A N V E G Onlus - Sezione Puglia - avv. Vito PUCCI
Associazione Nazionale Vittime Errori Giudiziari - Onlus
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TRIBUNALE FALLIMENTARE DI BARI - Ud. 1/2/2010
Richiesta di Astensione ex art. 51 n. 3 cpc
Ill.mo Presidente, Gentilissimi Giudici tutti,
Gli sviluppi di inaudita gravità relativi allo
“SCANDALO PARCELLE GONFIATE” che rischiano di spazzare via il residuo decoro della Magistratura barese, in coscienza, mi obbligano a ritornare sui temi sollevati nelle scorse udienze-chiave del 19/5/08 e del 16/9/09 e attestati dai relativi verbali di causa.
Detta necessità mi è “imposta”, tra l’ altro, dall’ improvvido intervento errato del
dott. Enrico SCODITTI alla scorsa udienza del 9/11/09 allorquando, con espresso riferimento alla persona del sottoscritto Curatore - Pubblico ufficiale che, in quel momento aveva preso la parola ed aveva fatto riferimento ai “fatti gravi” oggetto della presente Memoria,
sibilò udibilmente: “Lei non è libero …”, essendo poi fermato dal suo tempestivo intervento inteso ad affermare il suo ruolo di Presidente del Tribunale Fallimentare (con l’ opportuna aggiunta: “dovete parlare solo quando io vi consento di farlo”).
Se, all’ udienza di oggi, lunedì 1 febbraio 2010, il dott. Scoditti (e l’ intero Tribunale Fallimentare) non formulerà le
sincere scuse del caso, inevitabilmente, previa astensione ex art. 51 n. 3 cpc, ovvero formale ricusazione ex art. 52 cpc, la controversia che ci occupa assumerà tutt’ altro rilievo.
A tal riguardo, a parte ogni altra considerazione e prova, nessuno potrà più contestare che, con successiva Sentenza, la Corte di Appello di Bari ha radicalmente riformato il grave
“ERRORE GIUDIZIARIO” del dott. Enrico SCODITTI, consacrato alla pagina sette della Sentenza n. 1156/01 emessa in data 11-21/5/01 nella controversia civile n. 6341/97 RG promossa dalla Sig.ra CRAPUZZI Anna di Altamura Città della Misericordia, nei confronti del defunto Notaio Francesco DENORA di Bari, Città delle Religioni.
La Sig.ra Anna CRAPUZZI, sedicente “cristiana” Cattolica e Testimone di Geova con la “mentalità chiusa al pluralismo”, è la cognata del
Sig. Domenico FIORINO, 69 anni, incontestato “patriarca” (boss) della Congregazione locale dei Testimoni di Geova di Altamura, ferreamente etero diretta dalla
“CUPOLA MASSONICA AXTEISTA/CATTO/GEOVISTA DEI 31 SOCI EFFETTIVI CON DIRITTO DI VOTO DELL’ ENTE GIURIDICO CCT/WTS” che, nel maggio 2003, dopo i fatti gravi qui di seguito succintamente riassunti, dichiarò “Guerra senza quartiere” al sottoscritto avvocato
libero professionista, socio fondatore e referente per la Puglia di
ANVEG Onlus - ASSOCIAZIONE NAZIONALE VITTIME ERRORI GIUDIZIARI, nonché dell’ ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI TESTIMONI DI GEOVA PER LA TUTELA DELLA LIBERTA’ RELIGIOSA, costituita a Roma il 27/1/90, caratterizzata dalla “mentalità aperta al pluralismo” e dall’ impegno, serio ed effettivo, del Presidente e di tutti i soci, nel prestare “assistenza più personalizzata ed efficace” ai Cattolici e/o Testimoni di Geova in difficoltà e, in particolare, ai minori maltrattati ed ai più deboli.
A tacer d’ altro, detto
inammissibile “GRAVE ERRORE GIUDIZIARIO” del dott. Scoditti, quale causa ad effetto, è stato determinante nello scatenare la “Guerra di Religione” per mezzo della quale, del tutto ingiustamente, i 31 Angeli Bricconi e Corrotti dell’ Ente giuridico CCT/WTS, ormai da quasi dieci anni, nonostante tutte le puntuali e dettagliate Denunce civili e penali sporte negli scorsi anni, grazie alla discussissima “complicità” (CUI PRODEST?) di questo stesso Tribunale Fallimentare di Bari (Vedi Decreto 6-14/12/04),
stanno cercando di annientare il sottoscritto avvocato libero professionista ed i propri famigliari innocenti.
