Chi secondo voi era Gesù Cristo...

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Cristianalibera
00giovedì 18 novembre 2010 18:06
Re:
flabot, 18/11/2010 18.03:

Ho dato un'occhiata al sito consigliato, ma io queste prove certe della storicità di Gesù non le trovo, potreste segnalarmele più dettagliamente? Grazie!


Lasciamo perdere Giuseppe Flavio, è storicamente riconosciuto che lui non avrebbe mai potuto usare i termini Cristo o Cristiano, qualcuno glie li fa usare, sono dei copisti furbacchioni.





www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=artic...




Io veramente stavo aspettando ancora una tua personale opinione... su chi sia stato Gesù, Il Gesù ritenuto Il Cristo dai cristiani.


[SM=x789063]

Agabo
00giovedì 18 novembre 2010 18:09
Kelly scrive:

E infatti dove ha avuto presa la favoletta del cristianesimo? In occidente, dove credevano agli dei immortali.

Tu stai considerando il cristianesimo come se fosse un parto della religione ebraica. Mentre invece non c'entra niente. E' la più grossa mistificazione. Infatti gli ebrei non ci credono. Ci hanno creduto i gentili, ma tanto quelli non aspettavano nessun messia e gline è caduto uno dal cielo fresco fresco



La fede nei "dei immortali" non parte dall'Occidente, ma dall'Oriente. I Romani furono dei conquistatori poco inclini alla filosofia, alle lettere; in quanto alla religione si limitarono a mutuare, dando altri nomi, le divinità dei Greci e di altre religioni Orientali.

I Cristiani erano considerati dai Romani dei "senza Dio", dei miscredenti e come tali vennero anche perseguitati. La creduloneria dei Romani era enorme, nonostante questo non poterono credere nel Dio predicato dai Cristiani: anche per i Romani, come per i Greci, la religione basata su un uomo-Dio, che essi stessi suppliziarono sulla croce, era una blasfemia punibile con la pena di morte.
Fu solo con l'Imperatore Costanitino e per "ragioni di Stato" che Roma divenne gradualmente "cristiana".
kelly70
00giovedì 18 novembre 2010 18:12
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 18/11/2010 17.48:



Kelly, ormai abbiamo capito che tu non escludi affatto che "San Paolo" sia esistito... ma qui in questa frase cosi non l'hai detto, scusami sarò pure pignola, ma ripetiamo il tutto:

ecco la frase:
"adesso devo constatare che c'è stato qualcuno ancora più furbo di lui, che si è inventato l'inventore del Cristianesimo"

Quindi ne hai preso atto che qualcuno si è inventato Saulo di Tarso, e se è un invenzione non può essere esistito, solo ora ci dici invece non lo escludi... avresti potuto subito dire "chissà se le cose sono andate come nello scritto", no?


[SM=x789061]
Veronika






[SM=x1414700]

Ma le parole sono gabbie che ci entri e ti chiudono dentro e non ne puoi uscire?

Veronika, se a ogni cosa devo stare a specificare che non ci metto la mano sul fuoco, non ne usciamo più.

Io sono atea, ma ti prego, tu non fare la fondamentalista cercando di attaccarti alle parole e di farmi dire cose che non ho detto.

Ripeto, non lo sto a sottolineare mille volte, e francamente, che Paolo sia esistito o meno, per me non cambia una virgola, sempre mistificazione è. Al limite ce ne aggiungiamo un'altra.


Coi processi alle intenzioni non andiamo da nessuna Parte, e Paolo non verrà qui a dire se è esistito o meno, e quello che credo io non cambia di una virgola il fatto che il cristianesimo è una presa per i fondelli.

[SM=x789057]
Agabo
00giovedì 18 novembre 2010 18:16
PERMETTETEMI UNA PARENTESI
"Da Storia libera traggo questo interessante brano di Vittorio Messori, tratto da "Ipotesi su Gesù", SEI:

Viene ancora dall'archeologia un'altra serie di strane testimonianze. Noi oggi sappiamo con sicurezza che la più celebre astrologia del mondo antico, quella babilonese, non soltanto era anch'essa in attesa del Messia dalla Palestina. Ma ne aveva previsto la data con una precisione ancor maggiore di quella degli esseni. Ecco qui di seguito la vicenda: libero ciascuno di trarne le conclusioni che gli pare.

Tutto parte dalla stella (il testo non parla mai di cometa, come molti credono) che avrebbe brillato nel cielo di Betlemme alla nascita di Gesù e dal conseguente arrivo di certi magi dall'Oriente. Così, almeno, quanto si racconta nel vangelo di Matteo.

Non si è naturalmente raggiunta la certezza che le cose si siano davvero svolte come raccontato da Matteo, né si giungerà mai a questa sicurezza: è però certo che l'ipotesi che si tratti di un racconto simbolico deve fare i conti con una serie di scoperte effettuate nell'arco degli ultimi tre secoli.

Pare intanto provato ormai scientificamente che gli astrologi babilonesi (quasi certamente i magi di Matteo) attendevano la nascita del «dominatore del mondo» a partire dall'anno 7 a.C. Questa data, con l'anno 6 a.C., è tra quelle che gli studiosi danno come più sicure per la nascita di Gesù. Il monaco Dionigi il Piccolo, infatti, calcolando nel 533 l'inizio della nuova era, si sbagliò e posticipò di circa 6 anni la data della Natività.

In questa luce, acquistano nuovo suono i due versetti del secondo capitolo di Matteo: «Nato Gesù in Betlemme di Giuda, al tempo del re Erode, ecco dei magi arrivare dall'oriente a Gerusalemme, dicendo: "Dov'è nato il re dei Giudei? Abbiamo veduto la sua stella in Oriente e siamo venuti ad adorarlo"».

Ecco le tappe che avrebbero portato a chiarire il perché dell'arrivo e della domanda dei magi. Una vicenda che ha quasi il sapore di un «giallo».

