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APOCALISSE Controinformazione su Chiesa e Cattolicesimo

Il criminale divieto dei contraccettivi

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    Claudio Cava
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    Papa
    00 29/07/2008 05:29
    Il Papa preferisce l’autoerotismo?

    Il sottoscritto lo grida al mondo intero da ormai due decenni.
    Ancora non hanno ben compreso l' enormita' dei danni ma almeno cominciano a svegliarsi.

    Ciao
    Claudio


    Il Papa preferisce l’autoerotismo?
    Enna - resistenzalaica@gmail.com
    lunedì 28 luglio 2008

    Più di 50 gruppi cattolici dissidenti hanno pubblicato oggi (25/07/2008) una inconsueta lettera aperta indirizzata a papa Benedetto XVI, in cui chiedono che la Chiesa ritiri il suo divieto alla contraccezione perché, scrivono, "ha avuto effetti catastrofici" - (Reuters).

    La lettera è stata pubblicata in uno spazio pubblicitario a mezza pagina sul Corriere della Sera, in data 25 luglio, nel 40esimo anniversario della controversa enciclica Humanae Vitae di papa Paolo VI, che sancisce il divieto ed è firmata da associazioni cattoliche di tutto il mondo come la statunitense Catholics of Choice, l'internazionale We Are Church e la New Ways Ministry.

    Nella lettera si legge che la politica contro la contraccezione condotta dalla Chiesa "ha avuto effetti catastrofici sui poveri e i deboli di tutto il mondo, mettendo in pericolo la vita delle donne ed esponendo milioni di persone al rischio di contrarre l'Hiv".
    Da 40 anni, continua la lettera, l'enciclica continua a essere "fonte di grandi conflitti e divisioni all'interno della Chiesa" e poiché molti cattolici usano metodi contraccettivi senza sentirsi dei peccatori, questa politica morale è secondo i mittenti un totale fallimento.

    L'enciclica di Paolo VI, scritta nel 1968, è stata difesa dai suoi successori Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. La Chiesa predica che niente dovrebbe bloccare la potenziale riproduzione della vita e approva solo metodi naturali del controllo delle nascite, come l'astinenza durante i periodi fertili della donna. Humanae Vitae, redatta in piena rivoluzione sessuale nel corso degli anni 60, è forse l'enciclica più controversa e discussa della storia della Chiesa moderna. Benedetto XVI ha parlato in sua difesa anche lo scorso maggio, dicendo che essa è stata "troppo spesso fraintesa".

    Il Vaticano, con una nota sull’Osservatore romano dello stesso 25 luglio, del direttore della sua sala stampa, ha criticato la lettera, dicendo che non affronta la vera questione al centro dell'enciclica:
    “La 'lettera' non tocca neanche da lontano la vera questione che è al centro della 'Humanae vitae', cioè il nesso fra il rapporto umano e spirituale fra i coniugi”, passando poi a sminuire l’importanza delle associazioni proponenti (“la lunghezza della serie dei gruppi nominati non deve impressionare, poiché si tratta spesso delle diverse sezioni nazionali dello stesso gruppo, e diversi gruppi sono assai poco significativi”) e subdolamente a lasciare intravedere chissà quali interessi commerciali a favorire l’uso del contraccettivo (“Del resto, è evidente che non si tratta di un articolo che esprima una posizione teologica o morale, ma di una propaganda a pagamento a favore dell'uso dei contraccettivi. Viene anche da domandarsi chi l'ha pagata e perché").

    "Abbiamo pensato che l'establishment a Roma e in Vaticano presti particolare attenzione ai media italiani e che quindi la lettera sarebbe stata vista dalle persone a cui vogliamo che arrivi il messaggio", ha detto a Reuters Jon O'Brien, presidente della Catholics of Choice, al telefono da Washington.
    "Ci è chiaro che la Chiesa cattolica non potrà progredire fino a quando non avrà fatto onestamente i conti con il paradosso della Humanae Vitae", si legge ancora nella missiva.
    "La maggior parte dei cattolici fa uso di contraccettivi moderni, ritenendola una scelta morale e considerandosi cattolici a pieno titolo, eppure le gerarchie cattoliche negano completamente questa realtà, costringendo i sacerdoti al silenzio su questo come su molti altri temi legati alla sessualità", continua la lettera.

    In conclusione, le associazioni scrivono: "Papa Benedetto, noi La invitiamo a sfruttare questo anniversario come occasione per avviare un processo di riforma, restando fedele agli aspetti positivi della dottrina cattolica sulla sessualità e abrogando la posizione sulla contraccezione onde consentire ai cattolici di pianificare la propria vita familiare in modo sicuro e in buona coscienza”.

