È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Eluana Englaro, sì del giudice "Interrompere l'alimentazione"

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2009 12:13
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 16.648
Post: 4.116
Età: 17
Sesso: Maschile
Utente Gold
Papa
09/07/2008 17:05
 
Quota


La Corte d'appello civile di Milano autorizza il padre Beppino Englaro
a sospendere il trattamento che tiene in vita la figlia, in coma da sedici anni .

Le prima reazione del genitore: "Ora la libereremo, ha vinto lo Stato di diritto".


MILANO - Eluana Englaro, la ragazza di Lecco in coma da sedici anni, adesso può morire.

E suo padre, che da un decennio chiede che siano staccate le macchine che la tengono in vita, ha vinto una battaglia destinata a entrare nella storia della giurisprudenza italiana, un po' come il caso di Terry Schiavo negli Stati Uniti.

"Ora la libereremo", sono state le parole di Beppino Englaro, che ha sempre preferito parlare di "libertà" e non di "morte cerebrale" o "eutanasia". Oggi i giudici della Corte d'appello civile di Milano lo hanno autorizzato a interrompere il trattamento di idratazione ed alimentazione forzato che fa sopravvivere la figlia, che rimase vittima di un incidente stradale il 18 gennaio 1992.

Una decisione "inevitabile" per i giudici della prima sezione civile della Corte d'appello di Milano, vista "la straordinaria durata dello stato vegetativo permanente" di Eluana e "l'altrettanto straordinaria tensione del suo carattere verso la libertà e la sua visione della vita", come spiega il giudice Filippo Lamanna.

Il decreto con cui si autorizza la sospensione del trattamento segue le indicazioni stabilite dalla Cassazione lo scorso 16 ottobre. La Corte aveva disposto un nuovo processo per il caso di Eluana e stabilito la sospensione dell'alimentazione artificiale soltanto in presenza di due circostanze concorrenti: che fosse provata e accertata l'irreversibilità dello stato vegetativo permanente della ragazza e dimostrato il convincimento etico di Eluana, quando era "in piena coscienza". Insomma, la decisione era vincolata alla certezza che la giovane avrebbe scelto di morire e non di vivere artificialmente, privata delle capacità percettive e di qualsiasi contatto con il mondo esterno.

La Corte d'Appello, infatti, ha espressamente "escluso" che la richiesta del tutore, nonchè padre di Eluana, "sia stata espressione di un suo personale giudizio sulla qualità della vita" della figlia. Una conclusione a cui i giudici sono giunti anche grazie alla valutazione del curatore speciale della ragazza, l'avvocato Franca Alessio, nominata proprio per "controllare la mancanza di interessi egoistici del tutore in potenziale conflitto con quelli di Eluana".Una prova a cui si sono aggiunte le testimonianze di alcune amiche della ragazza.

Il provvedimento dei giudici di appello teoricamente può essere ancora soggetto a ricorso davanti alla Cassazione e la Procura Generale, come aveva fatto in passato, potrebbe impugnare la sentenza. Ma è comunque una vittoria per Beppino Englaro, che ha più volte parlato di accanimento terapeutico e dal 1999 ha ripetutamente chiesto la sospensione del trattamento, ricevendo solo risposte negative.

Adesso, però, i sanitari potranno staccare il sondino che tiene Eluana legata alla vita. Fonti giudiziarie rivelano infatti che il provvedimento dei giudici di Milano stabilisce l' interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale sia "immediatamente efficace". Spetterà alla sensibilità del padre di Eluana, e del curatore speciale, l'avvocato Franca Alessi, attendere il termine di legge di sessanta giorni, per l'eventuale impugnazione in Cassazione. E ora Beppino Englaro finalmente può dire: "Ha vinto lo stato di diritto".

Le istruzioni per staccare la spina. Nell'ultima pagina del provvedimento col quale la Corte d'Appello di Milano autorizza la sospensione dell'alimentazione forzata a Eluana Englaro, i giudici scrivono anche una sorta di 'prontuario' al quale attenersi nel momento in cui si "staccherà la spina" che tiene in vita la giovane. Nel paragrafo intitolato "disposizioni accessorie cui attenersi in fase attuativa", i giudici scrivono: "(...) in accordo con il personale medico e paramedico che attualmente assiste o verrà chiamato ad assistere Eluana, occorrerà fare in modo che l'interruzione del trattamento di alimentazione e idratazione artificiale con sondino naso-gastrico, la sospensione dell'erogazione di presidi medici collaterali (antibiotici o antinfiammatori ecc.) o di altre procedure di assistenza strumentale avvengano in hospice o altro luogo di ricovero confacente. (...) Durante il periodo in cui la sua vita si prolungherà dopo la sospensione del trattamento e in modo da rendere sempre possibili le visite, la presenza e l'assistenza, almeno dei suoi più stretti familiari".