Sta di fatto che, strumentalizzando ad arte il grave errore giudiziario del dott. Scoditti (cito testualmente: “La Sentenza del Tribunale di Bari contro il Notaio e contro Di Gesù dice che la tua è ‘posizione di non indifferenza rispetto agli esiti del processo, tanto più ove si consideri che nella specie ricorre il concorso colposo del creditore’”), personaggi senza scrupoli che hanno fin qui “gestito” l’ anziana Sig.ra Crapuzzi (nata nel 1934, è sempre stata del tutto innocente e meritevole di assistenza più personalizzata ed efficace), con raccomandata ar 21/2/02 inviata al sottoscritto tentarono di estorcere cospicue somme di denaro (circa 150 milioni di lire) e, a tal fine illecito, in data 17/2/02, effettuarono anche una telefonata minatoria di non trascurabile gravità, come attestato dalla raccomandata ar 21/4/02 che, per quanto di ragione, qui deve intendersi richiamata e trascritta.
Atteso il ruolo non trascurabile del “Boss” Domenico FIORINO di Altamura, innanzi indicato, con deliberazione 27/5-3/7/03, i vertici mafiosi della CCT/WTS decretarono l’ illegale espulsione del sottoscritto avvocato dalla Organizzazione mondiale dei Testimoni di Geova e diedero l’ avvio ad una generalizzata campagna di delegittimazione ed ostracizzazione di inaudita estensione e gravità.
Tutti detti fatti sono stati puntualmente denunciati sia in sede penale che in sede civile ed i relativi procedimenti (circa seimila pagine di atti e documenti), nonostante inimmaginabili complicazioni di dubbia legalità (ancora una volta: CUI PRODEST?) sono tuttora pendenti ed in corso di effettivo svolgimento (nn. 13093/07/21 - 9630/09/21 - 5056/09/45 RGNR Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari).
Giustamente sollecitato dal
dott. Aldo NAPOLEONE, già Presidente di questo stesso Tribunale Fallimentare di Bari, alla pagina due della dettagliata relazione del 15/5/02, il sottoscritto Curatore -non a caso- faceva rilevare il (citazione testuale) “fruttuoso esperimento di n. 40 azioni revocatorie, tutte affidate all’
avv. Michele LAFORGIA del Foro di Bari” e, con specifico riferimento al Fallimento Scaltrito-Tragni, che “Opportunamente sollecitato, l’ Avv. Francesco Saracino, con dettagliata Nota del 30/1/02, ha evidenziato le difficoltà obiettive che non consentono la definizione dei n. 3 giudizi civili che risultano ancora pendenti presso il Tribunale di Bari, nonché della procedura esecutiva immobiliare n. 466/88. …
Nelle more, attesa l’ assoluta complessità delle questioni di fatto e giuridiche emerse in relazione ai numerosi giudizi tuttora pendenti, è giunta notizia di un parente dei falliti concretamente interessato a proporre una istanza di concordato fallimentare che, se accolta, consentirebbe la sollecita definizione del Fallimento Scaltrito-Tragni”.
Assolutamente, la statura morale e giuridica del dott. Aldo NAPOLEONE merita di essere debitamente valorizzata specialmente nell’ ipotesi, sempre più verosimile, di indispensabile approfondimento di tutti i profili della complessa vicenda processuale, anche penali, che, ormai da lustri, affliggono ingiustamente tutte le Parti coinvolte e, segnatamente, la sottoscritta Parte Offesa insieme ai propri famigliari innocenti.
Il dott. Napoleone, infatti, nel lontano 1987, prima di sottoscrivere correttamente il Decreto di trasferimento del 10/2/87, suo malgrado, fu “costretto” a commettere un involontario “ERRORE GIUDIZIARIO” che, opportunamente manipolato, comportò il pagamento della prima di una lunghissima serie di
“TANGENTI AXTEISTE-CATTO-GEOVISTE” in favore di personale addetto alla Cancelleria proprio di questo Tribunale Fallimentare di Bari.
