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Il lato oscuro di Madre Teresa:

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2009 08:15
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03/09/2009 18:09
 
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Re: l'amore che non c'era
[QUOTE:96766513=cristiano1980., 03/09/2009 11.59


______________________________________________________________________

Non avevo visto questo filmato, ma avevo letto articoli sulla vocazione alla santità della vispa Teresa.

La furbetta ha fatto una vita che alla gente comune sarebbe preclusa.

Mi ricordo appunto il premio Nobel per la pace - assurdamente conferitole - e le frequentazioni del jet set internazionale.

Poi il ricovero in una clinica di lusso - alla faccia dei suoi malati costretti ad una degenza ignobile - e gli arei in bussiness-class.

Ma si sa, noblesse oblige, anzi santità oblige.

La vispa Teresa è l'esempio lampante di come una persona - ammantandosi di santità - riesca a carpire la fiducia dei semplici e degli umili per gratificarsi e gratificare i potenti.

Leggerò sicuramente "La posizione della missionaria" che è la classica posizione per inserirlo - immaginate dove - alla povera gente.

Verrà un giorno, o si che verrà....

Babila.



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03/09/2009 18:30
 
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Gonxha (Agnese) Bojaxhiu, la futura Madre Teresa, è nata il 26 agosto 1910 a Skopje (ex Jugoslavia).
Fin da piccola riceve un'educazione fortemente cattolica dato che la sua famiglia, di cittadinanza albanese, era profondamente legata alla religione cristiana.
Già verso il 1928, Gonxha sente di essere attratta verso la vita religiosa, cosa che in seguito attribuirà ad una "grazia" fattale dalla Madonna. Presa dunque la fatidica decisione, è accolta a Dublino dalle Suore di Nostra Signora di Loreto, la cui Regola si ispira al tipo di spiritualità indicato negli "Esercizi spirituali" di Sant'Ignazio di Loyola. Ed è proprio grazie alle meditazioni sviluppate sulle pagine del santo spagnolo che Madre Teresa matura il sentimento di voler «aiutare tutti gli uomini».





Jon Konneri 03/09/2009 13.




Caris. Jon visto che non hai inserito commenti personali nel tuo post di cui riporto sopra la prima parte, devo intendere che per te il filmato sono tutte fandonie?

scusa l'invadenza By Flabot [SM=x789062]
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03/09/2009 19:58
 
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Re:
flabot, 03/09/2009 18.30:



Gonxha (Agnese) Bojaxhiu, la futura Madre Teresa, è nata il 26 agosto 1910 a Skopje (ex Jugoslavia).
Fin da piccola riceve un'educazione fortemente cattolica dato che la sua famiglia, di cittadinanza albanese, era profondamente legata alla religione cristiana.
Già verso il 1928, Gonxha sente di essere attratta verso la vita religiosa, cosa che in seguito attribuirà ad una "grazia" fattale dalla Madonna. Presa dunque la fatidica decisione, è accolta a Dublino dalle Suore di Nostra Signora di Loreto, la cui Regola si ispira al tipo di spiritualità indicato negli "Esercizi spirituali" di Sant'Ignazio di Loyola. Ed è proprio grazie alle meditazioni sviluppate sulle pagine del santo spagnolo che Madre Teresa matura il sentimento di voler «aiutare tutti gli uomini».





Jon Konneri 03/09/2009 13.




Caris. Jon visto che non hai inserito commenti personali nel tuo post di cui riporto sopra la prima parte, devo intendere che per te il filmato sono tutte fandonie?

scusa l'invadenza By Flabot [SM=x789062]




[SM=x1935919] [SM=x1935919] [SM=x1935919]
Carissimo Flabot, che ingenua domanda!!!! [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]
Se vedi non ha nemmeno messo il link di riferimento.
Evidentemente ha voluto risparmiare all'autore dell'articolo grosse [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] assumendosene la paternità!!!
Il martire cattolico!!!!! [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425]

[SM=x1414807] Jon [SM=x1936756]


omega [SM=g1666950] [SM=x789054] [SM=x789056]








O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

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03/09/2009 20:42
 
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Re: Re:
=omegabible=, 03/09/2009 19.58:




[SM=x1935919] [SM=x1935919] [SM=x1935919]
Carissimo Flabot, che ingenua domanda!!!! [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]
Se vedi non ha nemmeno messo il link di riferimento.
Evidentemente ha voluto risparmiare all'autore dell'articolo grosse [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] assumendosene la paternità!!!
Il martire cattolico!!!!! [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425]

[SM=x1414807] Jon [SM=x1936756]


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?

