Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Religione, magia e scienza nel rinascimento italiano

Ultimo Aggiornamento: 16/08/2007 12:32
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 14.714
Post: 9.849
Sesso: Femminile
Utente Gold
Madre Badessa
16/08/2007 01:07
 
Quota

Le conoscenze che si avevano nell'Alto Medioevo


Alcune date approssimative sono utili per capire lo stato delle conoscenze che via via si perdevano e quando via via si riacquistarono nei Paesi cristiani in traduzioni latine.

Le uniche opere note tradotte in latino erano il Timeo di Platone (primi capitoli) intorno al IV secolo. Occorre poi passare al VI secolo per la conoscenza di alcune opere di logica di Aristotele alle quali si accompagnavano compilazioni come quelle di Plinio, di Boezio, di Isidoro da Siviglia, ... che, in qualche modo, rappresentavano un compendio di tutte le conoscenze. E gli autori del passato più conosciuti, anche se in modo spesso distorto o attraverso interpretazioni superficiali o forzate ad esempio a sostegno del cristianesimo, furono Platone ed Aristotele.

Il mondo naturale era osservato per trovarvi conferme o simbolismi di tipo morale o religioso. Gli animali vengono assimilati a determinate virtù o peccati. Animali fantastici vengono pensati per riassumere la combinazione tra più virtù o tra virtù e peccato. Anche le pietre vengono assimilate a qualcosa che è finalizzato all'uomo e ad esse vengono assegnate proprietà terapeutiche o nefaste per l'uomo. E nessuno si scandalizzi guardando il passato con gli occhi di oggi (anche se sarebbe auspicabile che molte persone si scandalizzassero): questo era l'approccio al mondo naturale, si trattava di un importante interesse per la magia, per l'alchimia e per l'astrologia, non ve ne era un altro da contrapporvi; anche la Chiesa in tutte le sue manifestazioni aiutava a queste credenze che, tra l'altro, si potevano ben coniugare con il suo credo metafisico. Solo qualcosa cozzava contro alcuni fatti fondamentali di fede, come l'astrologia che negava il libero arbitrio. Ma solo qualche tentativo fu fatto per sradicare tali credenze (Sant'Agostino) poiché esse in fondo non intaccavano la struttura portante del potere della Chiesa. Tanto è vero che altri pensatori cristiani, come Isidoro, invitavano proprio allo studio sistematico dell'influenza degli astri sullo sviluppo delle piante, delle malattie ed in definitiva sul carattere dell'uomo. La scienza greca, associata al pensiero pagano era rifiutata in blocco e fu preoccupazione della Chiesa farla dimenticare indirizzando gli spiriti più aperti verso opere od azioni di tipo missionario che li tenessero lontani dalla conoscenza. Si andava poi diffondendo la credenza di uomo che in qualche modo rappresentava in piccolo le cose del cosmo: una sorta di corrispondenza tra macro e microcosmo. L'interesse per il mondo naturale era comunque e generalmente rivolto a fini teologici. Furono necessari contatti con il mondo bizantino ed arabo per iniziare a pensare ad usi pratici della natura stessa, come ad esempio la cura di determinate malattie attraverso le erbe (con tutto ciò che comportava in termini di quel minimo di attrezzature che servivano per lavorarle: mortaio, distillatore, ...) o l'inizio a fini pratici di prime nozioni di aritmetica (anche legate alla definizione di un calendario che fosse legato alle fasi lunari, a questioni astronomiche ed al "riconoscimento" della Pasqua a fini agricoli).

Tra il XII ed il XIII secolo affluirono solo opere di autori arabi: di alchimia, algebra, medicina, aritmetica, geologia e commenti di opere aristoteliche che però non si conoscevano nell'originale. Agli inizi del XII secolo vengono conosciuti alcuni scritti di Ippocrate e della sua scuola.

Tra il XII ed il XIII secolo l'intera opera di Aristotele diventa disponibile insieme ad Euclide, Apollonio, Archimede, Erone e Galeno. Occorre invece aspettare il XIV secolo per l'opera di Tolomeo.

Tutte queste opere affluivano essenzialmente attraverso la cultura araba in località come la Spagna (Toledo), la Sicilia e Salerno. Dalle prime traduzioni molto superficiali (dal greco al siriaco, dal siriaco all'arabo, a volte dall'arabo all'ebraico, dall'arabo al latino, ... arrivati a questo punto rimaneva ben poco dell'opera originale) si passò a traduzioni dirette ed a questo punto, fine del XIII ed inizi del XIV secolo, si ha davvero a disposizione la massima parte dell'opera della cultura greca.