La richiesta fu di almeno tre milioni di lire ma la sempre più mitica “Tangente n. 1”, vero e proprio “Pizzo teocratico”, fu autoridotto a Lire 1.500.000 e fu effettivamente versata dal geom. Guido D’ ALFONSO (nato ad Agerola il 3/9/49), un sedicente “cristiano” Cattolico e Testimone di Geova di dubbia moralità, amministratore unico di una società fantasma denominata “EXODUS Sas di Guido d’ Alfonso & Co.”, di cui, se necessario per le indagini civili e penali già avviate, avendoli “subiti” in prima persona, potrò narrare vita, morte e miracoli.
Con altrettanta assoluta certezza (riscontrabile, se del caso, nei modi e forme di legge), per la stessa Sala delle Assemblee dei Testimoni di Geova, sita in Bitonto, Contrada Patierno, acquistata il 23/12/86 dalle mani del dott. Aldo NAPOLEONE, lo stesso faccendiere
Guido D’ ALFONSO, con le innegabili corresponsabilità dei suoi
“cugini di merende” Sigg.ri Tommaso BALDARI, Massimo DEBONFILS & Andrea BERTINI, tuttora viventi e dotati di perfetta memoria, suo malgrado (?!?) fu “costretto” (?!?) a versare un’ altra consistente
“TANGENTE BIANCO - ROSSA” di Lire 100.000.000 (dico: Centomilioni di Lire del 1987) in favore di pseudo - professionisti espressamente indicati dalla
“GIUNTA BIANCO - ROSSA DI BITONTO” prima di concedere i necessari permessi edilizi.
Dal 1986 al 2004, i rapporti professionali del sottoscritto Curatore con il dott. Aldo NAPOLEONE sono sempre stati frequenti e più che buoni a motivo delle “n. 40 azioni revocatorie” innanzi indicate, tutte affidate all’ avv. Michele LAFORGIA, notissimo avvocato penalista e vero principe del Foro di Bari, figlio d’ arte nonché di celebrato Sindaco di Bari, oggi defunto.
Nel settembre 2004, alla vigilia della discussione della
“CAUSA DI GEOVA” dinanzi a questo stesso Tribunale di Bari, altruisticamente, il
dott. Aldo NAPOLEONE ebbe modo di riferire al sottoscritto avvocato
libero professionista:
“AVVOCATO PUCCI, LASCI I TESTIMONI DI GEOVA E TORNI A FARE L’ AVVOCATO. IO NON LI POSSO VEDERE PERCHE’ SONO PIENI DI SOLDI …”).
NOTA - In effetti, sia pure in parte, il dott. Napoleone non aveva tutti i torti: i successivi giudizi civili e penali hanno infatti confermato in pieno la natura illegale dell’ autoreferente
“CUPOLA MASSONICA AXTEISTA/CATTO/GEOVISTA DEI 31 SOCI EFFETTIVI CON DIRITTO DI VOTO DELL’ ENTE GIURIDICO CCT/WTS” innanzi indicata,
una vera e propria “ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLA SOVVERSIONE DELL’ ORDINAMENTO DEMOCRATICO DELLO STATO ITALIANO E ALLA DISCRIMINAZIONE PERENNE E ASSOLUTA DI TUTTI I DISSIDENTI INTERNI”, oltremodo ricca e pienissima di soldi e immobili estorti con inganno, menzogna e con la sfacciata strumentalizzazione dell’ eterno ricatto di essere ingiustamente
“DISASSOCIATI PER DIVISIONE”. Fine nota.
Nel corso dell’ udienza del 27/9/04, alla presenza dei Proff. Avv.ti Pietro RESCIGNO, Giuseppe TUCCI, Andrea BARENGHI, Luigi LIBERTI, Franco CIPRIANI, Luigi DE MARCO e di moltissime altre persone, il dott. Aldo NAPOLEONE, prese la parola ed invitò (troppo) energicamente il sottoscritto avvocato a conciliare la lite con i 31 Super Mafiosi innanzi indicati.
Il dott. Napoleone, a somiglianza del dott. Franco CASSANO (Giudice Relatore) e del dott. Luigi CLAUDIO (Giudice a latere), sapevano bene che i fatti al loro esame hanno sempre attestato chiaramente che, in data 3/7/03, in Roma, fu indetto e celebrato un vero e proprio “processo contumaciale” durato appena 45 minuti (circa 10 secondi per ogni “pratica”) ed indetto segretamente a danno del sottoscritto e di altri ignari 309 “cristiani” Cattolici e Testimoni di Geova in difficoltà.
