È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Perché mi riesce impossibile credere nell'esistenza di Dio - Di Luigi Tosti

Ultimo Aggiornamento: 25/12/2007 10:18
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 16.648
Post: 4.116
Età: 17
Sesso: Maschile
Utente Gold
Papa
24/06/2007 07:11
 
Quota


Saggio di Luigi Tosti (*)

(*) Il giudice Tosti chiese, difendendo la Costituzione italiana e la Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo, la rimozione dei crocifissi dai luoghi pubblici.

E' bene premettere che credere nell'esistenza della balena e credere nell'esistenza di Dio non è la stessa cosa. Chi crede nella balena lo fa perché l'esistenza fisica del cetaceo è stata materialmente accertata e documentata e, inoltre, può essere riscontrata da chiunque lo voglia, viaggiando per mare o visitando acquari e/o musei di storia naturale.

Chi crede in Dio, invece, non lo fa perché l'esistenza fisica di Dio sia stata acclarata da qualcuno e possa essere, all'occorrenza, riscontrata da chi lo voglia: in realtà l'esistenza di Dio è stata (e viene tuttora) supposta per fornire la giustificazione "logica" dell'esistenza del Creato, cioè dell'Universo. Si tratta di un'esigenza che è scaturita nel momento in cui l'uomo ha raggiunto l'autocoscienza, cioè la consapevolezza di "esistere" e di essere immerso in un universo che "esisteva".

La propria "esistenza" non è stata percepita dall'uomo (né lo è tuttora) come ferma, illimitata e immutevole, ma in senso diametralmente opposto. In altre parole l'uomo ha la consapevolezza di nascere, prima, dai propri genitori, poi di crescere e, alla fine, di dover morire, e nel suo convincimento tutto questo avviene in un ciclo causale (cioè di causa-effetto) che si consuma nel tempo: se io esisto, lo devo al fatto che sono stato generato dai miei genitori i quali, a loro volta, sono stati generati dai loro genitori; e così via, a ritroso nel tempo.

Anche l'esistenza dell'universo è stata percepita (e viene percepita) come mutevole e limitata. Infatti tutto si muove, si trasforma e cambia: prima vi è una realtà, poi ve n'è un'altra e, infine, domani ve ne sarà un'altra ancora. Orbene, la consapevolezza che l'esistenza propria e dell'universo fosse necessariamente correlata col tempo ha indotto l'uomo (e tutt'ora lo induce) ad ipotizzare un "inizio" e a porsi, dunque, questa fatidica domanda: "chi mai ha creato l'uomo e il mondo?".

In altri termini, se l'esistenza dell'universo non è ferma, ma si è svolta nel passato, si svolge nel presente e si svolgerà nel futuro, è sembrato lecito (e tutt'ora lo sembra) chiedersi quando essa sia iniziata e, altresì, quando essa finirà. Ebbene, la risposta primordiale a questa domanda è stata quella di ipotizzare che l'inizio del mondo e di tutti gli esseri viventi fosse da attribuire ad un atto creativo di un Essere soprannaturale e immortale (quindi pre-esistente), capace appunto di creare dal nulla la materia e gli esseri viventi e ad ipotizzare, poi, che vi dovesse essere anche la "fine" dell'universo (creato). L'attributo principale ed essenziale che è stato (e che tuttora viene) appioppato a Dio, dunque, è quello di "creatore" dell'universo. D'altra parte, se Dio non fosse un essere creatore, egli si troverebbe -come essere esistente- sullo stesso piano dell'universo. In altri termini, ipotizzare un Dio che "esiste", ma che "non ha creato nulla", è perfettamente inutile, dal momento che "anche" l'universo "esiste" e "non ha creato nulla".

Tuttavia, la supposizione dell'esistenza di un Dio-creatore, oltre che assolutamente inconcludente sotto il profilo logico, si rivela del tutto incompatibile con una delle leggi fisiche fondamentali, quella secondo cui "in natura nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma": legge fisica dalla quale si deve trarre anche il necessario corollario che il tempo, inteso come "inizio" (o creazione) e "fine" (o annichilimento) della materia (e quindi dell'universo), in realtà non esiste.

