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Perché mi riesce impossibile credere nell'esistenza di Dio - Di Luigi Tosti

Ultimo Aggiornamento: 25/12/2007 10:18
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18/12/2007 13:01
 
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Re:
Rainboy, 15/12/2007 21.04:


In tal caso, io personalmente non ci credo. Anche se chissà, non posso escludere che tu pensassi veramente di esserlo.



E' una scelta tua...se ti rinfranca il cuore (ops...scusa, la ragione) nessuno te la toglie. ;)



Invece ti interessa eccome. Trai piacere dal farti insultare, il tuo masochismo è molto evidente...



No, non mi interessa invece...non traggo piacere nel farmi insultare ma so che è il prezzo per chi cerca di portare un po' di luce dove c'è il buio affinchè chi si trova nel buio trovi un punto di riferimento.
Un prezzo alquanto leggero visto che chi ha in mano le redini di tutto non è chi insulta, ma chi...prima di noi...è stato insultato, percosso, flagellato e messo a morte su di una croce.



Cioè ti confronti da un punto di vista ideologico.



No, perchè non mi interessa assimilare ma fare la mia testimonianza. ;)



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RE x Maurif

Rain ti risponderà per quanto di sua pertinenza, io ti voglio solo dire che se quello che tu predicozzoli è "luce", sarà meglio metter mano alla costruzione di centrali elettriche!!!!! [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]

omega [SM=x1414848] [SM=x1414713] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]

[SM=x789055] con l'uccello a destra e con i suoi ultimi 23 cardinali

[SM=x1414702]



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Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

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Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


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18/12/2007 22:31
 
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In tal caso, io personalmente non ci credo. Anche se chissà, non posso escludere che tu pensassi veramente di esserlo.

E' una scelta tua...se ti rinfranca il cuore (ops...scusa, la ragione) nessuno te la toglie. ;)



Il cuore Mauri. Il cuore. Credi che per essere l'ateo che sono oggi, non abbia a mia volta deciso, quando fu il momento, di questionare le mie convinzioni da bravo agnostico?
Fra le cose che ho imparato da quell'esperienza, c'è anche la constatazione che un vero agnostico può forse diventare credente in una sola giornata, ma non è in una sola giornata bensì in anni di indottrinamento, che scopre di essere disposto a difendere a spada tratta ogni singola affermazione di un'istituzione come la Chiesa Cattolica Romana.

Quindi sì, io non credo che tu sia mai stato un vero agnostico; anche se mi sembra plausibile pensare che, oggi come oggi, da "vero cattolico" quale sei, per te sia ancora più gratificante pensare che la tua transizione sia stata tanto luminosa da rivoltare la tua anima in un sol colpo e senza condizionamenti, come il mestolo dei quattro salti in padella Findus.
Forse mi sbaglio, ma forse è una considerazione che merita qualche secondo del tuo tempo.


No, non mi interessa invece...non traggo piacere nel farmi insultare ma so che è il prezzo per chi cerca di portare un po' di luce dove c'è il buio affinchè chi si trova nel buio trovi un punto di riferimento.



Io ho evidenziato una tua tendenza masochista parlando non della tua giustificazione dottrinale, ma del tuo comportamento oggettivo. Tu trai piacere da una reazione irata e aggressiva anziché da una amichevole, non a caso ricerchi spasmodicamente gli utenti meno propensi a tollerarti; anche quando frequenti forum come SoSpi, la tua prima preoccupazione è rispondere puntualmente (e con perfetta consapevolezza dell'inutilità della tua risposta) alle ire di utenti come Paolo Cerini, Omega, Eureka. Quando il ritmo di tali discussioni diminuisce per motivi contingenti, ad esempio la reazione dell'amministratore, addirittura reagisci diminuendo la tua frequentazione di forum come quello di SoSpi (pieno di gente potenzialmente disposta a sentire la tua testimonianza) per venire a riprendere gli scontri qui su Apo, dove sai benissimo che non raccoglierai mai un nuovo seguace per la tua dottrina. Sembra quindi più gratificante per te l'essere insultato qui, che il trasmettere la tua gioia spirituale alla gente che potrebbe averne bisogno in altri forum destinati a quel target.

Oltre a interpretare questo atteggiamento come poco coerente con le intenzioni evangeliche, io sospetto che racchiuda una precisa componente sadomasochista ispiriata dal tuo particolare tipo di religiosità esasperata, che identifica il dolore inflitto dagli altri come portatore di salvezza ultraterrena e quindi componente da cui trarre gratificazione.

Come sempre, forse mi sbaglio, ma forse anche questo meriterebbe una certa considerazione.



[Modificato da Rainboy 18/12/2007 23:50]
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18/12/2007 22:39
 
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Re:
Rainboy, 18/12/2007 22.31:





In tal caso, io personalmente non ci credo. Anche se chissà, non posso escludere che tu pensassi veramente di esserlo.

E' una scelta tua...se ti rinfranca il cuore (ops...scusa, la ragione) nessuno te la toglie. ;)



Il cuore Mauri. Il cuore. Credi che per essere l'ateo che sono oggi, non abbia a mia volta deciso, quando fu il momento, di questionare le mie convinzioni da bravo agnostico?
Fra le cose che ho imparato da quell'esperienza, c'è anche la constatazione che un vero agnostico può forse diventare credente in una sola giornata, ma non è in una sola giornata bensì in anni di indottrinamento, che scopre di essere disposto a difendere a spada tratta ogni singola affermazione di un'istituzione come la Chiesa Cattolica Romana.