    Questo avvenimento spinge ad alcune considerazioni:
    Mentre la stampa in Italia dedica interi articoli ed editoriali alle opinioni e ai punti di vista del Vaticano, le organizzazioni che non si conformano non riescono, su una testata nazionale ad avere spazio ed attenzione se non acquistando un spazio pubblicitario, nessuna testata nazionale ha infatti ripreso il fatto, che dire?
    Come è possibile che un’ annuncio pubblicitario pubblicato sul Corriere il 25 luglio abbia la sua risposta sull’Osservatore romano lo stesso 25 luglio, qualcuno ha preavvisato il Vaticano della fatto e del contenuto della pubblicità? Ottimo servilismo!

    Dal nostro punto di vista si spera che il Vaticano tenga duro sul punto, i contestatori si renderanno conto che il loro Pastore non demorde e, o faranno l’amore in maniera ortodossa, o abbandoneranno il Pastore ed il gregge per comunità più umane e ce ne sono tante che possono soddisfare l loro bisogno di spiritualità senza chiede l’inumano in terra.
    E’ da ritenere quanto meno scorretto insinuare in coloro che si loro si fidano il sospetto dietro alla contestazione vi sia qualche incofessabile interesse economico, è scorretto nei confronti dei propri fedeli che chi non lo è e non si fida di questa brava gente scopre subito la slealtà e le mala fede.
    L’argomento si presta ad inesauribili osservazioni, ma chi legge certamente farà le proprie.





    “Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
    Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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    Papa
    00 29/07/2008 05:49

    Libertà e Giustizia: “moratoria sul divieto alla contraccezione”

    Ottomila persone muoiono ogni giorno nel mondo per colpa dell’Aids. Molte potrebbero essere però salvate attraverso l’incremento nella diffusione e nell’utilizzo dei preservativi. Per questo motivo, se la Chiesa cattolica ha davvero a cuore la tutela della vita in tutte le sue forme, come ha ribadito il Pontefice chiedendo un giro di vite alle legislazioni sull’aborto, la Santa Sede deve consentire una moratoria del divieto all’uso del profilattico, contribuendo a salvare uomini, donne e bambini dal contagio. Ad avanzare la provocatoria proposta è il movimento Libertà e Giustizia presieduto da Sandra Bonsanti. “All’indomani dell’intervento del Papa che ha sottolineato il ‘carattere sacro della vita umana’, collegandolo alla moratoria Onu sulla pena di morte, LeG segue con interesse il dibattito sulla 194 - recita una nota sul sito dell’associazione - affidando agli uomini di scienza il compito di stabilire se la medicina abbia fatto progressi tali da aprire la discussione sullo spostamento dei limiti di tempo per effettuare aborti terapeutici”. “Ma - si legge ancora - sottolinea che l’aborto previsto dalla 194 non è un omicidio, trattandosi di una scelta sempre drammatica, spesso obbligata e che è inaccettabile l’equazione moratoria contro la pena di morte uguale a moratoria contro l’aborto”. […]

    Testo integrale sul sito di Repubblica





    “Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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    00 29/07/2008 06:15

    MondoDonna, curato dalla blogger Laura Cogo, ci parla delle Filippine, dove la contraccezione è proibita. Le uniche a fornire preservativi e pillole anticoncezionali sono le associazioni locali di donne e le agenzie internazionali dell'ONU e di vari paesi occidentali.

    Mentre le famiglie più ricche riescono a procurarsi i contraccettivi, pagando caro, le donne povere fanno 3 volte i figli che desidererebbero, muoiono di più per parto, abortiscono clandestinamente, vivono in condizioni di povertà estrema.

    blogosfere.it/2008/07/donne-nel-mondo-la-contraccezione-e-proibita-nelle-filipp...

    L’83% dei filippini è di religione cattolica; l’8% appartiene alla religione protestante e alla Chiesa indipendente delle Filippine, fondata nel 1902 dal religioso filippino Gregorio Aglipay; i musulmani sono il 5%, mentre buddhisti, animisti e altri rappresentano il 3%.

    it.encarta.msn.com/encyclopedia_761558570_2/Filippine.html

    Et voila': OVUNQUE puo', la cara Santa Madre Chiesa IMPONE il suo stantìo vecchiume millenario PER LEGGE.

    Ciao
    Claudio





    “Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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    Papa
    00 29/07/2008 06:27
    Oooops [SM=x789063]

    Apprendo or ora che nelle Filippine e' vietato anche il divorzio.

    Ma che caso (alla Ezio Greggio).