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8757857



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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
nell'aldilà

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Re: Re: Re:
Jon Konneri, 03/09/2009 20.42:





[SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941429] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425] [SM=g1941425]

Ma che cacchio fai???? Ci prendi per i fondelli???? [SM=x1936756] [SM=x1936756]


Allora il link ci rimanda al tuo forum dove trovasi lo stesso articolo postato da un' altro invasato "Cattolico Romano" che a sua volta omette il link di riferimento [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052] [SM=x789052]

Come disse Totò: mi faccia il piacere...mi faccia... [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051] [SM=x789051]


omega [SM=g1666950] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789056]


[Modificato da =omegabible= 03/09/2009 22:02]



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Re: Re: l'amore che non c'era
Titti-79, 03.09.2009 15:21:

Anni fa, dopo la sua morte ho sognato Madre Teresa e nel sogno lei mi ha parlato, raccontandomi cose della sua vita e cose della mia che dovevano ancora succedere... e che poi sono accadute.



Io li sognai tutti, a partire dalla Sacra Famiglia fino a Padre Pio.
Proprio a causa di "colpi" come questo che hai subito tu.

Successe durante il percorso di acquisizione della giusta consapevolezza sui tanti luoghi comuni e i "dato per scontato" che ci hanno inculcato fin dalla culla, anche non di stampo religioso.

E' stata dura, anzi, durissima, e ancora non ne sono fuori al 100%, o almeno, non come vorrei.

Ciao
Claudio





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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04/09/2009 09:22
 
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Re: Re: Re: l'amore che non c'era
Claudio Cava, 04/09/2009 1.07:



Io li sognai tutti, a partire dalla Sacra Famiglia fino a Padre Pio.
Proprio a causa di "colpi" come questo che hai subito tu.

Successe durante il percorso di acquisizione della giusta consapevolezza sui tanti luoghi comuni e i "dato per scontato" che ci hanno inculcato fin dalla culla, anche non di stampo religioso.

E' stata dura, anzi, durissima, e ancora non ne sono fuori al 100%, o almeno, non come vorrei.

Ciao
Claudio




Chiamati fuori dalla chiesa partecipando alla giornata dello sbattezzo di ottobre. Vedrai che, così facendo, ti sarà più facile sentirti fuori dalla chiesa.
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04/09/2009 19:45
 
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Re: Re: Re: Re: l'amore che non c'era
cristiano1980., 04.09.2009 09:22:




Chiamati fuori dalla chiesa partecipando alla giornata dello sbattezzo di ottobre. Vedrai che, così facendo, ti sarà più facile sentirti fuori dalla chiesa.




Oppla', mi accorgo di essermi spiegato malissimo.

Dalla Chiesa mi chiamai fuori gia' a 13 anni, ben 41 anni fa.

Mi riferivo ad alcune di quelle "piccolezze" prettamente cattoliche entrate ormai nella mentalita' corrente italiana (e non solo).

Le piu' eclatanti, che pero' graziaddio [SM=g27828] non mi toccano, sono quelle legate al sesso, per esempio.

Per il resto si, devo finalmente decidermi a sbattezzarmi, non l' ho ancora fatto solo perche' non do' la minima importanza a cose come queste che considero ormai semplice tradizione o costume.

Ma e' una questione di principio, quindi provvedero' presto.


Ciao
Claudio






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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05/09/2009 06:03
 
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Scusate ragazzi se sono mancata per qualche giorno, lavoro e famiglia mi hanno tenuta lontana...

Vorrei dire qualcosa su quanto riportate su questo tread, è chiaro che uno puo credere in quello che vuole ma le supposizioni dettate dal pregiudizio teologico non sono prove, posso capire che vi stiano sulle balle certe figure della cristianità cattolica, anche a me, ma ci deve essere sempre una ragione, non mi scaglio a priori su delle figure che comunque hanno fatto della proprio fede una ragione di vita credendoci fino alla morte.

Madre Teresa non era Atea ''finta credente'' o ''finta cattolica'' non-so-chè-di-finto-definir-si-vorrebbe-più come certi gossippisti ''finti ignoranti'' e di quint'ordine vorrebbero trasmettere ai semplici per screditarla su chissà che o quale campo e perchè poi, usano certe sue affermazioni che farebbe qualsiasi persona di fede sincera, i dubbi della fede non li ha inventati l'ateismo ma sono insiti nelle fede stessa, non capisco lo scandalo di questo video.

