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Leggende e mistificazioni

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2008 00:22
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26/01/2008 13:51
 
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Così è nato il potere
Parlare di Cristo è un argomento molto delicato. Fin dalla sua nascita sono sorte sulla sua persona molte leggende, e queste sono giunte fino a noi; si tratta di racconti che spesso vengono ripetuti nella predicazione.

Ma torniamo all'oggetto in questione. Cristo, dopo aver chiesto ai suoi discepoli che cosa pensa la gente di lui, si rivolge ancora con questa domanda agli stessi interlocutori dai quali si aspetta una risposta collettiva: "E voi chi dite ch'io sia?". Al che sarebbe Pietro a dare la risposta e non tutti i discepoli, come Cristo aveva formalizzato la domanda.

Alla risposta di Pietro Cristo affermerebbe che il Padre lo avrebbe ispirato, escludendo che si tratti di una risposta di Pietro.

Solo qualche istante dopo Cristo apostrofa Pietro in questo modo: "Vattene via da me, Satana; tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini".

Si tratterebbe certo di una grave contraddizione se Cristo passasse da un'ispirazione di Dio a quella di Satana. Non è un comportamento compatibile di Cristo, pertanto non è ammissibile una tale perifrasi.

Quanto alla chiesa di Pietro, egli ci fornisce, a distanza di qualche millennio, che la sua predicazione si svolgeva a Babilonia in Mesopotamia (1 Pt 5:13). E Paolo di Tarso, salutando la comunità romana non nomina né Pietro né Marco: Pietro e Marco si trovano nella chiesa di Babilonia da dove inviano i loro saluti ai dispersi del Ponto, della Galazia, della Cappadocia, dell’Asia e della Bitinia (1 Pt 1:1-2).

Tenendo fede ad un principio basilare non è mai possibile che nella Parola di Dio ci siano contraddizioni. Sappiamo che Cristo è stato suscitato, quale Profeta, per riportare le parole che Dio gli avrebbe messo in bocca (Dt 18:18; At 3:22).

Quanto alla divinità di Cristo occorre tener presente, rinunciando alle molteplici indicazioni che lo escludono, che prima di Dio non c'è stato nessun Dio e dopo di Lui non ci sarà altro Dio (Is 43:10).

Quanto alla preesistenza di Cristo vale quanto detto sopra. C'è stato più di un tentativo; Cristo al tempo di Noè, quando sarebbe andato a predicare a quella gente (1 Pt 3:19), ma sarebbe stata una predicazione inutile perché Dio non li risparmiò dal diluvio.

Quello di essere prima di Abrahamo è un'affermazione che ricorre (Gv 8:58).

Si può anche citare quello al tempo di Mosè (1 Cor 10:4). Mosè, però, parlava con Dio "faccia a faccia", ma si trattava di un angelo del Signore (At 7:38).

Nessun uomo ha mai veduto Dio (Gv 1:18), solo Mosè chiese a Dio di poterlo vedere, ma Dio non gli mostrò la sua faccia, e Mosè lo guardò di spalle (Es 33:18-23).

E’ stato già detto che Cristo non si è mai qualificato come Dio. Ma egli ha fatto di più, affermando che c’è un solo Dio: Ascolta, Israele: Il Signore Iddio nostro è l’Unico Sgnore (Mc 12:29).

[Modificato da Eureka4 26/01/2008 13:54]



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26/01/2008 19:58
 
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Re: Così è nato il potere

Parlare di Cristo è un argomento molto delicato. Fin dalla sua nascita sono sorte sulla sua persona molte leggende, e queste sono giunte fino a noi; si tratta di racconti che spesso vengono ripetuti nella predicazione.

Ma torniamo all'oggetto in questione. Cristo, dopo aver chiesto ai suoi discepoli che cosa pensa la gente di lui, si rivolge ancora con questa domanda agli stessi interlocutori dai quali si aspetta una risposta collettiva: "E voi chi dite ch'io sia?". Al che sarebbe Pietro a dare la risposta e non tutti i discepoli, come Cristo aveva formalizzato la domanda.