Quindi sì, io non credo che tu sia mai stato un vero agnostico; anche se mi sembra plausibile pensare che, oggi come oggi, da "vero cattolico" quale sei, per te sia ancora più gratificante pensare che la tua transizione sia stata tanto luminosa da rivoltare la tua anima in un sol colpo e senza condizionamenti, come il mestolo dei quattro salti in padella Findus.
Forse mi sbaglio, ma forse è una considerazione che merita qualche secondo del tuo tempo.


No, non mi interessa invece...non traggo piacere nel farmi insultare ma so che è il prezzo per chi cerca di portare un po' di luce dove c'è il buio affinchè chi si trova nel buio trovi un punto di riferimento.



Io ho evidenziato una tua tendenza masochista parlando non della tua giustificazione dottrinale, ma del tuo comportamento oggettivo. Tu trai piacere da una reazione irata e aggressiva anziché da una amichevole, non a caso ricerchi spasmodicamente gli utenti meno propensi a tollerarti; anche quando frequenti forum come SoSpi, la tua prima preoccupazione è rispondere puntualmente (e con perfetta consapevolezza dell'inutilità della tua risposta) alle ire di utenti come Paolo Cerini, Omega, Eureka. Quando il ritmo di tali discussioni diminuisce per motivi contingenti, ad esempio la reazione dell'amministratore, addirittura reagisci diminuendo la tua frequentazione di forum come quello di SoSpi (pieno di gente potenzialmente disposta a sentire la tua testimonianza) per venire a riprendere gli scontri qui su Apo, dove sai benissimo che non raccoglierai mai un nuovo seguace per la tua dottrina. Sembra quindi più gratificante per te l'essere insultato qui, che il trasmettere la tua gioia spirituale alla gente che potrebbe averne bisogno in altri forum destinati a quel target.

Oltre a interpretare questo atteggiamento come poco coerente con le intenzioni evangeliche, io sospetto che racchiuda una precisa componente sadomasochista ispiriata dal tuo particolare tipo di religiosità esasperata, che identifica il dolore inflitto dagli altri come portatore di salvezza ultraterrena e quindi componente da cui trarre gratificazione.

Come sempre, forse mi sbaglio, ma forse anche questo meriterebbe una certa considerazione.




Grande Rain [SM=g27811]

Mi associo [SM=x789053]

La Madre Badessa [SM=x789056]


[Modificato da Rainboy 18/12/2007 23:52]



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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Le religioni dividono. L'ateismo unisce


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18/12/2007 22:50
 
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Re: Re:
kelly70, 18/12/2007 22.39:



Grande Rain [SM=g27811]

Mi associo [SM=x789053]

La Madre Badessa [SM=x789056]





Che c'entra,mi associo anch'io,solo che io avevo visto e dato consiglio sulla questione elettrica!!!! [SM=x789048] [SM=x789048] [SM=x789049] [SM=x789049]

omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]





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19/12/2007 00:57
 
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Re:
Rainboy, 18/12/2007 22.31:



Il cuore Mauri. Il cuore. Credi che per essere l'ateo che sono oggi, non abbia a mia volta deciso, quando fu il momento, di questionare le mie convinzioni da bravo agnostico?
Fra le cose che ho imparato da quell'esperienza, c'è anche la constatazione che un vero agnostico può forse diventare credente in una sola giornata, ma non è in una sola giornata bensì in anni di indottrinamento, che scopre di essere disposto a difendere a spada tratta ogni singola affermazione di un'istituzione come la Chiesa Cattolica Romana.



E' una tua personale opinione perchè secondo la tua personale opinione essere credente è diverso dall'essere cristiano cattolico.
Io capisco la tua posizione perchè è una posizione di qualcuno che è in avversità nei confronti della Chiesa cattolica.

Il cammino che porta ad avere fede nella Chiesa è il medesimo che porta ad avere fede nelle Sacre Scritture come "scritture ispirate"...
Infatti le due cose non possono essere separate poichè il Nuovo Testamento è la testimonianza della Chiesa.

Mi citi dei presunti "anni di indottrinamento" ma non ne ho mai fatto esperienza.
Ho fatto 26 anni di starmene il più lontano possibile dalla chiesa e dall'oratorio.
Quello che mi ricordo del catechismo è un ritiro spirituale per la Cresima nella quale ci avevano dato dei rosari fosforescenti e noi di notte ci divertivamo a farli roteare, a lanciarceli addosso o a fare finta che fossero piste d'atterraggio in minatura... [SM=g27828]
Appena cresimato...addio! Chi si è visto si è visto... [SM=g27824]

Come ti ho detto, poi, il cuore non centra nulla...come non centrano nulla i sentimenti, tantomeno la ragione.
Uno ci può mettere tutto il cuore dinnanzi a Gesù.
Si può mettere tutto il giorno a pensare al suo sacrificio cercando di commuoversi...
Può mettersi a pensare e a cercare Dio ovunque...

Ma se Lui non si rivela, NON C'E' STORIA.
Non ci sono dubbi agnostici che tengano... [SM=g27817]
Sai quanto ho fatto io di dubbi agnostici? In bilico fra l'oblio di un disperato annichilimento nel buio e nel nulla...e la fioca speranza in un disegno ed in uno scopo della mia esistenza personale?

Cavolate...ghirigori della mente.
Se Colui che è là in alto non scende un attimo al piano terra, non c'è nulla da fare.



Quindi sì, io non credo che tu sia mai stato un vero agnostico; anche se mi sembra plausibile pensare che, oggi come oggi, da "vero cattolico" quale sei, per te sia ancora più gratificante pensare che la tua transizione sia stata tanto luminosa da rivoltare la tua anima in un sol colpo e senza condizionamenti, come il mestolo dei quattro salti in padella Findus.
Forse mi sbaglio, ma forse è una considerazione che merita qualche secondo del tuo tempo.




