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Perché mi riesce impossibile credere nell'esistenza di Dio - Di Luigi Tosti

Ultimo Aggiornamento: 25/12/2007 10:18
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19/12/2007 00:57
 
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Rainboy, 18/12/2007 22.31:



Il cuore Mauri. Il cuore. Credi che per essere l'ateo che sono oggi, non abbia a mia volta deciso, quando fu il momento, di questionare le mie convinzioni da bravo agnostico?
Fra le cose che ho imparato da quell'esperienza, c'è anche la constatazione che un vero agnostico può forse diventare credente in una sola giornata, ma non è in una sola giornata bensì in anni di indottrinamento, che scopre di essere disposto a difendere a spada tratta ogni singola affermazione di un'istituzione come la Chiesa Cattolica Romana.



E' una tua personale opinione perchè secondo la tua personale opinione essere credente è diverso dall'essere cristiano cattolico.
Io capisco la tua posizione perchè è una posizione di qualcuno che è in avversità nei confronti della Chiesa cattolica.

Il cammino che porta ad avere fede nella Chiesa è il medesimo che porta ad avere fede nelle Sacre Scritture come "scritture ispirate"...
Infatti le due cose non possono essere separate poichè il Nuovo Testamento è la testimonianza della Chiesa.

Mi citi dei presunti "anni di indottrinamento" ma non ne ho mai fatto esperienza.
Ho fatto 26 anni di starmene il più lontano possibile dalla chiesa e dall'oratorio.
Quello che mi ricordo del catechismo è un ritiro spirituale per la Cresima nella quale ci avevano dato dei rosari fosforescenti e noi di notte ci divertivamo a farli roteare, a lanciarceli addosso o a fare finta che fossero piste d'atterraggio in minatura... [SM=g27828]
Appena cresimato...addio! Chi si è visto si è visto... [SM=g27824]

Come ti ho detto, poi, il cuore non centra nulla...come non centrano nulla i sentimenti, tantomeno la ragione.
Uno ci può mettere tutto il cuore dinnanzi a Gesù.
Si può mettere tutto il giorno a pensare al suo sacrificio cercando di commuoversi...
Può mettersi a pensare e a cercare Dio ovunque...

Ma se Lui non si rivela, NON C'E' STORIA.
Non ci sono dubbi agnostici che tengano... [SM=g27817]
Sai quanto ho fatto io di dubbi agnostici? In bilico fra l'oblio di un disperato annichilimento nel buio e nel nulla...e la fioca speranza in un disegno ed in uno scopo della mia esistenza personale?

Cavolate...ghirigori della mente.
Se Colui che è là in alto non scende un attimo al piano terra, non c'è nulla da fare.



Quindi sì, io non credo che tu sia mai stato un vero agnostico; anche se mi sembra plausibile pensare che, oggi come oggi, da "vero cattolico" quale sei, per te sia ancora più gratificante pensare che la tua transizione sia stata tanto luminosa da rivoltare la tua anima in un sol colpo e senza condizionamenti, come il mestolo dei quattro salti in padella Findus.
Forse mi sbaglio, ma forse è una considerazione che merita qualche secondo del tuo tempo.




Non mi sembra di aver parlato di "ribaltamento in un solo colpo"...ne ho parlato come una presa di coscienza progressiva che ha poi raggiunto un apogeo.
Tale apogeo è stata un'esperienza che va oltre il naturale.

E' comico pensare all'esperienza di Andrè Frossard perchè la sua, invece, è stata proprio una transizione tanto luminosa da rivoltare la sua anima in un solo colpo...E mi viene in mente che cosa rispondeva a chi gli diceva "Se tu fossi entrato in una moschea saresti diventato mussulmano...o in una pagoda saresti diventato buddista".
Lui gli rispondeva ironicamente che a volte gli capitava di entrare in una stazione ma di non diventare un treno.... [SM=x789052]

La mia non è stata proprio una "folgorazione" così netta...dal buio alla luce come fu la sua.

Anche io, nei tuoi panni, penserei ai condizionamenti ed all'autosuggestione...è logico.
Dal mio punto di vista posso dire di aver trovato l'unica certezza concreta nella mia vita in quell'esperienza.
Il resto, in confronto e relativamente a tale esperienza (compresa la concretezza e pienezza del momento presente nel quale ti scrivo), è paragonabile ad un sogno.

Ma, come ti ho già detto, al tuo posto anche io penserei che il mio interlocutore si sia lasciato autosuggestionare.
Infondo è importante che sia così, queste esperienze sono la conoscenza intima fra due persone: fra la creatura ed il Creatore.
Sono Dio che si rivela alla sua creatura.
E' qualcosa di molto personale...ed al di fuori delle esperienze condivisibili e quindi comunicabili.