La legge fisica in questione afferma, infatti, che se brucio un foglio di carta non ho in realtà distrutto un bel nulla, ma ho soltanto trasformato quel foglio di carta in calore e cenere. Il calore e la cenere corrispondono perfettamente, infatti, alla stessa materia che è stata coinvolta, all'inizio, in quel processo di trasformazione. Alla stessa stregua, l'esplosione di una bomba atomica non determina l'annichilimento di un solo atomo, bensì la trasformazione di materia in energia: un processo, questo, che può essere invertito, dal momento che l'energia può essere trasformata in materia. Il corollario che scaturisce dalla legge fisica che in natura nulla si crea e nulla si distrugge è che il "tempo" (inteso come "inizio" (o creazione) e "fine" (o annichilimento) della materia) non esiste nella realtà fisica, ma è solo una rappresentazione convenzionale della nostra mente, necessaria per misurare il movimento della materia, cioè le sue continue trasformazioni. Così, ad esempio, quando si dice che "è trascorso un anno", non si fa reale riferimento al trascorrere effettivo della "entità" "tempo", quasi si trattasse di un punto (presente) che si muove verso il futuro lungo una retta, lasciando dietro di sé la scia del passato, ma si afferma soltanto che la terra ha fatto un giro attorno al sole. Quando si dice che "occorrono venti anni perché un bambino diventi uomo", si fa un'affermazione scorretta, perché non è il tempo che fa crescere e maturare un bambino, ma sono le sostanze alimentari che egli ha assunto -e che l'organismo ha assimilato- che gli consentono di svilupparsi sino a quel punto. Se quel bambino avesse omesso di alimentarsi in quei venti anni (cioè in quei venti giri della terra attorno al sole), sicuramente non sarebbe divenuto uomo, ma si sarebbe trasformato in uno scheletrino. E che il tempo sia soltanto un modo convenzionale per misurare il movimento della materia (organica o inorganica che sia) non può essere contestato, dal momento che la velocità del "movimento" della materia influisce sulla misurazione del tempo, rendendolo "relativo". Un giorno terrestre dura le attuali 24 ore dell'orologio (anch'esso creato dall'uomo con meccanismi che "si muovono" per misurarlo) solo perché correlato all'attuale velocità di rotazione della terra. Se questa velocità raddoppiasse, però, il giorno durerebbe 12 ore dell'attuale "velocità di movimento" delle lancette dell'orologio.

Dalla diretta correlazione tempo-movimento deriva il necessario corollario che, se tutta la materia -dagli atomi all'universo- fosse completamente immobile (ivi compresa l'elaborazione dei pensieri da parte del nostro cervello), non si potrebbe neppure avere l'idea del tempo come attualmente la percepiamo: ogni attimo, infatti, sarebbe perfettamente eguale a quello precedente e a quello successivo, essendo tutto perfettamente eguale nel cosiddetto "passato", nel cosiddetto "presente" e nel cosiddetto "futuro".

Da queste considerazioni logiche discende che l'universo di cui facciamo parte non è minimamente influenzato dal "tempo" che, in realtà, non esiste: ciò che realmente esiste è soltanto la continua ed incessante trasformazione della materia, ma questa "trasformazione" -che è la caratteristica intrinseca e peculiare della materia stessa- non ha mai determinato la distruzione -cioè l'annichilimento- di un solo atomo!

Per poter dimostrare che il tempo (inteso come inizio, trascorrere e fine dell'universo) esiste realmente, bisognerebbe dimostrare che è possibile creare o annichilire una pur minima porzione di materia: questa possibilità, però, cozza con la realtà della fisica e, dunque, si profila del tutto irrazionale e inammissibile. Solo se qualcuno riuscisse a dimostrare che è possibile annichilire un solo atomo (e non, semplicemente, trasformare l'atomo in energia o viceversa), si potrà ipotizzare la tesi del "creazionismo", cioè che vi possa essere stato un "momento in cui è stata creata, dal nulla, la materia", e, conseguenzialmente, che "il tempo esiste come entità", cioè come entità che consente ad un Dio, già esistente, di creare ciò che prima non esisteva e magari, poi, di distruggerla. Questa eventualità, tuttavia, è categoricamente esclusa dalla legge fisica che governa la natura, sicché si può tranquillamente affermare che è fisicamente impossibile che un solo atomo della materia dell'universo possa essere stato creato o possa essere distrutto da chicchessia, ivi incluso Dio.

In conclusione: è assolutamente incompatibile con la realtà fisica ipotizzare che l'universo possa essere stato "creato" (o possa essere annichilito) da chicchessia: caduta l'ipotesi del "creazionismo", cade necessariamente l'ipotesi del Dio-creatore. Pertanto, alla domanda "chi ha creato l'universo" si può fornire una sola risposta: "Nessuno". E il perché di questa risposta univoca è assai semplice: "Perché la domanda si fonda, in realtà, su un postulato falso, dal momento che le leggi fisiche escludono che vi sia la possibilità di creare materia: non è dunque possibile identificare l'autore di un'azione che è impossibile compiere".