Non mi sembra di aver parlato di "ribaltamento in un solo colpo"...ne ho parlato come una presa di coscienza progressiva che ha poi raggiunto un apogeo.
Tale apogeo è stata un'esperienza che va oltre il naturale.

E' comico pensare all'esperienza di Andrè Frossard perchè la sua, invece, è stata proprio una transizione tanto luminosa da rivoltare la sua anima in un solo colpo...E mi viene in mente che cosa rispondeva a chi gli diceva "Se tu fossi entrato in una moschea saresti diventato mussulmano...o in una pagoda saresti diventato buddista".
Lui gli rispondeva ironicamente che a volte gli capitava di entrare in una stazione ma di non diventare un treno.... [SM=x789052]

La mia non è stata proprio una "folgorazione" così netta...dal buio alla luce come fu la sua.

Anche io, nei tuoi panni, penserei ai condizionamenti ed all'autosuggestione...è logico.
Dal mio punto di vista posso dire di aver trovato l'unica certezza concreta nella mia vita in quell'esperienza.
Il resto, in confronto e relativamente a tale esperienza (compresa la concretezza e pienezza del momento presente nel quale ti scrivo), è paragonabile ad un sogno.

Ma, come ti ho già detto, al tuo posto anche io penserei che il mio interlocutore si sia lasciato autosuggestionare.
Infondo è importante che sia così, queste esperienze sono la conoscenza intima fra due persone: fra la creatura ed il Creatore.
Sono Dio che si rivela alla sua creatura.
E' qualcosa di molto personale...ed al di fuori delle esperienze condivisibili e quindi comunicabili.

Frossard è riuscito a comunicarmela benissimo esclusivamente perchè anche io l'ho fatta.
Sono sicuro che se la legge chi non l'ha fatta, non sa minimamente di che cosa sta parlando. [SM=g27827]

Comunque ti ringrazio di darmi occasione di riviverla nella mia mente.



Io ho evidenziato una tua tendenza masochista parlando non della tua giustificazione dottrinale, ma del tuo comportamento oggettivo. Tu trai piacere da una reazione irata e aggressiva anziché da una amichevole, non a caso ricerchi spasmodicamente gli utenti meno propensi a tollerarti; anche quando frequenti forum come SoSpi, la tua prima preoccupazione è rispondere puntualmente (e con perfetta consapevolezza dell'inutilità della tua risposta) alle ire di utenti come Paolo Cerini, Omega, Eureka. Quando il ritmo di tali discussioni diminuisce per motivi contingenti, ad esempio la reazione dell'amministratore, addirittura reagisci diminuendo la tua frequentazione di forum come quello di SoSpi (pieno di gente potenzialmente disposta a sentire la tua testimonianza) per venire a riprendere gli scontri qui su Apo, dove sai benissimo che non raccoglierai mai un nuovo seguace per la tua dottrina. Sembra quindi più gratificante per te l'essere insultato qui, che il trasmettere la tua gioia spirituale alla gente che potrebbe averne bisogno in altri forum destinati a quel target.



In realtà mi sono reso conto che è importante portare un po' di luce laddove manca...
Salare un po' quelle pietanze che sono insipide (sia chiaro...è importante il sale come è importante la pietanza con tutti gli elementi che la compongono!).
Pertanto un pizzico di sale cerco di metterlo ovunque la pietanza ne è troppo carente.

SoSpi ne ha ricevuta già abbastanza, ogni tanto la richiamo un po'...
Adesso sto scrivendo su due forum di esoterismo...
A volte scrivo su convivium...
Evito i forum cattolici per ovvie ragioni, inutile portare il sale, la luce, il lievito dove c'è già.

Non sono masochista ma, semplicemente, laddove vedo attaccata la verità, intervengo.
Per questo motivo suscito una reazione.




Oltre a interpretare questo atteggiamento come poco coerente con le intenzioni evangeliche, io sospetto che racchiuda una precisa componente sadomasochista ispiriata dal tuo particolare tipo di religiosità esasperata, che identifica il dolore inflitto dagli altri come portatore di salvezza ultraterrena e quindi componente da cui trarre gratificazione.

Come sempre, forse mi sbaglio, ma forse anche questo meriterebbe una certa considerazione.



Scusa se mi permetto di sottovalutare la tua conoscenza teologica sia delle "intenzioni evangeliche" come pure del concetto di dolore e di salvezza...come pure di sorvolare per non andare OT.

Quello che però non consideri è quanto queste discussioni...anzi spesso "scontri", mi diano anche l'occasione di approfondire gli elementi della mia fede.
Si toccano punti che, normalmente, non avrei mai l'occasione di toccare.

Per me è molto importante poichè oltre a capire che vi è confutazione per ogni attacco contro la dottrina in cui credo, trovo elementi per anticipare ogni attacco alla fede cristiana.

Fai conto che sono catechista degli adolescenti (4a sup) e spesso l'indottrinamento anticlericale che subiscono (di solito a scuola) lo devo fronteggiare io.
Con voi come avversari che mi tenete "allenato", fatico sempre di meno...prima che abbiano finito di riportare l'ennesimo attacco anticlericale ho già risposto. [SM=g27828]

In unione a questo, volenti o nolenti,voi (o chi per voi) sentite le argomentazioni e le confutazioni che vi porto.
Potrete scansarle, deriderle, fingere di ignorarle...ma è comunque luce che illumina il buio.
Se non per voi per chi capita dentro e si legge le discussioni.

Per quanto riguarda gli insulti, ecc...ormai ci ho fatto il callo.
Prima magari facevo fatica, oramai è un bel po' che scrivo e quindi sono cosciente che quando un mio interlocutore arriva agli insulti è perchè è alla frutta.
E' come se mi dicesse: "guarda...non ho più argomentazioni, sono al capolinea".