Frossard è riuscito a comunicarmela benissimo esclusivamente perchè anche io l'ho fatta.
Sono sicuro che se la legge chi non l'ha fatta, non sa minimamente di che cosa sta parlando. [SM=g27827]

Comunque ti ringrazio di darmi occasione di riviverla nella mia mente.



Io ho evidenziato una tua tendenza masochista parlando non della tua giustificazione dottrinale, ma del tuo comportamento oggettivo. Tu trai piacere da una reazione irata e aggressiva anziché da una amichevole, non a caso ricerchi spasmodicamente gli utenti meno propensi a tollerarti; anche quando frequenti forum come SoSpi, la tua prima preoccupazione è rispondere puntualmente (e con perfetta consapevolezza dell'inutilità della tua risposta) alle ire di utenti come Paolo Cerini, Omega, Eureka. Quando il ritmo di tali discussioni diminuisce per motivi contingenti, ad esempio la reazione dell'amministratore, addirittura reagisci diminuendo la tua frequentazione di forum come quello di SoSpi (pieno di gente potenzialmente disposta a sentire la tua testimonianza) per venire a riprendere gli scontri qui su Apo, dove sai benissimo che non raccoglierai mai un nuovo seguace per la tua dottrina. Sembra quindi più gratificante per te l'essere insultato qui, che il trasmettere la tua gioia spirituale alla gente che potrebbe averne bisogno in altri forum destinati a quel target.



In realtà mi sono reso conto che è importante portare un po' di luce laddove manca...
Salare un po' quelle pietanze che sono insipide (sia chiaro...è importante il sale come è importante la pietanza con tutti gli elementi che la compongono!).
Pertanto un pizzico di sale cerco di metterlo ovunque la pietanza ne è troppo carente.

SoSpi ne ha ricevuta già abbastanza, ogni tanto la richiamo un po'...
Adesso sto scrivendo su due forum di esoterismo...
A volte scrivo su convivium...
Evito i forum cattolici per ovvie ragioni, inutile portare il sale, la luce, il lievito dove c'è già.

Non sono masochista ma, semplicemente, laddove vedo attaccata la verità, intervengo.
Per questo motivo suscito una reazione.




Oltre a interpretare questo atteggiamento come poco coerente con le intenzioni evangeliche, io sospetto che racchiuda una precisa componente sadomasochista ispiriata dal tuo particolare tipo di religiosità esasperata, che identifica il dolore inflitto dagli altri come portatore di salvezza ultraterrena e quindi componente da cui trarre gratificazione.

Come sempre, forse mi sbaglio, ma forse anche questo meriterebbe una certa considerazione.



Scusa se mi permetto di sottovalutare la tua conoscenza teologica sia delle "intenzioni evangeliche" come pure del concetto di dolore e di salvezza...come pure di sorvolare per non andare OT.

Quello che però non consideri è quanto queste discussioni...anzi spesso "scontri", mi diano anche l'occasione di approfondire gli elementi della mia fede.
Si toccano punti che, normalmente, non avrei mai l'occasione di toccare.

Per me è molto importante poichè oltre a capire che vi è confutazione per ogni attacco contro la dottrina in cui credo, trovo elementi per anticipare ogni attacco alla fede cristiana.

Fai conto che sono catechista degli adolescenti (4a sup) e spesso l'indottrinamento anticlericale che subiscono (di solito a scuola) lo devo fronteggiare io.
Con voi come avversari che mi tenete "allenato", fatico sempre di meno...prima che abbiano finito di riportare l'ennesimo attacco anticlericale ho già risposto. [SM=g27828]

In unione a questo, volenti o nolenti,voi (o chi per voi) sentite le argomentazioni e le confutazioni che vi porto.
Potrete scansarle, deriderle, fingere di ignorarle...ma è comunque luce che illumina il buio.
Se non per voi per chi capita dentro e si legge le discussioni.

Per quanto riguarda gli insulti, ecc...ormai ci ho fatto il callo.
Prima magari facevo fatica, oramai è un bel po' che scrivo e quindi sono cosciente che quando un mio interlocutore arriva agli insulti è perchè è alla frutta.
E' come se mi dicesse: "guarda...non ho più argomentazioni, sono al capolinea".

Può sembrare "sadico"? Alla luce della verità no...la verità a volte fa male, ma rende liberi (veramente! non come insegna UAAR!). [SM=g27829]

Notte!
Mauri
[SM=x1420282]

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