Titti-79, 29.12.2017 16:59:
Quindi tu dovevi essere in qualche modo "disponibile" a ricevere la benevolenza dello spirito santo.
O quanto meno consapevole che poteva succedere qualcosa.
Magari avevi assistito ad altre preghiere carismatiche in precedenza, ma non era successo niente.
Come nel mio caso, ho avuto paura del buio da quando ho memoria, ma solo a 9 anni gli eventi sono confluiti tutti affinché la mia mente trovasse il modo per liberarsi!
Perché proprio a 9 anni? Perché proprio quel giorno? Perché proprio quel momento?
Se tu ti soffermi troppo su queste domande, cominci a vedere nel fatto accaduto cose trascendentali che in realtà non ci sono.
E' successo in quel momento perché è così che doveva andare. O semplicemente si sono trovati tutti gli elementi giusti al posto giusto! Come quando tutti i pianeti, nel loro disordinato girare intorno al sole, ognuno per i fatti suoi, ad un certo punto si ritrovano tutti allineati senza mettersi d'accordo sull'ora, minuto, secondo!
Avviene ciclicamente.
Ripeto la domanda di prima: ti sembra un'ipotesi così assurda, rispetto a quella che sia stato uno spirito di passaggio per intercessione di chissà chi...?
Titti.
Sì, che ero consapevole che poteva succedere qualcosa, e non era la mia prima preghiera, in altre preghiere sono venute altre cose.
Quando ho assistito alla prima preghiera ero andata lī solo per fare contenta una amica, mi ero rotto le scatole di un po' tutte le preghiere inquanto era circa un anno che ero fuori dai tdg.
Una ragazza ricevette preghiera con imposizione di mani, era seduta davanti nella panca con me, lei stava piangendo e tremando, ed io sentivo un grande benessere pace e brividi lunghi la schiena, pensai ma cosa piange a fare, e' così bella, quasi quasi mi faccio mettere le mani in testa anch'io,
un altra amica che stava seduto vicino a me, mi disse "io esco, non fa per me."
Dopo mi disse che a me si erano alzati tutti i capelli come se avessi ricevuta una scossa elettrica.
Per ritornare in preghiera ci hanno voluto una serie di interventi e aLtri 6 anni.
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)