Può sembrare "sadico"? Alla luce della verità no...la verità a volte fa male, ma rende liberi (veramente! non come insegna UAAR!). [SM=g27829]

Notte!
Mauri
[SM=x1420282]

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19/12/2007 02:48
 
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E' una tua personale opinione perchè secondo la tua personale opinione essere credente è diverso dall'essere cristiano cattolico.
Io capisco la tua posizione perchè è una posizione di qualcuno che è in avversità nei confronti della Chiesa cattolica.



Va bene, io sono parziale. Ma ci sono tanti credenti che non sono cattolici, fosse anche solo per citare i protestanti o gli ortodossi... per non parlare di persone "speciali" che possono solo definirsi credenti senza alcun altro aggettivo, come Omega o Eureka.
Questo per dirti che il tuo punto di vista dovrebbe ammettere una maggior pluralità... puoi avere una determinata concezione del contenuto dei sacri testi o del significato della Chiesa o perfino delle intenzioni di Dio, ma proprio in base ai suoi insegnamenti che riconosci, TU come persona non hai nulla di intrinsecamente superiore a un'altro umano su questa terra, giusto? Perché allora questa decisione ferrea e inappellabile di limitarti a testimoniare, anziché di accettare un confronto ideologico?
Perché scrivere che l'eutanasia è per forza immorale, che la coppia gay è per forza contro natura, etc. etc.
Se ti stessi confrontando, in realtà, con una persona che ha avuto un'esperienza analoga alla tua ma l'ha interpretata in un altro modo, magari proprio perché era diversa da te?

Guarda, passi (e mi sto rovinando) il confronto con noi poveri atei e agnostici, ai quali Dio non si è rivelato... ma con altri credenti, non può davvero esserci un dialogo REALE, un dialogo fatto di puro scambio e di vera messa in discussione dei propri e altrui valori, anziché di sola testimonianza? Davvero non daresti seria considerazione ascoltando un credente, magari uno che a suo tempo giocava anche lui con il rosario fosforescente e che in un certo periodo di incertezze della sua vita, un giorno ha avuto anche lui la sua illuminazione... se questa persona ti dicesse che conosce bene la Bibbia e che (esempio) ritiene errato avere un motivo aprioristico per rifiutare il diritto all'eutanasia, che bisognerebbe essere più cauti e non ardire pronunciarsi con tanta foga...
Non avrebbe per te un peso reale? Non sarebbe possibile un confronto dove sinceramente accetti di riesaminare le tue convinzioni?



Mi citi dei presunti "anni di indottrinamento" ma non ne ho mai fatto esperienza.
Ho fatto 26 anni di starmene il più lontano possibile dalla chiesa e dall'oratorio.
Quello che mi ricordo del catechismo è un ritiro spirituale per la Cresima nella quale ci avevano dato dei rosari fosforescenti e noi di notte ci divertivamo a farli roteare, a lanciarceli addosso o a fare finta che fossero piste d'atterraggio in minatura...



Non volevo sottintendere malignamente che tu stessi mentendo nel tuo racconto, bensì che stessi omettendo una lunga fase di lettura, istruzione e acquisizione unilaterale di valori morali e materiali. Non farmi tirare a indovinare, visto che non lo posso certo sapere, ma ci sarà pur stata, no?
Oggi mi dici che sei catechista, e scommetto da come ti sento spesso parlare, che sei un catechista più istruito sul catechismo della media ... magari anche più convincente.
Non sei mica nato con queste conoscenze, giusto?


Come ti ho detto, poi, il cuore non centra nulla...come non centrano nulla i sentimenti, tantomeno la ragione.
Uno ci può mettere tutto il cuore dinnanzi a Gesù.
Si può mettere tutto il giorno a pensare al suo sacrificio cercando di commuoversi...
Può mettersi a pensare e a cercare Dio ovunque...

Ma se Lui non si rivela, NON C'E' STORIA.
Non ci sono dubbi agnostici che tengano...
Sai quanto ho fatto io di dubbi agnostici? In bilico fra l'oblio di un disperato annichilimento nel buio e nel nulla...e la fioca speranza in un disegno ed in uno scopo della mia esistenza personale?



Adesso per favore, fai molta attenzione.
La replica che mi hai appena scritto mi sembra molto sincera, e voglio quindi mettere in evidenza un punto fondamentale che hai detto:

Sai quanto ho fatto io di dubbi agnostici? In bilico fra l'oblio di un disperato annichilimento nel buio e nel nulla...

...ma è per questo, che ti dico (e ti ripeto!) che tu non eri un vero agnostico. E' per questo! Perché tu hai vissuto la tua condizione di agnostico come una SOFFERENZA, come un'insicurezza: forse fino a un certo punto della tua vita, la fede non riuscivi ad esprimerla, forse non l'avevi... ma in ogni caso TI SERVIVA. Era parte di te, un bisogno che alla fine è uscito fuori.
Quella comprensione è stata la tua esperienza, la tua profonda verità personale. Ma devi smettere di pensare, come substrato di tutti i tuoi ragionamenti, che un ateo o un agnostico si sia PERSO UN DONO per il fatto di non essere credente: non è affatto così! Un ateo o un agnostico è una persona che durante la propria maturazione spirituale, ha scoperto che non aveva bisogno della fede perché si è reso conto che si trovava in pace con sé stesso, non credendo, esattamente come tu hai compreso di aver trovato la tua pace interiore quando hai avuto la tua illuminazione.
Forse quell'individuo non ha trovato un dio, ma c'è qualcosa in lui che gli trasmette ugualmente la pienezza vitale di cui ha bisogno.