Alla risposta di Pietro Cristo affermerebbe che il Padre lo avrebbe ispirato, escludendo che si tratti di una risposta di Pietro.

Solo qualche istante dopo Cristo apostrofa Pietro in questo modo: "Vattene via da me, Satana; tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini".

Si tratterebbe certo di una grave contraddizione se Cristo passasse da un'ispirazione di Dio a quella di Satana. Non è un comportamento compatibile di Cristo, pertanto non è ammissibile una tale perifrasi.



Non è assolutamente vero, semplicemente Gesù sta facendo riferimento a due momenti diversi e a due episodi diversi...e lo si capisce chiaramente:

Matteo 16:13 Essendo giunto Gesù nella regione di
Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
Matteo 16:14 Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
Matteo 16:15 Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».Matteo 16:16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Matteo 16:17 E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
Matteo 16:18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
Matteo 16:19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».



Il riferimento è a QUESTA PRECISA RIVELAZIONE:
"TE LO HANNO RIVELATO".
Ciò non esclude che Pietro potesse, in altre circostanze, seguire ciò che gli rivelano la carne ed il sangue....
Infatti, proprio per chiarire questa cosa, l'evangelista pochi versetti dopo riporta:

Matteo 16:21 Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno.
Matteo 16:22 Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai».
Matteo 16:23 Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».


In questo caso Pietro ha seguito ciò che la carne ed il sangue gli hanno suggerito: Gesù non poteva soffrire e morire...era il Figlio di Dio.

E questa, sulla quale insiste Pietro, è una tentazione che ha toccato sicuramente anche Gesù...e le reminescenze di essa si hanno nel Getzemani quando dice:

Luca 22:42 «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà».

Quindi Gesù non ha proprio detto nulla di contraddittorio...anzi, ha spiegato molto bene che cos'è l'ispirazione.



Quanto alla chiesa di Pietro, egli ci fornisce, a distanza di qualche millennio, che la sua predicazione si svolgeva a Babilonia in Mesopotamia (1 Pt 5:13). E Paolo di Tarso, salutando la comunità romana non nomina né Pietro né Marco: Pietro e Marco si trovano nella chiesa di Babilonia da dove inviano i loro saluti ai dispersi del Ponto, della Galazia, della Cappadocia, dell’Asia e della Bitinia (1 Pt 1:1-2).



Babilonia non esisteva più poichè era stata rasa completamente al suolo, quindi Pietro non stava facendo riferimento a Babilonia ma a quella città che i discepoli chiamavano "Babilonia", cioè Roma.
Il motivo per il quale non viene nominata la città è perchè i romani erano perseguitati...
Questo è il motivo per il quale anche nell'Apocalisse Roma viene indicata come Babilonia la grande...
E per lo stesso motivo San Giovanni indica il pericolo imminente per la cristianità attraverso un calcolo ghematrico (il famoso nome che corrisponde al numero seicentosessantasei).

Paolo di Tarso non saluta Pietro proprio in accordo a queste precauzioni (vi ricordate l'esortazione "siate astuti come serpenti"?) Paolo probabilmente omette il nome di Pietro.

La prova che Pietro è stato a Roma ce l'abbiamo in maniera del tutto indiscutibile proprio dalle lettere di Paolo:



Romani 15:20 Ma mi sono fatto un punto di onore di non annunziare il vangelo se non dove ancora non era giunto il nome di Cristo, per non costruire su un fondamento altrui,
Romani 15:21 ma come sta scritto:
Lo vedranno coloro ai quali non era stato annunziato
e coloro che non ne avevano udito parlare,
comprenderanno.

Romani 15:22 Per questo appunto fui impedito più volte di venire da voi.
Romani 15:23 Ora però, non trovando più un campo d'azione in queste regioni e avendo già da parecchi anni un vivo desiderio di venire da voi,
Romani 15:24 quando andrò in Spagna spero, passando, di vedervi, e di esser da voi aiutato per recarmi in quella regione, dopo avere goduto un poco della vostra presenza.


