kelly70, 17/02/2010 20.22:
Quello che ho detto io sarà pure fantastico, ma la tua risposta non lo cambia di una virgola.
Mi spiego meglio con un esempio pratico:
Un fornitore di servizi della Lottomatica, per esempio, deve avere un conto corrente con RID bancaria, attraverso il quale la suddetta interagisce col fornitore per i prelievi e i versamenti dei proventi e delle vincite. La licenza è subordinata al possesso di tale strumento.
Sarà pure una schiavitù, ma un commerciante, anche qualunque, allo stato attuale delle cose è costretto ad avere un conto corrente in banca, altrimenti non lavora.
Il vero ladrocinio sono le spese per mantenere un conto, il resto dipende dai punti dai vista, a me personalmente la cosa mi lascia indifferente, sai quante altre schiavitù abbiamo ben peggiori del signoraggio?
Io la vedo dura, poi ognuno è libero di impiegare il suo tempo come meglio crede, anche in imprese impossibili.
Ciao
Kelly
Vediamo alfine di centrare il punto della questione.
Il problema che il signoraggio crea, ma non è il solo, è l'indebitamento, pubblico e privato.
Vediamo cosa succede nella pratica, ad un cittadino comune, che, man mano che il proprio indebitamento arriva a raggiungere livelli insostenibili matematicamente, il sistema bancario lo esclude discriminandolo, sia dai prestiti, sia dalla possibilità di accedere a qualsiasi altra forma di acquisto rateizzato.
Altro aspetto da tenere ben presente è la perdita del potere di acquisto della moneta.
Si vorrebbe poi ricordare, che solo chi oggi ha un lavoro, potrebbe, e dico potrebbe, accedere ad un livello di indebitamento, la cui rata non superi mai il quinto di uno stipendio o di una pensione.
Si vuole inoltre ricordare, che solo recentemente il credito al consumo, ha esteso la rateizzazione fino ai dieci anni(prima era solo di cinque).
Questa tendenza nell'allungare le tempistiche di restituzione, la direbbe assai lunga sul tema di schiavismo.
Il tema del signoraggio, quindi, denoterebbe, se ignorato, l'accettazzione incondizionata di una schiavitù finanziaria.
La domanda che faccio......è:
Se uno rimanesse senza lavoro o se uno rimanesse un eterno precario, che cosa potrà mai fare, quell'individuo, se non avrà la possibilità di accedere al credito?
Nella realtà, creata appunto dal signoraggio (ma non solo), chi pagherà la propria discriminazione sono e saranno le persone che verranno escluse dal sistema dei consumi.
Purtroppo, chi se ne renderà conto, sarà perchè cadrà in questa trappola.
Probabilmente, solo quando ci si ritroverà, sarà spinto e indotto a riflettere sulle cause che lo hanno proiettato in quella situazione drammatica.
Ma questo è un'altro discorso!
Enrico Frassinetti
Zorro
"Poichè come in quei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano, gli uomini si sposavano e le donne erano date in matrimonio, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non si avvidero di nulla finchè venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell'Uomo." (Matteo 24:38-39)