Nel dicembre del 1603 il celebre Keplero, uno dei padri dell'astronomia moderna, osserva da Praga la luminosissima congiunzione (l'avvicinamento, cioè) di Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci. Keplero, con certi suoi calcoli, stabilisce che lo stesso fenomeno (che provoca una luce intensa e vistosa nel cielo stellato) deve essersi verificato anche nel 7 a.C. Lo stesso astronomo scopre poi un antico commentario alla Scrittura del rabbino Abarbanel che ricorda come, secondo una credenza degli ebrei, il Messia sarebbe apparso proprio quando, nella costellazione dei Pesci, Giove e Saturno avessero unito la loro luce.

Pochi diedero qualche peso a queste scoperte di Keplero: prima di tutto perché la critica non aveva ancora stabilito con certezza che Gesù era nato prima della data tradizionale. Quel 7 a.C., dunque, non «impressionava». E poi anche perché l'astronomo univa troppo volentieri ai risultati scientifici le divagazioni mistiche.

Oltre due secoli dopo, lo studioso danese Münter scopre e decifra un commentario ebraico medievale al libro di Daniele, proprio quello delle «settanta settimane». Münter prova con quell'antico testo che ancora nel Medio Evo per alcuni dotti giudei la congiunzione Giove-Saturno nella costellazione dei Pesci era uno dei «segni» che dovevano accompagnare la nascita del Messia. Si ha così una riprova della credenza giudaica segnalata da Keplero che, con le «date» di Giacobbe e di Daniele, può avere alimentato l'attesa ebraica del primo secolo.

Nel 1902 è pubblicata la cosiddetta Tavola planetaria, conservata ora a Berlino: è un papiro egiziano che riporta con esattezza i moti dei pianeti dal 17 a.C. al 10 d.C. I calcoli di Keplero (già confermati del resto dagli astronomi moderni) trovano una conferma ulteriore, basata addirittura sull'osservazione diretta degli studiosi egiziani che avevano compilato la «tavola». Nel 7 a.C. si era appunto verificata la congiunzione Giove-Saturno ed era stata visibilissima e luminosissima su tutto il Mediterraneo.

Infine, nel 1925 è pubblicato il Calendario stellare di Sippar. E' una tavoletta in terracotta con scrittura cuneiforme proveniente appunto dall'antica città di Sippar, sull'Eufrate, sede di un'importante scuola di astrologia babilonese. Nel «calendario» sono riportati tutti i movimenti e le congiunzioni celesti proprio del 7 a.C. Perché quell'anno? Perché, secondo gli astronomi babilonesi, nel 7 a.C. la congiunzione di Giove con Saturno nel segno dei Pesci doveva verificarsi per ben tre volte: il 29 maggio, il 1° ottobre e il 5 dicembre. Da notare che quella congiunzione si verifica soltanto ogni 794 anni e per una volta sola: nel 7 a.C., invece, si ebbe per tre volte. Anche questo calcolo degli antichissimi esperti di Sippar fu trovato esatto dagli astronomi contemporanei.

Gli archeologi hanno infine decifrato la simbologia degli astrologi babilonesi. Ecco i loro risultati: Giove, per quegli antichi indovini, era il pianeta dei dominatori del mondo. Saturno il pianeta protettore d'Israele. La costellazione dei Pesci era considerata il segno della «Fine dei Tempi», dell'inizio cioè dell'era messianica.

Dunque, potrebbe essere qualcosa di più di un mito il racconto di Matteo dell'arrivo dall'Oriente a Gerusalemme di sapienti, di magi, che chiedono «Dov'è nato il re dei giudei?».

E' ormai certo, infatti, che tra il Tigri e l'Eufrate non solo si aspettava (come in tutto l'Oriente) un Messia che doveva giungere da Israele. Ma che si era pure stabilito con stupefacente sicurezza che doveva nascere in un tempo determinato.

Quel tempo in cui, per i cristiani, il «dominatore del mondo» è veramente apparso."

Fonte: http://annavercors.splinder.com/post/21997612/L'enigma+della+stella+di+Betle
Cristianalibera
00giovedì 18 novembre 2010 18:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
kelly70, 18/11/2010 18.12:




[SM=x1414700]

Ma le parole sono gabbie che ci entri e ti chiudono dentro e non ne puoi uscire?

Veronika, se a ogni cosa devo stare a specificare che non ci metto la mano sul fuoco, non ne usciamo più.

Io sono atea, ma ti prego, tu non fare la fondamentalista cercando di attaccarti alle parole e di farmi dire cose che non ho detto.

Ripeto, non lo sto a sottolineare mille volte, e francamente, che Paolo sia esistito o meno, per me non cambia una virgola, sempre mistificazione è. Al limite ce ne aggiungiamo un'altra.


Coi processi alle intenzioni non andiamo da nessuna Parte, e Paolo non verrà qui a dire se è esistito o meno, e quello che credo io non cambia di una virgola il fatto che il cristianesimo è una presa per i fondelli.

[SM=x789057]



Kelly per piacere io invece ora prego te, di non darmi "della fondamentalista", solo perché ho notato una contraddizione di quello che scrivevi oggi e quello che scrivevi tempo fa, se il tuo modo di scrivere non rispecchiava esattamente il tuo pensiero, non è certo colpa mia.
Ormai hai chiarito la cosa, e va bene cosi, importante chiarirsi, no?

Credo di aver capito, almeno spero... cioè gli articoli che tu posti come quello su Saulo di Tarso non rispecchiano esattamente il tuo pensiero, ma rappresentano solo spunti per riflettere, non sono da prendere come scientificamente accurati, potrebbero trattarsi anche di inesattezze oppure in alcuni casi addirittura di pura disinformazione, e cosi?
O come?