Le stesse considerazioni varrebbero per qualsiasi altra domanda che si fondasse su postulati altrettanto falsi. Ad esempio, alla domanda "Chi è che fa volare le balene nel cielo?" solo gli "Iddioti" (neologismo che mi permetto di mutuare dal matematico prof. Piergiorgio Odifreddi) potrebbero scervellarsi per cercare di fornire le generalità di "Colui che fa volare le balene"; i sani di mente, al contrario, risponderebbero senza alcuna esitazione: "Nessuno!" E la giustificazione di tanta certezza risiede anche qui nel fatto che la domanda si fonda su un postulato falso, dal momento che le leggi fisiche escludono che vi sia la possibilità che le balene volino nel cielo, sicché non è possibile identificare l'autore di un'azione che è impossibile compiere.

Queste conclusioni non possono essere invalidate dalla teoria del Big Bang: si può infatti tranquillamente affermare -al di là della validità o meno di questa teoria- che l'universo attualmente esistente è esattamente identico a quello esistente al momento del Big Bang. La teoria del Big Bang, in effetti, non fa altro che ipotizzare l'esplosione di una quantità immane di materia che si era precedente addensata sino a raggiungere una massa volumetrica piccolissima. Questa esplosione avrebbe poi determinato il lancio e l'espansione della materia nello spazio e lo sviluppo di energia, analogamente a quanto avviene nell'esplosione di una stella supernova. Il Big Bang non prova però nulla, né tantomeno prova che "l'universo esiste da tot miliardi di anni", come alcuni affermano, lasciando quasi supporre che, prima di quell'evento, l'universo... non esistesse! In realtà il Big Bang nient'altro è se non uno degli infiniti eventi trasformativi della materia -presumibilmente ricorrente- che riguarda quella porzione di universo infinito che noi possiamo indagare. All'attuale espansione dell'universo per noi visibile, infatti, potrebbe seguire una contrazione sino a generare un nuovo big bang: e così via di seguito, sino all'infinito. Né si può ipotizzare che la cosiddetta "vita" sia una prerogativa esclusiva del pianeta Terra e che essa si sia formata soltanto qualche miliardo di anni fa. La constatazione che la materia si trasforma incessantemente deve indurre, semmai, ad ipotizzare l'esatto contrario, e cioè che la materia ha la capacità di trasformarsi da forme inorganiche a forme organiche, e viceversa: e questo in qualsiasi punto dell'universo e in qualsiasi momento. Questa incessante trasformazione -per nient'affatto influenzata dal "tempo"- non è a senso unico, cioè proiettata nel futuro, bensì ciclica: si può ragionevolmente affermare che tutto ciò che è accaduto accadrà di nuovo. Se vi è vita sulla terra, vi è stata vita e vi sarà vita anche in altri infiniti pianeti: qualsiasi trasformazione, infatti, avviene senza il minimo "dispendio" di materia e di energia, cioè senza che venga annichilito un solo atomo, sicché l'Universo si manifesta come una macchina eterna ed illimitata, che non ha bisogno di Dio per funzionare e il cui bilancio tra energia e materia è sempre in pareggio. D'altra parte, la tesi del Dio-creatore si rivela come un modo surrettizio e inconcludente di rispondere alla domanda "chi ha creato il mondo?". Nel momento in cui, infatti, si identifica in Dio l'Essere che avrebbe "creato" l'universo in un certo istante, si deve necessariamente ipotizzare che quel Dio già esistesse e non abbia mai avuto un "inizio" ed una "fine": in caso contrario, infatti, questo Dio-creatore avrebbe le stesse caratteristiche che si attribuiscono all'universo-creato. Ma allora sorge spontanea un domanda: che senso ha ipotizzare l'esistenza di un Essere (Dio), che non avrebbe mai avuto inizio e non avrà mai una fine, per giustificare l'esistenza di un altro Essere (l'Universo) che -sino a prova contraria- non ha mai anch'esso avuto un inizio e non avrà mai una fine? In altre parole, se il Dio-creatore esisteva già prima della creazione dell'universo, come si può negare che egli avesse la stessa identica prerogativa che compete all'attuale Universo, cioè quella dell' "esistenza"? E per quale motivo, allora, sarebbe necessario -per giustificare l' "esistenza" dell'Universo- ipotizzare l'esistenza di un Dio-creatore, e non sarebbe invece necessario ipotizzare l'esistenza di un altro Essere-creatore, per giustificare l'esistenza del Dio che ha creato l'Universo?