Come altri ignari Cittadini italiani colpiti dagli intollerabili “abusi di potere” di detta Cupola Mafiosa, il sottoscritto avvocato libero professionista, Cristiano Cattolico e Testimone di Geova con la “mentalità aperta al pluralismo” fin dal 28/11/81, non ha mai formalmente aderito a detto malfamatissimo Ente giuridico CCT/WTS né in qualità di “socio effettivo
CON diritto di voto”, né in qualità di “Socio aderente
SENZA diritto di voto”, per la semplice evidenza che, su iniziativa del Sig. Valter FARNETI e altri 4 suoi “compagni di merende”, lo stesso Ente giuridico fu costituito in Roma, il giorno 19/6/85, nello Studio del Notaio Giandomenico CARDELLI al fine illecito, inconfessato ma reale, di partecipare al
"LAUTO BANCHETTO ANNUALE DELL' OTTO PER MILLE".
A titolo esemplificativo, prendendo solo il caso significativo della Chiesa cattolica cui è destinato l' 87,25% dell' otto per mille i dati sono i seguenti (dove per i primi tre anni, dal 1990 al 1993, l' importo erogato è un acconto basato sulla vecchia congrua):
* 1990, 210 mln di euro
* 1991, 210 mln di euro + 0%
* 1992, 210 mln di euro + 0%
* 1993, 303 mln di euro + 44%
* 1994, 363 mln di euro + 73%
* 1995, 449 mln di euro + 114%
* 1996, 751 mln di euro + 258%
* 1997, 714 mln di euro + 240%
* 1998, 686 mln di euro + 227%
* 1999, 755 mln di euro + 260%
* 2000, 643 mln di euro + 206%
* .......
* 2005, 981 mln di euro + 367%
Fonte: APOCALISSE PER UNO STATO LAICO
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9062687
Alla stessa udienza del 27/9/04, i titolatissimi difensori di fiducia dell’ Ente giuridico CCT/WTS, a sostegno delle loro infondatissime tesi difensive, esibirono in giudizio un micidiale
“PARERE PRO FALSITATE 23/9/04” a firma del Prof. Avv. Nicola COLAIANNI, Docente di Diritto Ecclesiastico presso l’ Università Aldo Moro di Bari, nonché funzionario pubblico più pagato della “CO-GESTIONE VENDOLA/D’ALEMA/TEDESCO DELLA NOSTRA POVERA REGIONE PUGLIA” con mansioni di “Capo dell’ Ufficio Legale”.
A seguito dello
scandalosissimo Decreto 6-14/12/04 che, inaspettata-mente, sovvertì il precedente fondatissimo Decreto 1/6/04 a firma del dott. Salvatore CASCIARO, Giudice Unico emerito addetto al Tribunale di Bari, Sezione di Bitonto, attualmente discusso Presidente della giunta barese dell’ Associazione Nazionale Magistrati, un teste-chiave tuttora a piena disposizione degli Guardia di Finanza e degli Inquirenti, riferì al sottoscritto le seguenti testuali parole:
“AVVOCATO PUCCI, CONOSCO BENE IL DOTT. NICOLA COLAIANNI E POSSO CONFERMARE CHE E’ UN FINE GIURISTA.
PERO’, DOPO AVER LETTO ATTENTAMENTE IL PARERE PRO VERITATE/FALSITATE 23/9/04, SINCERAMENTE MI CHIEDO QUANTO E’ STATO PAGATO PER SCRIVERE CIO’ CHE HA SCRITTO”.
“DEL GIUDICE RELATORE, POI, DEL CONTESTATO DECRETO 6-14/12/04, NEL SUO STESSO AMBIENTE SI DICE CHE E’ UN BANDITO!”.
