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kelly70

17/07/2012 23:18
Ma qualcuno potrebbe obiettare che nei Vangeli Sinottici (non però in quello di Giovanni) l’eucaristia venne istituita da Gesù durante l’ultima cena. È un’autentica falsificazione, dimostrata dal fatto che questi tre Vangeli sono molto posteriori alla prima Lettera ai Corinzi nella quale Paolo dichiara di aver ricevuto l'istituzione dell’eucaristia direttamente dal Signore, durante una sua visione celeste (una delle tante allucinazioni di tipo epilettico cui andava soggetto).
“Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me» (1 Corinzi 11, 23-29).


Parole identiche a quelle che troviamo nei Sinottici, scritti molto tempo dopo, copiando Paolo. Quindi l’eucaristia è una pura invenzione di questo millantato apostolo, che non conobbe personalmente Gesù e non partecipò all’ultima cena, e fu più volte denunciato dai veri apostoli come “uomo di menzogna”. Come spiegare, infatti, che il quarto evangelista, che secondo la tradizione era un apostolo e quindi presente all’ultima cena, ignori totalmente l’istituzione dell’eucaristia, pur dedicando a quell'evento una maggiore attenzione, rispetto ai Sinottici, e rivelando particolari importanti, ignoti agli altri, come la lavanda dei piedi?


E come spiegare che gli Apostoli non conoscevano una comunione eucaristica ma si limitavano, dopo le loro preghiere nel Tempio, a consumare un misero pasto, con «gaiezza», senza sacerdoti e senza alcun apparato cultuale e nemmeno sacramentale (Atti, 2, 46; 6, 1 sg.)? Negli Atti non si parla affatto di vino e di calici, ma solo di pane (Atti, 2,42-46) consumato con acqua. Infatti a dirigere la comunità della primitiva Chiesa di Gerusalemme era Giacomo, fratello di Gesù, che avendo fatto voto di nazireato non poteva bere vino, né usare forbici e rasoi. Tutta la teologia critica non trova alcun collegamento fra il pasto della comunità cristiana primitiva e il successivo atto cultuale dell’eucaristia, introdotto da Paolo, per cui il sacramento cristiano dell’eucaristia è una totale sua invenzione.


La mistica transustanziazione (il cambiamento cioè del pane e del vino nel corpo e nel sangue del Signore), divenuta dogma nel 1215, in occasione del IV Concilio Laterano, per quanto puramente simbolica, non solo era del tutto estranea alle concezione ebraiche del tempo, ma addirittura ritenuta empia e blasfema. Prova lapalissiana che derivava dai riti misterici praticati dai gentili.


Le due più antiche manifestazioni cultuali cristiane, il battesimo e la comunione, non derivano, quindi, da Cristo o dagli apostoli, ma furono create da Paolo e dalle comunità ellenistiche in strettissima relazione coi sacramenti corrispondenti delle religioni misteriche dell’Ellenismo. Anche nel caso dell'eucarestia siamo nell'orbita dell'assurdo: un po' di farina impastata con acqua condita con una formuletta magica e voilà, il tutto si trasforma nella carne e nel sangue di un dio. Potenza della magia!



Pubblicato da leo zen
impegno-laico.blogspot.it/2012/07/leucaristia-non-fu-istituita-dura...
Ultime Risposte
=omegabible=

09/12/2013 07:07
Re: Re: dal blog http://mitodicristo.blogspot.it
kelly70, 08/12/2013 22:11:




Mi sono permessa di prendere qualche articolo per il sito [SM=x789048]

Benvenuto. [SM=g27811]

[SM=g1666945]




Hai fatto bene!!! Molto logico e non partitico! [SM=g27811]




kelly70

08/12/2013 22:11
Re: dal blog http://mitodicristo.blogspot.it
Haviland Tuf, 07/12/2013 16:19:


perchè i Vangeli Furono scritti decenni dopo la vita di Gesù da autori di parti che sono in contrasto tra di loro su tutta la linea


e perchè sono pura fiction, e non trattano di un individuo storico, ma conducono con qualcos'altro.
Se avessimo solo i vangeli, 2 probabilità su 3 che Gesù è Puro Mito.