Come si vede, la "soluzione" del Dio-creatore, congetturata per giustificare l'esistenza dell'universo, non risolve un bel nulla ma, al contrario, fa sorgere la necessità di congetturare l'esistenza di una catena infinita di altri Dei-creatori, per giustificare l'esistenza di ciascuno di essi! Tanto vale, allora, affermare che l'Universo -che abbiamo sotto gli occhi e della cui esistenza siamo certi- c'è sempre stato e sempre ci sarà, come peraltro ci insegna e ci attesta in modo inconfutabile la fondamentale legge fisica secondo cui è assolutamente impossibile, in natura, creare o distruggere una pur infinitesimale porzione di materia.

Luigi Tosti
tosti.luigi@alice.it
mobile (omissis)

www.jadawin.info/index1.htm





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 3.402
Post: 2.626
Sesso: Maschile
Utente Master
Cardinale
24/06/2007 15:32
 
Quota

Ho capito il senso di questa interpretazione, che condivido. Ma la trovo spiegata male, ricca di punti deboli ai quali il primo creazionista della domenica potrebbe appigliarsi per invalidarla.
Un peccato.

[Modificato da Rainboy 24/06/2007 15.36]

25/06/2007 14:39
 
Quota

Io non ho i mezzi per esprimermi con tante belle parole, quindi posso solo esprimermi con le mie:
non credo nell'esistenza di un Dio, qualunque esso sia, perchè penso che credere sia per chi ha bisogno di un appiglio, qualcosa che lo spinga ad andare avanti. Niente di male in ciò, ognuno trova il proprio metodo, ma io preferisco contare sulle mie forze ed attribuire a me stessa la colpa dei miei errori e la mancanza dei miei risultati, in più fatico a dissociare la Chiesa o qualsiasi rappresentante di una religione dalla religione stessa, e questo, devo dirlo, è un mio personalissimo limite, ma ciò mi fa vedere l'incoerenza che c'è fra quello che viene predicato e quello che realmente viene fatto, altro motivo per scegliere di non credere.

Diciamo che è come se andassi da un dietologo alto 1,60cm per 100 kg, non gli darei di sicuro affidamento, idem vale per la Chiesa ed i suoi rappresentanti.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.196
Post: 1.221
Città: ACCIANO
Età: 39
Sesso: Maschile
Utente Master
Arciprete
14/12/2007 08:40
 
Quota

Chiesa Cattolica, la più grande associazione per delinquere della Storia?



Il crocifisso considerato come il vessillo della più grande associazione per delinquere, della più grande banda di falsari che la Storia abbia mai conosciuto, cioè della Chiesa Cattolica?



di Luigi Tosti (*)

(*) Il giudice Luigi Tosti chiede allo Stato Italiano che vengano rimossi dalle aule giudiziarie i simboli religiosi per rispettare il principio supremo di laicità affermato dalla Costituzione Italiana e dalla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo.



Vi informo su quanto è accaduto all'Aquila, il 22 novembre scorso, dal momento che la stampa ha assolto appieno il suo compito di disinformazione.

Mi sono presentato in aula e -penso per primo nella storia di questa Colonia Pontificia- ho steso sul bancone riservato agli imputati e ai difensori cinque simboli "religiosi". Per la precisione: una statua di Buddha, un logo dell'UAAR, una menorà ebraica, un crocifisso e, dulcis in fundo, una vistosa maschera africana, acquistata a sua tempo da un vucumprà.Ho chiesto subito la parola per illustrare la mia richiesta preliminare, al cui accoglimento ho subordinato la mia presenza in aula: ho cioè detto ai giudici che, se non avessero indotto il Ministro di Giustizia a rimuovere tutti i crocifissi o, in alternativa, ad esporre tutti quei miei simboli a fianco del crocifisso, mi sarei rifiutato di presenziare all’udienza. E questo perché rivendicavo, anch’io, gli stessi diritti e la stessa dignità che la Repubblica Pontificia Italiana accorda ai cattolici e, dunque, non intendevo subire una palese discriminazione religiosa. Ho ricordato ai giudici tutta la normativa italiana ed internazionale che sancisce l’eguaglianza di tutti cittadini, senza distinzione di religione, e punisce, come reato, la discriminazione religiosa: ho preannunciato loro che, se nessuna delle due mie richieste fosse stata accolta, mi sarei allontanato dall’aula, avrei revocato la nomina dei miei difensori di fiducia e, infine, mi sarei recato presso la Procura della Repubblica per denunciare i tre giudici per il reato di discriminazione religiosa.

