Lo stato di ignoranza e superstizione in cui versava l'Europa
Fu Lorenzo Valla (1407 - 1457), con una approfondita e metodica ricerca storica, che iniziò a fugare alcuni miti e favole che, purtroppo, ancora oggi si mantengono. Per quanto incredibile possa apparire fu proprio un momento di tolleranza della Chiesa di Roma che permise al Valla una scoperta di notevole importanza.
La fantastica storia del potere temporale che la Chiesa avrebbe avuto in eredità da Costantino il grande viene rivista alla luce di documenti e riportata alla sua verità storica. Tale potere risale in effetti all'epoca di Pipino il Breve (VIII secolo). Fu questo il momento in cui la Chiesa creò uno dei suoi falsi storici: quello del Decreto in cui Costantino il Grande la avrebbe fatta 'erede' di tutto l'Impero Romano d'Occidente. I Longobardi attaccavano la Chiesa e Papa Stefano III nel 754 dovette fuggire valicando le Alpi e cercando rifugio alla corte di Pipino (754). Il Papa legittimò il titolo regale di Pipino in cambio di territori in Italia, fino al porto di Ravenna. Per dare maggiore legalità alla cosa fu costruito il falso di cui si diceva, necessario anche perché nel riconoscimento di Pipino si intaccavano anche terre attualmente in mano all'Impero Romano d'Oriente. Ma perché Costantino avrebbe fatto un tale atto di donazione? Egli stava molto male senza che i medici riuscissero a guarirlo. Alcuni preti gli suggerirono di sgozzare alcuni bambini per lavarsi i piedi con il loro sangue. L'Imperatore rifiutò tale atto e, nella notte, ebbe la visione dei Santi Pietro e Paolo che gli dissero che Papa Silvestro lo avrebbe guarito. Costantino si recò dal Papa che lo fece pentire e lo battezzò. Fu così guarito. Da questo momento abbandonò l'idolatria e fece la Chiesa erede di tutte le province romane d'Occidente. Fu il Valla a scoprire in tale documento una montagna di frasi non originali perché provenienti da dialetti 'barbari', a trovare moltissime incongruenze di date e ad affermare definitivamente la falsità del documento.
Questo fatto che accompagnerò ad altri, è sintomatico di un clima di completa ignoranza, anche a livelli che teoricamente dovevano essere 'colti'. Lo stesso Papa Niccolò V fece Valla suo segretario. Si dilettava il Pontefice con questi colti umanisti che scavavano tra le cose antiche trovando pezzi interessanti e dilettevoli. In fondo le dispute del Valla o di altri umanisti come Ficino non avrebbero in alcun modo impedito l'accumulo di ricchezze, territori e potere. Ma questo 'scavare' portò pian piano alla costruzione di tante gallerie che presto fecero sprofondare il tranquillo terreno su cui ci si muoveva.
Inoltre si deve tener conto del fatto che gli stessi umanisti, che pure dettero un vigoroso impulso allo studio ed alla conoscenza (si pensi a Petrarca), erano piuttosto dediti al raggiungimento della perfezione morale e rifuggivano anche da quelle dispute che nelle università si andavano affermando tra logiche diverse ed uso di sofisticati sillogismi.
www.fisicamente.net/index-76.htmLa cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)