San Paolo sa che c'è già un fondamento presso i romani e per questo afferma che NON VOLEVA COSTRUIRE SU UN FONDAMENTO ALTRUI...
Di chi è tale fondamento? Di chi ha detto che era a Roma: Pietro.
E' lui, Pietro, che ha già posto il suo fondamento...
Per tale motivo San Paolo passa a godere della loro presenza per un po'...per poi passare in Spagna.

Anche in questo caso si guarda bene da farsi scappare un nome...nome che, in condizioni normali (non persecutorie), avrebbe fatto.



Tenendo fede ad un principio basilare non è mai possibile che nella Parola di Dio ci siano contraddizioni. Sappiamo che Cristo è stato suscitato, quale Profeta, per riportare le parole che Dio gli avrebbe messo in bocca (Dt 18:18; At 3:22).



Quindi?
Non riporta forse le parole di Dio? E' la Parola stessa di Dio che si fa carne.



Quanto alla divinità di Cristo occorre tener presente, rinunciando alle molteplici indicazioni che lo escludono, che prima di Dio non c'è stato nessun Dio e dopo di Lui non ci sarà altro Dio (Is 43:10).



Infatti questo è quanto crede anche chi ha fede nella divinità di Gesù Cristo.

All'infuori di Dio non c'è altro dio.



Quanto alla preesistenza di Cristo vale quanto detto sopra. C'è stato più di un tentativo; Cristo al tempo di Noè, quando sarebbe andato a predicare a quella gente (1 Pt 3:19), ma sarebbe stata una predicazione inutile perché Dio non li risparmiò dal diluvio.



Ma quali "tempi di Noè"?

1Pietro 3:19 E in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione

Il riferimento è a quei tre giorni nei quali Gesù era morto e non era ancora risorto.
In quei tre giorni è andato a liberare i giusti dallo Sceol (in greco Ades)...una condizione di prigionia alla quale si trovava ogni uomo giusto, morto prima di Gesù.
Gesù, per i meriti della sua passione e morte, ha..."...privato della loro forza i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo". (Colossesi 2:15)

Per i meriti di Gesù Cristo i giusti sono stati liberati dalla loro prigione ed hanno potuto accedere al Padariso.



Quello di essere prima di Abrahamo è un'affermazione che ricorre (Gv 8:58).



Ci mancherebbe...il Figlio è coeterno al Padre ed allo Spirito Santo.
"E'" da sempre...
Coerentemente con ciò, Gesù dice "prima che Abramo fosse IO SONO", "ego eimi".



Si può anche citare quello al tempo di Mosè (1 Cor 10:4). Mosè, però, parlava con Dio "faccia a faccia", ma si trattava di un angelo del Signore (At 7:38).Nessun uomo ha mai veduto Dio (Gv 1:18), solo Mosè chiese a Dio di poterlo vedere, ma Dio non gli mostrò la sua faccia, e Mosè lo guardò di spalle (Es 33:18-23).



Sinceramente non l'avrei mai citato...aspetta un po' e vedi che cosa ti cito... [SM=g27827]



E’ stato già detto che Cristo non si è mai qualificato come Dio. Ma egli ha fatto di più, affermando che c’è un solo Dio: Ascolta, Israele: Il Signore Iddio nostro è l’Unico Sgnore (Mc 12:29).



Invece Gesù Cristo si è proprio qualificato come YHWH...e non semplicemente come "Dio".

Ci sono degli "IO SONO" (ego eimi in greco) molto particolari.

Quello più eclatante è la vera e propria TEOFANIA che l'evangelista Giovanni ci presenta quando le guardie vanno ad arrestare Gesù nel Getzemani.

Giovanni 18:4 Gesù allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?».
Giovanni 18:5 Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «IO SONO!». Vi era là con loro anche Giuda, il traditore.
Giovanni 18:6 Appena disse «IO SONO», indietreggiarono e caddero a terra.