Dal momento, infine, che il Tribunale dell’Aquila e il Consiglio di Stato hanno sentenziato che la presenza dei crocifissi negli uffici pubblici è legittima “perchè i crocifissi non disturbano e perché sono dei simboli culturali”, ho rappresentato ai tre giudici che “anche” i miei simboli “non disturbavano, non mordevano, non davano fastidio ed erano anch’essi dei simboli culturali”, sicché non doveva esservi alcun ostacolo a che essi venissero affiancati al crocifisso. Di più: ho cominciato a rappresentare ai giudici quali erano i “valori culturali” dei miei simboli, al cospetto dei quali il crocifisso poteva a buon diritto esser considerato come il vessillo della più grande associazione per delinquere, della più grande banda di falsari che la Storia abbia mai conosciuto, cioè della Chiesa Cattolica. In altri termini ho cominciato a dire ai tre giudici (abbastanza imbarazzati per la “mostra” degli idoli in pubblica udienza) che la menorà ebraica -che ho brandito per metterla bene in mostra- ripudiava e considerava criminale che si potessero imporre ad esseri umani dei segni distintivi o che essi potessero essere segregati nei ghetti; e questo a differenza del crocifisso -che ho poi brandito in alto, per metterlo bene in mostra- che era invece il simbolo della criminale Chiesa Cattolica che, prima nella storia, aveva imposto agli ebrei l’obbligo di indossare segni distintivi e di vivere rinchiusi e segregati nei “ghetti”.

A questo punto il Presidente, avendo capito che il mio show sarebbe proseguito con i crimini delle crociate, delle Sante Inquisizioni, dei roghi, delle torture, dei genocidi, dello schiavismo, delle truffe, dei falsi etc. etc, mi ha interrotto, dicendo che i miei argomenti erano “ben noti” (una grossa balla, dal momento che di questi crimini i media non parlano e gran parte della popolazione li ignora) e che erano fuori tema. Ho replicato, insistendo per l’accoglimento delle mie richieste.

I giudici, dopo essersi ritirati in camera di consiglio, hanno respinto la mia richiesta “perché la presenza dei crocifissi non impediva la celebrazione del processo”: non una sillaba, però, è stata spesa per giustificare il rigetto della mia richiesta subordinata, che era quella di esporre Buddha & Company a fianco dell’idolo del Dio incarnato.

Me ne sono dunque immediatamente andato dall’aula, dopo aver fatto verbalizzare che revocavo la nomina dei miei difensori.

A questo punto il Presidente, anziché nominare come difensore d’ufficio uno dei miei difensori di fiducia -come avviene di regola- ha visto bene di nominare l’Avv. Giuseppe Aliotta, presente in aula.

A questo punto si è verificato un imprevisto, esilarante ma significativo del clima “razzistico-cattolico” che impregna la società aquilana e i relativi Uffici Giudiziari: l’Avv. Aliotta, infatti, ha subito dichiarato al Presidente che, “essendo egli cattolico, si rifiutava per “obiezione di coscienza” di difendere il giudice Tosti”.

Come preannunciato, mi sono recato presso la Procura della Repubblica dove ho sporto denuncia penale contro i tre giudici per il reato di discriminazione religiosa (se non altro per vedere quali rocambolesche motivazioni verranno addotte dal P.M. per insabbiare questa denuncia e sancire che i cattolici sono l’unica razza superiore che può esporre i propri simboli nelle aule giudiziarie).

Dopo aver appreso che l’Avv. Aliotta aveva fatto quella dichiarazione sono stato costretto a rinominare i miei precedenti difensori di fiducia, non potendo permettere che la mia difesa sia demandata ad un soggetto che è addirittura prevenuto per motivi religiosi nei miei confronti.

Anzi, a questo punto ho deciso che presenzierò il 21 febbraio prossimo al mio processo e mi farò interrogare dai miei legali in merito alle “motivazioni” che mi hanno indotto a rifiutarmi di tenere le udienze sotto l’incombenza dell’idolo del Dio Biblico incarnato. E in questa occasione spiegherò ai giudici che non era e non è mia intenzione espletare le mie funzioni di giudice sotto l’incombenza di un simbolo che -a buon diritto e a pieno merito- rappresenta il vessillo della più grande associazione per delinquere e della più grande banda di falsari che sia mai esistita sulla faccia del pianeta Terra: la Romana Chiesa Cattolica. Snocciolerò, uno ad uno i crimini della Chiesa.

