morale non sono cose universali, la morale è legata agli usi e ai costumi ed è soggetta a cambiamenti, la fede è legata alla singola credenza.
Allora la morale sessuale cattolica deve riguardare SOLO la chiesa cattolica, per gli altri sarebbe meglio parlare di etica...la quale prescinde dalla religione, prova ne sia il fatto che c'è gente più etica di un cattolico anche fuori dalla chiesa. E senza bisogno di credere in Dio...




Forse nel tuo "universo"...dove la morale è la "morale della maggioranza".
Nel "mio", invece, la morale ha carattere universale.
La morale sessuale cattolica riguarda ogni essere umano, indipendentemente dalla posizione che questo ha nei confronti dell'insegnamento della Chiesa.

Il rispettare o meno quest'insegnamenti rende l'uomo più libero ed integro...
Indipendentemente che sia cattolico o non cattolico, credente o non credente.

Notte!



=omegabible=

22/11/2007 16:06
Re: Re: per pcerini
kelly70, 22/11/2007 15.40:



E porca miseria sì... [SM=x789063]
Ma hai visto che abbiamo postato praticamente nello stesso minuto?

Abbiamo avuto la stessa ispirazione [SM=x789054]

ciao

Kelly




Se se ne accorge Maurif che gli avete rubato un pò di SS. allora si che si incazza!!!! [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]



omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]


kelly70

22/11/2007 15:40
Re: per pcerini
pcerini, 22/11/2007 14.50:

Ma porca miseria,cara Kelly,sono piu' o meno le stesse cose che dicevo a MauriF seppure in termini generici nei miei ultimi 2 post.

Ma tanto MauriF si dimostra essere anche disonesto e poco obiettivo,e' una vita che dico che e' inutile avere a che fare con uno che ha il cervello a forma di quadrato essendo unilaterale in molti versi.



E porca miseria sì... [SM=x789063]
Ma hai visto che abbiamo postato praticamente nello stesso minuto?

Abbiamo avuto la stessa ispirazione [SM=x789054]

ciao

Kelly

Rainboy

22/11/2007 14:59
Però almeno è divertente. Non che Mauri legga con attenzione quello che gli scrivo, visto che a quanto vedo capisce una parola sì e una no dei miei post... ma mi fa sorridere vederlo così convinto di poter difendere l'indifendibile.
pcerini

22/11/2007 14:50
Ma porca miseria,cara Kelly,sono piu' o meno le stesse cose che dicevo a MauriF seppure in termini generici nei miei ultimi 2 post.

Ma tanto MauriF si dimostra essere anche disonesto e poco obiettivo,e' una vita che dico che e' inutile avere a che fare con uno che ha il cervello a forma di quadrato essendo unilaterale in molti versi.
kelly70

22/11/2007 14:44
Re:

MauriF, 22/11/2007 13.03:

Forse parlo in una lingua troppo difficile da capire, Paolo...

Provo a spiegarmi come si fa con i bambini dell'asilo:

1)Mi avete postato un articolo che afferma che la Chiesa Cattolica insegna "così e così...".
2)Vi ho detto che non è vero che la Chiesa Cattolica afferma "così e così..." e, a sostegno di questa mia affermazione, vi ho citato un documento preciso per poterne fare il confronto.



Non puoi affermare che la chiesa non insegna così e così postando un trattato teologico sull'eros completamente avulso dalla realtà.
Posta il catechismo e poi vediamo [SM=x789054]



Ora l'operazione non è molto complessa, quantomeno non mi sembra...
Bisogna solamente prendere l'articolo ed estrapolarne i punti salienti...poi vedere se c'è corrispondenza nell'enciclica da me citata o nel Catechismo della Chiesa Cattolica.

Io ho letto l'articolo ed ho letto l'enciclica ed anche il Catechismo della Chiesa Cattolica e vi dico che, secondo me, le discordanze sono notevoli.



Le discordanze sono notevoli perchè l'articolo analizza i fatti, cioè l'applicazione concreta delle affermazioni dell'enciclica, scritta apposta in modo da far credere che la chiesa non insegna così e così.
Mettila in pratica e poi vediamo se dice o non dice così...