I commenti. Mina Welby, vedova di Piergiorgio Welby, deceduto il 21 dicembre del 2006, è tra i primi a commentare la vicenda di Eluana. "Sono soddisfatta della decisione dei Giudici della corte di appello di Milano. Ora spero solo che la politica si metta la mano sulla coscienza, poichè non credo che tutte le volte che si solleva un caso come questo, o come quello di mio marito, debba intervenire la giustizia". Ciò di cui c'è bisogno, osserva ancora la donna, "è una legislazione efficace sui diritti civili della persona". "Piergiorgio aveva diritto di chiedere di morire, così come Giovanni Nuvoli", spiega la donna. Mina Welby, chiede ancora una volta alla politica di "calendarizzare quanto prima una proposta di legge per introdurre la possibilità di stilare un testamento biologico. Lo si faccia presto ce ne è bisogno davvero".

www.repubblica.it/2008/07/sezioni/cronaca/eluana-eutanasia/eluana-eutanasia/eluana-eutana...






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
09/07/2008 17:50
 
Quota

Il Vaticano dice: "Scelta grave". E allora? Che vorrebbero fare? Andare dal papa' della ragazza e metterlo al rogo?

[SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]
11/07/2008 11:55
 
Quota

Riporto un commento dal sito dell'UAAR..

da www.uaar.it/news/2008/07/10/eluana-padre-replica-vaticano/

MAT scrive:

11 Luglio 2008 alle 10:54
Qualcuno ha visto ieri sera verso le 23 su sky tg24 il dibattito sul caso di Eluana?
E’ intervenuto al telefono il padre di Eluana spiegando in pochi minuti le sue ragioni con parole toccanti e soprattutto condivisibili da ogni persona di buon senso.
Ma il peggio doveva ancora arrivare…in studio c’ernano un prete (tale Don Mario) e l’”onorevole” Roccella (sottosegretario alla sanità!!!) che sono riusciti a dire che la sentenza della Corte li “inorridisce” perchè consente a un uomo (come se il papà di Eluana fosse un estraneo) di decidere della vita di un’altra persona (morta da 16 anni) togliendole il cibo e l’acqua e facendola morire soffrendo (invece non stava soffrendo in questi 16 anni no) e la cosa più sconvolgente è che contestano la sentenza perchè deriva non da una volontà scritta di Eluana ma la volontà di non essere attaccata ad una macchina si desume dallo stile di vita che aveva eluana ( come se una ragazza a 16 anni si dovesse mettere a scrivere il testamento davanti a un notaio invece di pensare a viversi la vita). E poi hanno continuato sul fatto che si tratta di EUTANASIA, sbagliatissimo perchè l’interruzione dell’alimentazione forzata è un rifiuto di una cura medica (come quella signora che decise di non farsi amputare la gamba malata e si lasciò morire).
Personaggi come questi 2 rendono il nostro Paese medioevale e ancestrale….e mi fa paura pensare che ce ne sono tanti così.


Ho messo in evidenza la frase che mi interessave,perche',secondo Vaticano e company,una persona in stato vegetativo "soffrirebbe" nel morire di fame e sete dopo aver staccato la spina.

11/07/2008 13:20
 
Quota

da www.uaar.it/news/2008/07/09/eluana-giudici-autorizzano-fine-alimentazione-...

Enrico scrive:

9 Luglio 2008 alle 19:04
Che brutta notizia. Non riesco a concepire come un padre possa pensare di sopprimere una figlia perchè era sua volontà. In una società ordinata i padri vogliono dai figli obbedienza e che perpetuino le tradizioni non che essi in nome della libertà facciano ciò che vogliono.