E' per questo, che quando parli con noi utenti di Apocalisse mi piacerebbe tanto che tu manifestassi non soltanto un rispetto per la persona, ma soprattutto un rispetto per la verità soggettiva che quella persona esprime! Ti ho già detto che nessuno qui si arrabbierebbe mai con te per il fatto che "sei cattolico", tra l'altro l'idea mi fa ridere solo a pensarci, tutti gli atei italiani vivono immersi in una costante marea di cattolici e credenti di tutte le risme, se non avessero imparato a tollerare e accettare questa diversità di vedute ora sarebbero tutti per strada con un mitra a fare stragi [SM=g27828]

Mi sei sempre sembrato troppo intelligente per essere il tipo che ripete in modo ossessivo che cosa è giusto e che cosa è sbagliato, il tipo che ha sempre le idee chiare perché o la Bibbia o la Chiesa Cattolica o il Papa hanno già trattato l'argomento, hanno espresso la propria posizione e quella posizione è dunque la Verità.
Invece, con mio stupore e disappunto, è da che ti conosco che vedo la tua scelta, consapevole e reiterata, di adottare questo ruolo e questo comportamento.
Davvero è la tua natura di fondo? Davvero non può esserci niente altro che questo? Davvero la tua sintonia con questa istituzione, quest'uomo e questo Verbo è così "perfetta" che non ci può essere posto per nient'altro?!



Anche io, nei tuoi panni, penserei ai condizionamenti ed all'autosuggestione...è logico.
Dal mio punto di vista posso dire di aver trovato l'unica certezza concreta nella mia vita in quell'esperienza.
Il resto, in confronto e relativamente a tale esperienza (compresa la concretezza e pienezza del momento presente nel quale ti scrivo), è paragonabile ad un sogno.



A scanso di equivoci, ti prego di non fraintendere i miei dubbi sull'indottrinamento e l'autosuggestione, con un disrispetto verso la tua esperienza spirituale.
Sono due questioni del tutto diverse. Il mio conflitto con i paradigmi cattolici, oltre che evidente, ha radici probabilmente insanabili; ma al contrario, io rispetto profondamente il tipo di rivelazioni che portano le persone in cerca di sé stesse a una conversione religiosa. Si tratta dello stesso genere di rispetto che riservo ai misteri irrisolti... e poiché sono ateo e mi sento tale, si tratta di esperienze che forse non farò mai.
Ma così come io rispetto la genuina spiritualità dei credenti laddove questa si manifesti, mi piacerebbe molto che i credenti cattolici, soprattutto le persone che dovrebbero avere i neuroni per capire questa realtà, gente come TE, non come la vecchietta che va a messa e ripete il rosario a memoria, ricambiassero mutualmente il favore accettando l'idea che gli atei sono a loro volta illuminati da una propria morale interiore, da un'etica sensata, non da un rimpiazzo economico SOSTITUTIVO alla versione deluxe che Dio avrebbe concesso a coloro che hanno la fede in lui. Per quanto una verità possa essere assoluta nella testa di chi crede in una religione rivelata, nella tua testa per esempio, non c'è pensiero individuale che contenga tutta la verità di questo mondo e in ogni caso non penso proprio che in esso ci sia qualcosa, neanche la Bibbia, che contenga l'essenza manifesta e onnicomprensiva del volere di Dio.
Ragion per cui agire ammettendo la relatività del proprio giudizio e accettare l'idea che possa esserci verità anche (anche, non soltanto) nelle opinioni etiche altrui, è indice di saggezza, non di perdizione.
[Modificato da Rainboy 20/12/2007 00:10]
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Re x Maurif

Innanzi tutto quoto ciò che ha detto Rain in più vorrei farti notare che ti sei autonominato clavigero e giudice dei penseri del web!!!!
Pensa piuttosto di essere un granello di sabbia che il vento di dottrina di una Azienda commercial-religiosa ha portato da un'altra parte!!!! Pensaci!!!!!


omega [SM=g27825] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x1414848]



O=============O===========O

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Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

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Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


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20/12/2007 21:05
 
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Rainboy, 19/12/2007 2.48:


Va bene, io sono parziale. Ma ci sono tanti credenti che non sono cattolici, fosse anche solo citare i protestanti o gli ortodossi... per non parlare di persone "speciali" che possono solo definirsi credenti senza alcun altro aggettivo, come Omega o Eureka.
Questo per dirti che il tuo punto di vista dovrebbe ammettere una maggior pluralità... puoi avere una determinata concezione del contenuto dei sacri testi o del significato della Chiesa o perfino delle intenzioni di Dio, ma proprio in base ai suoi insegnamenti che riconosci, TU come persona non hai nulla di intrinsecamente superiore a un'altro umano su questa terra, giusto? Perché allora questa decisione ferrea e inappellabile di limitarti a testimoniare, anziché di accettare un confronto ideologico?
Perché scrivere che l'eutanasia è per forza immorale, che la coppia gay è per forza contro natura, etc. etc.
Se ti stessi confrontando, in realtà, con una persona che ha avuto un'esperienza analoga alla tua ma l'ha interpretata in un altro modo, magari proprio perché era diversa da te?