Miticismo versus Storicità in breve

(1) Solo delle visioni del Messia Risorto condussero alcuni individui del I secolo a inventarsi delle storie su Gesù di Nazaret?

oppure

(2) Si originò qualcosa con Gesù di Nazaret che portò i suoi seguaci ad avere delle visioni del Messia Risorto?

fonte: mitodicristo.blogspot.it




Mi sono permessa di prendere qualche articolo per il sito [SM=x789048]

Benvenuto. [SM=g27811]

[SM=g1666945]

David.Bre

08/12/2013 17:34
Benvenuto Haviland Tuf e complimenti per il blog.

Anche a me in passato è capitato di scrivere sul blog americano vridar...e continuo a sperare che,un giorno,nelle italiche librerie,possano apparire gli ottimi lavori di Carrier e Doherty.

P.s.

Un saluto ed un ringraziamento al folle arpiolide zio ot (quella lezione universitaria di sanscrito che ha postato era molto interessante).

Haviland Tuf

07/12/2013 16:19
dal blog http://mitodicristo.blogspot.it

perchè i Vangeli Furono scritti decenni dopo la vita di Gesù da autori di parti che sono in contrasto tra di loro su tutta la linea


e perchè sono pura fiction, e non trattano di un individuo storico, ma conducono con qualcos'altro.
Se avessimo solo i vangeli, 2 probabilità su 3 che Gesù è Puro Mito.

Miticismo versus Storicità in breve

(1) Solo delle visioni del Messia Risorto condussero alcuni individui del I secolo a inventarsi delle storie su Gesù di Nazaret?

oppure

(2) Si originò qualcosa con Gesù di Nazaret che portò i suoi seguaci ad avere delle visioni del Messia Risorto?

fonte: mitodicristo.blogspot.it
David.Bre

09/08/2012 21:13
Agabo, 09/08/2012 20.12:



Sì, concordo! E saranno sempre i soliti complottisti internettiani a dirlo perchè non s'accorgono dei progressi scientifici fatti ed arrivano alle "loro" conclusioni (meglio chiamarle 'sogni'?) sconclusionate che, in fondo, sono le cose che amano sentirsi dire.
[SM=x789063]






Proprio come gli storicizzatori,che da Guignebert a Ehrman vogliono sentirsi dire che Giuseppe Flavio conosceva il Cristo e che "nessuno storico serio metterebbe mai in dubbio..." e così via.



Caro il mio autoironico,il mitismo è sostenuto sia da professori che da autodidatti,ha 2000 anni,tapparsi le orecchie e fare come la pubblicità progresso non denota molta autoironia,ma piuttosto la consapevolezza di aver poco da dire.



In sintesi:se gli argomenti di Ehrman sono così teneri che si tagliano con un grissino,non te la piglià con chi li taglia,pigliatela con Ehrman...e sopratutto non gli mandare altri soldi,ricordati che il signorino,una settimana dopo che i primi clienti avevano abboccato,in una intervista non ha avuto problemi a definire le ipotesi mitiste "abbastanza plausibili",una settimana dopo aver scritto un libro in cui sosteneva l'esatto contrario...e tu ancora lo esalti,e tu ancora parli di "scienza",e tu ancora ritieni che siano altri a sognare...


Agabo

09/08/2012 20:12
Re: Re: Re: Re:
David.Bre, 09/08/2012 16.41:



Tra qualche secolo diranno la stessa cosa: " non si può seriamente paragonare i nostri esperti con quelli del tempo del bunga bunga".




Sì, concordo! E saranno sempre i soliti complottisti internettiani a dirlo perchè non s'accorgono dei progressi scientifici fatti ed arrivano alle "loro" conclusioni (meglio chiamarle 'sogni'?) sconclusionate che, in fondo, sono le cose che amano sentirsi dire.
[SM=x789063]


David.Bre

09/08/2012 16:41
Re: Re: Re:
Agabo, 09/08/2012 15.25:


1. Che l'archeologia come la conosciamo oggi è di gran lunga differente da quella dei tempi di Thomas Young & C. Non è possibile fare una comparazione seria tra gli studiosi dei tempi napoleonici e i nostri.