Vedremo se il Presidente del Tribunale mi metterà la mordacchia.

Cordiali saluti



Luigi Tosti

tosti.luigi@yahoo.it



Nella foto il magistrato Luigi Tosti mostra ai giornalisti i simboli religiosi che aveva chiesto di affiancare al crocifisso nelle aule giudiziarie: la menorà ebraica, il logo dell’Uaar, una maschera africana e un Budda.



Vieni anche tu con amici e familiari Venerdì 7 Dicembre 2007 ore 9:00

al CSM Consiglio Superiore della Magistratura di Roma, Piazza Indipendenza

ci sarà il tavolo di Sit-In per il magistrato Dr. Luigi Tosti, gli amici della Rosa nel Pugno-Radicali, il movimento Axteismo, l'associazione Uaar, altri movimenti e associazioni saranno presenti.
[Modificato da pyccolo 14/12/2007 08:40]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 10.038
Post: 1.008
Sesso: Maschile
Utente Gold
15/12/2007 10:17
 
Quota

Personalmente:

Fino a 26 anni sono stato agnostico.
All'apice della mia gioia e felicità (il 2002 non lo dimenticherò mai), chissà perchè mi è saltato in mente che Dio non solo poteva esistere veramente, ma che poteva non essere così trascendente come qualcuno lo pensava...
Infatti ho iniziato a vederlo (ho capito dopo il motivo: perchè mi apriva gli occhi Lui con la sua grazia, e lo ha fatto proprio per aumentare la mia fiducia in Lui) in ogni cosa che mi accadeva ed in ogni cosa che facevo...ogni cosa era guidata e mi fidavo e facevo affidamento totale a qualcosa che, fino a quel momento, ritenevo semplicemente:
una persona onnipotente che è a capo dell'universo e che mi trattava come un figlio curandosi di ogni capello che avevo sul capo.

L'ho visto nella mia vita.

Preparata la via con la quale si voleva manifestare...e questa via era la fede e la fiducia che mi era stata donata.
Ve lo spiego meglio...ad ogni cosa che mi accadeva, ad ogni occasione io rispondevo SI ad occhi chiusi...perchè? Perchè secondo me c'era Dio Padre a guidare la mia vita alla gioia ed alla felicità.
E questa "guida" nella mia vita la vedevo concretamente e chiaramente.

Una volta preparata la "rete", il Signore ci ha messo un attimo per tirarla a se.
Mi ha fatto finire davanti al cancello dell'oratorio, assieme ad un mio amico mentre passevamo in macchina.
Il prete l'ha chiamato e gli ha chiesto se voleva fare l'animatore per un campo scuola. Dopo un po' che gli parlava si è rivolto a me (non gli avevo mai parlato, non ci conoscevamo) e mi ha chiesto.
Ovviamente il mio SI è stato automatico...
Era un SI che aveva in mente "gioia, divertimento, ragazze, ecc..", alla luce di quello che mi accadeva in quel periodo.

...Ma MAI avrei immaginato quell'esperienza e quell'evento al quale mi ha fatto partecipare il Signore.
Era bellissimo e divertentissimo, non lo nego...abbastanza gioioso. Quello che mi aspettavo.
Ma è stato il 25 luglio del 2002, in una serata bella e fresca...nella cappellina della casa-vacanze sulle montagne vicino a Vicenza che il Signore ha tirato a se le reti e mi ha "pescato".

Preghiere...canti...tutto bello ma alquanto ordinario.
Poi, sinceramente, io stavo lì per divertirmi e...pur nel rispetto della fede delle persone (non tutte) che partecipavano, il Dio che operava con forza nella mia vita era qualcosa di più.

Ma ad un certo punto mi è capitata un'esperienza che con le mie parole non saprei come descrivere...
Mi rifaccio spesso a quanto ha scritto Andrè Frossard relativamente alla sua...
Quel Dio che mi aveva fatto da Padre fino a quel momento, mi aveva portato lì, su mia libera scelta personale, per quel momento, in quel posto, in quella precisa situazione.