SM scrive:

10 Luglio 2008 alle 01:19
Enrico..
di solito non rispondo ai troll.
Ma.
Io ho la sclerosi multipla.
La mia vita e’ degna di essere vissuta.. ADESSO. E’ una vita piena e gioiosa, e io ne godo ogni momento, sapendo che e’ l’unica che ho, per quanto un pochino fallata sia risultata.
Ma e’ la mia vita e non sai quanto amore mi diano ed io possa dare, tu che lo sprechi in una folle e delirante fantasia dietro un onnipotente ed inesistente toppa per le tue insicurezze.

Pero’.. voglio essere IO a decidere quando non sara’ piu’ cosi’.
Se il tuo dio non e’ d’accordo… venga giu’ e me lo dica in faccia.
Perche’ non accettero’ niente di meno.
Ed avrei un sacco di cose da dirgli, se esistesse.
Perche’ sarebbe anche una divinita.. ma ti garantisco… ti giuro.. non avrebbe la mia rabbia.

Il principio di non disponibilita’ della vita e’ una parafrasi per il diritto che i tuoi preti di (censura) vogliono arrogarsi di decidere al posto mio, per fare della mia vita un manifesto pubblicitario dei loro schifosissimi fini.
IO NON HO BISOGNO DEL VOSTRO DIO E LA MIA VITA E’ A MIA TOTALE ED ASSOLUTA DISPOSIZIONE.
MIA, non tua, non di uno o piu’ dei, non di preti o ministri o dittatori.
Questo lo pretendo, sapendo quello che la malattia puo’ farmi.
Se decidero’ di andare avanti inchiodato in un letto, con una macchina che mi fa respirare, una che mi nutre ed una che mi fa cagare e pisciare, sara’ il mio dono a chi mi stara’ vicino ed a chi sara’ in condizioni simili alle mie, non al vostro dio che ha la sola ottima scusa di non esistere per avermi fatto questo.
Se decidero’ che non ne vale la pena…
sara’ una mia decisione, e sfido chiunque altro ad arrogarsela e guardarsi allo specchio.

Se tu non sei d’accordo…
allora non sei umano.
Ed allora ti auguro una diagnosi come la mia.
Poi ne riparliamo di questi temi, eh.
Prima… tu non hai il diritto di parlare di queste cose.

Qualche anno fa, un uomo e’ entrato con una pistola in un ospedale, ha allontanato tutti da sua moglie in coma vegetativo ed ha staccato la spina.
Quell’uomo e’ un eroe.
Non riesco a scriverne senza piangere di commozione.
Spero che qualcuno lo fara’ per me, se servira’.
…la pistola era scarica.
ma i nani attorno a lui non lo sapevano.

mi scusino gli altri per il cibo dato ad un troll che non lo merita.





SM scrive:

10 Luglio 2008 alle 12:08
Ringrazio tutti della solidarieta’, ma ci tengo a precisare una cosa.
Non tutti quelli colpiti da questa malattia finiscono in carrozzina in pochi mesi, non tutti hanno immediatamente grossi problemi fisici, ed io sono uno dei fortunati che (ancora) non ne ha (e spero di non averne mai, o il piu’ tardi possibile).

Pero’ tutti ricevono un colpo psicologico terribile, perche’ si ha la prospettiva concreta, personale, di potere averne, con probabilita’ molto maggiore di chi non e’ malato, e di potere venire a trovarsi, nella peggiore delle ipotesi, nelle condizioni di un Welby (che se non erro aveva una malattia ancora peggiore, la SLA, che non e’ cosi’ “gentile” come la mia)

Per questo e’ cosi’ importante per me la notizia riportata qui e la battaglia per il diritto di decidere se continuare o no la propria vita.
Mi da una forza enorme pensare di avere questo diritto.. pensare che qualunque cosa mi possa fare la SM, la scelta se subirlo o no sara’ mia.

In nome di questo, rivendico tale diritto.
Nel massimo rispetto di chi la propria forza per affrontare i propri problemi, piu’ piccoli o piu’ grandi del mio, la trova nella sua religione, chiedo il diritto di poter trovare la mia nella mia visione del mondo.
Soprattutto perche’ eventuali conseguenza di questa mia visione del mondo riguardano me e solo me.. non le impongo a nessuno.