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Alla scorsa udienza 19/5/08 tenuta dinanzi a questo stesso Tribunale Fallimentare, a seguito del deposito in cancelleria dell’ istanza di acquisto a stralcio, per un corrispettivo onnicomprensivo di Euro 119.000,00 (Euro centodiciannovemila/), a firma del Sig. Tragni Nicola, figlio dei falliti, dopo un attento studio di tutti i fattori implicati, con motivati provvedimenti emessi in data 17/12/2008 e 22/1/2009, il G.D. dott. Monteleone ha designato la dott. Arch. Stefania TATEO incaricandola di descrivere, identificare esattamente e valutare, all’ attualità, la effettiva consistenza dei beni immobili di pertinenza fallimentare.
Previo parere favorevole (tacito) del Comitato dei creditori, con atto depositato in cancelleria in data 16/2/09, in esecuzione delle specifiche disposizioni del Giudice Delegato, il sottoscritto Curatore depositò in cancelleria specifica istanza di autorizzazione a transigere la controversia di natura immobiliare pendente tra la Curatela e gli Eredi di Scaltrito Ginevrino in esecuzione delle linee guida esattamente indicate nell’ intesa preliminare di cui al verbale di sopralluogo 22/10/1994 redatto dal precedente CTU dott. Dario FERRARA che, nelle more della definizione del giudizio contro Satimag Srl, purtroppo, è deceduto.
In data 21/1/2009, unitamente al Consulente designato, il sottoscritto Curatore ha partecipato ad un nuovo sopralluogo attivando dovutamente il notaio designato dott. Domenico Di Giesi, mettendosi diligentemente a sua disposizione per ogni eventuale necessità.
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Come tempestivamente segnalato nella precedente Memoria 19/5/2008 e nella connessa Denuncia depositata in pari data presso la Cancelleria di questa Sezione Fallimentare (depositato a firma del dott. Nino RONDINONE),
a far data dal 7-20/6/2003, il sottoscritto avvocato, a tutti gli effetti di legge, è divenuto un “COLLABORATORE DI GIUSTIZIA” a causa dei fatti gravi costituenti reati (sovversione dell’ Ordinamento costituzionale dello Stato, Istigazione alla discriminazione religiosa, occultamento di fatti gravi di pedofilia, corruzione, flusso multimiliardario di tangenti connesse all’ otto per mille, e altro) di cui, suo malgrado, è stato e rimane “testimone fisico e morale” a motivo di circostanze gravi, apprese direttamente a causa del ruolo specifico di avvocato libero professionista nonché, dal 27/1/1990, di socio fondatore e attivista dell’
ALUS-Associazione Laica di Utilità Sociale denominata “ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI TESTIMONI DI GEOVA PER LA TUTELA DELLA LIBERTA’ RELIGIOSA”, con sede in Roma, via Cermenati 80.
Per il più a praticarsi e nel rispetto degli obblighi di legge, ricorrendone la necessità e l’ urgenza specialmente a seguito degli ultimi discutibili elementi emersi in occasione dell’ udienza preliminare del 26/1/10 dinanzi al G.D. dott. Monteleone, obbligato in coscienza, mi corre l’obbligo di precisare quanto segue:
1.- L’ abnormità del provvedimento illegale di espulsione del sottoscritto avvocato dalla Organizzazione Mondiale dei Testimoni di Geova, avvenuta illegalmente con Deliberazione del 3/7/2003 (310 processi contumaciali in soli 45 minuti!), erroneamente avallata dal Tribunale Fallimentare di Bari con Decreto 6-14/12/2004, ha aggravato in misura pressoché insuperabile i rapporti divenuti ingiustamente tesissimi con tutti i Testimoni di Geova e, in particolare, con i miei stessi parenti stretti (moglie e due figli Testimoni di Geova) e con tutti i miei amici di una vita, la quasi totalità, rientranti in tale cerchia sociale.
2.- Per effetto delle decisioni errate indicate al punto che precede, oltre ad essere pesantemente emarginato, il sottoscritto avvocato, in un crescendo preoccupante, è divenuto il destinatario per eccellenza di offese, ingiurie, perniciose calunnie e, sempre più spesso, vere e proprie minacce di morte (vedi, ad esempio, lettera anonima 28-29/9/07 e dichiarazione testimoniale a firma del dott. Luigi FALLACARA), tutte sistematicamente denunciate alle competenti Autorità Giudiziarie e Amministrative dello Stato.
3.- Con
Atto in data 29/12/2008, mio malgrado, sono stato costretto a rassegnare le “DIMISSIONI NON IRREVOCABILI DALL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BARI PER GRAVE INCOMPATIBILITA’ AMBIENTALE”.