[SM=x789061]


Cristianalibera
00giovedì 18 novembre 2010 18:35
Re:
Cristianalibera, 18/11/2010 18.03:



La Hack sulla domanda chi sia stato Gesù Cristo risponde:

Era un grande, uomo, non Dio!




Cosa ne pensate di quello che ha detto la Hack? [SM=g27817]


Agabo
00giovedì 18 novembre 2010 18:46
Qui potete scaricare un documento interessante sulla storicità di Gesù Cristo:

Ma Gesù è mai esistito?
Breve analisi delle fonti sulla storicità del Cristo
di Lawrence M.F. Sudbury


www.lawrence.altervista.org/downloads/esistenzacristosto...
Agabo
00giovedì 18 novembre 2010 18:52
Re: Re:
Cristianalibera, 18/11/2010 18.35:




Cosa ne pensate di quello che ha detto la Hack? [SM=g27817]





Delle risposte della Hack ognuno può sottolineare quello che più preferisce. Per me è importante che questa scienziata atea non metta in dubbio la storicità di Gesù Cristo.


Cristianalibera
00giovedì 18 novembre 2010 18:56
Re: Re: Re:
Agabo, 18/11/2010 18.52:



Delle risposte della Hack ognuno può sottolineare quello che più preferisce. Per me è importante che questa scienziata atea non metta in dubbio la storicità di Gesù Cristo.





Ma sì, lei non solo non mette in dubbio la sua storicità dell'esistenza di Gesù, ma lei si spinge bene oltre, cioè dice che è stato un grande mi chiedo però su quale base lei afferma ciò?



[SM=x789061]
Veronika


Agabo
00giovedì 18 novembre 2010 19:15
Re:
flabot, 18/11/2010 18.03:

Ho dato un'occhiata al sito consigliato, ma io queste prove certe della storicità di Gesù non le trovo, potreste segnalarmele più dettagliamente? Grazie!


Lasciamo perdere Giuseppe Flavio, è storicamente riconosciuto che lui non avrebbe mai potuto usare i termini Cristo o Cristiano, qualcuno glie li fa usare, sono dei copisti furbacchioni.





www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=artic...



Se hai letto tutto hai anche trovato delle citazioni di storici che parlano del Cristo, in maniera il più delle volte negativa, ma ne parlano.
Riguardo a Giuseppe Flavio, pensala come vuoi. Io gli dò credito e perchè è vissuto nel periodo apostolico e perchè è stato trovato un testo del suo "Testimoniun" in Oriente (sto andando a memoria) che non potè essere manipolato. Senza contare che Flavio cita anche Giovanni Battista!

Visita: www.parodos.it/testimonianze_extracristiane1.htm

NOTA: NON è MIA ABITUDINE RICORRERE ALLE PUBBLICAZIONI SU INTERNET. Sono cose che conosco e che ho nei miei libri. Se li cito dai siti web è solo per comodità e per fare prima, dopo averne verificato l'attendibilità.


pyccolo
00giovedì 18 novembre 2010 20:02



La questione dell'attendibilità delle prove sulla storicità di Gesù Cristo è indubitabile:

Giuseppe flavio
Cornelio Tacito
Plinio il Giovane
Svetonio
Adriano Imperatore
Trifone Giudeo
Marco Aurelio
Epitteto
Galeno
Frontone
Luciano di Samosata
Celso
Thallos
Petronio

AGABO:Intanto, comincia col smorzare un po' il tuo spirito di polemica, altrimenti a te non rispondo più e poi non venire a lamentarti e a raccontare fandonie del tipo che non rispondo perchè... le solite menate.


Intanto solo un breve commento per difendermi dalla tua ed eventualmente altrui accusa:
Ti sfido a dimostrare che io abbia mai iniziato, per primo, a punzecchiare gli utenti di questo forum... so quello che dico e t'assicuro che le mie reazioni sono state sempre consequenziali a quelle altrui.


AGABO:Non hai capito, sono io quello che chiedo le prove storiche dell'esistenza di Paolo e per "prove storiche" intendo quelle extrabibliche. Marcione non fa testo perchè fu un credente, quindi parte in causa della ventilata "cospirazione paolina"



Che mi risulti non esistono prove storiche "extrabibliche" dell'esistenza del personaggio Paolo di Tarso. Il personaggio Marcione è colui che per primo ci parla di Paolo di Tarso e delle sue lettere che dice (se non erro) d'aver ricevuto da alcuni intermediari di sua conoscenza. Su questo si dovrebbe un attimo allargare ed approfondire il discorso.
Evidentemente, per averlo tirato in ballo, qualche personaggio del primo secolo avrà recitato, in qualche modo ed in qualche misura, la parte di Saulo.
Su questo concorderebbe anche il già menzionato Eiseneman.
Si tratta di capire quale ruolo ebbe Saulo nell'essenismo dell'epoca.
Tralasciamo per ora questo discorso.



AGABO:Allora ripeto a te quello che ho scritto a Kelly: se Paolo è una figura inventata (l'autoreferezazione qui non ci interessa), vuol dire che non è sensato prendere una favola per provare l'invenzione di un'altra favola. Entrambi i personaggi sono inventati e il secondo, cioè Paolo, non può essersi inventato il primo perchè nemmeno lui è esistito.



Non è detto che Paolo sia una figura del tutto inventata. Potrebbe aver avuto un certo ruolo nel cristianesimo delle origini... a quel ruolo poi, nella prima metà del 2° secolo, potrebbero esserne stati aggiunti altri, così come potrebbe essere stato rivisto e corretto il contenuto dei suoi discorsi, per adattarli a quel cristianesimo definito, per appunto, paolino.
Si parte da una figura molto probabilmente reale e si approda ad una figura ricostruita poi religiosamente.
Non sarebbe stata la prima volta ad essere eseguita un'operazione di questo genere.
Successe altre volte con personaggi anteriori al primo secolo.
Vedi Giuseppe Flavio, ad esempio, anche se in modo alquanto marginale.