Quella è teologia sessuale che con la vita non ha niente a che fare.



Ho invitato anche voi a fare lo stesso. Ce la fate o devo farvi i bocconcini io? Lo farò se serve...
Sto solo andando per gradi...voglio vedere qual'è il limite della vostra onestà intellettuale.

E non c'è alcuna imposizione, caro Paolo, si tratta di insegnamento relativo alla fede ed alla morale.


Ditemi voi quando sarà il momento in cui dovrò farvi i bocconcini...è possibile giungere a tali punti?! Mah...




La fede e la morale non sono cose universali, la morale è legata agli usi e ai costumi ed è soggetta a cambiamenti, la fede è legata alla singola credenza.
Allora la morale sessuale cattolica deve riguardare SOLO la chiesa cattolica, per gli altri sarebbe meglio parlare di etica...la quale prescinde dalla religione, prova ne sia il fatto che c'è gente più etica di un cattolico anche fuori dalla chiesa. E senza bisogno di credere in Dio...



Ciao
Mauri





Ossequi [SM=x789062]
La Madre Badessa [SM=g10641]

pcerini

22/11/2007 14:44
Re:
MauriF, 22/11/2007 13.03:

Forse parlo in una lingua troppo difficile da capire, Paolo...

Provo a spiegarmi come si fa con i bambini dell'asilo:

1)Mi avete postato un articolo che afferma che la Chiesa Cattolica insegna "così e così...".
2)Vi ho detto che non è vero che la Chiesa Cattolica afferma "così e così..." e, a sostegno di questa mia affermazione, vi ho citato un documento preciso per poterne fare il confronto.

Ora l'operazione non è molto complessa, quantomeno non mi sembra...
Bisogna solamente prendere l'articolo ed estrapolarne i punti salienti...poi vedere se c'è corrispondenza nell'enciclica da me citata o nel Catechismo della Chiesa Cattolica.

Io ho letto l'articolo ed ho letto l'enciclica ed anche il Catechismo della Chiesa Cattolica e vi dico che, secondo me, le discordanze sono notevoli.

Ho invitato anche voi a fare lo stesso. Ce la fate o devo farvi i bocconcini io? Lo farò se serve...
Sto solo andando per gradi...voglio vedere qual'è il limite della vostra onestà intellettuale.

E non c'è alcuna imposizione, caro Paolo, si tratta di insegnamento relativo alla fede ed alla morale.


Ditemi voi quando sarà il momento in cui dovrò farvi i bocconcini...è possibile giungere a tali punti?! Mah...

Ciao
Mauri



Ribadisco che sei disonesto e per nulla obiettivo!


Tu dicevi:

"Io non mi lamento affatto di niente, caro Rainboy...sto solo dicendo quello che voi stessi vedreste come palese se solo vi sforzaste di indagare: contro la Chiesa ponete esclusivamente luoghi comuni e menzogne e travisazioni."


Mia risposta:

Ah,certo,come no,del resto,quello che dite voi sul conto degli atei,della omosessualita',del laicismo in generale e altre tematiche sociali e cio' che si dice nei vari siti cattolici (come Avvenire e addirittura adesso il solito blog raffaellesco) sono sempre oro colato di assoluta "verita'"!

Peccato che le vostre regole e i vostri temi siano sempre cosi' unilaterali e distanti dalla realta' quotidiana che pretendete pure di imporli a coloro che non condividono le vostre "soluzioni"!
Fino a prova contraria,quella della Chiesa e' solo una tra le tante alternative che uno puo' scegliere nella vita,e nessuno puo' pretendere certezze o garanzie assolute da simili alternative,compresa quella della Chiesa.Curioso come considerazioni laiche o ateistiche sull'etica cattolica vengano considerate sempre "menzogna" e altro ancora,tipico dei fanatici,sopratutto da uno che afferma "E' solo una questione di maggiore oggettività ed onestà intellettuale",che,in quanto ad obiettivita' e onesta' intellettuale e' pari al Messori della situazione,personaggio che di per se' e' anche comico,leggendo alcune sue discussioni.

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