Madre Teresa è nata come una suorina qualsiasi che fondando poi un ordine tra i più poveri per i poveri ha speso la sua vita in coerenza e dialogo con tutte le fedi,

ricordatevi che parliamo di paesi dove la miseria e la fame e le malattie sono l'humus sociale di questa gente, le donne e i bambini rovistano tra le montagne dei rifiuti per trovare qualcosa da vendere e per procurarsi qualcosa da mangiare, le donne muoiono di parto, abbandonano i bambini per strada senza nessuno che se ne occupi, vi scandalizzate se li vedete dormire su delle brandine o per terra comunque al riparo e sopra una coperta nelle case di Madre Teresa, comunque accuditi, sfamati e non lasciati mai morire da soli,

non è che la situazione degli ospedali di quei luoghi sia molto migliore sapete? scandalizzatevi di questo non delle cure che Madre Teresa si prendeva dei poveri e dei malati morenti, il ''gergo della sofferenza'' tutte quelle affermazioni che vi fanno tanto inorrodore e indignare ma che non riuscite a comprendere non sono la scusa per mandare al macello corpi già devastati da malattie come la lebbra ad esempio,

ma sono la visione spirituale di una ragione di vita che danno un valore all'umanita ANCHE mediante il proprio soffrire INEVITAILE, comunque causato dall'uomo stesso, beone e mangione che si occupa solo della propria panza piena, chiamatela consolazione o come volete, comunque quello che ha fatto una donna piccola e ''insignificante'' è stato di portare in evidenza la sofferenza dei popoli che vivono nell'indigenza e nel degrado nei paesi del terso mondo,

ha dato uno scossone alle coscienze dei potenti, si frequentava i personaggi più potenti della terra, ma mica era una sua scelta, se la contendevano, ma non accettava mai nulla per se stessa,d'altra parte era l'esempio di Gesù che pranzava nelle case degli esattori destando scalpore nei discepoli, se l'aveva fatto il suo Gesù che lei amava piu della sua vita e nella sua fede questo gli era richiesto dal suo destino, nella sua umiltà perchè mai avrebbe dovuto usare la superbia dei farisei nel tempio, Madre Teresa ha fondato ''Le sorelle della carità'' bè le avete mai viste vivere in edifici di valore storico e pregio artistico a far la vita paradisiaca del vacanziere spirituale che tra un boccheggiar di sbadigli e sonnecchiar di occhi prega, e nel tempo libero colitva insalata e fa l'amaro alle erbe? Oh Ragà ma svegliatevi un po e guardate il marcio dove c'è non dove non c'è altrimenti rischiate di far apparire la vostra causa inutile, futile e pretestuosa.

Di Madre Teresa si possono discutere tante cose anche il suo operato non le intenzioni secondo me operato comunque di gran lunga migliore di quello che hanno fatto tanti ometti del nostro recente passato secolo della chiesa cattolica.

Se le donne potessero diventare papa Madre Teresa sicuramente lo sarebbe diventata anche se comunque avrebbe operato meno bene di come invece ha fatto con la sua vita ma io sarei cattolica vita natural durante con certamente una promessa solenne
invece c'abbiamo il sedicesimo cornuto scelto da una massa di furbacchioni ipocriti spesso depravati in gonnella porporata e sottoveste perla [SM=g1667679] [SM=x1426852] che parlano di spirito santo a vanvara [SM=g27826] [SM=x1414700]

[SM=x789057]

A questo video panzana io rispondo con questa video canzone

[Modificato da helenhelen 05/09/2009 06:36]




*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
,,,,Presidente io sono una donna
che non è a sua disposizione...
[Rosy Bindi al Presidente del consiglio]
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

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05/09/2009 10:13
 
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oggi la chiesa la ricorda
Beata Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu)

5 settembre

Skopje, Macedonia, 26 agosto 1910 - Calcutta, 5 settembre 1997

A 18 anni decise di entrare nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto. Partita nel 1928 per l’Irlanda, un anno dopo è in India. Nel 1931 la giovane Agnes emette i primi voti prendendo il nuovo nome di suor Mary Teresa del Bambin Gesù (scelto per la sua devozione alla santa di Lisieux), e per circa vent’anni insegna storia e geografia alle ragazze di buona famiglia nel collegio delle suore di Loreto a Entally, zona orientale di Calcutta. Il 10 settembre 1946, mentre era in treno diretta a Darjeeling per gli esercizi spirituali, avvertì la “seconda chiamata”: lei doveva lasciare il convento per i più poveri dei poveri. Lasciò le suore di Loreto il 16 agosto 1948. Nel 1950 la sua nuova congregazione delle Missionarie della Carità ottenne il riconoscimento dalla Chiesa.