Al resto del tuo commento replicherò in prossime occasioni.
Mi limito per ora a parlare degli storici che tu hai citato a cui ne aggiungo due anch'io:

Giuseppe Flavio

Filone Alessandrino

Plinio il Vecchio

Ad eccezione che per le chiare ed ormai induscusse interpolazioni in Flavio, Filone e Plinio, pur essendo stati contemporanei di Paolo e Gesù, non parlano mai di questi personaggi.
Di Flavio sappiamo tutti chi fosse e di che cosa si occupò.

Plinio il Vecchio, che morì intorno all'anno 80, trascorse in Palestina un periodo di 5 anni, intorno al 65/70.
Il cristianesimo doveva essere in forte fermento ed estensione, assolutamente visibile.
Eppure Plinio il Vecchio, per quanto meticoloso nelle sue descrizioni storiche, non fa alcuna menzione dei personaggi Gesù e Paolo, tantomeno degli apostoli e di cristiani discepoli di Gesù.
Perchè se il cristianesimo paolino fosse stato così diffuso e rappresentato?
Parla INVECE DELLA COMUNITA' ESSENA DELLA QUALE FA UNA BRILLANTE DESCRIZIONE, DESCRIZIONE CHE CORRISPONDE ESATTAMENTE A QUELLA FATTA DA FILONE ALESSANDRINO ED A QUELLA CHE E' ARRIVATA A NOI ATTRAVERSO I ROTOLI DEL MAR MORTO.
HO GIA' DETTO CHE RI ROTOLI DEL MAR MORTO TACCIONO DEI PERSONAGGI GESU' E PAOLO E DEL CRISTIANESIMO CHE A LORO SI ISPIRA.

Perchè tanto silenzio su di un fenomeno che doveva essere così diffuso e conosciuto?

Filone Alessandrino ci narra delle comunità esistenti all'epoca, fra cui gli esseni.
Ce li descrive con meticolosità. Ci parla dei loro riti e dei loro obiettivi, esattamente come se ne parla nei rotoli del Mar Morto ritrovati a Qumran, MA, INSPIEGABILMENTE A QUESTO PUNTO, TACE SU CRISTIANESIMO PAOLINO E PETRINO E SUI LORO FONDATORI.
Alcune descrizioni simili a quelle fatte da Filone, ma anche da Giuseppe Flavio, si trovano negli Atti degli apostoli. Queste comparazioni, tuttavia, non sono a favore di un cristianesimo paolino o petrino, ma stanno ad indicare che il cristianesimo di cui stiamo discutendo poteva essere un'appendice dell'essenismo.
A questo proposito sono pronto a citare degli accostamenti (analogie comportamentali ad esempio) nel caso fossero qui richiesti.


Pyccolo


spirito!libero
00giovedì 18 novembre 2010 22:28
Re:
chissà se sei certo o hai dubbi su quello che hai appena affermato.

Se sei certo significa che allora hai detto una marea di cazzate sulle verità, se hai dubbi perchè non abbiamo certezze, allora, come hai detto tu stesso una opinione vale l'altra, quindi tutto quello che hai detto è pura fantasia, quindi di nuovo cazzate.
pyccolo
00giovedì 18 novembre 2010 23:22
Re: Re:
spirito!libero, 18/11/2010 22.28:

chissà se sei certo o hai dubbi su quello che hai appena affermato.

Se sei certo significa che allora hai detto una marea di cazzate sulle verità, se hai dubbi perchè non abbiamo certezze, allora, come hai detto tu stesso una opinione vale l'altra, quindi tutto quello che hai detto è pura fantasia, quindi di nuovo cazzate.




Cazzate sono tutte quelle che tu continui a propinare gratuitamente.
Anche le cazzate sono produzioni del linguaggio, in questo caso del tuo, con l'unico scopo di ottenere miseri consensi, quanti più è possibile, oltre che per inquinare stupidamente il fluire del dialogo.
Se ti soddisfa continua... per quel che ti costa puoi farcela! [SM=x789064]












Cristianalibera
00venerdì 19 novembre 2010 09:04
Re: Re: Re:
pyccolo, 18/11/2010 23.22:




Cazzate sono tutte quelle che tu continui a propinare gratuitamente.
Anche le cazzate sono produzioni del linguaggio, in questo caso del tuo, con l'unico scopo di ottenere miseri consensi, quanti più è possibile, oltre che per inquinare stupidamente il fluire del dialogo.
Se ti soddisfa continua... per quel che ti costa puoi farcela! [SM=x789064]

















Scusami, ma ora vorrei saperlo anch'io, sei certo su quello che hai detto nel tuo ultimo post?



Cristianalibera
00venerdì 19 novembre 2010 09:37
Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 18/11/2010 18.56:



Ma sì, lei non solo non mette in dubbio la storicità dell'esistenza di Gesù, ma lei si spinge bene oltre, cioè dice che è stato un grande mi chiedo però su quale base lei afferma ciò?



[SM=x789061]
Veronika






UP!

Forse nella marea di tanti posts, questo sarà sfuggito, vorrei sapere dai fratelli non cristiani su quale base la Hack ha potuto fare un'analisi cosi?


Intuito femminile, intuito da scienziata?... boh, ditemi un po' voi!




Agabo
00venerdì 19 novembre 2010 09:43
Re:
X Pyccolo:



Intanto solo un breve commento per difendermi dalla tua ed eventualmente altrui accusa:
Ti sfido a dimostrare che io abbia mai iniziato, per primo, a punzecchiare gli utenti di questo forum... so quello che dico e t'assicuro che le mie reazioni sono state sempre consequenziali a quelle altrui.


E' stato un invito fatto in modo deciso per stroncare sul nascere qualsiasi tua intenzione di fare ironia e polemica gratuita. Se leggi bene, hai iniziato con tono polemico. Per favore, smettiamola di metterla sul personale e stiamo agli argomenti di discussione.


