Anche tra atei ci possono essere idee diverse e divergenti.
Guarda che io ho solo risposto alla tua domanda, eh?
Mi chiedevi se mi ritengo atea agnostica o atea gnostica. E ti ho risposto.
Poi che la mia idea non coincide con quella di Rain o di Max... non è una novità!
Ma non è neanche strano, le sfumature che si possono dare alle parole e al loro significato sono infinite. Soprattutto in questo settore.
Ma tu sai o non sai se Dio esiste? Questo ancora non capisco.
Questo è il pensiero di Rain, che comprendo e in un certo senso condivido anche.
Ma non è propriamente il mio... tutto qui.
Ok, allora comprendi pure perché mi definisco credente agnostica.
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)