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 3.402
Post: 2.626
Sesso: Maschile
Utente Master
Cardinale
11/07/2008 16:47
 
Quota


SM scrive:

10 Luglio 2008 alle 01:19
Enrico..
di solito non rispondo ai troll.
Ma.
Io ho la sclerosi multipla.
La mia vita e’ degna di essere vissuta.. ADESSO. E’ una vita piena e gioiosa, e io ne godo ogni momento, sapendo che e’ l’unica che ho, per quanto un pochino fallata sia risultata.
Ma e’ la mia vita e non sai quanto amore mi diano ed io possa dare, tu che lo sprechi in una folle e delirante fantasia dietro un onnipotente ed inesistente toppa per le tue insicurezze.

Pero’.. voglio essere IO a decidere quando non sara’ piu’ cosi’.
Se il tuo dio non e’ d’accordo… venga giu’ e me lo dica in faccia.
Perche’ non accettero’ niente di meno.
Ed avrei un sacco di cose da dirgli, se esistesse.
Perche’ sarebbe anche una divinita.. ma ti garantisco… ti giuro.. non avrebbe la mia rabbia.

Il principio di non disponibilita’ della vita e’ una parafrasi per il diritto che i tuoi preti di (censura) vogliono arrogarsi di decidere al posto mio, per fare della mia vita un manifesto pubblicitario dei loro schifosissimi fini.
IO NON HO BISOGNO DEL VOSTRO DIO E LA MIA VITA E’ A MIA TOTALE ED ASSOLUTA DISPOSIZIONE.
MIA, non tua, non di uno o piu’ dei, non di preti o ministri o dittatori.
Questo lo pretendo, sapendo quello che la malattia puo’ farmi.
Se decidero’ di andare avanti inchiodato in un letto, con una macchina che mi fa respirare, una che mi nutre ed una che mi fa cagare e pisciare, sara’ il mio dono a chi mi stara’ vicino ed a chi sara’ in condizioni simili alle mie, non al vostro dio che ha la sola ottima scusa di non esistere per avermi fatto questo.
Se decidero’ che non ne vale la pena…
sara’ una mia decisione, e sfido chiunque altro ad arrogarsela e guardarsi allo specchio.

Se tu non sei d’accordo…
allora non sei umano.
Ed allora ti auguro una diagnosi come la mia.
Poi ne riparliamo di questi temi, eh.
Prima… tu non hai il diritto di parlare di queste cose.

Qualche anno fa, un uomo e’ entrato con una pistola in un ospedale, ha allontanato tutti da sua moglie in coma vegetativo ed ha staccato la spina.
Quell’uomo e’ un eroe.
Non riesco a scriverne senza piangere di commozione.
Spero che qualcuno lo fara’ per me, se servira’.
…la pistola era scarica.
ma i nani attorno a lui non lo sapevano.

mi scusino gli altri per il cibo dato ad un troll che non lo merita.





SM scrive:

10 Luglio 2008 alle 12:08
Ringrazio tutti della solidarieta’, ma ci tengo a precisare una cosa.
Non tutti quelli colpiti da questa malattia finiscono in carrozzina in pochi mesi, non tutti hanno immediatamente grossi problemi fisici, ed io sono uno dei fortunati che (ancora) non ne ha (e spero di non averne mai, o il piu’ tardi possibile).

Pero’ tutti ricevono un colpo psicologico terribile, perche’ si ha la prospettiva concreta, personale, di potere averne, con probabilita’ molto maggiore di chi non e’ malato, e di potere venire a trovarsi, nella peggiore delle ipotesi, nelle condizioni di un Welby (che se non erro aveva una malattia ancora peggiore, la SLA, che non e’ cosi’ “gentile” come la mia)

Per questo e’ cosi’ importante per me la notizia riportata qui e la battaglia per il diritto di decidere se continuare o no la propria vita.
Mi da una forza enorme pensare di avere questo diritto.. pensare che qualunque cosa mi possa fare la SM, la scelta se subirlo o no sara’ mia.

In nome di questo, rivendico tale diritto.
Nel massimo rispetto di chi la propria forza per affrontare i propri problemi, piu’ piccoli o piu’ grandi del mio, la trova nella sua religione, chiedo il diritto di poter trovare la mia nella mia visione del mondo.
Soprattutto perche’ eventuali conseguenza di questa mia visione del mondo riguardano me e solo me.. non le impongo a nessuno.



Commenti stupendi.

Questo è un vero individuo del XXI secolo, una coscienza matura per le sfide che questa epoca ci prospetta. E' in mano a gente come lui che metterei i miei diritti e le mie più profonde aspettative di giustizia.



OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 58.167
Post: 9.341
Città: PISA
Età: 84
Sesso: Maschile
Utente Gold
Padre Guardiano
11/07/2008 17:41
 
Quota

Re:
Rainboy, 11/07/2008 16.47:


Commenti stupendi.

Questo è un vero individuo del XXI secolo, una coscienza matura per le sfide che questa epoca ci prospetta. E' in mano a gente come lui che metterei i miei diritti e le mie più profonde aspettative di giustizia.






La mia speranza è che ci siano sempre di più uomini così perchè solo con essi si costruiscono vere Società e veri Stati. AMEN


omega [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=x789056]


ps.Scusate l'AMEN ma mi è scappato!!! [SM=g27827]









O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 833
Post: 33
Sesso: Maschile
Utente Senior
11/07/2008 17:55
 
Quota

Re:
pcerini, 11/07/2008 11.55:


E poi hanno continuato sul fatto che si tratta di EUTANASIA, sbagliatissimo perchè l’interruzione dell’alimentazione forzata è un rifiuto di una cura medica (come quella signora che decise di non farsi amputare la gamba malata e si lasciò morire).



infatti si tratta di rifiuto di un accanimento terapeutico (rifiuto di una terapia nel caso della donna che rifiuto' di farsi amputare la gamba).

Tutta la mia solidarieta' ai genitori di Eluana contro le offese che loro ricevano da preti e clericali. Pure io, se per ipotesi un giorno fossi in coma, sottoposto a alimentazione forzata, respirazione artificiale e dialisi, preferirei morire, seguendo la natura, anziche' rimanere anni e anni in quello stato solo per far contenti preti e clericali in genere.

ciao


12/07/2008 16:55
 
Quota

stavo leggendo da infotdg questo post che pone degli interrogativi:

da freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7668556&p=2

Mi chiedo
Ciao a tutti,
mi chiedevo in questi giorni, ma siamo proprio sicuri che Eluana non possa sentire e percepire niente? ne dolore ne gioia ne nient'altro?
Qualcuno di noi o dei medici ha sperimentato la condizione di Eluana?
Pensiamo per un solo istante che possa sentire qualcosa ma non possa esprimersi, quale sofferenza patirebbe nel morire di fame e sete?
Come si sentirebbe senza poter far nulla? Per essere sicuri di non poterla farla soffrire bisognerebbe "accompagnarla" alla morte e quindi all'eutanasia. Da qui il levarsi di scudi della CC che io condivido in pieno. Quello che non passa per legge passa per la magistratura. Tutto questo non fa altro che legittimare e far passare come pratica compassionevole l'eutanasia.

---------------------------------------------------------------------

A parte il fatto che bisognerebbe sempre trovare delle prove di cio' che si afferma,ossia che una persona in stato di coma vegetativo possa "soffrire" nel morire di fame e sete,ma credo che solo l'amico Rain possa essere in grado di dare un netto chiarimento.
[Modificato da pcerini 12/07/2008 16:56]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 3.402
Post: 2.626
Sesso: Maschile
Utente Master
Cardinale
12/07/2008 19:35
 
Quota

L'amico Rain ti assicura che uno stato vegetativo di sedici anni riduce il cervello dell'individuo all'ombra di sé stesso. Il non uso delle aree superiori ne causa la totale atrofia... cosa che sappiamo ormai da molto tempo e che, se qualcuno avesse dubbi, può verificare cercando i risultati (taciuti dalla stampa naturalmente) dell'autopsia di Terry Schiavo, il cui cervello risultò pesare LA META' di quello che aveva prima dell'incidente.

All'autore/autrice di quel commento dovrei dire: non ti è venuto in mente che se tutti i medici del pianeta equiparano, dal punto di vista intellettivo (non da quello fisiologico) lo stato vegetativo permanente alla morte cerebrale, magari è per una buona ragione?
[Modificato da Rainboy 12/07/2008 19:45]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 7.616
Post: 671
Sesso: Femminile
Utente Master
Monaca
12/07/2008 21:20
 
Quota

Non si può giudicare una notizia riportata dai giornali, con mille esposizioni pro e contro, ma si può dare dignità ad una ragazza, che, dopo 16 anni, non avrebbe alcuna altra via, che quella di tornare a Dio.






Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva
Risposta Veloce
Nick  
Titolo
Messaggio
Smiles
Copia il codice di controllo qui sotto





Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:42. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com