Che mi risulti non esistono prove storiche "extrabibliche" dell'esistenza del personaggio Paolo di Tarso. Il personaggio Marcione è colui che per primo ci parla di Paolo di Tarso e delle sue lettere che dice (se non erro) d'aver ricevuto da alcuni intermediari di sua conoscenza. Su questo si dovrebbe un attimo allargare ed approfondire il discorso.
Evidentemente, per averlo tirato in ballo, qualche personaggio del primo secolo avrà recitato, in qualche modo ed in qualche misura, la parte di Saulo.
Su questo concorderebbe anche il già menzionato Eiseneman.
Si tratta di capire quale ruolo ebbe Saulo nell'essenismo dell'epoca.
Tralasciamo per ora questo discorso.


Pensala come vuoi. Io le mie teorie le provo e le argomento. Le tesi non sostenute da prove non valgono niente. I "MA" i "SE" i "POTREBBE" li sappiamo usare tutti, allora SE Paolo è un personaggio fittizio portatene le prove.
Ripeto che Marcione è parte in causa, fu un credente e aveva fiducia nelle Scritture, ergo, non c'entra con questo discorso.
Chi afferma che il Personaggio "Gesù Cristo Salvatore" fu un'invenzione di Paolo deve innanzitutto dimostrare che costui è esisito, senza ricorrere agli scritti del Nuovo Testamento o a quelli apocrifi, sarebbe autoreferezazione.



Non è detto che Paolo sia una figura del tutto inventata. Potrebbe aver avuto un certo ruolo nel cristianesimo delle origini... a quel ruolo poi, nella prima metà del 2° secolo, potrebbero esserne stati aggiunti altri, così come potrebbe essere stato rivisto e corretto il contenuto dei suoi discorsi, per adattarli a quel cristianesimo definito, per appunto, paolino.
Si parte da una figura molto probabilmente reale e si approda ad una figura ricostruita poi religiosamente.
Non sarebbe stata la prima volta ad essere eseguita un'operazione di questo genere.
Successe altre volte con personaggi anteriori al primo secolo.
Vedi Giuseppe Flavio, ad esempio, anche se in modo alquanto marginale.


Certo, tutto potrebbe essere, per questo motivo accusano i credenti di essere dei creduloni, per il fatto che credono in tante cose che, dicono, non possono provare.
Allora, ribaltiamo il discorso e vediamo che cosa riesci a provare tu a sostegno di queste tue tesi!


Al resto del tuo commento replicherò in prossime occasioni.
Mi limito per ora a parlare degli storici che tu hai citato a cui ne aggiungo due anch'io:


Giuseppe Flavio

Filone Alessandrino

Plinio il Vecchio

Ad eccezione che per le chiare ed ormai induscusse interpolazioni in Flavio, Filone e Plinio, pur essendo stati contemporanei di Paolo e Gesù, non parlano mai di questi personaggi.
Di Flavio sappiamo tutti chi fosse e di che cosa si occupò.

Plinio il Vecchio, che morì intorno all'anno 80, trascorse in Palestina un periodo di 5 anni, intorno al 65/70.
Il cristianesimo doveva essere in forte fermento ed estensione, assolutamente visibile.
Eppure Plinio il Vecchio, per quanto meticoloso nelle sue descrizioni storiche, non fa alcuna menzione dei personaggi Gesù e Paolo, tantomeno degli apostoli e di cristiani discepoli di Gesù.
Perchè se il cristianesimo paolino fosse stato così diffuso e rappresentato?
Parla INVECE DELLA COMUNITA' ESSENA DELLA QUALE FA UNA BRILLANTE DESCRIZIONE, DESCRIZIONE CHE CORRISPONDE ESATTAMENTE A QUELLA FATTA DA FILONE ALESSANDRINO ED A QUELLA CHE E' ARRIVATA A NOI ATTRAVERSO I ROTOLI DEL MAR MORTO.
HO GIA' DETTO CHE RI ROTOLI DEL MAR MORTO TACCIONO DEI PERSONAGGI GESU' E PAOLO E DEL CRISTIANESIMO CHE A LORO SI ISPIRA.

Perchè tanto silenzio su di un fenomeno che doveva essere così diffuso e conosciuto?

Filone Alessandrino ci narra delle comunità esistenti all'epoca, fra cui gli esseni.
Ce li descrive con meticolosità. Ci parla dei loro riti e dei loro obiettivi, esattamente come se ne parla nei rotoli del Mar Morto ritrovati a Qumran, MA, INSPIEGABILMENTE A QUESTO PUNTO, TACE SU CRISTIANESIMO PAOLINO E PETRINO E SUI LORO FONDATORI.
Alcune descrizioni simili a quelle fatte da Filone, ma anche da Giuseppe Flavio, si trovano negli Atti degli apostoli. Queste comparazioni, tuttavia, non sono a favore di un cristianesimo paolino o petrino, ma stanno ad indicare che il cristianesimo di cui stiamo discutendo poteva essere un'appendice dell'essenismo.
A questo proposito sono pronto a citare degli accostamenti (analogie comportamentali ad esempio) nel caso fossero qui richiesti.

Pyccolo



Questi non sono argomenti che tengono. Dal punto di vista critico letterario è stato detto tutto ormai, anche questo è diventato una questione di fede: c'è chi crede alle teorie di un esperto favorevole alla genuinità di uno scritto e chi no. Così è e così sarà sempre.
Lo vedi? anche gli atei sono costretti a ricorrere a quel "mezzuccio" che si chiama "FEDE"!
Riguardo al "silenzio" di alcuni personaggi, dell'epoca apostolica non significa niente. Potrei farti una bella lista di ben altri personaggi che sarebbe considerata una pazzia negare che sono esistiti, eppure di essi nessuno ha mai scritto una sola riga: FEDE, FEDE E ANCORA FEDE! Occorre tanta fede per essere atei quanta ne occorre per essere credenti, questa è la verità.



spirito!libero
00venerdì 19 novembre 2010 09:48
Re: Re: Re: Re: Re:


Cristianalibera, 19/11/2010 9.37:




UP!