E tanto era grande quell'esperienza di conoscenza, che mi guardavo attorno per cercare di capire se potevo localizzare anche con gli occhi quella persona che mi si stava facendo conoscere.
E gli occhi mi caddero su qualcosa che avevo a DX...era il Crocifisso, cioè Gesù Cristo crocifisso.
Che cosa poteva voler significare? Che cosa centrava quest'uomo con quell'immensità che mi si era aperta davanti agli occhi?

Non l'ho capito subito...l'ho capito dopo circa tre giorni, ho capito che quel Dio Onnipotente era il Signore dell'Universo per quello che aveva fatto e che faceva nella mia vita...per come aveva potere su ogni cosa ed ogni evento.
E che questo Signore mi si è fatto vedere non solo agli occhi del mio spirito, della mia persona...ma, letteralmente, anche agli occhi fisici.

Dio mi ha portato in quella cappellina per dirmi:
"Guardami, io sono quest'uomo che è andato in croce e che ha sofferto per ogni uomo".

E quell'uomo è risorto nel mio cuore dopo tre giorni che io l'ho visto morto in croce in quella chiesetta.

Da allora lo scopo primo della mia vita è testimoniare quell'esperienza.



Pertanto a chi dice "impossibile credere nell'esistenza di Dio", io rispondo:
SE DIO NON SI FA CONOSCERE E NON DONA, DI GRAZIA, LA FEDE...non c'è uomo che abbia i mezzi naturali per giungere a Lui.

E si fa conoscere solo quando, dove e se è più opportuno per il nostro cammino verso di Lui e verso l'amore.

Non tutti sono "braccianti", molti sono la "messe"...
Non tutti sono "sale", molti sono la "pietanza...
Non tutti sono "luce", molti sono coloro che, nel buio, "la vedono".
Non tutti sono "lievito", molti sono la "pasta".


Ma l'obbiettivo è comune, trovare l'amore, la gioia e la felicità eterna...cioè il Signore.



La fede non si trova con la propria ragione guardando il creato.
Anche se ci parla di Dio inequivocabilmente.
Come non si trova guardando la sua Chiesa...perchè non ha deciso di fondarla sulla fede negli uomini ed ha scelto proprio Pietro, un uomo qualunque.
Non ha scelto Paolo, grandissima persona, grande predicatore...
Non ha scelto Giovanni, la carità fatta in persona...

Ha scelto l'ultimo ed il più debole degli apostoli...Pietro.
Perchè ha fatto questo? E' proprio san Paolo che lo spiega:




1Corinzi 1:21 Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione.
1Corinzi 1:22 E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza,
1Corinzi 1:23 noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani;
1Corinzi 1:24 ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio.
1Corinzi 1:25 Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.



OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 58.167
Post: 9.341
Città: PISA
Età: 84
Sesso: Maschile
Utente Gold
Padre Guardiano
15/12/2007 12:29
 
Quota

RE


[SM=x1426849] [SM=x1426849] [SM=x1426849]
Forse quel giorno Dio si era distratto un momento !!!!!


[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]
[SM=g8892]

Ricordati che Dio è Padre dei cristiani e non dei cattotalebani!!!!
[SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789050] [SM=x789050] [SM=x789050] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]



omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=p1420241]



O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 3.402
Post: 2.626
Sesso: Maschile
Utente Master
Cardinale
15/12/2007 13:33
 
Quota

E' una bella esperienza Mauri, ma non spiega affatto tutte le prese di posizione serviliste che hai assunto, da che ti conosciamo noi, su TUTTI i temi etici e sociali.
Non puoi darci a bere che eri agnostico... o se lo eri davvero, non puoi dirci adesso che tutto si è limitato a un'esperienza spirituale in una cappelletta.
Se il tuo processo di evoluzione spirituale fosse stato soltanto quello che descrivi, oggi in quanto persona devota agli ideali di Gesù proveresti il nostro stesso disgusto per una "chiesa" che è lo stato più ricco del mondo, o per una classe sacerdotale che sembra diventata l'ostello della pedofilia, o per mille altre cose analoghe.

Tu non stai testimoniando affatto la tua fede. Stai testimoniando soltanto la tua cieca, ostinata sottomissione.
E' questo che non possiamo accettare, e che criticheremo SEMPRE.

Per il resto, il confronto ideologico è sempre stato libero qui... nessuno degli atei o agnostici qui presenti si arrabbierebbe con te per la tua fede, non più di quanto si arrabbierebbe per la fede di credenti come Omega.


