Re:
Scritto da: Rainboy 30/05/2007 8.18
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> ...accidenti, che ostentato scetticismo! Non dirmi
> che sei uno di quelli che non crede neanche alla
> teoria dell'evoluzione, solo perché è una "teoria"!
>
Come hai fatto a capirlo?
E' facile dire "teoria dell'evoluzione", molto più difficile ed impossibile dimostrare l'esistenza di un solo anello mancante nella catena evoluzionistica. Io mi attengo a ciò che è dimostrabile come scientifico, non solo, ma mi attengo anche al significato dei termini e, quando mi imbatto in termini come "teoria", so che non significano nient'altro che il concetto che vogliono trasmettere: supposizione, intiuizione, indizio.
Sbaglio a non andar oltre e, quindi, a dare per provata una teoria? Come potrei sentirmi autorizzato a proporre come accettabile scientificamente qualcosa, qualunque cosa, che venga proposta come teoria? E' un non senso...un ragionamento antiscientifico.
Lo può fare l'uomo religioso, l'uomo di fede, ma non uomini di scienza, anche se fra gli uomini di scienza esistono in diversi che, invece della fede religiosa, fanno propria la fede scientifica.
L'evoluzione rientra nel percorso della fede scientifica, almeno fintantochè la fede scientifica non corrisponda infine a fatti provati con scrupoloso criterio scientifico.
Tu la pensi diversamente? Vedo...per me, però, è risibile ciò che si va sostenendo circa l'origine genetica dell'omosessualità.
Si spaccia quell'origine per teorica e poi si pretende che si accetti come dato di fatto acquisito scientificamente. C'è un pò di confusione e tanta contraddizione. La cosa è molto seria, almeno per me. E' vero però che ci sono scienziati "scienziati" nel senso stretto del termine e, purtroppo, scienziati stregoni.
> Comunque il tipo di "dimostrabilità" di cui parli tu,
> se la possono permettere gli ingegneri, non i medici
> né tanto meno gli psicologi. Purtroppo si lavora
> su quello che si ha... e sai bene che il genoma
> non è esattamente un limpido esempio di chiarezza
> espositiva.
Sicuramente gli ingegneri, molto i medici, per nulla gli psicologi, caro Rainboy. La funzione dello psicologo è assimilabile a quella del padre confessore. A volte funziona, molto spesso no. E' un tirare ad indovinare.
Altra cosa è dire che si lavora su quello che si ha...però ciò non consente di spacciare anticipatamente per certezza una teoria.
> Vedi alla voce predisposizione
> infartuale, vedi alla voce colesterolemia, etc.
> etc.
Inoltrarsi in un discorso di questo genere ci porterebbe fuori dal seminato. Sta di fatto che in un certo senso la tua raffinata osservazione è apparentemente giustificabile, ma altrettanto apparentemente può risolvere una supposta malattia di cuore o di stomaco sia un medico che uno psicologo o un padre confessore...altre volte basta recarsi a qualche santuario.
> Io non ho mai detto di portare alcuna verità assoluta
> ... ma affermo con orgoglio l'esistenza di interessanti
> e valide supposizioni scientifiche, fortemente
> indiziate e coerenti con i modelli attuali. Quindi
> non metterti a fare paragoni con i miracoli per
> favore, che sono come minimo fuorvianti.
E' fuorviante, allo stesso modo di un miracolo, accettare come vera una teoria che non sia assolutamente tutta dimostrabile.
Nel credere non c'è molta differenza fra fede scientifica e fede religiosa...si basano entrambi sulle stesse motivazioni di base.
Io so che tu non esponi alcuna verità come assoluta, fortunatamente, ma capita che c'è sempre chi gradisce alimentare certe speranze pur di dare una qualche risposta, qualunque essa sia, ai propri interrogativi.
Come ti ho detto i tuoi interventi mi trovano quasi del tutto d'accordo. Non vogliamo ora perderci in quel 5, 10% di veduta che ci vede leggermente difformi. Però è bene parlarne.
> Grazie a te per il contributo! Non te la cavi male co
> me avvocato del diavolo... (a proposito, sei a
> tuo agio come moderatore?
)
Non ho gli elementi per rispondere a rigor di logica e di coscienza...te lo farò sapere caso mai accadesse, contaci.
Fiat voluntas del grande cavallo del west.
Stammi bene, amico mio.
Pyccolo