Agabo, 03/11/2010 10.09:
Caro Claudio, spiegami tu, piuttosto, come fai a conciliare il tuo ateismo con la partecipazione a delle sedute spiritiche e poi ne parliamo.
Il problema, secondo me, sono le etichette che appiccichiamo alle persone.
Tu sei credente e quindi sei così e cosà.
Tu sei ateo e quindi devi pensare questo e fare quest'altro.
E se uno non corrisponde all'idea che ci siamo fatta, mica cambiamo la nostra idea...noooooooooo!!!E' lui ad essere sbagliato.
Questo vale per tutti in generale, e in tutti i campi.
Ora, io non ho mai fatto mistero del fatto che frequento la chiesa, ma siccome tutti hanno l'idea dell'ateo che odia la chiesa, appena sanno che io ci vado cominciano a guardarmi strano...
Vedete, le cose che odiamo o detestiamo, condizionano la nostra vita, nella misura in cui cerchiamo di evitarle e le combattiamo.
Agabo dirà: Siiiiiiiiiiiiiiiiiii illudendosi di avermi presa dinuovo in castagna
E invece è tutto il contrario. Io personalmente non sono mai andata da un credente a dire che è un illuso e che non deve credere più. Ma se uno viene da me e comincia a farmi domande, o peggio ancora mi attacca perchè gli atei non gli piacciono, allora ho tutto il diritto di passare al contrattacco.
Il forum è un'opera di informazione, aperto a chi vuole leggere, nessuno viene portato qui con la forza, lo fa solo se interessato allo scambio di idee o a conoscere meglio le persone, che in fin dei conti, anche se atee, non mangiano nessuno.
Tornando al fatto della chiesa: io non ho subito traumi, non ce l'ho coi preti, sono arrivata all'ateismo semplicemente prendendo atto di ciò che sono sempre stata.
Riporto ciò che scrissi un mesetto fa circa nel forum di Titti, in una lunga discussione.
02/10/2010 15.11
Ma non sarà che atei si nasce e non si diventa?
Io sono sempre stata, fin da bambina, troppo impegnata a pensare. E se gli altri mi dicevano qualcosa che non mi convinceva me la ragionavo tra me e me, e dopo aver capito che se provavo a "girare parola ai grandi" non ottenevo niente se non sentirmi dire " zitta tu che sei piccola, che ne sai..." mi dicevo, si si parla tu, tanto prima o poi lo scopro come stanno le cose.
Durante la scuola e il catechismo, dove ero un'alunna modello additata a esempio agli altri, ho imparato tutto a menadito, e poi quando finalmente mi è capitato in mano il primo libro che svelava la verità sulle religioni, su Gesù Cristo, su quell'imbroglione di Paolo di Tarso che forse non è nemmeno esistito...me la sono fatta a risate dalla prima all'ultima pagina, e più leggevo e dicevo LO SAPEVO IO!!!!!!!!!!!!!!!! Mai ateo fu più felice di scoprirsi tale. E sono talmente soddisfatta che vado perfino in chiesa, canto nel coro, sono amica del parroco, mi godo lo spettacolo...non sono arrabbiata con nessuno, tanto l'avevo sempre saputo che è tutta una recita.
Quello che non riesco a capire è perchè ai credenti sembra così terribile che uno sia ateo. Un ateo che va in chiesa poi...
Eppure la maggior parte di quelli che stanno lì recitano solo una parte, almeno io lo so. Loro invece no.
Ciao
Kelly
Per chi volesse deliziarsi questa è la discussione:
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9427169&p=1
Buona giornata
Kelly
[Modificato da kelly70 03/11/2010 10:35]
La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)