Parlare di Cristo è un argomento molto delicato. Fin dalla sua nascita sono sorte sulla sua persona molte leggende, e queste sono giunte fino a noi; si tratta di racconti che spesso vengono ripetuti nella predicazione.
Ma torniamo all'oggetto in questione. Cristo, dopo aver chiesto ai suoi discepoli che cosa pensa la gente di lui, si rivolge ancora con questa domanda agli stessi interlocutori dai quali si aspetta una risposta collettiva: "E voi chi dite ch'io sia?". Al che sarebbe Pietro a dare la risposta e non tutti i discepoli, come Cristo aveva formalizzato la domanda.
Alla risposta di Pietro Cristo affermerebbe che il Padre lo avrebbe ispirato, escludendo che si tratti di una risposta di Pietro.
Solo qualche istante dopo Cristo apostrofa Pietro in questo modo: "Vattene via da me, Satana; tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini".
Si tratterebbe certo di una grave contraddizione se Cristo passasse da un'ispirazione di Dio a quella di Satana. Non è un comportamento compatibile di Cristo, pertanto non è ammissibile una tale perifrasi.
Quanto alla chiesa di Pietro, egli ci fornisce, a distanza di qualche millennio, che la sua predicazione si svolgeva a Babilonia in Mesopotamia (1 Pt 5:13). E Paolo di Tarso, salutando la comunità romana non nomina né Pietro né Marco: Pietro e Marco si trovano nella chiesa di Babilonia da dove inviano i loro saluti ai dispersi del Ponto, della Galazia, della Cappadocia, dell’Asia e della Bitinia (1 Pt 1:1-2).
Tenendo fede ad un principio basilare non è mai possibile che nella Parola di Dio ci siano contraddizioni. Sappiamo che Cristo è stato suscitato, quale Profeta, per riportare le parole che Dio gli avrebbe messo in bocca (Dt 18:18; At 3:22).
Quanto alla divinità di Cristo occorre tener presente, rinunciando alle molteplici indicazioni che lo escludono, che prima di Dio non c'è stato nessun Dio e dopo di Lui non ci sarà altro Dio (Is 43:10).
Quanto alla preesistenza di Cristo vale quanto detto sopra. C'è stato più di un tentativo; Cristo al tempo di Noè, quando sarebbe andato a predicare a quella gente (1 Pt 3:19), ma sarebbe stata una predicazione inutile perché Dio non li risparmiò dal diluvio.
Quello di essere prima di Abrahamo è un'affermazione che ricorre (Gv 8:58).
Si può anche citare quello al tempo di Mosè (1 Cor 10:4). Mosè, però, parlava con Dio "faccia a faccia", ma si trattava di un angelo del Signore (At 7:38).
Nessun uomo ha mai veduto Dio (Gv 1:18), solo Mosè chiese a Dio di poterlo vedere, ma Dio non gli mostrò la sua faccia, e Mosè lo guardò di spalle (Es 33:18-23).
E’ stato già detto che Cristo non si è mai qualificato come Dio. Ma egli ha fatto di più, affermando che c’è un solo Dio:
Ascolta, Israele: Il Signore Iddio nostro è l’Unico Sgnore (Mc 12:29).
[Modificato da Eureka4 26/01/2008 13:54]
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