Guarda, passi (e mi sto rovinando) il confronto con noi poveri atei e agnostici, ai quali Dio non si è rivelato... ma con altri credenti, non può davvero esserci un dialogo REALE, un dialogo fatto di puro scambio e di vera messa in discussione dei propri e altrui valori, anziché di sola testimonianza? Davvero non daresti seria considerazione ascoltando un credente, magari uno che a suo tempo giocava anche lui con il rosario fosforescente e che in un certo periodo di incertezze della sua vita, un giorno ha avuto anche lui la sua illuminazione... se questa persona ti dicesse che conosce bene la Bibbia e che (esempio) ritiene errato avere un motivo aprioristico per rifiutare il diritto all'eutanasia, che bisognerebbe essere più cauti e non ardire pronunciarsi con tanta foga...
Non avrebbe per te un peso reale? Non sarebbe possibile un confronto dove sinceramente accetti di riesaminare le tue convinzioni?



Probabilmente non mi sono spiegato bene, non ti ho detto che ci può essere solo una fede...
Ho detto che non è così inconcepibile come hai cercato di affermare, l'avere "fede cristiana cattolica".
Anzi, è una cosa alquanto verosimile e pure molto coerente.

E ci mancherebbe anche che io, in quanto essere umano, abbia qualcosa di più degli altri...
Per questo motivo io non ho parlato di mie qualità superiori, ma di una grazia ricevuta.
Di norma, poi, questa grazia segue una logica molto semplice: dove abbonda il peccato sovrabbonda la grazia.
Quindi, probabilmente, io sono cristiano cattolico perchè avevo più bisogno di grazia rispetto ad altri.

Per quanto riguarda la testimonianza, io non devo portare un mio ragionamento o una mia proposta.
Non devo vendere proprio niente.
Sono testimone di qualcosa e ne porto testimonianza.

Tutto quanto riguarda, invece, il magistero della Chiesa, normalmente è rivolto a chi crede...non a chi non crede.
Ho già parlato della "morale della maggioranza" e dell'abbaglio dell'uomo che si vuol sedere sullo scranno di giudice delle proprie azioni.

Io non mi tolgo dal discorso se se ne parla, ma i presupposti sono quelli che ho già citato:
L'uomo non ha la lungimiranza e la conoscenza necessaria per giudicare da se ciò che è bene e ciò che è male.
E' esattamente il contenuto teologico del peccato originale.

Relativamente a chi è credente e chi non lo è, ciascuno è al suo punto del suo personale cammino spirituale...non c'è chi è superiore o chi è inferiore.
La prova da superare è la stessa...chi è in deficit è maggiormente aiutato, chi è più in vantaggio...se da da fare a secondo del vantaggio che ha.
Il confronto fintantochè è costruttivo è il benvenuto, quando si tratta di un bombardamento reciproco da parte di due posizioni arroccate sulla difensiva, a chi può giovare?
Rispondo solo per evidenziarne l'inutilità...alla fine sono sempre le stesse bordate e le medesime confutazioni.

Per chi è cristiano cattolico non esiste una democrazia magisteriale e teologica.
Per noi la Chiesa ha i suoi pastori e, relativamente alle questioni di fede e di morale, vige la regola:

"Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi...".

La fede in Gesù Cristo è la fiducia stessa nella sua Chiesa e nei suoi pastori il primo dei quali è il papa, successore di Pietro.

Non è tanto difficile da capire:
Per noi è Dio, lo Spirito Santo, che guida l'uomo, attraverso i pastori della sua Chiesa, su queste questioni relative alla fede ed alla morale.

La mia fede passa per la Chiesa, perchè è la Chiesa che mi testimonia Gesù Cristo che è Dio. Ed è Gesù che è a capo di essa e lo Spirito di verità la guida.

Per te, per voi è questione di "punti di vista"...la cui maggioranza stabilisce una morale.
Per noi l'uomo non è in grado di guidarsi da solo perchè gli manca spesso la lungimiranza per farlo.


Io sono convinto che chi è cristiano ed ha avuto esperienze come la mia, ha fatto un'esperienza vera.
Ma le cose non cambiano perchè la pecora non guida un'altra pecora.
Come ha scritto San Paolo non tutti sono apostoli, non tutti sono profeti, ecc...
Il Signore ha posto alcuni come apostoli nella Chiesa, altri come maestri, altri come profeti...e tutto questo per edificazione dell'unico corpo mistico di Cristo che è la sua Chiesa.

Quindi, perchè dovrei farmi convincere da una pecora ad abbandonare il pastore?




Non volevo sottintendere malignamente che tu stessi mentendo nel tuo racconto, bensì che stessi omettendo una lunga fase di lettura, istruzione e acquisizione unilaterale di valori morali e materiali. Non farmi tirare a indovinare, visto che non lo posso certo sapere, ma ci sarà pur stata, no?
Oggi mi dici che sei catechista, e scommetto da come ti sento spesso parlare, che sei un catechista più istruito sul catechismo della media ... magari anche più convincente.
Non sei mica nato con queste conoscenze, giusto?




Sono seguite a quell'esperienza.
Prima non ho mai saputo niente della dottrina cristiana (nb: ho detto cristiana senza scendere nello specifico a quella cattolica).
E non mi è mai interessata...anzi.
L'ho sempre vista come qualcosa di debole ed antiquato.

La mia dottrina era: automobili, ragazze, amici, musica, divertimento, schivare la noia nei periodi nei quali c'era...ecc..
In poche parole: spremere quanto più vita e felicità potevo, sempre nei limiti della legalità e del buon costume.

Se intendi fare riferimento a questo "buon costume" con le tue affermazioni...allora ti premetto che già di carattere, a parte la mia impulsività, non sono mai stato particolarmente propenso allo sballo smodato.
Una sorta di "limiti" ce li avevo...giusto quelli imposti dalla mia timidezza, dal desiderio di evitare figuracce, di stare male fisicamente e di salute, ecc.

Non mi sembra di aver vissuto in una maniera "fuori dalla norma".