Il bello è che l'evangelista lo evidenzia pure...."appena disse IO SONO"...
Per forza, Gesù ha detto "ANI-HU"...o meglio, in aramaico, ENA-NA.

L'espressione ebraica ANI-HU (in aramaico è ENA-NA) significa letteralmente IO SONO LUI, ed è appellativo esclusivo di YHWH nell'Antico Testamento.

Le guardie si sono trovate davanti DIO che ha detto loro ANI-HU, IO SONO LUI.
E di fronte a tale teofania hanno fatto come fa ogni creatura dinnanzi al creatore: "INDIETREGGIA E CADE A TERRA".
Qui è lo spirito di ogni uomo che ha riconosciuto Dio...e l'effetto è stato immediato ed automatico, si indietreggia e si cade.

Solo dopo si manifesta lo "scandalo" per la ragione, cioè la ragione umana che contrasta con lo spirito che aveva fatto indietreggiare e cadere: "un uomo non può essere Dio". Pietra d'inciampo, segno di contraddizione...motivo di scandalo.
Pertanto le guardie si rialzano ed arrestano Gesù.

L'altro, parimenti eclatante oltrechè sconcertante:

Giovanni 8:23 E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.
Giovanni 8:24 Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che IO SONO, morirete nei vostri peccati».
Giovanni 8:25 Gli dissero allora: «Tu chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che vi dico.



LOL...qui lo scandalo si manifesta chiaramente...
Quell'EGO EIMI è "ANI-HU"...se non credete che IO SONO LUI (l'Eterno), morirete nei vostri peccati.

Per questo gli chiedono...e tu chi sei?

E lui gli risponde...PROPRIO CIO' CHE VI DICO, cioè ANI-HU...l'IO SONO.


Infatti qual'è la caratteristica esclusiva di Dio?
Quello che YHWH dice a Mosè:

Esodo 3:13 Mosè disse a Dio: «Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?».
Esodo 3:14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». Poi disse: «Dirai agli Israeliti: IO-SONO mi ha mandato a voi».



Chiara come il sole è la professione che San Tommaso fa a Gesù:

"Mio Signore e mio Dio" che è traduzione italiana dell'originale in greco "HO KURIOS MOU KAI HO THEOS MOU".

Se prendiamo il Salmo 35 al versetto 23 leggiamo:


Septuaginta traslitterato:

exegertheti kurie kai prosces te krisei mou ho theos mou kai ho kurios mou eis ten diken mou

Uh...la stessa espressione che è ESCLUSIVA a YHWH...

In ebraico (Testo Masoretico):

ha iyrah vehaqiysah
lemispatiy elohay vadonay leriybiy




Basterebbe riprendere anche ciò che Gesù stesso riprende per sottolineare il fatto che è YHWH:

Salmi 109:1 Di Davide. Salmo.
Oracolo del Signore al mio Signore:
«Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».

Gesù:

Marco 12:37 Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?». E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.



E poi..

Isaia 9:5 Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità
ed è chiamato:
Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace;



5 kiy-yeled yullad-lanu ben nittan-lanu vattehiy hammis’rah als
žikmò vayyiqrà sžhemò: pele-yoetz, el-gibbor, aviy-ad, s’ar-sžhalom

Quell'EL-GIBBOR è poco raggirabile...

E se dubiti che il contesto sia messianico ricordati di Zàbulon e Nèftali....delle tenebre e della luce che vi è giunta (Is 9:1 e Mt 4:12).


E questa è solo la punta dell'iceberg di tutto il supporto scritturale alla divinità di Gesù Cristo ed alla stessa dottrina Trinitaria.

Ciao
Mauri





[Modificato da MauriF 26/01/2008 20:46]
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Non li temete dunque; poiché non v’è niente di nascosto che non abbia ad essere scoperto, né di occulto che non abbia a venire a notizia. Cristo



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Eh, ste bugia con le gambe corte che non sa più cosa dire quando si trova davanti la verità...

