Re: Re: Re: Per Claudio e Max Cava.
Claudio Cava, 19/07/2009 15.44]
Ci sono un sacco di brave persone che si dichiarano combattenti per la laicita' e rifiutano l' etichetta di "anticlericale".
Colgo l'occasione per spiegarmi meglio.
Il mio atteggiamento nei confronti della religione potrebbe anche essere interpretato come anticlericale, senza che, comunque, io sia un anticlericale.
Per quel che mi riguarda non accetto nessun'etichetta, di qualunque tipo, nel campo del libero pensiero.
Un etichetta va necessariamente in conflitto con il concetto di libero pensiero.
Poi uno può averla ed andarne fiero. Ne prendo atto e rispetto questa posizione, senza tuttavia, pur condividendo molte delle posizioni degli anticlericali, aderire ad una sorta di associazionismo che fa dell'etichetta clericale la propria bandiera.
Non appartengo a nessuno se non a me stesso.
Sono innanzitutto me stesso.
Per me l'appartenenza che lega è sempre di natura religiosa, ragion per cui considero anche l'anticlericalismo o, se vuoi, l'ateismo, una forma di religiosità, in quanto si fonda non sul libero pensiero, che è un concetto che attiene il singolo essere umano, ma sulla recinzione del pensiero, tale che comprenda molti dello stesso pensiero.
Distinguo tuttavia gli obiettivi dell'anticlericalismo da quelli religiosi, questi ultimi per necessità e definizione antiumanitari e contro i diritti umani.
Per quel che mi riguarda non combatto il clericale o l'appartenente a qualunque altro sistema religioso, ma lotto, nel limite che mi son posto, per l'affermazione dei diritti di tutti e non per l'imposizione di un criterio di verità che valga per gruppi e per adesione ad essi.
Luigi Tosti è innanzitutto un combattente per l'affermazione dei propri diritti di libertà e di scelta.
Poi non so se sia nel contempo un anticlericale per definizione.
Saluttissimi ... sua santità.
Pyccolo