    [SM=x789051]


    [SM=x789062]

    [Modificato da Claudio Cava 29/07/2008 06:28]





    “Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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    MauriF
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    00 29/07/2008 07:45
    GMG SYDNEY: CARD. MARADIAGA, “IL PRESERVATIVO NON IMPEDISCE LA DIFFUSIONE DELL’AIDS”

    (Dai nostri inviati in Australia)

    “L’uso del preservativo non impedisce la diffusione del contagio dell’Aids e l’esperienza ce lo insegna”: fa questa considerazione il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, presente oggi Melbourne al Caritas Forum sulla cittadinanza globale. “Nel mio Paese, il Venezuela – aggiunge - sono stati distribuiti gratuitamente per vent’anni i preservativi, e l’epidemia è aumentata”.
    Il cardinale sottolinea che molto positiva si è rivelata invece l’esperienza dell’Uganda “dove la Chiesa cattolica insieme alla Comunità di Sant’Egidio ha lanciato una campagna di educazione sessuale che ha effettivamente contenuto la diffusione del virus”. Il card. Maradiaga spiega che una sessualità veramente “umana” va vissuta in maniera “responsabile” evitando la promiscuità: “noi non siamo solo istinto, siamo uomini dotati di una ragione che va utilizzata”. “Il problema di oggi – conclude – è si vive una continua schizofrenia tra le diverse dimensioni della vita: ma alla fine la persona è unica e come Chiesa riteniamo che l’uomo vada considerato nella sua integralità”.
  • pcerini
    00 29/07/2008 10:16
    Occorre valutare con spirito critico affermazioni come quelle del Cardinale pinco pallino....

    [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]

    Comunque,ecco un interessante articolo in inglese che spiega come e' la situazione in Uganda.

    Anche se e' in inglese, traggo dei piccoli stralci che traduco al volo

    da www.avert.org/aidsuganda.htm

    ...
    "PEPFAR really shifted the emphasis to A and B [Abstinence and Being faithful] just because of the amounts of money being put into these programmes"
    ...


    Veramente PEPFAR ha spostato l'enfasi verso A e B (Astinenza ed essere fedele) solo a causa dell'ammontare di soldi che sono stati messi in questi programmi.


    "Pro-abstinence-only organisations are increasingly using Uganda as an example to indicate the success of their methods. But this is inappropriate, since the multiplicity of prevention methods used in Uganda mean that the decline in HIV prevalence was certainly not due to abstinence-only messages."

    Le organizzazioni pro-sola-astinenza stanno costantemente usando l'Uganda come un'esempio per indicare il successo dei loro metodi.Ma questo e' inappropriato,poiche' la molteplicita' dei metodi di prevenzione usati in Uganda significa che il declino nella HIV era di sicuro non a causa di messaggi di sola-astinenza.

    Sono solo alcune delle osservazioni,per esempio,alcune citano l'ABC anche come parzialmente responsabile della diminuazione dell'epidemia,altre invece pongono l'enfasi sul fatto che un simile programma sia stato responsabile dell'aumento dei comportamenti a rischio visto che la prevenzione del condom non era piu' il principale riferimento.

    Il fatto che la prevenzione del condom comporti una cura ed una attenzione particolare nella pratica e nell'uso,e il fatto che non sempre un tale strumento fosse sempre disponibile sopratutto per quei gruppi distanti dai centri attrezzati,hanno fatto si' che secondo me le campagna sui mezzi di prevenzione come il condom non funzionassero a dovere,anche perche' ritengo difficile che certi gruppi caratterizzati da situazioni sociali ed economiche disastrose riescano ad essere cosi' scrupolosi nell'uso dei mezzi di prevenzione,parlamose chiaro,una campagna,certe campagne di prevenzione possono avere effetto solo se le situazioni economiche in primis sono adatte per ospitarle,e tutto sommato,il ricorso all'ABC proprio in tali gruppi distanti dalle possibilita' di utilizzo "corretto" e "costante" dei mezzi di prevenzione,credo che abbia rappresentato un contributo,al di la' dei contrasti di vedute.

    Comunque,c'e' anche questo interessante articolo della WHO
    (World Health Organization,Organizzazione mondiale della Salute)
    che parla della significativa riduzione dell'infezione da AIDS tra il 1990 e il 1997 sempre in Uganda ottenuta sopratutto grazie alla campagna basata sulla prevenzione con il condom , test di controllo e via dicendo.

    Questo articolo e' presente qui ---> www.who.int/inf-new/aids2.htm (tra l'altro, si puo' leggere anche un'interessante articolo che riguarda la Tailandia).

    Basta scendere davvero nei fatti,a fondo,per rendersi conto di quanto sia problematico e rischioso un 'approccio esclusivista come quello del Cardinale pinco pallino.