ALLA LEGGE! ALLA TESTIMONIANZA! diceva un tale...hehe.
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re
Quì siamo in presenza di interviste on-line dall'antichità!!!!!
Tutto in diretta!!!!!!
Ma per favoreeeeeee!!!!! ahhhhh ahhhhh


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Re: re
=omegabible=, 26/01/2008 21.27:

Quì siamo in presenza di interviste on-line dall'antichità!!!!!
Tutto in diretta!!!!!!
Ma per favoreeeeeee!!!!! ahhhhh ahhhhh


omega ridens



Ma certo!!!!!!!!!!!

Solo loro sanno cosa voleva dire Dio...ah la superbia....






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Ma certo io mi rifiuto di dibattere, di prendere in considerazione le molteplici leggende, false dottrine costruite sulla manomissione di testi manipolati o inseriti di sana pianta.

In questo modo sono stati costruiti tanti racconti, meglio chiamarli racconti, coi quali hanno ingannato milioni di persone.

L'ultima manipolazione la stanno facendo sotto i nostri occhi, forse nel tempo era sfuggita, questa: "Tu l'hai fatto di poco inferiore a Dio". Si parlerebbe di Cristo. Si sono accorti solo ora che l'autore, giustamente ha scritto: "Tu l'hai fatto di poco inferiore agli angeli".

Quale credito possono godere se arrivano ad essere così ridicoli da deturpare la teologia.

Recentemente è stata portata la nascita di Cristo a Nazareth, presso la casa di Giuseppe; non più nella grotta di Betlemme. Il motivo? Certo che c'è un motivo, ma è troppo lungo spiegarlo.

Di quale credito può godere chi cerca di falsificare le Scritture sotto i nostri occhi!

Cosa ne è stato dei rotoli del Mar Morto, dopo 60 anni non si riesce a conoscere la verità; figuriamoci delle Scritture dopo quasi 2000 anni. Cosa dovrei dibattere? Ciò che è palesemente falso si ritiene falso e basta; non sto a discutere sulle cose che sono palesemente non vere. Troppo comodo cambiare le carte in tavola e dire ho ragione io. No, continuerò a dire non è vero e basta. Perché dovrei accettare una moneta falsa? Non prendo quella moneta e denuncio il falsario.



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26/01/2008 22:56
 
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Le persone come noi sono peggio del fumo negli occhi,ma quelli come Mauri hanno la mente talmente ottenebrata che non riescono a concepire il fatto che qualcuno la pensi diversamente...altrimenti che motivo avrebbero a venire qui a darci degli ignoranti?

Il motivo è che non ritengono le nostre idee rispettabili quanto le loro, prova ne sia che nei LORO forum noi non siamo accettati, però loro vengono qui a sparare a zero pretendendo di avere ragione, e NOI, che siamo VERAMENTE democratici li lasciamo pure parlare perchè non abbiamo paura, NOI, che le nostre idee vengano messe in discussione.


La verità è che loro cercano in tutti i modi di convincersi di avere ragione...se no sai che botta...






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27/01/2008 10:34
 
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Re:

Ma certo io mi rifiuto di dibattere, di prendere in considerazione le molteplici leggende, false dottrine costruite sulla manomissione di testi manipolati o inseriti di sana pianta.

In questo modo sono stati costruiti tanti racconti, meglio chiamarli racconti, coi quali hanno ingannato milioni di persone.



Secondo me è molto più probabile che lo stia costruendo tu un bel racconto...
Tu che sei totalmente digiuno di critica testuale, ebraico, greco...che sulla base di ciò in cui credi ed in cui pensi...pieghi e manipoli le sacre scritture potando ed escludendo ciò che non asseconda il tuo pensiero.