Tra qualche secolo diranno la stessa cosa: " non si può seriamente paragonare i nostri esperti con quelli del tempo del bunga bunga".




2. Che Jean-François Champollion era tutt'altro che un "inesperto" paragonabile (forse a qualcuno piacerebbe farlo!) ai complottisti internettiani che non conoscono nemmeno una delle lingue moderne, figuriamoci quelle antiche che Champollion conosceva bene.




Oggi lo sappiamo,ma ai suoi tempi probabilmente certi accademici lo consideravano anche peggio.



E' avvalorata pertanto la dichiarazione di Bart Ehrman che vi sono troppi "esperti" (che si credono tali) internettiani che si avventurano in terreni che non conoscono per scrivere corbellerie.




Concordo,il primo mi sembra essere proprio Ehrman (con l'aggravante che,non essendo nemmeno internettiano,ci guadagna pure).



Archeologia,complottisti,società e spiagge da bollino blu...tutto tranne le prove che il tuo beniamino abbia camminato sulle terra.


"Credere pertanto che sia esistito Cristo, sarebbe come credere che siano esistiti
Mitra, il suo grande Sosia, od Oro, o Serapide, — quello che secondo l'imperatore Adriano era
chiamato anche Cristo e adorato dai cristiani — od Adone, od Apollo, o Bacco, o Jezeus Cristna.
Imperocché anche a questi Dei Redentori la mitologia aveva dato corpo ed esistenza umana, e il
luogo della nascita e della morte, adorato dai rispettivi fedeli. Ma l'arguto Luciano ben a ragione si rideva della pretesa delle varie religioni di adorare esse sole il dio Sole, dandogli nome ed esistenza peculiari ciascuna al loro paese singolo e con caratteri ad esso speciali, mentre la divinità era sempre la medesima ed era comune a tutte.
Né maggior valore positivo ha l'opinione di coloro i quali credono essere esistito un ebreo dal
nome di Gesù, sul quale sia poi sorta la lussureggiante vegetazione del mito e la poesia orientale dell'allegoria e la ricca immaginazione della leggenda, — per il motivo che il nome di Gesù era comune fra gli Ebrei. A questa stregua tanto varrebbe il dire che sono esistiti Ercole e Apollo, e sopra tutti Giosuè e Giasone, aventi la medesima radice di Gesù, solo perché molte persone ne portarono il nome. No: il Gesù della Bibbia è creato di sana pianta dalla mitologia: esso non è nemmeno leggendario, ma completamente mitologico".


Milesbo
Agabo

09/08/2012 15:25
Re: Re:



Il fato è che molti di quelli che si ritengono big sono in realtà molto small.

La storia e le grandi scoperte della civiltà sono spesso e volentieri fatte da persone che si "avventurarono in campi che non gli competevano":Thomas Young (con le sue tonnellate di titoli accademici) non riusci a tradurre la stele di Rosetta,Jean François Champollion (che non aveva titoli di alcun genere) invece si (ed oggi è considerato il padre dell'egittologia)...e mi ricordo i dibattiti tra teologi con decine di pubblicazioni alle spalle,che cadevano letteralmente dalle nuvole quando Cascioli iniziava a parlare di Marcione e del protovangelo di Giacomo...padre Cantalamessa (laureato in Teologia,in Lettere classiche,professore ordinario di Storia delle origini cristiane e Direttore del Dipartimento di scienze religiose dell’Università del Sacro Cuore,ex della Commissione Teologica Internazionale,autore di una quantità imprecisata di libri e beniamino della tv) era persino allo scuro del dogma della immacolata concezione.



Oggi ero alla ricerca di certi video storici e mi sono imbattuto in questo, che è uno spezzone di un video più lungo:



Wikipedia riporta quanto segue riguardo a Jean-François Champollion:

"Nacque a Figeac, nel dipartimento di Lot in Francia, nel pieno della Rivoluzione francese (la repubblica venne proclamata il 22 settembre 1792). Figlio del libraio Jaques Champollion (1744-1821) e di Jeanne-Françoise Gualieu (1744-1807), fu ultimo di sette fratelli (due dei quali morirono prima che lui nascesse).

