Rinato81, 17/07/2014 16:16:
Scusate la mia assenza dovuta ai numerosi impegni parrocchiali, cercherò di essere più assiduo.
Riguardo al tema affrontato nel thread, la datazione a cui tu ti riferisci non è scientifica, poichè dei ricercatori oscurantisti hanno preso volutamente un pezzo della sindone bruciato con lo scopo di fare sballare la datazione al radiocarbonio. Quest'ultima si basa sulla presenza dei raggi solari e l'ustione del pezzo di sondone estratto ha comportato l'aterazione dei raggi solari.
La religione e la scienza non possono contraddirsi. Certamente la religione ha già trovato ciò che la scienza sta ancora cercando, tuttavia se entrambe seguono la loro essenza devono per forza di cose andare a braccietto tra loro, a tal punto che fede e ragione sono le due ali che portano l'uomo verso il vero. In questo caso c'è stato un contrasto tra le due perchè la religione ha seguito la propria essenza, disponendosi ad una datazione della sindone con metodi scientifici, mentre la scienza non ha seguito la propria essenza, poichè l'inquisizione in camice bianco ha falsato la datazione della sindone per screditare la religione visto il complesso d'inferiorità che prova nei suoi confronti dovuto al fatto che la religione ha ottenuto ciò che la scienza cerca: la verità.
Sai, scienziati cattivi e preti buoni a parte, il vero problema nella tua affermazione è che la scienza ha una "essenza" chiara e definita, mentre la religione no. Uno scienziato, sia che abbia una mente geniale sia che sia solo un talento mediocre, sa sempre cosa dovrebbe fare per fare della buona scienza e produrre risultati. Non sa quali risultati saranno, ovviamente, ma sa come riconoscerli e che valore dar loro nel contesto dell'indagine scientifica. Un prete invece non ha la minima idea di cosa gli sia richiesto per inseguire la verità, non sa se questa gli sarà mai rivelata, in che forma sarà, da chi provverrà o per quale ragione sarà data a lui. E tutto questo, ammesso naturalmente che il suo dio esista e che per qualche motivo sia interessato alla sua esistenza.
Quindi è ironico il fatto che secondo te scienza e religione siano come due ali che assieme conducono l'uomo verso il vero; se prendiamo questa metafora alla lettera allora il volo dell'uomo sarà molto sbilanciato, perché da un lato non un'abbiamo idea precisa di quanto sia buona l'ala meccanica fornita dalla scienza, ma dall'altro... quanto potrà essere funzionale l'ala immaginaria fornita dalla religione?
[Modificato da Rainboy 27/07/2014 21:46]