spirito!libero, 19/11/2010 11.04:
Perché ogni leggenda ha una base storica. Gli storici professionisti non pensano che non sia esistito un essere umano chiamato Gesù che predicava e che è stato ucciso. Pensano che sia esistito e poi mitizzato dai suoi seguaci.
Ok, quindi i storici professionisti non negano l'esistenza di Gesù che poi per i cristiani sia anche Gesù Cristo, quali sono?
Cosi li nominiamo, alla faccia del pyccolo
, che mi sembra è l'unico tra gli atei qui sul forum ad avere ancora dei dubbi sull'esistenza di Gesù, cioè QUEL Gesù!
Si chiama analisi storico-critica. Dei passaggi nei vangeli pochi sono realmente attribuiti dagli storici a Gesù e molti invece ai suoi seguaci.
Ti risulta che attraverso questa analisi egli abbia detto "ama il tuo prossimo come te stesso", ma non abbia detto "io sono la via, la verità e la vita"?
Ma, in ogni caso, se a pronunciare "ama il prossimo tuo come te stesso" fosse stato Gesù o il redattore del vangelo, cambierebbe qualcosa sul messaggio ? Non sarebbe comunque un bel messaggio da seguire ? E soprattutto fu abbastanza originale e quinndi meritevole di attenzione e riflessione !
Ma guarda bello sì, ma per me potrebbe essere bello anche "ama soprattutto te stesso e poi ama pure il tuo prossimo", oppure "ama il tuo prossimo di più di te stesso", qual'è il metro con il quale stabiliamo cosa sia più bello?
Se poi non è stato proprio Gesù a pronunciare quelle parole, be, allora si dirà che chi le ha pronunciate era un grande.
Solo per aver detto ste belle parole... ?
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)