Forse nella marea di tanti posts, questo sarà sfuggito, vorrei sapere dai fratelli non cristiani su quale base la Hack ha potuto fare un'analisi cosi?


Intuito femminile, intuito da scienziata?... boh, ditemi un po' voi!








Margherita Hack, presidente onorario dell'UAAR, ritiene che Gesù, come ho scritto io stesso in qualche post precedente, fosse comunque un uomo saggio, con una morale nettamente superiore a quella dei suoi coevi.

Alcuni dei suoi messaggi di solidarietà, amore, cura del prossimo, uguaglianza hanno influenzato la nostra cultura in maniera certamente positiva.

Credo che questo sia il senso delle parole della H.

A pyccolo posso dire che ciò che dice, essendo fantasia come da lui stesso dichiarato, può essere tranquillamente ignorato fintanto che non ci dirà che è convinto di quello che dice e che ritiene dunque che quello che dichiara sia vero o almeno probabilmente vero.
Cristianalibera
00venerdì 19 novembre 2010 09:54
Re: Re:
Agabo, 19/11/2010 9.43:

X Pyccolo:



FEDE, FEDE E ANCORA FEDE! Occorre tanta fede per essere atei quanta ne occorre per essere credenti, questa è la verità.





Da una parte si credono i più razionali di questo mondo, che si basano solo su certezze e prove , e noi credenti tutti poveri plagiati di mente sin dalla culla (Nulla fa se Adulti, figli di atei di convertono al Cristo, ma chissenefrega [SM=g27828] ), d'altra parte c'è una Hack, mente brillante e atea dice non solo che Gesù sia esistito ma che egli è stato anche un grande... ma... sto continuando di chierdermi ancora, su quale basi raggazi?
Qualcuno di voi me lo può dire?


Cristianalibera
00venerdì 19 novembre 2010 09:56
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
spirito!libero, 19/11/2010 9.48:






Margherita Hack, presidente onorario dell'UAAR, ritiene che Gesù, come ho scritto io stesso in qualche post precedente, fosse comunque un uomo saggio, con una morale nettamente superiore a quella dei suoi coevi.

Alcuni dei suoi messaggi di solidarietà, amore, cura del prossimo, uguaglianza hanno influenzato la nostra cultura in maniera certamente positiva.




Quale sono gli scritti autentici che ci danno la certezza quali siano stati questi messaggi di Gesù?


Agabo
00venerdì 19 novembre 2010 10:12
Re: Re: Re:
Cristianalibera, 19/11/2010 9.54:



Da una parte si credono i più razionali di questo mondo, che si basano solo su certezze e prove , e noi credenti tutti poveri plagiati di mente sin dalla culla (Nulla fa se Adulti, figli di atei di convertono al Cristo, ma chissenefrega [SM=g27828] ), d'altra parte c'è una Hack, mente brillante e atea dice non solo che Gesù sia esistito ma che egli è stato anche un grande... ma... sto continuando di chierdermi ancora, su quale basi raggazi?
Qualcuno di voi me lo può dire?




Credo che per saperlo, l'unica sarebbe chiederlo a lei stessa. Non dimentichiamo che la Bibbia viene letta da tutti, anche dai non credenti. Margherita hack si sarà fatta una sua opinione leggendo, informandosi, non diversamente da come fanno in molti.

Non c'entra niente, ma Enrico Berlinguer aveva sul comodino della sua camera da letto le "Confessioni" di S. Agostino, lui un comunista e probabilmente ateo...


Cristianalibera
00venerdì 19 novembre 2010 10:24
Re: Re: Re: Re:
Agabo, 19/11/2010 10.12:



Credo che per saperlo, l'unica sarebbe chiederlo a lei stessa. Non dimentichiamo che la Bibbia viene letta da tutti, anche dai non credenti. Margherita hack si sarà fatta una sua opinione leggendo, informandosi, non diversamente da come fanno in molti.







ma se la Bibbia è un libro di favole per gli atei, come si fa di basarsi su di essa, e pure di giungere alla conclusione che un uomo menzionato in tale libro, un certo Gesù di Nazareth è in realtà esistito ed è stato pure un grande... se la Hack crede che le parole "amate il prossimo come voi stessi..." siano state pronunciate da Gesù dovrebbe credere pure che egli abbia pronunciato le parole come "io sono la via la verità e la vita..." come si fa a stabilire che lui una cosa abbia detto e l'altra no?

E se ha detto tutte le due cose per chi non ci crede ad entrambi io direi altro che grande è stato questo è stato un pazzo completo, da internare, perché se io lo dicesse di me una cosa del genere cosa pensereste di me? [SM=g27833]


spirito!libero
00venerdì 19 novembre 2010 11:04
Re: Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 19/11/2010 10.24:



ma se la Bibbia è un libro di favole per gli atei, come si fa di basarsi su di essa, e pure di giungere alla conclusione che un uomo menzionato in tale libro, un certo Gesù di Nazareth è in realtà esistito ed è stato pure un grande...



Perché ogni leggenda ha una base storica. Gli storici professionisti non pensano che non sia esistito un essere umano chiamato Gesù che predicava e che è stato ucciso. Pensano che sia esistito e poi mitizzato dai suoi seguaci.


"se la Hack crede che le parole "amate il prossimo come voi stessi..." siano state pronunciate da Gesù dovrebbe credere pure che egli abbia pronunciato le parole come "io sono la via la verità e la vita...
come si fa a stabilire che lui una cosa abbia detto e l'altra no?"