Rispetto ai ristrettissimi orizzonti del pensiero cristiano (Sant'Ambrogio, Sant'Agostino, San Gregorio Magno, ...), di quel poco che le opere di compilazione (Plinio, Boezio, Cassiodoro, Marziano, Capella, Calcidio, Macrobio, Beda, Isidoro di Siviglia, ...) avevano lasciato, con l'aggravante che le conoscenze erano sempre più riassunti di riassunti fino a che il tutto era diventato un compendio di nozioni fantastiche prive di qualunque riscontro oggettivo, rispetto a tutto questo si apriva davvero un mondo nuovo che però si innestava in un albero senza radici. Le conoscenze messe insieme da un cristianesimo che aveva accordato monoteismo con politeismo ed idolatria, che aveva tentato una operazione di dignità con San Tommaso e la Scolastica vennero ad incontrarsi o meglio scontrarsi con altre conoscenze maturate in molti secoli di splendore intellettuale. Gli effetti furono dapprima piuttosto contraddittori e ci vollero due o tre secoli per riuscire a cogliere le cose importanti, ad isolarle dalle incrostazioni che avevano subìto passando attraverso il commento di pensatori cristiani e comunque di persone che non sapevano cosa fosse l'essere laici avendo sempre riferimenti di tipo metafisico o mistico. Ma qualcosa si iniziò a modificare: se prima ogni fatto naturale era semplicemente prodotto quotidiano della divinità, da un certo punto ci si iniziò a chiedere anche di cause naturali che producono fatti naturali.

In ogni caso lo stesso platonismo dovette attendere la fine del XV secolo per tornare ad imporsi come linea di pensiero con la quale confrontarsi. Ma, anche qui, la lettura di Platone fu fatta attraverso i testi dei neoplatonici con distorsioni profonde dello stesso pensiero platonico e con deviazioni misticheggianti ed irrazionali.

Un dato era comune alle varie correnti di pensiero, dato di derivazione neoplatonica ma anche aristotelica, soprattutto dopo l'opera di San Tommaso, il mondo è unitario e con esso l'intera natura. Il tutto è regolato da un Dio con i suoi angeli che sta ad un estremo mentre l'uomo e la volgare vita terrena all'altro. Lo stesso sistema del mondo era una rappresentazione di tutto ciò. Nell'alto dei cieli Dio in cima, poi gli angeli sempre più giù a seconda dei loro gradi, quindi il cielo delle stelle fino ad arrivare giù giù all'uomo, alla Terra e, sotto di essa a quanto di più orrido si potesse immaginare: specularmente a quanto accadeva nell'alto dei cieli vi era una gerarchia di angeli maledetti (i daemon, i diavoli) organizzati anche qui in gerarchie; più si scende e più si è malvagi, fino ad arrivare al Lucifero che occupa il centro della Terra (una tale descrizione è stata resa stupendamente da Dante).

La Chiesa lavorava intanto nel tentativo di sradicare "le streghe" e le superstizioni. Tutti gli studiosi sono ormai d'accordo nel ritenere che queste operazioni servivano per sostituire alla "cultura popolare" alla "religione popolare", quella ufficiale propria. Non a caso alla lotta contro le pretese streghe si accompagnava la venerazione di "reliquie", i pellegrinaggi, i santi, certe credenze taumaturgiche, gli esorcismi, le proibizioni di certi giorni, tradizioni pagane trasformate in rituali liturgici, ... Ed anche se mai ufficialmente ammesse, erano ampiamente tollerate le pratiche degli amuleti, degli oroscopi, delle premonizioni che sarebbero state dietro ad alcuni fatti naturali straordinari come eclissi, comete, cavallette, bruchi, nascite deformi. Si dava ampio credito a fasi lunari legate a mestruazioni (fatto microscopico) ed a maree (fatto macroscopico), con l'assimilare la Terra ad una "grande madre" e con tutto un mondo di similitudini tra la vita di una donna e quella di un terreno coltivato.


www.fisicamente.net/index-76.htm



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Risposta Veloce
Nick  
Titolo
Messaggio
Smiles
Copia il codice di controllo qui sotto





Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:46. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com