[Modificato da Rainboy 15/12/2007 19:29]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 10.038
Post: 1.008
Sesso: Maschile
Utente Gold
15/12/2007 20:21
 
Quota

Re:
Rainboy, 15/12/2007 13.33:

E' una bella esperienza Mauri, ma non spiega affatto tutte le prese di posizione serviliste che hai assunto, da che ti conosciamo noi, su TUTTI i temi etici e sociali.
Non puoi darci a bere che eri agnostico... o se lo eri davvero, non puoi dirci adesso che tutto si è limitato a un'esperienza spirituale in una cappelletta.
Se il tuo processo di evoluzione spirituale fosse stato soltanto quello che descrivi, oggi in quanto persona devota agli ideali di Gesù proveresti il nostro stesso disgusto per una "chiesa" che è lo stato più ricco del mondo, o per una classe sacerdotale che sembra diventata l'ostello della pedofilia, o per mille altre cose analoghe.

Tu non stai testimoniando affatto la tua fede. Stai testimoniando soltanto la tua cieca, ostinata sottomissione.
E' questo che non possiamo accettare, e che criticheremo SEMPRE.

Per il resto, il confronto ideologico è sempre stato libero qui... nessuno degli atei o agnostici qui presenti si arrabbierebbe con te per la tua fede, non più di quanto si arrabbierebbe per la fede di credenti come Omega.




Forse non sono prese di posizione "servilistiche" ma sono unità di vedute su questi temi.

Io ero agnostico, non devo darla a bere a nessuno...se ci credete bene, se non ci credete non fa niente.

E non ho mai detto che il tutto si è limitato in un'esperienza spirituale in una chiesetta...
Mi sembra di aver premesso alcune cose ed aggiunto altre cose.
Semmai quell'esperienza, che è stato un momento preciso e concreto (di una concretezza totale e superiore), è stato l'apogeo dell'esperienza.

Il mio "processo di evoluzione", cioè il mio cammino di conversione spirituale, so che durerà tutta la vita.
Quello è stato solo l'inizio di qualcosa che il Signore vuole da me...si è fatto conoscere perchè io porti testimonianza del suo amore nella nostra vita.

A me non interessa quello che dite della Chiesa, perchè è proprio nella pochezza, nella peccaminosità, nella piccolezza che Dio trova gli operai per costruire la sua Gerusalemme su questa terra.

Mi sarei guardato bene, invece, se quella Chiesa nella quale credo fosse stata accolta dal mondo...
Fosse stata composta da uomini impeccabili, super-uomini.

Perchè Gesù ha edificato su Pietro, l'ultimo...il rinnegatore...l'ipetuoso...il traballante, la sua Chiesa contro la quale le porte degli inferi non prevarranno.
E su Paolo...che dice:

non faccio il bene che voglio ma il male che non voglio...
quando voglio fare il bene, il male è accanto a me.

QUESTA è la Chiesa di Gesù.
E non può essere altrimenti...quella condannata dal mondo. Infangata di menzogne.

Non mi sto confrontando da un punto di vista ideologico.
Testimonio la mia esperienza e la mia fede. ;)

Ciao!
Mauri




OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 3.402
Post: 2.626
Sesso: Maschile
Utente Master
Cardinale
15/12/2007 21:04
 
Quota


Io ero agnostico, non devo darla a bere a nessuno...se ci credete bene, se non ci credete non fa niente.


In tal caso, io personalmente non ci credo. Anche se chissà, non posso escludere che tu pensassi veramente di esserlo.


A me non interessa quello che dite della Chiesa, perchè è proprio nella pochezza, nella peccaminosità, nella piccolezza che Dio trova gli operai per costruire la sua Gerusalemme su questa terra.


Invece ti interessa eccome. Trai piacere dal farti insultare, il tuo masochismo è molto evidente...


Non mi sto confrontando da un punto di vista ideologico.
Testimonio la mia esperienza e la mia fede. ;)



Cioè ti confronti da un punto di vista ideologico.

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 58.167
Post: 9.341
Città: PISA
Età: 84
Sesso: Maschile
Utente Gold
Padre Guardiano
15/12/2007 21:43
 
Quota

re x Maurif

Mi dovresti togliere una curiosità: se il tuo apogeo è stato in una cappelletta il tuo perigeo qual'è stato????
Quello di venire a masturbarti su Apocalisse per caso?????

Hai sbagliato C [SM=x789072] O !!!!! [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]


omega [SM=x1414713] [SM=x1414848] uccello a sinistra! [SM=x789054]



O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva
Risposta Veloce
Nick  
Titolo
Messaggio
Smiles
Copia il codice di controllo qui sotto





Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:13. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com