Se nessun lavoratore, NESSUNO, acconsentisse a lavorare in condizioni miserabili, i datori di lavori resterebbero soli, e sarebbero costretti a dare il giusto.
Invece no. Se un datore di lavoro disonesto ha due operai a 100 lire al giorno, supponiamo, e un giorno trova uno che accetta di lavorare per 70 lire, domani andrà da quei due a 100 lire e dirà: o lavorate per 70 o vi licenzio e ne trovo altri due, magari a 50
Ora, il datore di lavoro è disonesto, e non ci piove, ma chi è il cretino? Quello che si fa schiavizzare è ovvio, perchè se nessuno accettasse certe condizioni non ci sarebbe nemmeno la paura che viene un altro a lavorare per la metà della tua paga. Siamo noi lavoratori che ci mettiamo nelle condizioni di farci sopraffare, con tutte le scuse del caso...eh, ma io ho bisogno, io sto morendo di fame, io tengo il mutuo da pagare...e allora fatevi schiavizzare.
Ripeto, è la mentalità della gente che deve cambiare, deve prendere coscienza del proprio valore. Senza operai, le fabbriche chiuderebbero.
Per carità, ci vuole anche chi è capace di mandare avanti un'impresa, e non tutti lo sono, ma non bisogna neanche sottovalutarsi troppo perchè così si danneggiano anche gli altri, e tra lavoratori ci si toglie il pane dalla bocca facendo a gara a chi prende di meno.