| | | OFFLINE | | Post: 8.443 Post: 236 | Sesso: Maschile | Utente Master | |
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19/03/2008 11:41 | |
parliamonepino, 15/03/2008 9.18:
Mi sono sempre chiesto: "Atei o ignoranti?".
L'ateo non "ignora" nulla... L'ateo sa che ciò che impossibile da conoscere resterà inconosciuto. E non ha alcun bisogno di inventarsi una "realtà" al di fuori di questa per vivere felice.
parliamonepino, 15/03/2008 9.18:
Solo un altro modo di interpretare la vita!
E' probabile.
Nelle appartenenze religiose c'è molto più integralismo e sicuramente una densa ignoranza.
E' probabile.
Gli atei sono singolarmente unici nella loro crescita intellettuale (intellettuale: termine coniato da D'Annunzio).
Come chiunque..
I credenti hanno la tendenza ad aggregarsi.
Probabilmente perchè una verità di fede "funziona" meglio se condivisa dal maggior numero di persone. E' una questione di autoconvincimento.. capisci?
Oriana Fallaci, riconoscendosi atea, scrisse, recentemente, un libro meraviglioso, intitolato "La forza della ragione" e non "La forza della religione".
Oddio... lasciamo stare la Fallaci, ok?
Purtroppo, la ragione spiega molte cose ma, quando si entra nei discorsi esistenzialistici molte cose non si spiegano. Viviamo nel regno del male, degli omicidi e delle aggressioni. La ragione non riesce a spiegare le scelte apocalittiche dell'uomo.
No, non è così.
E' pur vero che la Ragione non spiega tutto, ma è altrettanto vero che ciò che si può spiegare... lo si può spiegare proprio solo grazie all'uso della Ragione.
Una religione non "spiega": inventa.
Il potere?
I soldi?
La gloria?
Non sono sufficiente per spiegare l'angoscia di questi tempi!
Sono tutte cose desiderate da tutti, proprio in quanto desideri propri dell'essere vivente "Uomo".
Cosa può accomunare un ateo con un credente?
Il fatto, appunto, di essere uomini.
Uno ha la ragione, l'altro ha la fede!
Beh, non è carino dire che i credenti non siano dotati di Ragione.
Più che altro, TUTTI fanno uso della Ragione su determinati argomenti, mentre su altri argomenti i credenti mettono in sospensione l'uso della ragione per cominciare a credere per fede a qualche cosa. L'ateo continua a fare uso della ragione.
Credo che dove non possa la ragione, può l'amore, la condivisione.
Beh, ma che c'entra con la fede?
Ma soprattutto: perchè mai dovremmo mettere in contrasto l'uso dela Ragione coi sentimenti dell'Amore o col desiderio di condivisione?
Gesù Cristo si immerse nel male fino ad assumersi i peccati dell'uomo sulle sue spalle. Un amore così non è ragionevole, non si comprende facendo dei calcoli.
Ognuno ha i sentimenti che ha, punto. Solo perchè possano esistere persone eccezionalmente dotate di amore, non significa che questo sia un fallimento della Ragione.
Quando tutto sembra perduto, è l'amore e non la ragione che vince.
Ancora non capisco perchè contrapporre amore e ragione.
E' ragionevole pensare, per me, che è solo questo che unisce gli uomini, sia atei che credenti.
E' ragionevole pensare che sia atei che credenti siano capaci di amare. Su questo non c'è dubbio.
MA non è per nulla ragionevole pensare che il sentimento dell'amore debba in qualche modo essere collegato al fatto che qualcuno faccia uso della fede invece che della ragione. L'amore non ha davvero nulla a che fare con questo discorso!
Chiunque, credente o non, può avere sentimenti o stati d'animo.
E, anzi, il fatto che questi esistano è spiegabile con l'uso della ragione.
L'odio e la cattiveria sono ostacoli ma, ostacolare non significa fermare.
E l'amore non si ferma, trionfa sempre.
L'amore si diffonde lentamente ma, poi, vince.
Ok..
La tragica solitudine di Gesù, morto in una croce, è stata una vittoria, un mistero ancora non compreso in modo pieno, sia da atei che credenti.
Ho già commentato più sopra questo evento.
Buona Pasqua (passaggio) a tutti
Pino Lupo
Buon equinozio di primavera.
[Modificato da (Upuaut) 19/03/2008 11:45] ---
Se vuoi essere veramente libero, sii schiavo del Sapere.
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