Si chiama analisi storico-critica. Dei passaggi nei vangeli pochi sono realmente attribuiti dagli storici a Gesù e molti invece ai suoi seguaci. Ma, in ogni caso, se a pronunciare "ama il prossimo tuo come te stesso" fosse stato Gesù o il redattore del vangelo, cambierebbe qualcosa sul messaggio ? Non sarebbe comunque un bel messaggio da seguire ? E soprattutto fu abbastanza originale e quinndi meritevole di attenzione e riflessione !

Se poi non è stato proprio Gesù a pronunciare quelle parole, be, allora si dirà che chi le ha pronunciate era un grande.



Cristianalibera
00venerdì 19 novembre 2010 11:24
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
spirito!libero, 19/11/2010 11.04:



Perché ogni leggenda ha una base storica. Gli storici professionisti non pensano che non sia esistito un essere umano chiamato Gesù che predicava e che è stato ucciso. Pensano che sia esistito e poi mitizzato dai suoi seguaci.



Ok, quindi i storici professionisti non negano l'esistenza di Gesù che poi per i cristiani sia anche Gesù Cristo, quali sono?

Cosi li nominiamo, alla faccia del pyccolo [SM=g27817] , che mi sembra è l'unico tra gli atei qui sul forum ad avere ancora dei dubbi sull'esistenza di Gesù, cioè QUEL Gesù!



Si chiama analisi storico-critica. Dei passaggi nei vangeli pochi sono realmente attribuiti dagli storici a Gesù e molti invece ai suoi seguaci.


Ti risulta che attraverso questa analisi egli abbia detto "ama il tuo prossimo come te stesso", ma non abbia detto "io sono la via, la verità e la vita"?


Ma, in ogni caso, se a pronunciare "ama il prossimo tuo come te stesso" fosse stato Gesù o il redattore del vangelo, cambierebbe qualcosa sul messaggio ? Non sarebbe comunque un bel messaggio da seguire ? E soprattutto fu abbastanza originale e quinndi meritevole di attenzione e riflessione !



Ma guarda bello sì, ma per me potrebbe essere bello anche "ama soprattutto te stesso e poi ama pure il tuo prossimo", oppure "ama il tuo prossimo di più di te stesso", qual'è il metro con il quale stabiliamo cosa sia più bello?



Se poi non è stato proprio Gesù a pronunciare quelle parole, be, allora si dirà che chi le ha pronunciate era un grande.



Solo per aver detto ste belle parole... ? [SM=g27817]





Agabo
00venerdì 19 novembre 2010 11:26
Re: Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 19/11/2010 10.24:



ma se la Bibbia è un libro di favole per gli atei, come si fa di basarsi su di essa, e pure di giungere alla conclusione che un uomo menzionato in tale libro, un certo Gesù di Nazareth è in realtà esistito ed è stato pure un grande... se la Hack crede che le parole "amate il prossimo come voi stessi..." siano state pronunciate da Gesù dovrebbe credere pure che egli abbia pronunciato le parole come "io sono la via la verità e la vita..." come si fa a stabilire che lui una cosa abbia detto e l'altra no?

E se ha detto tutte le due cose per chi non ci crede ad entrambi io direi altro che grande è stato questo è stato un pazzo completo, da internare, perché se io lo dicesse di me una cosa del genere cosa pensereste di me? [SM=g27833]




Gli atei non sono tutti uguali.
Vi sono soprattutto due Scuole, la Scuola razionalista e la Scuola mitologica. Cercano entrambe di dare una spiegazione non trascendentale al problema dell'esistenza del Dio delle Scritture, ma partendo da presupposti differenti.

I razionalisti studiano la Bibbia; essi credono, detto in breve, che la "cornice" storica dei fatti biblici sia vera ma il contenuto stesso sia costruito ad arte.

I mitologi credono che fatti e personaggi biblici siano un'invenzione, essi partono da una posizione mitica, ancestrale dei contenuti biblici e non credono alle Scritture come a documenti inseriti nella storia autentica.

Entrambe queste Scuole, i cui appartenenti sono spesso studiosi di grosso calibro, se le danno di santa ragione, non vanno affatto d'accordo, anzi, spesso dimenticano che il loro obiettivo vero è quello di screditare il cristianesimo e spostano la loro attenzione verso le tesi della Scuola opposta alla loro.

Queste due Scuole ci fanno, a noi credenti, un grosso favore. In pratica ci risparmiano la fatica di dover rispondere noi alle argomentazioni di ognuna di loro. Mentre i razionalisti ci aiutano indirettamente a smontare le tesi dei mitologi, questi ultimi ci aiutano a smontare le tesi dei razionalisti.

Comunque, essendo spesso dei ricercatori, molte loro osservazioni sono utili a comprendere molte cose riguardo allo studio delle Scritture. Ci fanno, quindi, anche il favore di illustrarci alcuni aspetti storici, letterari filosofici e d'altre discipline che riguardano la Bibbia e il suo messaggio.


Cristianalibera
00venerdì 19 novembre 2010 11:32
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Agabo, 19/11/2010 11.26:



Gli atei non sono tutti uguali.
Vi sono soprattutto due Scuole, la Scuola razionalista e la Scuola mitologica. Cercano entrambe di dare una spiegazione non trascendentale al problema dell'esistenza del Dio delle Scritture, ma partendo da presupposti differenti.

I razionalisti studiano la Bibbia; essi credono, detto in breve, che la "cornice" storica dei fatti biblici sia vera ma il contenuto stesso sia costruito ad arte.

I mitologi credono che fatti e personaggi biblici siano un'invenzione, essi partono da una posizione mitica, ancestrale dei contenuti biblici e non credono alle Scritture come a documenti inseriti nella storia autentica.

Entrambe queste Scuole, i cui appartenenti sono spesso studiosi di grosso calibro, se le danno di santa ragione, non vanno affatto d'accordo, anzi, spesso dimenticano che il loro obiettivo vero è quello di screditare il cristianesimo e spostano la loro attenzione verso le tesi della Scuola opposta alla loro.

