Ricetta di peperoncini ripieni:
Peperoncini piccanti ripieni di tonno acciughe e capperi, sono una conserva tipica del sud Italia, e nelle regioni come
Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania e Puglia, vengono prodotti e poi gustati come stuzzicante antipasto.
Per la loro preparazione bisogna munirsi di pazienza, dedizione e pochi ma buoni ingredienti, che serviranno per la farcitura di questi piccoli e gustosi peperoncini tutto fuoco, che andranno conservati sott’olio.
Lavate i peperoncini piccanti, togliete loro il picciolo e con un coltellino dalla lama appuntita scavateli e svuotateli completamente aiutandovi con un piccolo cucchiaino.
Versate in una casseruola il vino bianco, l’aceto e aggiungete le spezie e il sale, poi portate il tutto a ebollizione: al primo bollore, buttateci dentro i peperoncini e fateli cuocere per 3-4 minuti a fuoco dolce, poi scolateli e poneteli capovolti su di un canovaccio pulito (o carta assorbente da cucina) ad asciugare per alcune ore (i peperoncini devono essere molto asciutti, perché più asciutti saranno e più si conserveranno), meglio se per tutta una notte.
Preparate il ripieno dei peperoncini, ponendo in un mixer il tonno, i capperi e le acciughe precedentemente sminuzzati con un coltello; usate il mixer solo per qualche istante (contate fino a 5), giusto il tempo che serva affinchè gli ingredienti si amalgamino, facendo attenzione però che il tonno non perda la sua fibra diventando cremoso.
Togliete il composto e ponetelo in una ciotola, amalgamatelo con un mestolo e, servendovi di un piccolo cucchiaino, riempite i peperoncini uno ad uno.
Prendete dei vasetti sterilizzati e riempiteli con i peperoncini ripieni, avendo cura di posizionarli ben dritti con la parte bucata verso l’alto; riempite il vasetto di olio fino a coprirli completamente, poi tappateli e poneteli in un luogo fresco, asciutto e buio. I peperoncini piccanti ripieni di tonno acciughe e capperi, se ben conservati, si mantengono anche per un anno.
Buon Appetito!
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)