All'età di soli cinque anni riuscì ad associare la scrittura stampata alle parole apprese grazie a una memoria fuori dal comune, imparando così a leggere da solo. Studiò prima a Figeac e poi a Grenoble il latino, il greco e l'ebraico; apprese anche l'arabo e l'aramaico grazie all'aiuto del fratello maggiore, Jean Jacques Champollion (detto Champollion Figeac, 1778-1867), che gli procurava i testi.

A diciassette anni legge la prefazione del suo L'Egitto sotto i faraoni dinanzi all'Accademia di Grenoble, sostenendo che il copto deriva dall'antica lingua egiziana, con il risultato di essere eletto all'unanimità membro dell'Accademia stessa. Continuò i suoi studi fino ad avere una completa conoscenza del copto, tale da permettergli di comporre in questa lingua.

Successivamente si trasferì a Parigi per frequentare dei corsi presso la Scuola speciale delle lingue orientali (École spéciale des langues orientales, fondata nel 1795, oggi Institut national des langues et civilisations orientales). All'età di venti anni era perfettamente padrone di molte altre lingue tra cui l'avestico, il sanscrito, il ge'ez, il persiano, il cinese oltre a qualche dialetto antico. Il 10 luglio del 1809 fu nominato professore di storia a Grenoble e nel 1810 uscirono le sue prime pubblicazioni: sosteneva l'origine comune delle scritture geroglifica, ieratica e demotica, spiegando inoltre che i geroglifici presentavano non solo un carattere simbolico ma anche fonetico. Continuò lo studio della lingua copta, della quale compose le grammatiche dei due principali dialetti e un dizionario. In questo periodo scrisse al fratello: «Mi dedico interamente al copto. Voglio sapere l'egiziano come il mio francese, poiché sono certo che su questa lingua sarà basato il mio grande lavoro sui papiri egiziani».

Incontrò casualmente Napoleone Bonaparte (suo fratello Jacques ne era un sostenitore) mentre questi passava da Grenoble nella sua ascesa verso Parigi ed ebbe l'occasione di parlare con lui dei propri studi, affascinandolo.

Nel 1818 sposò a Grenoble Rosine Blanc, che gli darà nel 1824 l'unica figlia, Zoraide.

Lo scienziato britannico Thomas Young fu tra i primi a tentare di decifrare i geroglifici utilizzando principalmente la stele di Rosetta ma nel 1822 Champollion lo precedette, presentando all'Accademia delle iscrizioni e belle lettere (Académie des inscriptions et belles-lettres) di Parigi la tavola di corrispondenza tra i segni delle scritture geroglifica, ieratica e demotica. Tramite il sistema sperimentato su cartigli, ricopiati da artisti dai monumenti degli antichi faraoni in Egitto, riuscì a dimostrare di saper tradurre i nomi di Ramses e Thutmose.

Nel 1823 insieme all'amico Jean Joseph Dubois iniziò la pubblicazione del Pantheon egiziano (quindici volumi completati nel 1831).

Nel 1824 presentò il suo Resoconto del sistema geroglifico degli antichi Egizi, aprendo le porte all'egittologia scientifica. Nel libro Champollion riportava l'insieme delle sue ricerche sui nomi degli dèi e dei faraoni egiziani, esponendo l'organizzazione di insieme della scrittura egizia in segni fonetici e ideografici: i segni fonetici sono i venticinque segni che indicano una consonante (il primo vero alfabeto della storia dell'umanità), a cui si aggiungono i segni per i gruppi di due o tre consonanti; i segni ideografici invece designano direttamente l'oggetto o sono determinativi per distinguere parole formate dalle stesse consonanti ma di diverso significato. In questo periodo ottenne il patrocinio del re per dirigersi in Italia al fine di esaminare varie collezioni museali come quelle di Torino, Livorno, Firenze, Napoli e Roma (dove visitò la Biblioteca Apostolica Vaticana).

Dopo il suo ritorno dagli studi all'estero, nel 1826 fu nominato direttore della sezione egiziana del Museo del Louvre e si occupò della classificazione degli oggetti riportati in Francia dalla spedizione di Napoleone in Egitto.