Adesso per favore, fai molta attenzione.
La replica che mi hai appena scritto mi sembra molto sincera, e voglio quindi mettere in evidenza un punto fondamentale che hai detto:

Sai quanto ho fatto io di dubbi agnostici? In bilico fra l'oblio di un disperato annichilimento nel buio e nel nulla...

...ma è per questo, che ti dico (e ti ripeto!) che tu non eri un vero agnostico. E' per questo! Perché tu hai vissuto la tua condizione di agnostico come una SOFFERENZA, come un'insicurezza: forse fino a un certo punto della tua vita, la fede non riuscivi ad esprimerla, forse non l'avevi... ma in ogni caso TI SERVIVA. Era parte di te, un bisogno che alla fine è uscito fuori.
Quella comprensione è stata la tua esperienza, la tua profonda verità personale. Ma devi smettere di pensare, come substrato di tutti i tuoi ragionamenti, che un ateo o un agnostico si sia PERSO UN DONO per il fatto di non essere credente: non è affatto così! Un ateo o un agnostico è una persona che durante la propria maturazione spirituale, ha scoperto che non aveva bisogno della fede perché si è reso conto che si trovava in pace con sé stesso, non credendo, esattamente come tu hai compreso di aver trovato la tua pace interiore quando hai avuto la tua illuminazione.
Forse quell'individuo non ha trovato un dio, ma c'è qualcosa in lui che gli trasmette ugualmente la pienezza vitale di cui ha bisogno.

E' per questo, che quando parli con noi utenti di Apocalisse mi piacerebbe tanto che tu manifestassi non soltanto un rispetto per la persona, ma soprattutto un rispetto per la verità soggettiva che quella persona esprime! Ti ho già detto che nessuno qui si arrabbierebbe mai con te per il fatto che "sei cattolico", tra l'altro l'idea mi fa ridere solo a pensarci, tutti gli atei italiani vivono immersi in una costante marea di cattolici e credenti di tutte le risme, se non avessero imparato a tollerare e accettare questa diversità di vedute ora sarebbero tutti per strada con un mitra a fare stragi

Mi sei sempre sembrato troppo intelligente per essere il tipo che ripete in modo ossessivo che cosa è giusto e che cosa è sbagliato, il tipo che ha sempre le idee chiare perché o la Bibbia o la Chiesa Cattolica o il Papa hanno già trattato l'argomento, hanno espresso la propria posizione e quella posizione è dunque la Verità.
Invece, con mio stupore e disappunto, è da che ti conosco che vedo la tua scelta, consapevole e reiterata, di adottare questo ruolo e questo comportamento.
Davvero è la tua natura di fondo? Davvero non può esserci niente altro che questo? Davvero la tua sintonia con questa istituzione, quest'uomo e questo Verbo è così "perfetta" che non ci può essere posto per nient'altro?!



Permettimi di non essere d'accordo.
Cito da Wikipedia:

L'agnosticismo (dal greco a-gnothein let. non sapere) è una posizione concettuale in cui si sospende il giudizio rispetto ad un problema poiché non se ne ha (o non se ne può avere) sufficiente conoscenza.

L'agnostico afferma cioè di non sapere la risposta, oppure afferma che non è umanamente conoscibile una risposta, e che per questo non può esprimersi in modo certo sul problema esposto. Questa posizione è solitamente assunta rispetto al problema della conoscenza di Dio, ma può anche riguardare l'etica, la politica o la società.

Si suole distinguere, riguardo alle persone non credenti in una religione, tra ateismo e agnosticisimo. La differenza sta nel fatto che, mentre l'agnostico afferma semplicemente l'impossibilità di conoscere la verità sull'esistenza di Dio e sulla sua volontà, l'ateo, al contrario, afferma con certezza che non esiste alcun Dio.

In pratica la posizione "agnostica" deriva dallo scetticismo che praticava una simile, ma più radicale, sospensione del giudizio nell'epistemologia, ritenendo tutta la conoscenza umana sempre dubitabile e perfettibile.

Gli agnostici non sono necessariamente indifferenti al problema della fede e all'attività spirituale o religiosa. In pratica molti di coloro che stanno attivamente cercando una fede o sono in dubbio, hanno sostanzialmente una posizione agnostica, paragonabile al dubbio metodologico nella filosofia.



L'agnosticismo che ho vissuto io non era una vera e propria condizione di SOFFERENZA, quanto una condizione di RICERCA e per questo di INSTABILITA' (e la stabilità non la trova nemmeno chi ha già la fede!).
Non credere che avere la fede corrisponda ad una posizione STABILE...non ci si converte una volta sola, la vita di chi crede è un cammino di conversione ininterrotto.

La condizione che hai descritto tu è più ATEA che agnostica.

In ogni caso il DONO della fede se e quando è dato è PER UN'ELEZIONE.
Cioè ha uno scopo.
E' come essere chiamati dal un padrone a lavorare per lui.
Non è un godimento psico-intellettuale al quale il cristiano cerca di far approdare tutti.
E' un essere aruolati, da parte di qualcuno, a far parte di coloro che devono portare la testimonianza del messaggio di Gesù Cristo che è Dio.

E tale messaggio lo si può portare in molte maniere...a volte sono più tollerate, a volte meno.
Quello che però è insindacabile, da parte di chi è cristiano, è che portano sempre frutto laddove la terra è buona o diventerà buona a suo tempo.

Siccome so qual'è la vostra posizione, so che posso permettermi anche di fare le mie provocazioni.
E so che tali provocazioni non sono affatto una mancanza di rispetto nei vostri confronti percui non mi pongo limiti così come non ve ne ponete voi. ;)

Riguardo al mio aderire alla dottrina cattolica ed alla Parola di Dio, io non ho i mezzi per poter esprimere e trasmettere il motivo di fede che mi fa vedere così chiaro in tal senso.
Te la metto davanti anche questa come una provocazione poichè questa è la verità nella quale credo.
E credimi che è da un bel po' di tempo che metto alla prova ogni punto della teologia cattolica senza trovare segni di cedimento.