4.- Per ragioni connesse allo smarrimento (occultamento volontario?), oltre che della Denuncia cautelativa 19/5/08 innanzi indicata, anche di una Denuncia penale sporta in data 4/11/2006 presso gli Uffici della Procura della Repubblica di Bari, a firma congiunta del sottoscritto avvocato e del Sig. Marco PICCIONI, figlio del Sig. Emo PICCIONI, 58 anni, ministro dei Testimoni di Geova con funzioni di “anziano” della congregazione locale di Borgomanero/No, misteriosamente sequestrato (e verosimilmente assassinato) per motivi religiosi la sera del 31/10/2005, il sottoscritto avvocato è stato “costretto” a chiedere la protezione della SAS-Squadra Anti Sette facente capo al Ministero degli Interni e, in particolare, alle Questure di Bari e di Torino ed a collaborare attivamente con dette Autorità nonché con organismi privati tipo “ANVEG - ASSOCIAZIONE NAZIONALE VITTIME ERRORI GIUDIZIARI” con sede in Venezia, “CENTRO STUDI EMO PICCIONI” con sede in Milano, Associazione Laica di Utilità Sociale denominata “SOCCORSO SPIRITUALE ONLUS” con sede in Torino.
Con Deliberazione 22/6/09 del Consiglio Direttivo, il sottoscritto avvocato è stato nominato referente per la Puglia dell’
ASSOCIAZIONE NAZIONALE VITTIME ERRORI GIUDIZIARI e, in tale nuova veste, ha dato rinnovato vigore a tutti i processi penali e civili ancora pendenti, innanzi indicati.
Verosimilmente, atteso l’inarrestabile intensificarsi, anche a mezzo Internet, delle gravissime minacce di mali ingiusti al sottoscritto ed ai propri familiari innocenti, è assai verosimile che, nel prossimo futuro, anche la decisione errata innanzi indicata,
“VERO POMO DELLA DISCORDIA” (Decreto 6-14/12/2004 emesso dalla Sezione Fallimentare del Tribunale di Bari) alla base di numerose controversie, civili e penali, tuttora pendenti dinanzi a molte Autorità Giudiziarie e Amministrative di Bari e di altre Città italiane, sarà oggetto di estesa discussione e approfondimento.
In tale ottica positiva, ricorrendone l’ estrema urgenza e necessità, previa intesa con il
dott. Antonio LAUDATI e con il suo Vice
dott. Pasquale DRAGO, venerdì 29/1/10, il sottoscritto avvocato, nella sua veste di Pubblico Ufficiale perché Curatore dei Fallimenti NUZZOLESE Giovanni e SdF SCALTRITO CRISTINA E TRAGNI DONATO, accompagnato dal fallito Tragni Donato e da suo figlio Tragni Nicola, per il più ad accertarsi, si è recato presso la Caserma della Guardia di Finanza sita in Bari, Piazza Mercantile, ed ivi ha sporto n. 2 dettagliate Denunce come da attestazioni che, in copia, si allegano alla presente Memoria difensiva.
CONCLUSIONI - Con riserva di meglio precisare i fatti e le circostanze evidenziate, previa astensione o, se necessario, ricusazione del dott. Enrico SCODITTI per i fatti innanzi indicati, il sottoscritto Curatore,
CHIEDE ESPRESSAMENTE
che il Presidente dott. Franco LUCAFO’, capo dell’ Ufficio, avochi a se le funzioni di Giudice Delegato dei Fallimenti n. 9714 SDF SCALTRITO - TRAGNI e n. 8956 NUZZOLESE GIOVANNI e, con l’ indispensabile ausilio degli Avv.ti Pierluigi CASARANO, Francesco SARACINO e Bruno AMENDOLITO, legali di fiducia delle due Curatele indicate (l’ avv. Amendolito, nonostante abbia esaurito da tempo il mandato che gli era stato affidato, è ancora in attesa di essere liquidato), dia le disposizioni aggiornate più opportune per la sollecita definizione degli stessi.
Con la consueta ampia disponibilità per ogni chiarimento e/o integrazione che, compatibilmente con i limiti imposti, si renderanno necessari o semplicemente opportuni.
Bari, 1 Febbraio 2010
Il Curatore Avv. Vito Pucci