Però, mi dispiace deluderti, ma non credo che tu riuscirai ad ingannare miglioni di persone... [SM=g27827]



L'ultima manipolazione la stanno facendo sotto i nostri occhi, forse nel tempo era sfuggita, questa: "Tu l'hai fatto di poco inferiore a Dio". Si parlerebbe di Cristo. Si sono accorti solo ora che l'autore, giustamente ha scritto: "Tu l'hai fatto di poco inferiore agli angeli".

Quale credito possono godere se arrivano ad essere così ridicoli da deturpare la teologia.



Ah, perchè sei teologo? Hai studiato teologia?

Ma mi sembra che le tue siano sempre le stesse cose, non le hai ancora interiorizzate?

vattehasserehu me-at me-elohim (Salmo 8:6)

Come ti ho già spiegato ELOHIM è un termine usato per indicare il Signore Dio Onnipotente (te lo ricordi l'inizio della Genesi? "Bereshit barà Elohim et ashamaiym...."), gli angeli, i falsi dei, i demòni, i potenti, i giusti, i re, i giudici, ecc...


La teologia è fatta sulla base dei testi in lingua originale...
C'è chi la conosce e la sta analizzare molto bene.



Recentemente è stata portata la nascita di Cristo a Nazareth, presso la casa di Giuseppe; non più nella grotta di Betlemme. Il motivo? Certo che c'è un motivo, ma è troppo lungo spiegarlo.

Di quale credito può godere chi cerca di falsificare le Scritture sotto i nostri occhi!



Nella mia Bibbia, Gesù nasce a Betlemme...non preoccuparti che non cambia di residenza.



Cosa ne è stato dei rotoli del Mar Morto, dopo 60 anni non si riesce a conoscere la verità; figuriamoci delle Scritture dopo quasi 2000 anni. Cosa dovrei dibattere? Ciò che è palesemente falso si ritiene falso e basta; non sto a discutere sulle cose che sono palesemente non vere. Troppo comodo cambiare le carte in tavola e dire ho ragione io. No, continuerò a dire non è vero e basta. Perché dovrei accettare una moneta falsa? Non prendo quella moneta e denuncio il falsario.



Ah, la questione dei rotoli del Mar Morto l'abbiamo già dibattuta...riprenditi il 3d (o te lo devo linkare io?).

In ogni caso ti ricordo, se tu te lo fossi dimenticato, che per quanto la vostra paranoia vi faccia pensare che la Chiesa sia onnipotente e possa fare il bello ed il cattivo tempo...
Non sono stati monaci a trovare i rotoli del Mar Morto...ma beduini che se li sono tenuti e li hanno rivenduti al miglior offerente.
Inoltre, sempre per rinfrescarti la memoria, quando vengono fatti ritrovamenti simili all'estero, non è solo la Chiesa che si interessa della questione.


Denuncia chi vuoi, come ti ho già detto...
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27/01/2008 10:44
 
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Io non ci discuto con chi si presenta con la moneta falsa, e denuncio il falsario.

Quella moneta falsa ricavata da stampi falsificati non ha diritto a circolare; denuncerò sempre, non mi stancherò mai di farlo. Porterò all'attenzione di chi mi legge le ridicole leggende con le quali hanno ingannato per secoli l'ignoranza della gente in buona fede. Ma il falsario non è in buona fede; sa bene che con quel mezzo è salito agli onori che col tempo dovrà lasciare.

Cosa presenteranno gli adepti quando saranno chiamati in giudizio? Quella moneta falsa non ha corso davanti al Giudice Supremo.

Credono di farla sempre franca, di continuare ad ingannare con la loro moneta falsa di cui hanno dato corso, protetta per l'ignoranna dei poveri plagiati? Ma è già scritto che non avranno partita vinta, saranno cacciati "col soffio della sua bocca", così:

Poiché il mistero dell'empietà è già all'opera: soltanto v'è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo. E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà col soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. (2 Ts 2:7-8).

Se poi qualcuno vuol sapere chi è l'autore di tutto quello che avviene nei tanti, troppi, santuari sparsi nel mondo prosegua la lettura fino al versetto 12.
[Modificato da Eureka4 27/01/2008 10:47]



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