Tra il 1828 e il 1830 coronò il suo sogno partecipando a una missione scientifica franco-italiana in Egitto, insieme a Ippolito Rosellini, da dove riportò un'enorme messe di note, traduzioni, testi e altro materiale. Al ritorno venne eletto membro dell'Accademia delle iscrizioni e delle belle lettere e ottenne la cattedra di Antichità egiziane al Collegio di Francia (Collège de France).

Morì a Parigi il 4 marzo del 1832, a soli 41 anni, in seguito a un ictus e fu seppellito nel Cimitero di Père-Lachaise.

In onore di Champollion è stato assegnato il suo nome a un cratere sulla superficie della Luna e ad alcune scuole a Grenoble, Figeac, Digione, Lattes e Albi. Il 19 dicembre 1986 è stato inaugurato a Figeac il Museo Champollion che, oltre alla vita e alle opere dell'egittologo, permette di ripercorrere la storia della scrittura."

Ne concludo almeno un paio di cosette:

1. Che l'archeologia come la conosciamo oggi è di gran lunga differente da quella dei tempi di Thomas Young & C. Non è possibile fare una comparazione seria tra gli studiosi dei tempi napoleonici e i nostri.

2. Che Jean-François Champollion era tutt'altro che un "inesperto" paragonabile (forse a qualcuno piacerebbe farlo!) ai complottisti internettiani che non conoscono nemmeno una delle lingue moderne, figuriamoci quelle antiche che Champollion conosceva bene.

E' avvalorata pertanto la dichiarazione di Bart Ehrman che vi sono troppi "esperti" (che si credono tali) internettiani che si avventurano in terreni che non conoscono per scrivere corbellerie.



Agabo

04/08/2012 09:02

Sono rientrato alla "base", con qualche chilo di troppo ed oberato di lavoro:



Non c'è nulla da fare contro chi è autoironico e rispettoso delle idee altrui ...
[SM=x1414713]
David.Bre

28/07/2012 23:01
Re:
Agabo, 28/07/2012 20.55:


Davide, non ci casco!
Non si sta parlando di creazionismo pro o contro, ma di LIBERA INFORMAZIONE. Sei abbastanza informato da sapere come stanno le cose, ma per chi non lo sapesse, informo che è sufficiente solo alludere a qualcosa che sa di creazionismo per rischiare di essere messi alla gogna anche alle Scuole superiori.
Questo modo di fare ricalca quello dei baroni che insegnano teologia in prestigiosi istituti che, come Davide ha scritto, non permettono ad altri di esprimere le loro tesi, non importa quanto siano giuste.



Prova a sostituire la parola "creazionismo" con "danza della pioggia" (tanto,da un punto di vista scientifico,hanno pari dignità) e capirai perchè anche solo l'"odore" del creazionismo non può trovare asilo nelle scuole.


P.S. sono pure costretto a precisare che, fondamentalisti americani a parte, non è affatto vero che la terra sia vecchia di "pochi millenni" ecc. Questo non è per niente il punto di vista biblico.



Ah be,il "punto di vista biblico" di per se è anche peggio:in quel libro in sette giorni si fece tutto ed un pugno di figli di Noè popolò il mondo...poi tu,a differenza dei "fondamentalisti americani",puoi anche ricamarci sopra speculazioni "progressiste/umaniste/allegoriche" (tanto con la teologia,come con tutte le "scienze" umane,si può dire tutto e il contrario di tutto)...ma non è che vai tanto più lontano.



Max Cava, 28/07/2012 21.21:



Cambiando il senso di qualche parola... [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]

[SM=g2407711]




Io invece ho subito pensato a questo:



I religiosi che travestono di scienza le loro teorie mi fanno ridere di gusto:mi ricordano quei simpaticoni che mettono annunci tipo "cerchiamo ed offriamo anche primo impiego direttore Europa centrale ditta commerciale guadagno minimo 100.000 euro l'anno",e poi al colloquio parte la presentazione per venditore porta a porta Herbalife [SM=g2407713]






..."intelligent design":ma quanto è intelllligente questo disegno. [SM=g27828]

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