Martirologio Romano: A Calcutta in India, beata Teresa (Agnese) Gonhxa Bojaxhiu, vergine, che, nata in Albania, estinse la sete di Cristo abbandonato sulla croce con la sua immensa carità verso i fratelli più poveri e istituì le Congregazioni delle Missionarie e dei Missionari della Carità al pieno servizio dei malati e dei diseredati.
Ascolta da RadioRai:


Al piano terra della Mother House, la casa-madre nella Lower Circular Road di Calcutta, c’è la cappella semplice e disadorna dove dal 13 settembre 1997, dopo i solenni funerali di Stato, riposano le spoglie mortali di Madre Teresa. Fuori, nel fitto dedalo di viuzze, i rumori assordanti della metropoli indiana: campanelli di risciò, vociare di bimbi, lo sferragliare di tram scalcinati attraverso i gironi infernali della miseria. Dentro, invece, il tempo sembra fermarsi ogni volta, cristallizzato in una specie di bolla rarefatta: la cappella accoglie una tomba povera e spoglia, un blocco di cemento bianco su cui è stata deposta la Bibbia personale di Madre Teresa e una statua della Madonna con una corona di fiori al collo, accanto a una lapide di marmo con sopra inciso, in inglese, un versetto tratto dal Vangelo di Giovanni: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”(15,12).
(…)Madre Teresa di Calcutta, al secolo Agnes Gonxha Bojaxhiu, era nata il 26 agosto 1910 a Skopje (ex-Jugoslavia, oggi Macedonia), da una famiglia cattolica albanese. A 18 anni decise di entrare nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto. Partita nel 1928 per l’Irlanda, un anno dopo è già in India.
Nel 1931 la giovane Agnes emette i primi voti prendendo il nuovo nome di suor Mary Teresa del Bambin Gesù(scelto per la sua devozione alla santa di Lisieux), e per circa vent’anni insegnerà storia e geografia alle ragazze di buona famiglia nel collegio delle suore di Loreto a Entally, zona orientale di Calcutta. Oltre il muro di cinta del convento c’era Motijhil con i suoi odori acri e soffocanti, uno degli slum più miserabili della megalopoli indiana, la discarica del mondo. Da lontano suor Teresa poteva sentirne i miasmi che arrivavano fino al suo collegio di lusso, ma non lo conosceva. Era l’altra faccia dell’India, un mondo a parte per lei, almeno fino a quella fatidica sera del 10 settembre 1946, quando avvertì la “seconda chiamata” mentre era in treno diretta a Darjeeling, per gli esercizi spirituali.
Durante quella notte una frase continuò a martellarle nella testa per tutto il viaggio, il grido dolente di Gesù in croce: “Ho sete!”. Un misterioso richiamo che col passare delle ore si fece sempre più chiaro e pressante: lei doveva lasciare il convento per i più poveri dei poveri. Quel genere di persone che non sono niente, che vivono ai margini di tutto, il mondo dei derelitti che ogni giorno agonizzavano sui marciapiedi di Calcutta, senza neppure la dignità di poter morire in pace.
Suor Teresa lasciò il convento di Entally con cinque rupie in tasca e il sari orlato di azzurro delle indiane più povere, dopo quasi 20 anni trascorsi nella congregazione delle Suore di Loreto. Era il 16 agosto 1948. La piccola Gonxha di Skopje diventava Madre Teresa e iniziava da questo momento la sua corsa da gigante.
Il 7 ottobre 1950 la nuova Congregazione ottiene il suo primo riconoscimento, l’approvazione diocesana. È una ricorrenza mariana, la festa del Rosario, e di certo non è casuale, dal momento che a Maria è dedicata la nuova famiglia religiosa.
L’amore profondo di Madre Teresa per la Madonna aveva salde radici nella sua infanzia, a Skopje, quando mamma Drone, che era molto religiosa, portava sempre i suoi figli (oltre a Gonxha c’erano Lazar e Age) in chiesa e a visitare i poveri, ed ogni sera recitavano insieme il rosario.
“La nostra Società – si legge nel primo capitolo delle Costituzioni – è dedicata al Cuore Immacolato di Maria, Causa della nostra Gioia e Regina del Mondo, perché è nata su sua richiesta e grazie alla sua continua intercessione si è sviluppata e continua a crescere”.