L'esperienza che ho vissuto aveva caratteristiche sovrannaturali, lo so perchè quello che ho conosciuto, l'ho conosciuto concretamente e di una concretezza che ha chiamato in causa la mia persona nella sua completezza.
E tale conoscenza mi ha portato incontrovertibilmente a Gesù Cristo ed alla Parola di Dio.
La Parola di Dio mi ha portato incontrovertibilmente alla Chiesa ed al papa.

Una logica schematica e ferrea che non lascia scampo a dubbi e ad alternative poichè la traccia di quell'esperienza la riesco a vedere esclusivamente lì.




A scanso di equivoci, ti prego di non fraintendere i miei dubbi sull'indottrinamento e l'autosuggestione, con un disrispetto verso la tua esperienza spirituale.
Sono due questioni del tutto diverse. Il mio conflitto con i paradigmi cattolici, oltre che evidente, ha radici probabilmente insanabili; ma al contrario, io rispetto profondamente il tipo di rivelazioni che portano le persone in cerca di sé stesse a una conversione religiosa. Si tratta dello stesso genere di rispetto che riservo ai misteri irrisolti... e poiché sono ateo e mi sento tale, si tratta di esperienze che forse non farò mai.
Ma così come io rispetto la genuina spiritualità dei credenti laddove questa si manifesti, mi piacerebbe molto che i credenti cattolici, soprattutto le persone che dovrebbero avere i neuroni per capire questa realtà, gente come TE, non come la vecchietta che va a messa e ripete il rosario a memoria, ricambiassero mutualmente il favore accettando l'idea che gli atei sono a loro volta illuminati da una propria morale interiore, da un'etica sensata, non da un rimpiazzo economico SOSTITUTIVO alla versione deluxe che Dio avrebbe concesso a coloro che hanno la fede in lui. Per quanto una verità possa essere assoluta nella testa di chi crede in una religione rivelata, nella tua testa per esempio, non c'è pensiero individuale che contenga tutta la verità di questo mondo e in ogni caso non penso proprio che in esso ci sia qualcosa, neanche la Bibbia, che contenga l'essenza manifesta e onnicomprensiva del volere di Dio.
Ragion per cui agire ammettendo la relatività del proprio giudizio e accettare l'idea che possa esserci verità anche (anche, non soltanto) nelle opinioni etiche altrui, è indice di saggezza, non di perdizione.




Mai dire mai...guarda Frossard... [SM=g27828]
A parte questo, secondo me chi ha veramente chiare le cose sono proprio quelle vecchiette che dicono il Rosario in chiesa.
E questa volta non te lo dico come provocazione ma perchè lo penso veramente.
Ovviamente secondo la mia visione cattolica, perchè il loro atteggiamento è il più "umile" (lo stesso Rosario è la preghiera più umile) e la via per conoscere il Signore è l'umiltà.

Io ho diversi amici atei e non mi sembra di aver mai rinfacciato loro una mancanza di "luce".
La "luce" della quale ho parlato in altri 3d...il "sale"..il "lievito" ...non significano che l'apporto delle altre persone è negativo.
Ho parlato di sale ma anche di "pietanza", di lievito ma anche di "pasta"...
E di luce ma anche di "persone che possono vedere più chiaramente il loro cammino".

Quindi per quanto le questioni che affronteremo saranno quasi sempre motivo di contrasto fra le nostre posizioni, noi non viviamo esclusivamente in questo contrasto.
Sono consapevole che tu e gli altri, indipendentemente dal vostro percorso spirituale o dalla vostra mentalità o dalle vostre idee e prospettive particolari e soggettive...apportate la vostra "luce" al mondo e date il vostro "sale" ed il vostro "lievito".

Però il cristiano ha una vocazione ed una missione particolare, che è una missione di speranza e di testimonianza della vittoria del Signore sulla morte.
Una testimonianza che da prospettive quando l'uomo se le vede cadere tutte.

Riguardo al discorso sulla "verità" e sulla relatività del proprio giudizio in merito ad essa, io posso sicuramente affermarlo per tutto ciò che non è guida e magistero della Chiesa in materia di fede e di morale.
Per quanto riguarda ciò che è magistero infallibile della Chiesa in materia di fede e di morale parlo di relatività delle restanti posizioni e di assolutezza della posizione del magistero.

Perchè parlo in questo senso? Perchè per la mia fede è lo Spirito Santo, che è Dio, che decide e che guida la sua Chiesa alla verità tutta intera.

Per te la questione è fra diversi gruppi di persone quando c'è espressione infallibile della Chiesa in materia di fede e di morale, per me è una questione fra Dio Onnipotente e la sua Chiesa da una parte....e gli altri gruppi di persone dall'altra.

La "saggezza" non centra niente, secondo me Dio guida la Chiesa in questi casi.

Non è più questione di opinioni fra uomini.

Ciao!
Mauri


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Padre Guardiano
20/12/2007 22:09
 
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Re: Re x Maurif
=omegabible=, 19/12/2007 8.50:


Innanzi tutto quoto ciò che ha detto Rain in più vorrei farti notare che ti sei autonominato clavigero e giudice dei penseri del web!!!!
Pensa piuttosto di essere un granello di sabbia che il vento di dottrina di una Azienda commercial-religiosa ha portato da un'altra parte!!!! Pensaci!!!!!


omega [SM=g27825] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x1414848]



[SM=x1420298]





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Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

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