    [Modificato da pcerini 29/07/2008 10:34]
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    MauriF
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    00 29/07/2008 11:21
    Il "Cardinale pinco pallino", caro Paolo, ti ha messo dinnanzi al limite della PANACEA alla quale tanto osannate...

    E questo limite, STATISTICAMENTE (ti ricordi l'ultima volta che hai tentato di parlare di "statistica" che casino hai fatto su?) vi mette per l'ennesima volta alle corde...

    In Venezuela sono stati distribuiti gratuitamente preservativi per vent'anni!
    E l'epidemia non è stata affatto abbattuta dalla PANACEA...ma, anzi, è aumentata.


    Evidentemente la PANACEA CONDOM ha i sui enormi limiti...

    Sono i fatti ed i DATI che parlano, le STATISTICHE...il resto è aria fritta e tempo perso.

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    Rainboy
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    Cardinale
    00 29/07/2008 12:00
    Che fonte autorevole che hai citato, Mauri. E con tanto di cifre! [SM=x789049]
  • pcerini
    00 29/07/2008 12:10
    Re:
    MauriF, 29/07/2008 11.21:

    Il "Cardinale pinco pallino", caro Paolo, ti ha messo dinnanzi al limite della PANACEA alla quale tanto osannate...

    E questo limite, STATISTICAMENTE (ti ricordi l'ultima volta che hai tentato di parlare di "statistica" che casino hai fatto su?) vi mette per l'ennesima volta alle corde...

    In Venezuela sono stati distribuiti gratuitamente preservativi per vent'anni!
    E l'epidemia non è stata affatto abbattuta dalla PANACEA...ma, anzi, è aumentata.


    Evidentemente la PANACEA CONDOM ha i sui enormi limiti...

    Sono i fatti ed i DATI che parlano, le STATISTICHE...il resto è aria fritta e tempo perso.






    Chissa' che cosa deve essersi bevuto quel Cardinale per fare quella affermazione.

    [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]

    In Venezuela ti rispondo immediatamente con un'altro articolo in iglese che prendo da www.gng.org/currents/venezuela/ven_hiv.html da dove estrapolo:

    "The political turmoil in Venezuela means that HIV/AIDS have not been a high priority for the Venezuelan government. Because of this, the epidemic is growing within the country. Some statistics that help illustrate the severity of the epidemic within Venezuela follow."

    Traduzione:
    L'agitazione politica in Venezuela significa che l'HIV/AIDS non e' stata una priorita' alta per il governo Venezuelano.A CAusa di cio', l'epidemia sta crescendo all'interno del paese.Seguono alcune stastistiche che aiutano ad illustrare la serieta' dell'epidemia all'interno del Venezuela.


    Cio' significa,caro MAuriF,che il governo non attua delle dovute campagne informative e anche di prevenzione,affidate a poche ed isolate organizzazioni non governative,non e' certo un problema di inefficenza della campagna in se' stesso.

    Come al solito,sei scarsamente obiettivo,prendendo come oro colato cio' che dice un pinco pallino di Cardinale (in merito all'Uganda per esempio).

    E a proposito di FATTI E DATI ignori volutamente l'articolo della WHO che mostra una statistica degli anni 1990 - 1997 in cui a seguito di una intensa campagna di prevenzione capillare si ottenne un declino molto significativo,ma a te a quanto pare piace ignorare queste notizie,prendendo sempre per oro colato cio' che dice un Cardinale.

    Ci sono in rete anche articoli che affermano che le campagne di prevenzione in Uganda fatte con gli strumenti ordinari siano state anche una "fonte di guadagno" per le multinazionali dei farmaci retrovirali,e che e' stato uno dei punti su cui si e' innestata la campagna dell'ABC proprio per contrapporsi a sfruttamenti di questo tipo.
    Ma questo e' un'altro discorso,in quanto ha a che fare sopratutto con il problema dei retrovirali dietro i quali,come tu ben sai,si nasconde un giro enorme di interessi economici,ed e' anche una delle motivazioni che frenano la battaglia contro l'infezione in certi paesi denotati da una certa situazione economica e sociale disastrosa.

    [Modificato da pcerini 29/07/2008 12:15]
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    =omegabible=
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    Padre Guardiano
    00 29/07/2008 12:39
    reeeee

    E magari per infilarselo meglio ci facevano un buco in cima per far uscire l'aria...... [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]


    Maurif, ma te lo hai mai usato un preservativo??? [SM=x789053] [SM=g8186]



    omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]



    O=============O===========O

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    Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

    Apocalisse Laica

    Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


    Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo
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