La figura della Vergine ha ispirato lo Statuto delle Missionarie della Carità, al punto che ognuno dei 10 capitoli delle Costituzioni è introdotto da una citazione tratta dai passi mariani dei Vangeli. La Madonna è detta la prima Missionaria della Carità in ragione della sua visita a Elisabetta, in cui dette prova di ardente carità nel servizio gratuito all’anziana cugina bisognosa di aiuto. In aggiunta ai tre usuali voti di povertà, castità e obbedienza, ogni Missionaria della Carità ne fa un quarto di "dedito e gratuito servizio ai più poveri tra i poveri", riconoscendo in Maria l’icona del servizio reso di tutto cuore, della più autentica carità.
(…)La devozione al Cuore Immacolato di Maria è l’altro aspetto del carisma mariano e missionario dell’opera di Madre Teresa, praticato con i mezzi più tradizionali e più semplici: il S. Rosario, pregato ogni giorno e in ogni luogo, persino per la strada; il culto delle feste mariane (la professione religiosa delle sue suore cade sempre in festività della Madonna); la preghiera fiduciosa a Maria affidata anche alle “medagliette miracolose”( Madre Teresa ne regalava in gran quantità alle persone che incontrava); l’imitazione delle virtù della Madre di Dio, in special modo l’umiltà, il silenzio, la profonda carità.
"I thirst" (ho sete), c’è scritto sul crocifisso della Casa Madre e in ogni cappella – in ogni parte del mondo – di ogni casa della famiglia religiosa di Madre Teresa. Questa frase, il grido dolente di Gesù sulla croce che le era rimbombato nel cuore la fatidica sera della "seconda chiamata", costituisce la chiave della sua spiritualità.
La figura minuta di Madre Teresa, il suo fragile fisico piegato dalla fatica, il suo volto solcato da innumerevoli rughe sono ormai conosciuti in tutto il mondo. Chi l’ha incontrata anche solo una volta, non ha più potuto dimenticarla: la luce del suo sorriso rifletteva la sua immensa carità. Essere guardati da lei, dai suoi occhi profondi, amorevoli, limpidi, dava la curiosa sensazione di essere guardati dagli occhi stessi di Dio.
Attiva e contemplativa al tempo stesso, nella Madre c’erano idealismo e concretezza, pragmatismo e utopia. Lei amava definirsi "la piccola matita di Dio", un piccolo semplice strumento fra le Sue mani. Riconosceva con umiltà che quando la matita sarebbe diventata un mozzicone inutile, il Signore l’avrebbe buttata via, affidando ad altri la sua missione apostolica: "Anche chi crede in me compirà le opere che io compio, e ne farà di più grandi" (cfr. Gv 14, 12).
Madre Teresa è scomparsa a Calcutta la sera del venerdì 5 settembre 1997, alle 21.30. Aveva 87 anni. Il 26 luglio 1999 è stato aperto, con ben tre anni di anticipo sui cinque previsti dalla Chiesa, il suo processo di beatificazione; e ciò per volontà del S. Padre che, in via del tutto eccezionale, ne ha voluto accelerare la procedura: per la gente Madre Teresa è già santa.
Il suo messaggio è sempre attuale: che ognuno cerchi la sua Calcutta, presente pure sulle strade del ricco Occidente, nel ritmo frenetico delle nostre città. “Puoi trovare Calcutta in tutto il mondo – lei diceva – , se hai occhi per vedere. Dovunque ci sono i non amati, i non voluti, i non curati, i respinti, i dimenticati”.
I suoi figli spirituali continuano in tutto il mondo a servire “i più poveri tra i poveri” in orfanotrofi, lebbrosari, case di accoglienza per anziani, ragazze madri, moribondi. In tutto sono 5000, compresi i due rami maschili, meno noti, distribuiti in circa 600 case sparse per il mondo; senza contare le molte migliaia di volontari e laici consacrati che portano avanti le sue opere. “Quando sarò morta – diceva lei –, potrò aiutarvi di più…”.


Autore: Maria Di Lorenzo



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