Queste due Scuole ci fanno, a noi credenti, un grosso favore. In pratica ci risparmiano la fatica di dover rispondere noi alle argomentazioni di ognuna di loro. Mentre i razionalisti ci aiutano indirettamente a smontare le tesi dei mitologi, questi ultimi ci aiutano a smontare le tesi dei razionalisti.

Comunque, essendo spesso dei ricercatori, molte loro osservazioni sono utili a comprendere molte cose riguardo allo studio delle Scritture. Ci fanno, quindi, anche il favore di illustrarci alcuni aspetti storici, letterari filosofici e d'altre discipline che riguardano la Bibbia e il suo messaggio.





Ergo, non sempre l'ateismo unisce! [SM=g27828]


spirito!libero
00venerdì 19 novembre 2010 11:47

“Ok, quindi i storici professionisti non negano l'esistenza di Gesù che poi per i cristiani sia anche Gesù Cristo, quali sono? “



Tutti. Non c’è, che io sappia, un professore oggi in carica che sostenga la non storicità di Gesù. La tesi mitologica, quella cioè secondo la quale non sarebbe mai esistito nemmeno una persona giudea di nome Gesù nato in palestina intorno all’anno zero che predicò la fine dei tempi e che venne crocifisso dai romani, è una tesi ottocentesca ormai totalmente abbandonata.

Quello che vuole dire Kelly credo sia il fatto che fu Paolo a trasformare questo semplice uomo (saggio, bravo, grande o quel che fu) in un dio.


“Cosi li nominiamo, alla faccia del pyccolo , che mi sembra è l'unico tra gli atei qui sul forum ad avere ancora dei dubbi sull'esistenza di Gesù, cioè QUEL Gesù! “



Ma quelle di pyccolo sono tutte fantasie, lo ha detto lui stesso e poi lui non è certo di nulla, per lui le tesi sono tutte uguali, quindi che sia esistito o non sia esistito per pyccolo sono tesi equivalenti visto che non possiamo dimostrare nessuna delle due.


“Ti risulta che attraverso questa analisi egli abbia detto "ama il tuo prossimo come te stesso", ma non abbia detto "io sono la via, la verità e la vita"? “



Non conosco ogni singolo passaggio a memoria dovrei andare a vedere. Ma in ogni caso, pur ammettendo che abbia detto quella frase bisogna credergli sulla parola ? oppure questo significa che era dio ? Magari pensava di se di essere un uomo saggio che conosceva la via per un vivere migliore.


"Ma guarda bello sì, ma per me potrebbe essere bello anche "ama soprattutto te stesso e poi ama pure il tuo prossimo", oppure "ama il tuo prossimo di più di te stesso", qual'è il metro con il quale stabiliamo cosa sia più bello?”



Lui ha dato degli spunti, siamo poi noi con le nostre coscienze personali che dobbiamo riflettere su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato ! Quindi probabilmente la Hack giudica bene Gesù perché le piace il messaggio d’amore che (forse) ha portato. Del resto tu accetti ciò che dice Gesù senza fare un’analisi con la tua coscienza ? o non sarà forse più probabile che accetti Gesù perché senti che dice cose giuste ?


“Solo per aver detto ste belle parole... ?”



Parole che sono giunte fino a noi e che in certi ambiti hanno cambiato la mentalità delle persone.


“Ergo, non sempre l'ateismo unisce!”



L’ateismo non unisce quasi mai ! I credenti spesso vedono gli atei e gli agnostici come una “categoria” ma noi non ci sentiamo affatto una categoria. Siamo diversissimi per qualsiasi cosa anche nell’approccio verso la religione e i suoi esponenti.
Cristianalibera
00venerdì 19 novembre 2010 12:27
Spiritolibero scrive:

L’ateismo non unisce quasi mai ! I credenti spesso vedono gli atei e gli agnostici come una “categoria” ma noi non ci sentiamo affatto una categoria. Siamo diversissimi per qualsiasi cosa anche nell’approccio verso la religione e i suoi esponenti.



[SM=g27827] Ma Kelly probabilmente non la pensa cosi, visto la sua firma... [SM=g27828]

... mo scappo, se mi prende saranno guai... [SM=g1424655] [SM=g1424655] [SM=g1424655]
kelly70
00venerdì 19 novembre 2010 13:21
Re: Spiritolibero scrive:
Cristianalibera, 19/11/2010 12.27:


L’ateismo non unisce quasi mai ! I credenti spesso vedono gli atei e gli agnostici come una “categoria” ma noi non ci sentiamo affatto una categoria. Siamo diversissimi per qualsiasi cosa anche nell’approccio verso la religione e i suoi esponenti.



[SM=g27827] Ma Kelly probabilmente non la pensa cosi, visto la sua firma... [SM=g27828]

... mo scappo, se mi prende saranno guai... [SM=g1424655] [SM=g1424655] [SM=g1424655]




E dajeeeeeeeeeeeeeeeeeee ma sei tremendaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa [SM=x789074]

La mia firma significa che l'ateismo unisce laddove invece le religioni dividono. Non che unisce nel senso che la pensiamo tutti uguale, ma nel senso che pur pensandola diversamente non ci facciamo la guerra, come accade tra le religioni.

Ci unisce il nostro essere umani e razionali, dal momento che riteniamo alquanto stupido litigare per cose inventate.

[SM=x789057]
pyccolo
00venerdì 19 novembre 2010 13:24
Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 19/11/2010 9.04:




Scusami, ma ora vorrei saperlo anch'io, sei certo su quello che hai detto nel tuo ultimo post?






Senti, veronika, o mi prendi per imbecille oppure ti sei lasciata plagiare dalla disinformazione del rompi.

Non ho tempo da sprecare per interrogativi da sfottò.

Cari saluti [SM=x789061]

Pyccolo



Agabo
00venerdì 19 novembre 2010 14:04
UNA PAUSA - DEDICATO A KELLY:


[SM=x789057]
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